Connect with us

Audio

Canzoni da… bere!

Avatar photo

Pubblicato

il

    Sapete cosa sono le “drinking song”? Nascono in Irlanda e sono i brani che rallegrano le serate nei pub durante i festeggiamenti del santo patrono irlandese, nella festa di San Patrizio.

    Un classico dei Dubliners

    Una delle più famose è certamente A Pub With No Beer. Si tratta dell’adattamento in musica di una poesia di Dan Sheehan, scrittore australiano ma di origine irlandese, riproposta da numerosi artisti. La versione più conosciuta è quella dei Dubliners, che trovate nella nostra compilation a tema.

    Birra e hard rock

    Nei pub però, sia irish che di tutto il mondo, oltre ai brani folk di matrice tradizionale, si ascolta sempre tanto rock. Secondo un recente studio, sono gli australiani AC/DC la band più gettonata, con ben cinque brani nella graduatoria stilata dallo studio condotto dal rivenditore di whisky Flask & Barrel. Al primo posto c’è Thunderstruck col suo micidiale riff di chitarra, poi Highway to Hell, alla quarta posizione Back in Black, alla ottava You shook me all night long e alla diciottesima T.N.T..

    Una classifica realizzata scandagliando le compilation Spotify

    Per stilare questa classifica sono state analizzate le playlist di Spotify che nei loro titoli facevano riferimento al bere o ai party. Ne sono state trovate poco più di 23.400, e le tracce raccolte sono state successivamente separato in base a vari tipi di musica. In totale, gli AC/DC sono comparsi nelle migliori 4.143 “party playlist” di genere rock. L’hip-hop, a sorpresa, è il genere più popolare, con 70.249 tracce e Yeah! di Usher risulta in cima.

    Tanti bei nomi

    Nelle prime dieci posizioni della graduatoria delle migliori canzoni rock per fare baldoria troviamo anche Sweet Home Alabama dei Lynyrd Skynyrd, Fortunate Son dei Creedence Clearwater Revival, Hotel California degli Eagles, Dreams dei Fleetwood Mac, Don’t Stop Believin’ dei Journey e Africa dei Toto.

    Buon ascolto e… alla vostra salute!

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Audio

      In attesa della nuova edizione, ascolta le canzoni più gettonate dello scorso Sanremo

      Seguito da milioni di italiani, non si tratta solamente di uno dei palcoscenici più importanti della musica italiana, ma riveste anche un fenomeno sociale in grado di plasmare gusti e tendenze, dominando le classifiche anche nei mesi successivi. Ascolta i dieci brani più gettonati dell’edizione dello scorso anno!

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

        Conto alla rovescia per il momento più atteso dell’anno: la 75° edizione di Sanremo, ormai alle porte. La kermesse è pronta a conquistare milioni di italiani con una settimana dedicata interamente alla musica in cui cantare, emozionarsi e dibattere davanti al televisore.

        Lo specchio di un Paese in musica

        In attesa dell’11 febbraio, Spotify svela i brani e gli artisti di Sanremo più ascoltati nell’ultimo anno. Un modo per riflettere sui trend della musica italiana, raccontando l’evoluzione del panorama musicale nazionale attraverso l’incontro sul palco di protagonisti affermati e talenti emergenti.

        Rose Villain la prima quota rosa

        Ad esempio, lo scorso anno Guè e Tony Effe, entrambi in gara quest’anno, sono entrati nella top 10 degli artisti più ascoltati in Italia su Spotify. Tony Effe, in particolare, grazie al suo album “ICON”, si è aggiudicato il secondo posto tra i dischi più ascoltati dell’anno, contribuendo alla crescita di oltre il 130% degli ascolti complessivi dell’artista. Per quando riguarda le donne, Rose Villain è la cantante in gara a Sanremo 2025 che può vantare la canzone più ascoltata nel 2024 rispetto a tutti gli altri concorrenti: si tratta della sua hit Come un tuono (feat. Guè). Menzione speciale per i The Kolors che sono gli artisti in gara quest’anno con il maggior numero di ascoltatori all’estero nel 2024!

