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Sport

I 400 colpi delle Olimpiadi 2024

Alla fine ne porteremo ben 403. E’ il numero di atleti italiani che parteciperanno tra meno di due settimane alla 33esima edizione dei giochi olimpici estivi che si svolgeranno come tutti sanno a Parigi con inaugurazione tra poco più di dieci giorni.

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    Per essere più precisi saranno 403 gli atleti italiani che tra meno di due settimane parteciperanno a Parigi alla 33esima edizione delle Olimpiadi Estive. Lo squadrone azzurro sarà presente con 209 uomini e 194 donne, mai così tanti, impegnati in 34 diverse discipline. Saranno guidati dai portabandiera Arianna Errigo e, si spera nel suo recupero, Gianmarco Tamberi per gli uomini. L’atletica è la disciplina con la maggiore presenza di atleti maschi e femmine, ben 82. Fino alle quattro discipline dove saremo presenti con una sola presenza. Giovanni Toti nel badminton, singolare uomini, Leonardo Fioravanti nel surf, Antilai Sandrini nel breaking, e infine Pietro Bertagnoli nel BMX Racing. In attesa dei velocisti singoli e di squadra di cui abbiamo già dato notizie, facciamo conoscenza di alcune discipline meno note.

    Le nuove discipline olimpiche

    Il badminton è una specie di tennis che si gioca con una racchetta speciale che deve colpire un oggetto leggero di forma conica aperta, chiamato volano, facendogli oltrepassare la rete e mandandolo nella metà campo opposta. Il breaking (anche conosciuta come break dance) è uno stile di danza urbana originata negli Usa nel 1970, disciplina olimpica dal 2018 presente a Parigi in due eventi uno maschile e uno femminile. 16 uomini chiamati Bboys e 16 donne, Bgirls, si sfideranno utilizzando una combinazione di mosse, rotazioni, sequenze di passi, posizioni acrobatiche in equilibrio, e allo stesso tempo adattandosi al ritmo improvvisato del DJ per potersi assicurare i voti dei giudici e conquistare la prima medaglia Olimpica in questa disciplina.

    Terra, dossi e curve paraboliche per quei matti del BMX

    Il BMX (acronimo di Bicycle Motocross, dove la X sta appunto per cross, croce) è una disciplina ciclistica nata negli Usa nel 1968 e rapidamente diffusasi nel resto del mondo. E’ una specialità riconosciuta dalla Federazione ciclistica Italiana e dall’Union Cycliste Internationale, dal 2008 inserita come disciplina alle Olimpiadi. Consiste in uno sprint, su una pista in terra, con un percorso caratterizzato da dossi, curve paraboliche e altri ostacoli (simili a quelli dei tracciati da motocross), da percorrere il più rapidamente possibile. Insomma non ci facciamo mancare nulla.

    Siamo una squadra Fortissimi

    La presenza dei 403 atleti è già un record ancora prima di iniziare le gare. Nella precedente Olimpiade in Giappone la compagine italiana stabilì il record di medaglie ben 40 (10 ori, 10 argenti e 20 bronzi). Ma a Tokyo gli atleti furono solo 384 tra sport individuali e di squadra. A Parigi lo scettro dell’atleta più giovane della delegazione italiana va al 17enne nuotatore Carlos D’Ambrosio che detiene il primato anagrafico assoluto (5 febbraio 2007). Mentre per le donne l’azzurra più giovane sarà Manila Esposito ginnasta artistica classe 2006. Giovanni Pellielo invece arriva a Parigi con ben due record. Nato l’11 gennaio 1970, a 54 anni, il tiratore sarà il più anziano della delegazione. Ma non solo. E’ anche l’atleta con più partecipazioni Olimpiche tra gli azzurri in Francia: 8 in totale, eguagliando il primato degli indimenticabili fratelli Piero e Raimondo d’Inzeo (sport equestri) e di Josefa Idem (canoa).

    Dal tennis alla pallavolo…

    La grande famiglia tricolore cala tutti gli assi nella manica disponibili, dall’atletica alla pallavolo, passando per gli sport di combattimento e soprattutto il tennis. Nel tennis per il toscano Musetti sarà la seconda Olimpiade a cui partecipa, mentre per il n.1 al mondo attuale Sinner sarà la prima volta all’interno della nutrita delegazione italiana. Tra le quote rosa saranno presenti Jasmine Paolini e Sara Errani alle quali si affiancheranno Elisabetta Cocciaretto e Lucia Bronzetti. Grande attesa è anche la pallavolo, sia maschile che femminile. I campioni del Mondo in carica guidati da Ferdinando De Giorgi proveranno a fare del loro meglio così come le ragazze rosa guidate dalla stella Paola Egonu e dal leader maximo della pallavolo italiana Julio Velasco. Entrami qualificati, sono pronti a dar battaglia agli avversari più tenaci all’ultima schiacciata.

