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Gossip

Amore da medaglia per Greg Paltrinieri e Rossella Flamingo

Una coppia unita dalla passione per i rispettivi sport, quella di Gregorio Paltrinieri e Rossella Fiamingo. Ora il loro amore è coronato anche da una medaglia olimpica!

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    Due nostri sportivi che fanno coppia fissa da un po’ di tempo – Gregorio Paltrinieri detto “Greg” e Rossella Fiamingo – vincono a pochi minuti di distanza una medaglia per uno: lui un eccellente bronzo nel nuoto e lei – con le sue colleghe di squadra – uno storico oro femminile nella spada. Una bellissima storia d’amore e di sport.

    Quel giorno che non potranno mai dimenticare, più unico che raro

    30 luglio 2024: una data indelebile, indimenticabile per Gregorio Paltrinieri e Rossella Fiamingo. Non solo vincitori alle Olimpiadi di Parigi 2024 ma candidati a pieno titolo come best couple dei Giochi. In molti si chiedono se, ai tempi di Tokyo 2020 e delle loro lunghe chiacchierate, avevano mai immaginato un futuro così roseo e decisamente… titolato?!? Quello di arrivare innamorati alle olimpiadi successive, conquistando entrambi una medaglia. Un insolito destino… nell’azzurro squadrone italiano di luglio: sembra quasi un titolo di film alla Wertmüller. Un destino a cinque cerchi per chi – nonostante i tempi difficilissimi che viviamo fatti di guerra, di ingiustizie e soprusi – ha ancora voglia di impegnarsi, di dare il massimo e di amare.

    Una medaglia per entrambi, nella medesima serata

    Ore 21.18, Defense Arena: il nostro nuotatore Gregorio Paltrinieri si mette al collo una medaglia di bronzo negli 800 stile libero. E’ il primo italiano a salire sul podio per tre edizioni consecutive dei giochi, record assoluto! Non passa che un quarto d’ora e la fidanzata Rossella Fiamingo, insieme alle compagne Alberta Santuccio, Giulia Rizzi e Mara Navarria conquista uno storico oro nella spada a squadre femminile.

    Utilizzando un famoso slogan pubblicitario

    A questo punto ci sta il claim di quella nota marca di gelati, “Two is megl che one”, come scrive su Instagram la coppia medagliata, pubblicando postando una foto diventata virale: Greg con il suo bronzo e Rossella con l’oro nel selfie scattato al villaggio olimpico in festa. Una marea di like, come quelli che ricevettero dopo le Olimpiadi di Tokyo 2020 (rimandate nell’estate 2021 causa pandemia), quando annunciarono la loro relazione.

    La loro storia, scattata tre anni fa

    Una bella relazione, pulita, ineccepibile… come la loro dedizione per lo sport. Lui 29 anni, lei 33, il nuotatore di Carpi e la schermitrice specializzata nella spada diplomata in pianoforte al conservatorio e laureata in Dietistica all’Università di Catania. Una coppia assortita e serena, che si diverte a condividere coi fan i loro momenti insieme, come il matrimonio dell’amica Diletta Leotta con Loris Karius a Vulcano: c’erano anche loro. Si conoscono da tantissimo tempo ma la scintilla fatidica è scattata solo tre anni fa Cupido ha fatto il suo dovere. Lui per anni è stato legato ad una compagna di scuola superiore, lei in precedenza fidanzata con un altro nuotatore, Luca Dotto, una relazione conclusasi – pare – per le infedeltà di lui.

    Lui la definisce così

    “Con Rossella Fiamingo sto vivendo una storia molto bella. Per me, è amore. Ci siamo conosciuti anni fa e ritrovati, all’evento di uno sponsor, prima dell’Olimpiade in Giappone. A Tokyo ci siamo avvicinati moltissimo, ore e ore a parlare, una cosa stranissima per me, che prima delle gare mi ritiro nel mio spazio e spiccico pochissime parole”, dichiarato il nuotatore. Poi il momento della consapevolezza: “In quel contesto, invece, stare con Ross mi faceva bene. Lì mi si è accesa la lampadina. Oh-oh, sta succedendo qualcosa. Dopo Tokyo sentivo di voler ancora stare con lei. Siamo partiti per le vacanze nella sua Sicilia e zac”. I due sportivi oggi vivono presso l’Eur a Roma anche se, a causa dei rispettivi impegni, spesso sono costretti alla lontananza forzata.