        Ascolta i 10 artisti in gara più ascoltati nel 2024 in Italia

        Come Sanremo impatta sugli ascolti

        Nel 2024, ben 7 canzoni presentate in gara sono entrate nella top 20 delle più ascoltate in Italia. Tra queste, Geolier, secondo classificato a Sanremo 2024, ha trionfato anche fuori dal palco dell’Ariston con il suo brano, superando i 100 milioni di ascolti su Spotify e aggiudicandosi per la prima volta i titoli di artista, canzone e album più ascoltati del 2024. Il successo di Sanremo è proseguito anche con Mahmood, che ha fatto ballare l’Italia e il mondo, raggiungendo il terzo posto tra le canzoni più ascoltate sulla piattaforma. A lasciare il segno nel 2024 sono state anche Sinceramente di Annalisa, terza classificata nell’edizione passata, e Click Boom! di Rose Villain, rispettivamente al terzo e quarto posto tra le canzoni sanremesi più ascoltate in Italia nel 2024.

        La più ascoltata all’estero è la Mango

        Senza naturalmente dimenticare La Noia di Angelina Mango, vincitrice al Festival lo scorso anno, che ha superato persino i confini nazionali, canzone sanremese più ascoltata all’estero nel 2024, complice anche la sua partecipazione a Eurovision 2024.

          Continua a leggere

          Audio

          Se sei nato/a tra il 1950 e il 1970… scopri la canzone del tuo anno!

          Scopri quale canzone dominava la hit parade nel tuo anno di nascita! In questa prima parte della nostra playlist prendiamo in esame il periodo che va dal 1950 al 1970: 21 indimenticabili brani per festeggiare il primo giorno della tua vita.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

            All’interno del suo capolavoro Alla ricerca del tempo perduto, il celebre scrittore e saggista parigino Marcel Proust descrive in maniera magistrale la sensazione di essere improvvisamente “investito” dalla memoria bevendo un cucchiaino di tè nel quale aveva lasciato inzuppare un pezzetto di madeleine. Scrivendo: “un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicissitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita”. Facendo poi, in un ulteriore passaggio, un accenno alla memoria legata alla musica: “Le canzoni, anche quelle brutte, servono a conservare la memoria del passato, più della musica colta, per quanto sia bella”.

            Un ritorno evocativo al passato

            Lo sappiamo tutti: ascoltare la musica – non necessariamente bella o colta – ci restituisce spesso la memoria del passato. Rammentandoci una situazione, un momento, una persona, un luogo. Addirittura un colore o un profumo.

            La spiegazione scientifica

            La scienza la definisce come la memoria autobiografica evocata dalla musica, un fenomeno molto comune e spesso involontario, nel senso che avviene spontaneamente, senza uno sforzo attivo dell’ascoltatore per ripescare un determinato ricordo. Aspetti che rendono il fenomeno, naturalmente, materia prima di grande interesse per psicologi e neuroscienziati.

            Ingrediente fondamentale della nostra vita

            La musica è presente in quasi tutti i momenti emotivamente più importanti della vita, come cerimonie, festeggiamenti, matrimoni e funerali, quelli che vengono definiti self-defining moments, in grado di segnare profondamente la vita di ognuno di noi. E’ dunque ragionevole supporre che si crei un’associazione tra la musica e questi momenti.

            Cosa si ascoltava quando sei nato/a

            Poi ci sono le canzoni che sono state messe sul mercato nell’anno di nascita di ognuno di noi, che hanno segnato quel tempo, diventando magari un fenomeno di costume per il quale il nostro anno di nascita viene ancora oggi identificato. In questa prima parte della nostra playlist prendiamo in esame (e vi proponiamo all’ascolto) il periodo di tempo che va dal 1950 al 1970, successivamente prenderemo in esame le decadi successive. Scoprite qual’è la vostra canzone con LaCity Mag fra questi indimenticabili titoli!