    E come dimenticare la galassia del nuoto?

    Gli ultimi Europei di Belgrado non hanno lasciato molto in termini di medagliere, ma rimane ancora impressa nella memoria dei tifosi l’incredibile incetta di medaglie prese alla rassegna casalinga svoltasi a Roma tra un caldo infernale. Grande attesa anche per le due squadre di pallanuoto maschile e femminile, in cerca di un successo che manca da tempo.

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      Calcio

      Francesco Totti, la Procura chiede l’archiviazione per l’Iva non dichiarata

      La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione del procedimento che vedeva Francesco Totti indagato per non aver dichiarato l’Iva su alcune attività pubblicitarie. Il “debito”, inizialmente di poche migliaia di euro, era lievitato fino a 900 mila euro con sanzioni e interessi. Ora l’ex calciatore ha saldato tutto.

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        Francesco Totti non dovrà affrontare un processo per omessa dichiarazione dell’Iva. La Procura di Roma ha chiesto l’archiviazione dell’indagine che coinvolgeva l’ex numero 10 della Roma, dopo che lo stesso ha provveduto a saldare il suo debito con il Fisco. Il procedimento, coordinato dai pm Stefano Pesci e Vincenzo Barba, si basava su una verifica effettuata dalla Guardia di Finanza, che aveva analizzato i movimenti economici legati ad alcune apparizioni pubblicitarie dell’ex calciatore.

        Secondo quanto emerso, Totti avrebbe svolto attività promozionali non occasionali, ma senza aprire una partita Iva dedicata. Un’irregolarità che, pur partendo da un importo iniziale piuttosto contenuto, è andata crescendo nel tempo: tra sanzioni e interessi, il debito con l’Erario è arrivato a sfiorare i 900 mila euro. Una cifra importante, maturata nel corso di circa cinque anni.

        Nonostante l’importo lievitato, la decisione della Procura di avanzare la richiesta di archiviazione è legata alla condotta dell’ex capitano giallorosso, che ha scelto di regolarizzare la propria posizione fiscale. Il pagamento del debito ha avuto un peso determinante, dimostrando la volontà di Totti di chiudere la vicenda con il Fisco.

        L’accusa era quella di omessa dichiarazione dell’Iva, un reato tributario che scatta quando un soggetto con obbligo fiscale non presenta le dichiarazioni annuali. In questo caso, però, i magistrati hanno ritenuto che l’interesse punitivo dello Stato fosse venuto meno, viste le somme integralmente versate.

        Nessuna battaglia legale, dunque, per Totti. Una vicenda che si chiude con un conto saldato, ma anche con l’ennesimo riflettore acceso sulla gestione fiscale dei personaggi pubblici. Un tema sempre delicato, soprattutto quando coinvolge volti tanto noti e amati dal grande pubblico. Anche perché, nel bene o nel male, il Pupone fa sempre notizia.

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          Sport

          Il sogno nel cassetto di Federica Brignone? Giocare un set contro Jannik Sinner!

          La sciatrice Federica Brignone, ospite di Che Tempo Che Fa, ha rivelato un sogno segreto: sfidare Jannik Sinner a tennis. Tra battute e autoironia, la campionessa di sci ha ammesso di non avere grandi speranze con la racchetta in mano, ma di essere curiosa di vedere Sinner sugli sci.

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            La fortissima atleta azzurra ha deciso di svelare un desiderio che teneva nascosto nel cassetto: giocare una partita a tennis contro il numero uno della racchetta, Jannik Sinner. Ospite di Che Tempo Che Fa su Nove, la sciatrice italiana ha lanciato la proposta con il sorriso sulle labbra: “Mi piacerebbe giocare con lui… ma c’è un problema! Io faccio schifo a tennis e non vedrei neanche la pallina!”.

            Una sfida incrociata: la vedremo mai?

            Insomma, Brignone è consapevole delle sue scarse doti tennistiche, ma il desiderio di confrontarsi con un talento come Sinner resta. E chi lo sa, magari il campione altoatesino potrebbe ricambiare la sfida sulle piste da sci… E e se da parte di Federica, spirito competitivo a parte, ci fosse un interesse nei confronti di Jannik di un altro tipo?!? Tutto può essere…

            Sinner sugli sci? La Brignone approva!

            Se a tennis la partita sarebbe a senso unico, sugli sci le cose cambiano. Brignone ha rivelato che Sinner, prima di dedicarsi completamente alla racchetta, aveva già dimostrato di essere un fenomeno sugli sci. “È stato campione del Trofeo Topolino, che è come essere campione del mondo Under 14!” ha spiegato. Insomma, Jannik non è esattamente un principiante sulla neve… Quindi, se la sfida sulla terra rossa sarebbe un massacro, una gara di slalom potrebbe essere più equilibrata. Chissà, magari un giorno vedremo davvero i due scambiarsi sport per un giorno!