    Rossella è la prima

    Gli auspici per coronare il loro sogno di coppia ci sono tutti. Soprattutto quando Gregorio afferma: “Cerchiamo di vederci il più possibile: io di sicuro sono in una fase in cui tutto quello che voglio è lei. Vorrei fare tutto con Rossella: con le ragazze precedenti non mi era mai capitato”. Una bella dedica d’amore, anche più bella della medaglia guadagnata in vasca.

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      Gossip

      Katia Pedrotti: «Blocco Ascanio su WhatsApp e Instagram quando litighiamo. Poi facciamo la pace!»

      «Sono molto ‘colorata’ nei litigi, mi blocco per giorni. Ascanio? Lo blocco sui social o gli dico che non tornerò mai più». Tra disordine in casa e figli da disciplinare, ecco le dinamiche di una famiglia affiatata ma vivace.

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        Katia Pedrotti e Ascanio Pacelli formano una delle coppie più longeve nate dal Grande Fratello, ma questo non significa che la loro vita di coppia sia priva di scintille. Intervistata da Oggi, Katia ha raccontato con ironia e sincerità i retroscena delle liti con il marito e dei momenti più vivaci in famiglia.

        Litigi coloriti e gesti teatrali

        «Sono molto ‘colorata’ nei miei litigi», ha confessato Katia, ammettendo di avere un carattere forte e deciso. Quando la discussione si fa seria, non è raro che prenda misure drastiche: «Lo blocco su WhatsApp e Instagram o gli dico: ‘Esco e non tornerò mai più’».

        Nonostante i gesti teatrali, il rapporto con Ascanio resta solido: «A volte passano giorni prima di riconciliarci, ma abbiamo trovato il nostro equilibrio».

        Disordine in casa e pazienza messa alla prova

        Uno dei motivi principali di discussione? Il disordine. «Sono molto precisa, odio quando la casa è in disordine. Ad esempio, se ho appena pulito la cucina e Ascanio arriva con un cracker e lascia briciole ovunque, vado fuori di testa», ha spiegato Katia.

        Figli e disciplina creativa

        Anche con i figli, Matilda (17 anni) e Tancredi (11 anni), Katia non risparmia toni decisi: «Dico cose tipo: ‘Non uscirete per 32 mesi’ o ‘Ti ritiro la Playstation fino a quando avrai 24 anni’». Un modo colorito ma affettuoso per mantenere la disciplina in casa.

        Nonostante le liti e le piccole incomprensioni, Katia e Ascanio si mostrano ancora molto affiatati e innamorati, dimostrando che, a volte, anche i litigi più teatrali possono essere il segreto di una coppia duratura.

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          Gossip

          Matteo Viviani e Ludmilla Radchenko si separano: «Meglio dividersi che distruggere ciò che resta»

          Matteo Viviani e Ludmilla Radchenko si separano dopo 12 anni di matrimonio. L’annuncio sui social parla di una scelta condivisa e matura, per evitare che la convivenza svuoti il bene rimasto. I figli, Eva e Nikita, resteranno al centro della loro nuova armonia familiare.

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            Un amore lungo 17 anni, due figli e una vita costruita insieme. Ora, però, Matteo Viviani e Ludmilla Radchenko hanno scelto di separarsi. La notizia, arrivata come un fulmine a ciel sereno, ha colpito i tanti fan della coppia, che per anni hanno seguito con affetto il loro percorso. L’inviato storico de Le Iene e la pittrice di origine russa hanno deciso di chiudere il capitolo del loro matrimonio con la stessa discrezione con cui lo hanno vissuto.

            A dare l’annuncio è stato Viviani, attraverso un reel pubblicato sul suo profilo Instagram. Niente recriminazioni, nessun veleno: solo parole misurate e dense di rispetto. «Stare insieme avrebbe demolito i nostri sentimenti», dice con lucidità. «Non c’erano liti né rancori, ma una consapevolezza comune: proseguire così avrebbe intaccato quel bene che ancora ci lega».

            Una separazione, insomma, non figlia di un evento drammatico, ma di una presa d’atto matura. I due avevano iniziato a ragionare su questa possibilità già a inizio 2025. Hanno scelto di farlo ora, prima che la convivenza si trasformasse in ostilità. «Vediamo troppe coppie, anche famose, farsi la guerra quando ormai l’amore si è trasformato in rancore», sottolinea Viviani. «Noi abbiamo deciso di fermarci prima, per salvare quello che di bello c’è stato e che ancora esiste, in altra forma».

            Un pensiero condiviso anche da Ludmilla Radchenko, che sui social ha raccontato il suo punto di vista. Senza drammi, senza retorica. Solo la necessità di proteggere la serenità di Eva e Nikita, i due figli nati dal loro amore, rispettivamente nel 2012 e nel 2017. «I bambini hanno capito. Non è stato facile, ma abbiamo parlato molto con loro. Hanno accolto questa decisione con maturità», ha scritto l’ex letterina di Passaparola, oggi artista affermata con mostre in gallerie internazionali e uno studio a Milano.

            Il loro legame resta forte, trasformato. Dall’amore di coppia a un rispetto profondo, fatto di ricordi condivisi, obiettivi comuni e due figli da crescere con armonia. Nessuna guerra in vista, solo un equilibrio nuovo da costruire. E se separarsi può essere, in certi casi, il gesto più doloroso ma anche più saggio, Viviani e Radchenko sembrano averlo capito prima di molti altri.

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              Reali

              Harry e Meghan, la beneficenza scoppia tra le mani: accuse di bullismo e figuracce reali

              Il principe si dimette da Sentebale, la charity fondata in nome di Diana. Ma dietro le quinte c’è il caos: la presidente Sophie Chandauka lo accusa di “molestie sistemiche”. E Meghan? Pare abbia fatto inginocchiare la manager. Letteralmente.

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                Dove passano i Sussex, non cresce più l’erba. E anche quando dovrebbero semplicemente sostenere una causa nobile, riescono a trasformarla in una guerra intestina a base di accuse, dimissioni e gesti al limite del surreale. L’ultima scena si è consumata dentro Sentebale, l’organizzazione fondata da Harry nel 2006 per aiutare bambini sieropositivi in Africa. Un nome nobile, una causa indiscutibile. Ma dietro la facciata benefica, è andato in scena l’ennesimo capitolo della saga “Harry e Meghan contro il resto del mondo”.

                Il principe si è dimesso dal consiglio direttivo insieme al co-fondatore Seeiso, principe del Lesotho. Ma la mossa è tutto fuorché diplomatica: arriva a seguito delle accuse pesantissime della presidente della charity, Sophie Chandauka, manager di lungo corso con trascorsi in Morgan Stanley e Meta, che parla apertamente di “bullismo sistemico” da parte di Harry e del consiglio di amministrazione.

                La denuncia è arrivata dritta alla Charity Commission, l’ente che vigila sulle organizzazioni no-profit. Secondo Chandauka, all’interno della charity regnerebbero misoginia, abuso di potere e discriminazione verso le donne nere. Le sue riunioni sarebbero state interrotte, le sue decisioni boicottate, il suo ruolo costantemente ridimensionato. “Non sono stata trattata come i miei predecessori — ha detto a Sky — Alcuni membri del board pensavano di poterla fare franca maltrattando una donna”.

                Dal canto loro, i fiduciari dell’ente e i due principi replicano con accuse opposte: la Chandauka avrebbe gestito i conti in modo opaco e cambiato rotta senza consultare il consiglio. Insomma, ognuno accusa l’altro di aver portato la nave sugli scogli. E se non fosse una charity, sembrerebbe la trama di una soap.

                Ma la parte più grottesca arriva da un evento dello scorso aprile a Miami, durante una partita di polo benefico. Harry, capitano della squadra vincitrice, era sul podio per la premiazione. Accanto a lui, alla sua destra, c’era Sophie Chandauka. E qui entra in scena Meghan Markle.
                Secondo quanto ricostruito da fonti interne (e riportato dal Telegraph), l’ex attrice avrebbe ordinato alla manager di spostarsi dalla parte “sbagliata” del principe. Non con un cenno, ma con un comando esplicito. E così Chandauka sarebbe stata costretta ad abbassarsi sotto il trofeo per cambiare lato, in pieno stile “inchinati e ubbidisci”.

                Una scena che ha fatto storcere il naso anche a molti presenti e che avrebbe innescato il disastro. A quanto pare, Harry avrebbe poi pressato Chandauka affinché rilasciasse una dichiarazione pubblica “a sostegno” della moglie, per riparare all’immagine poco regale della duchessa. Lei ha detto no. E, secondo chi conosce i retroscena, da lì è cominciata la sua lenta e inesorabile defenestrazione.

                C’è chi dice che la manager abbia usato il caso Harry per far esplodere una situazione già al limite. Altri sostengono che sia stata vittima dell’ennesimo cortocircuito tra potere reale e insicurezze hollywoodiane. Di certo, ancora una volta, il buon nome della beneficenza è finito sotto i tacchi di una coppia sempre più allergica alla sobrietà.

                Intanto, Harry e Meghan restano in silenzio. Ufficialmente impegnati in nuovi progetti di comunicazione e “impact storytelling” (qualunque cosa significhi). Ma dietro le quinte, la beneficenza piange. E anche un po’ ride. Di nervi.

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