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Ma l’Europa ha davvero bisogno di Orbán, il servo sciocco del Cremlino?

Viktor Orbán, fondatore del gruppo di estrema destra dei “Patrioti”, si è precipitato a Mosca, unico leader occidentale ad incontrare Putin dopo l’invasione dell’Ucraina. Tra dichiarazioni sconcertanti e alleanze controverse, Orbán sembra più interessato a sabotare l’Europa che a rappresentarla.

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    La domanda è inevitabile: perché l’Europa permette a un autocrate come Orbán di parlare a suo nome? E perché l’Ungheria di un leader illiberale, nazionalista e xenofobo come lui è ancora nell’Unione Europea? Ma soprattutto, quanti danni può ancora infliggere a un’Europa che non riesce a trovare l’unanimità nelle sue strategie?

    Appena fondato il gruppo di estrema destra dei “Patrioti”, Viktor Orbán non ha perso tempo e si è fiondato a Mosca, l’unico leader occidentale abbastanza disperato da cercare la benedizione di Vladimir Putin dopo l’invasione dell’Ucraina nel 2022. Da Mosca a Kiev, fino a Pechino: una tournée degna di un globetrotter della diplomazia fallimentare – l’unico che riesce a stargli dietro è Antony Blinken con i suoi tentativi inutili di far dialogare Netanyahu e Hamas. In teoria, la missione potrebbe sembrare lodevole, chi non vorrebbe negoziare una tregua? Anche Erdogan ci prova ogni tanto, e il Vaticano fa i suoi silenziosi sforzi. Ma Orbán? A che titolo parla? Come capo dei “Patrioti”? Come presidente di turno del Consiglio Europeo? O solo come premier dell’Ungheria, amico della Russia, nemico delle sanzioni, contrario all’invio di armi e alla NATO, di cui, ironicamente, fa parte?

    Nel suo post su “X” (ex Twitter), Orbán parla di “Peace Mission 3.0” con l’hashtag HU24EU, ovvero Ungheria 2024-Unione Europea. Quindi, si arroga il diritto di rappresentare l’Europa. Ma cosa poteva proporre a Putin? Qualcosa che non si erano già detti due settimane prima ad Astana in Kazakistan? Orbán ha reso pubblica una nuova perla: la convinzione che «i russi non perderanno mai la guerra in Ucraina, soprattutto perché Vladimir Putin sa come vincerla». Parole che suonano meglio di quelle dei portavoce di Putin come Peskov o Lavrov. Xi Jinping ha elogiato «l’indipendenza dell’Ungheria dalle pressioni occidentali».

    Ecco il punto: secondo Orbán, l’Ungheria non appartiene all’Europa, ma solo a sé stessa. Un’enclave linguistica e geografica che nulla ha a che fare con l’Occidente liberale e le democrazie parlamentari. Non tutti a Budapest la pensano così, ma la politica di Orbán parla chiaro. Mentre Putin bombarda l’ospedale pediatrico di Kiev, Orbán firma accordi commerciali con la Cina. E promuove il semestre di presidenza europea con uno slogan che fa rabbrividire: “Make Europe Great Again”. Ha creato un’alleanza di estrema destra con 84 parlamentari, strappando i Vox spagnoli ai conservatori e ammiccando a Trump, «un uomo di pace in cui ho fiducia», sperando nel suo ritorno.

    Come giudicarlo? Orbán si è distinto per la confusione e il caos che ha creato, operando come leader di un singolo Paese e come presunto rappresentante dell’UE senza alcun mandato. Scommettiamo che i 27 Stati membri lo richiameranno alla moderazione. Lui fingerà di capire e continuerà a fare di testa sua. Viktor Orbán, l’uomo dei veti, è tutto qui: abile, spregiudicato e eternamente diffidente verso l’Europa, che guarda con lo stesso disprezzo di Putin, attratto dalla sua ricchezza ma disgustato dalla «debolezza strutturale delle democrazie».

      Gossip

      Gelato e risse: Di Francisca e Vezzali si sfidano ancora, il botta e risposta è infuocato!

      Il confronto tra le due ex campionesse non si placa! Dalla polemica a distanza alla dura risposta di Vezzali. E il “Vezzalicidio” torna a far parlare. Una domanda innocente si trasforma in una nuova accesa polemica tra le ex compagne di scherma, con tanto di battute al vetriolo. Il retroscena
      della rivalità che divide il mondo dello sport.

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        Alla domanda: “Ora che sei uscita dal mondo della scherma, ti senti più scrittrice o opinionista?”, la Di Francisca, criptica e decisamente pungente risponde: “Nessuna delle due, come parlo faccio danni… Meglio se sto zitta, ma oggi vorrei approfittare dell’occasione per mandare un messaggio di pace alla mia collega Valentina Vezzali”.

        Ma quella che sembrava essere una mano tesa è diventata, inaspettatamente, il detonatore di una nuova polemica. La risposta della Vezzali è stata diretta e senza mezzi termini, mettendo in imbarazzo sia i conduttori che il pubblico presente: “Guarda Elisa, dal punto di vista sportivo ti stimo, sei stata una grandissima campionessa, ma per quanto riguarda il livello umano… diciamo che non sei proprio il massimo. Quando imparerai a rispettare le persone…”.

        Il botta e risposta infuocato tra le due ex campionesse
        Ma la Vezzali ha rincarato la dose: “Lo sport ci accomuna perché è fatto di valori trasversali e universali, ma la prima cosa che mi ha insegnato è il rispetto verso se stessi e gli altri, e questo dovrebbe portarci a riflettere. Non ho in sospeso niente con nessuno, non ho nulla da chiarire con Elisa. Abbiamo semplicemente visioni di vita diverse, ognuna vive la propria come crede”.