            1950 Goodnight Irene

            1951 Too Young

            1952 Papaveri e papere

            1953 Vaya Con Dios

            1954 Little Things Mean A Lot

            1955 Rock Around The Clock

            1956 Heartbreak Hotel

            1957 Bye Bye Love

            1958 Nel blu dipinto di blu (Volare)

            1959 Piove – Ciao Ciao Bambina

            1960 Io che non vivo senza te

            1961 Hit The Road Jack

            1962 Quando quando quando

            1963 Sugar Shack

            1964 I Want To Hold Your Hand

            1965 Help

            1966 Stranger In The Night

            1967 Non ho l’età (Per Amarti)

            1968 La pioggia

            1969 Sugar Sugar

            1970 Pregherò

              Continua a leggere

              Audio

              Una playlist da ascoltare… appesi alla cornetta

              La nostra nuova playlist riguarda canzoni che hanno a che fare col telefono

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              Autore

                Ti telefono o no, ti telefono o no…
                ho il morale in cantina
                mi telefoni o no, mi telefoni o no…
                chissà chi vincerà…

                Così cantava Gianna Nannini in Fotoromanza nel 1984, una delle tante citazioni dell’invenzione di Antonio Meucci che ci ha cambiato la vita. La nostra nuova playlist comprende, appunto, tutte canzoni che hanno a che fare col telefono. Per esempio… da Se telefonando, testo scritto da Ghigo De Chiara e Maurizio Costanzo e musica del Maestro Ennio Morricone, portata al successo da Mina… a Buonasera Dottore, qui nella versione originale di Claudia Mori ma anche nella rilettura – a ruoli ribaltati – di Claudio Baglioni con Sabina Ciuffini.

                Una telefonata emozionante

                Su un brano in particolare voglio spendere qualche parola in più. Si tratta di Martha di Tom Waits, estratta dall’album d’esordio di questo straordinario artista. Nel testo, Tom telefona a Martha, una donna di cui era innamorato in giovane età. Ma lei non è un semplice amore, è l’amore ancora vivo nonostante sia finito da tanti anni. Quella persona indimenticabile, che non potremmo dimenticare neanche a volerlo. Sono passati decenni (“Cause it’s been forty years or more, now Martha please recall”) e Tom allora si domanda se lei si ricorderà di lui, e se riconoscerà la sua voce.

                Dal punto di vista di un uomo anziano

                É curioso come Tom Waits, ventiquattrenne al momento di Closing Time, uno dei suoi album più intimi, canti questa canzone dal punto di vista di un uomo anziano. Un aspetto che contribuisce a fare di Martha una canzone triste: la consapevolezza dell’età avanzata e la grande distanza tra loro (“And I am calling long distance”) non giocano in favore di Tom. Perché Martha è felice e vive con la sua famiglia. Marito, bambini, forse la vita tranquilla e serena di chi ha tutto quello che serve. Dal tono e dal senso delle parole si intuisce che invece Tom è stato sposato (“You know that I got married too”) ma non lo sia più. É facile immaginarlo da solo, in una stanza di casa sua, con un whisky in mano, affogato nei suoi ricordi.

                Tom chiede come stanno il marito e i figli, anche per cercare conferma che il suo cuore sia sempre di un altro uomo; con le parole “Lucky that you found someone to make you feel secure” insinua che lei non ami veramente suo marito, ma resti con lui solo per la sicurezza che riesce a garantirle. Quella sicurezza che Tom, impulsivo e orgoglioso, non riusciva a darle, visto che amava Martha ma, cosa più importante, amava sentirsi un uomo

                “And I was always so impulsive, I guess that I still am
                And all that really mattered then was that I was a man
                I guess that our being together was never meant to be”

                Martha è una delle più belle dichiarazioni d’amore che un musicista abbia mai scritto. Vuol dire continuare ad avere nel cuore una persona, sempre e comunque. E avere bisogno di parlarne, di farglielo sapere, semplicemente dirglielo. Per questo credo che, scavando bene, ognuno di noi possa trovare una “Martha” dentro di sé.

                Dediche al telefono

                Rimanendo in tema, esiste anche una piattaforma digitale innovativa, Canzoni al telefono, ideata il cantautore e artista torinese Didie Caria, che consente agli utenti di inviare canzoni personalizzate eseguite dal vivo ai propri cari, direttamente al telefono e ovunque nel mondo. Un servizio unico che combina la comodità del digitale con il fascino della musica dal vivo, creando esperienze memorabili e cariche di emozione. Unendo tecnologia e arte, viene offerta una modalità di comunicazione nel modo più personale e toccante: attraverso una performance musicale dal vivo al telefono. Che risulta essere, per gli artisti coinvolti, una nuova opportunità di guadagno, permettendo loro di esibirsi dal vivo utilizzando solo il telefono.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù