Lifestyle
La piramide di Saqqara, un antico mistero svelato dall’acqua?
Una rivoluzionaria teoria getta nuova luce sulla costruzione della più antica piramide egizia.
Come gli antichi egizi riuscirono a erigere queste immense strutture con gli strumenti a loro disposizione? Una nuova ricerca propone una teoria innovativa sulla costruzione della piramide a gradoni di Saqqara, la più antica delle piramidi egizie.
Secondo uno studio, gli antichi costruttori della piramide di Piramide di Djoser, a Saqqara, potrebbero aver utilizzato un ingegnoso sistema idraulico per sollevare i pesanti blocchi di pietra necessari per la costruzione della piramide. Un complesso sistema di canali, bacini e chiuse avrebbe permesso di creare un “ascensore d’acqua”, sfruttando la forza dell’acqua per sollevare i blocchi su dei galleggianti.
Ingegneria avanzata
Un elemento chiave di questa teoria è il vicino recinto di Gisr el-Mudir, una struttura la cui funzione è stata a lungo dibattuta. I ricercatori ipotizzano che questo recinto potesse fungere da diga, permettendo di accumulare grandi quantità d’acqua e di creare un dislivello necessario per azionare l’ascensore idraulico.
Alcuni locali interni della piramide di Aaqqara
L’idea di utilizzare l’acqua come forza motrice per la costruzione di una piramide potrebbe sembrare sorprendente, ma gli antichi egizi erano maestri nell’ingegneria idraulica. Numerosi sistemi di irrigazione e canali testimoniano la loro avanzata conoscenza dell’acqua e delle sue proprietà.
Un’ipotesi affascinante, ma da verificare, ma un passo avanti nella comprensione dell’antico Egitto. Qualunque sia la verità sulla costruzione della piramide di Saqqara, questa nuova teoria dimostra che la nostra comprensione dell’antico Egitto è ancora in continua evoluzione. Gli egizi erano un popolo ingegnoso e creativo, capace di realizzare opere monumentali che continuano a stupirci e a farci interrogare.
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Lifestyle
Le radici dell’anima: perché le amicizie significative sono così importanti
Le amicizie significative sono cruciali per il nostro benessere emotivo e fisico. Cosa ne ostacolano la costruzione e come aiutano a capire meglio chi siamo veramente, mostrandoci diverse sfaccettature della nostra personalità e ampliando la nostra identità.
Le amicizie sono come i colori di un arcobaleno: variopinte, uniche e indispensabili per illuminare la nostra vita. Ma non tutte le amicizie sono uguali. Alcune sono come stelle cadenti, brillanti ma effimere; altre, invece, sono come fari nella notte, costanti e rassicuranti.
Le amicizie significative sono proprio queste ultime: legami profondi e duraturi che vanno oltre le semplici conoscenze. Sono relazioni che ci arricchiscono, ci sostengono e ci accompagnano lungo il cammino della vita.
Le amicizie significative giocano un ruolo cruciale nel nostro percorso di crescita personale. Ci aiutano a comprendere meglio chi siamo veramente, poiché attraverso le interazioni con gli amici siamo esposti a diverse prospettive, opinioni e stili di vita. Questo ci consente di esplorare diverse sfaccettature della nostra personalità e di ampliare la nostra identità.
Gli amici ci offrono sostegno emotivo e ci incoraggiano a essere autentici, permettendoci di esprimere liberamente le nostre emozioni e i nostri pensieri senza paura di giudizi. Inoltre, ci aiutano a sviluppare capacità di comunicazione e risoluzione dei conflitti, migliorando così le nostre relazioni interpersonali.
La salute e le amicizie
Ricerche in merito hanno dimostrato che avere una rete sociale ampia e diversificata può prolungare la vita e migliorare la nostra salute mentale e fisica. Inoltre, le amicizie ci aiutano a capire meglio chi siamo veramente, mostrandoci diverse sfaccettature della nostra personalità e ampliando il nostro senso di identità.
Non tutte le amicizie sono benefiche
Le relazioni amicali possono essere complesse e intrinseche di sfide. Per cambiare atteggiamento e migliorare le nostre relazioni, la psicologa ci invita a praticare la reciprocità, a dimostrare apprezzamento per i nostri amici e a essere aperti e vulnerabili. Suggerisce di superare il nostro egocentrismo che ci porta a concentrarci esclusivamente su come gli altri ci trattano, anziché sull’impatto delle nostre azioni sugli altri e ci incoraggia a credere che gli altri potrebbero apprezzarci più di quanto pensiamo e ad essere attivi nel cercare connessioni, anche se inizialmente ciò potrebbe farci sentire a disagio.
In conclusione, coltivare amicizie sane e significative richiede impegno e consapevolezza di sé. Sviluppare una visione positiva di sé e praticare la reciprocità sono passi fondamentali per costruire relazioni soddisfacenti e gratificanti.
Curiosità
Via Montenapoleone è la via dello shopping più cara al mondo: superata la 5th Avenue di New York
Secondo il report Main Streets Across the World, i canoni di locazione di via Montenapoleone raggiungono 20.000 euro al mq all’anno, scalzando la Upper 5th Avenue. Via Condotti, che ospita anche gli studi di La Capitale, conquista il terzo posto in Europa.
Per la prima volta nella storia, una strada europea conquista il primato globale nel mondo del lusso. Via Montenapoleone, cuore pulsante dello shopping di alta gamma a Milano, è ufficialmente la via commerciale più costosa al mondo. Con canoni di locazione che raggiungono i 20.000 euro al mq all’anno, ha superato la Upper 5th Avenue di New York (19.537 euro/mq).
Questo storico risultato emerge dal report Main Streets Across the World di Cushman & Wakefield, giunto alla sua 34esima edizione. Negli ultimi 12 mesi, i canoni di via Montenapoleone sono aumentati dell’11%, trainati dalla forte domanda di retailer e dalla scarsità di offerta, oltre che dall’apprezzamento dell’euro rispetto al dollaro.
Roma tra le eccellenze europee
Anche la Capitale si distingue nella classifica europea. Via Condotti e Piazza di Spagna si piazzano rispettivamente al terzo e al decimo posto, confermando l’importanza dell’Italia nel panorama del retail di lusso. Via Condotti non è solo un simbolo del lusso romano, ma ospita anche gli studi televisivi de La Capitale, parte del network LaC, che include la newsroom milanese LaCity e il magazine online LaCityMag.it.
Le tendenze globali
Secondo il report, il 57% delle 138 location monitorate ha registrato un aumento dei canoni di locazione nel 2024, con una crescita media globale del 4,4%. La regione delle Americhe ha guidato il trend con un aumento dell’8,5%, seguita dall’Europa (+3,5%) e dall’Asia-Pacifico (+3,1%).
New Bond Street a Londra si colloca al terzo posto mondiale (17.210 euro/mq), mentre Avenue des Champs-Élysées a Parigi e il distretto di Ginza a Tokyo chiudono la top 5, rispettivamente con 15.697 e 14.750 euro/mq.
L’Italia nel lusso mondiale
Con tre strade nella top 10 europea, l’Italia si conferma protagonista indiscussa del retail di lusso. Via Montenapoleone, via Condotti e Piazza di Spagna rappresentano l’eccellenza italiana, trainata da una continua evoluzione del settore e da una domanda internazionale sempre più forte.
Un risultato che non solo rafforza il primato italiano, ma rilancia il ruolo di Milano e Roma come capitali globali dello shopping e del lusso.
Libri
Cher accusa il suo ex Sonny Bono: “Mi ha preso tutti i soldi”. I suoi segreti rivelati nel libro di memorie
Nella sua autobiografia, “Cher: The Memoir”, la cantante e attrice accusa il suo ex Sonny Bono di averle sottratto gran parte dei guadagni durante il loro matrimonio.
Presentando il suo libro, Cher: The Memoir, la leggendaria cantante e attrice 78enne nata a El Centro in California, ha rivelato al New York Times che durante il matrimonio con Sonny Bono, deceduto nel 1998, questi le avrebbe sottratto gran parte dei suoi guadagni. Nel libro molto atteso dal pubblico per le rivelazioni che contiene, Cher ha raccontato di essersi fidata del marito, credendo che tutto ciò che possedevano fosse equamente condiviso: “Pensavo semplicemente: ‘Siamo marito e moglie. Metà delle cose sono sue, metà sono mie’. Non mi era mai venuto in mente che potesse esserci un’altra strada”, ha dichiarato. Secondo la star, Bono creò una società chiamata Cher Enterprises, nella quale deteneva il 95% delle quote, lasciando solo il 5% all’avvocato.”Ancora oggi vorrei solo chiedergli: ‘Son, in quale momento della giornata hai deciso: ‘Sì, sai cosa? Prenderò i suoi soldi’?“, ha aggiunto.
Dal successo al divorzio
La coppia si incontrò nel 1961, quando Cher aveva solo 16 anni e lavorava come governante per Sonny Bono, allora 27enne. Dopo essersi sposati nel 1964, iniziarono una collaborazione artistica che li portò a successi come “I Got You Babe” e a programmi televisivi come The Sonny & Cher Comedy Hour. Vendettero oltre 40 milioni di dischi e ricevettero due nomination ai Grammy, ma il rapporto si deteriorò. Si separarono nel 1972, divorziando ufficialmente nel 1975. Nel memoir, Cher descrive Bono come manipolatore e autoritario, al punto da ostacolarla anche nella sua vita personale.
Ma alla fine Cher si risvegliò…
La rottura arrivò dopo un momento di epifania. “Mi svegliai presto una mattina, verso le cinque, e pensai: ‘Non lo farò più. Lo lascerò’. Iniziai a mettere in atto un piano così rischioso che ancora oggi non so come abbia avuto il coraggio di farlo”. Le accuse di Cher non solo gettano nuova luce sul suo matrimonio, ma raccontano anche una storia di lotta per l’indipendenza personale e professionale, in un’epoca in cui le donne nel mondo dello spettacolo spesso lottavano per il controllo delle proprie carriere e finanze.
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