        Di Francisca, pur apparendo amareggiata, ha risposto con la sua solita ironia: “Non dobbiamo uscire a cena, pensavo fosse una cosa giusta da fare. Il mio stato d’animo? Davvero triste, non so se pranzerò o cenerò”. Ma dietro la risata amara, è chiaro che la frattura tra le due è ancora molto profonda.

        Ma com’è nata questa rivalità che ancora oggi fa parlare?
        Tutto ha avuto inizio nel 2009, quando Elisa Di Francisca, più giovane di dieci anni rispetto a Valentina, cresceva nella stessa palestra, imparando dai suoi insegnamenti. Tuttavia, nel 2009, durante i Mondiali di Antalya, Di Francisca batté la sua “maestra”, Vezzali, ai quarti di finale. Da quel momento la rivalità sportiva ha preso il sopravvento,

        La “provocazione” della gelateria
        Nel corso degli anni, le frecciate tra le due non sono mancate. Di Francisca, con la sua solita verve provocatoria, aveva ironizzato sulla possibilità di aprire una gelateria, mettendo in scena un ipotetico incontro con la rivale. “Mi ci vedo bene un domani nel mio locale, che faccio il gelato e mi siedo a chiacchierare con i clienti. Se entra la Vezzali? Magari chiede la crema e io le rispondo: ‘La crema è finita’. E così con tutti i gusti”, aveva detto, gettando benzina sul fuoco.

        La risposta di Vezzali non tardò ad arrivare: “Prima di tutto, voglio dire a Elisa che il gelato mi piace ancora, e parecchio. Se proprio vorrà privarmene, non dovrà farlo da dietro un bancone, ma in pedana. E lì, di gelati, ne ha da mangiare, se vuole arrivare dove sono io”.

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          Gossip

          Baci infuocati in stazione: Anna Tatangelo e Giacomo Buttaroni beccati a far l’amore con gli occhi!

          Il nuovo amore della cantante e il mister del Roma City: tra baci e sguardi intensi, la coppia non si nasconde più. Dopo la fine della relazione con Mattia Narducci, Anna Tatangelo ha trovato il suo nuovo compagno di vita, e i paparazzi non perdono occasione per immortalare la loro passione.

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            Scandalo in arrivo! Anna Tatangelo e Giacomo Buttaroni sono stati immortalati in atteggiamenti più che intimi, lasciando poco spazio all’immaginazione. I paparazzi hanno sorpreso la coppia in stazione Roma Termini, intenta a scambiarsi baci appassionati e coccole che non lasciano dubbi sulla loro complicità.

            La cantante, da sempre sotto i riflettori, sembra aver trovato la felicità accanto al giovane allenatore di calcio. I due, che fino a poco tempo fa cercavano di mantenere la loro relazione riservata, non si sono fatti scrupoli a mostrarsi al mondo intero, completamente assorti l’uno nell’altra. Le immagini parlano da sole: sguardi intensi, mani che si intrecciano e baci che lasciano senza fiato. Un momento di pura passione che ha scatenato il gossip e alimentato le fantasie dei fan.

            Ma chi è Giacomo Buttaroni? Un volto noto nel mondo del calcio, ma decisamente più riservato della sua celebre compagna. Il giovane allenatore, con un passato da calciatore, ha conquistato il cuore della Tatangelo con la sua semplicità e la sua passione.

            La storia d’amore tra Anna e Giacomo sembra procedere a gonfie vele, lasciando presagire un futuro insieme. Ma le sorprese non sono finite qui: il passato sentimentale della cantante torna alla ribalta, con la fine della relazione con Mattia Narducci che sembra ormai un lontano ricordo.

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              Gossip

              Mara Venier: «Ho subito violenza, sono stata umiliata». La notizia shock della regina di Domenica In

              Mara Venier ha subito una violenza fisica e psicologica, oltre alla sua battaglia contro la depressione. La conduttrice indica anche il suo erede a Domenica In.

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                Mara Venier, volto iconico della televisione italiana, la regina di Domenica In rivela di aver vissuto momenti bui e di aver subito una violenza che l’ha segnata profondamente.

                “Ho sofferto molto di depressione”, dice la conduttrice, “è inutile girarci intorno”. La Venier dichiara di aver subito una “violenza fisica e psicologica” che l’ha accompagnata per molti anni, lasciando profonde ferite nel suo animo. La rivelazione ha scosso la gente, abituato a vedere Mara Venier sempre sorridente e piena di energia. La conduttrice ammette di aver provato un grande dolore anche quando è stata allontanata da Domenica In, un programma a cui è profondamente legata.

                “Non ho mai guardato Domenica In quando non ero io a condurla”, ha rivelato Venier, “perché era qualcosa che mi apparteneva”. La conduttrice è amareggiata per il modo in cui è stata allontanata, sentendosi “un po’ umiliata”. Nonostante le difficoltà, Mara Venier non si è arresa. Ha affrontato la depressione, ha superato la violenza subita e ha continuato a lavorare con passione e determinazione. Oggi, a 74 anni, è più forte che mai.

                E proprio pensando al futuro di Domenica In, Mara ha indicato il suo erede ideale: Stefano De Martino. “Lo vedrei molto bene”, afferma la conduttrice, “potrebbe rivoluzionare completamente il programma”. Le parole di Mara Venier hanno commosso e toccato il cuore della gente. La sua storia è un esempio di coraggio, ma anche un invito a non arrendersi mai.

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