            Una confessione all’insegna dell’ironia

            La campionessa azzurra ha raccontato tutto con il suo solito spirito leggero e autoironico, conquistando il pubblico e strappando qualche risata. Probabilmente anche lei “vittima” di quell’atmosfera rilassata e complice che i tanti ospiti del talk condotto da Fazio hanno avuto modo di sperimentare negli anni. “Non ho mai osato dirglielo, ma ora lo sa tutta Italia!” ha scherzato. E chissà, magari Jannik Sinner avrà sentito l’invito e sarà pronto ad accettare la sfida… a patto che Brignone lo aspetti al varco sulle piste!

            Lo sport unisce, anche con un sorriso

            In definitva… vedremo Brignone e Sinner su un campo da tennis o su una pista da sci? Un’idea che fa naturalmente sorridere ma che dimostra quanto lo sport possa unire mondi diversi. Anche se la partita a tennis potrebbe finire in pochi minuti, la curiosità di vedere Sinner sugli sci rimane. E se un giorno accadesse davvero, sarebbe uno spettacolo memorabile.

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              Sport

              Da quando è tornato alla F1, Flavio Briatore… corre come un pazzo!

              Il ritorno di Flavio Briatore in Formula 1: tra successi e polemiche. Lui è quel genere d’uomo che non è mai passato inosservato, e il suo rientro con l’Alpine ha fatto discutere ancora una volta. L’imprenditore piemontese, protagonista del documentario Netflix Drive to Survive 7, si è mostrato senza filtri, parlando apertamente della squadra che ha contribuito a risollevare e dei piloti con cui ha avuto a che fare. Il suo ritorno nel Circus è stato segnato da decisioni forti e dichiarazioni senza mezzi termini.

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                Quando Briatore è stato richiamato alla guida del team Alpine, la scuderia era in grande difficoltà. Il presidente De Meo ha deciso di affidargli il compito di riportare la squadra ai fasti del passato, quando – sotto il nome di Benetton e poi Renault – aveva vinto sette titoli mondiali, tra piloti e costruttori. Briatore ha rivoluzionato tutto: nuovo team principal, tecnici di alto livello e scelte drastiche sui piloti. Pierre Gasly è stato confermato, mentre Esteban Ocon è stato sostituito con Jack Doohan e Franco Colapinto è stato promosso come prima riserva.

                “Le persone mi invidiano perché dico la verità”

                Briatore risponde senza giri di parole a chi gli chiede del suo ritorno in F1: «Sono forte abbastanza, ricco abbastanza da dire a chiunque di starmi lontano. Non mi interessa. Le persone sono invidiose di me perché non sono diplomatico e dico la verità. Nella vita io voglio vincere». Un atteggiamento che ha diviso il pubblico, ma che ha contribuito a dare una scossa all’ambiente Alpine.

                “L’Alpine era messa malissimo”

                Briatore ha raccontato che, quando è tornato, la squadra era allo sbando: «Le prestazioni della vettura erano di m***a, serviva una rivoluzione». E non ha perso tempo: nel documentario Netflix, racconta di aver licenziato 300 dipendenti per ricostruire la squadra da zero. Il suo stile? «Sono un dittatore democratico».

                Parole dure per Ocon: “Un moccioso viziato”

                Uno dei bersagli principali delle sue critiche è stato Esteban Ocon, ex pilota Alpine, che Briatore ha liquidato senza troppi giri di parole: «Per mesi, Esteban si è lamentato della macchina. Non mi piace. Gli ho detto: ‘Non essere un moccioso viziato’. Non aveva più motivazioni per guidare per noi». Da qui, la decisione di promuovere Jack Doohan e puntare su un talento giovane e motivato.

                Il rifiuto di Sainz e la frecciata di Briatore

                Briatore ha anche provato a ingaggiare Carlos Sainz per la stagione 2025, ma senza successo. «Ho cercato di prenderlo, è vero. Ma Carlos ritiene che l’Alpine non sia al livello della Williams. Semplice. Tutti commettiamo errori». Una dichiarazione che non lascia spazio a interpretazioni e che conferma lo stile diretto e spietato di Briatore.

                Un futuro ambizioso per Alpine

                Grazie alle mosse di Briatore, Alpine ha chiuso il Mondiale 2024 al sesto posto e ora punta al quinto. Il suo obiettivo? Tornare a lottare con i top team nel minor tempo possibile. E conoscendo Briatore, non ci sarà spazio per scuse o compromessi. Il suo mantra è chiaro: «Vincere, a qualunque costo».

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