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Cronaca

E’ ufficiale la Starliner resterà in orbita fino alla prossima primavera

Se i problemi della Starliner non verranno risolti, gli astronauti Butch Wilmore e Suni Williams potrebbero dover attendere fino al 2025 per tornare sulla Terra, trascorrendo un tempo significativamente più lungo del previsto sulla ISS.

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    Due astronauti, partiti a giugno per una missione di test della capsula Starliner di Boeing, che doveva durare una settimana, sono bloccati nello spazio. Attualmente si trovano bloccati sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) a causa di problemi tecnici non risolti con la loro navicella. Originariamente dovevano rimanere nello spazio sette, dieci giorni al massimo e invece… Invece potrebbero essere costretti a restare fino alla prossima primavera, quando potrebbero essere riportati sulla Terra con un volo della Crew Dragon di SpaceX.

    Situazione sempre più complessa e delicata

    La NASA e Boeing sono in disaccordo su come procedere. Boeing suggerisce che il rientro con Starliner potrebbe essere sicuro dopo alcuni test. La NASA preferisce un approccio più cauto, cercando una soluzione definitiva ai problemi della navicella prima di autorizzare il ritorno degli astronauti. Tra le anomalie rilevate ci sono perdite di elio, problemi con le valvole, e malfunzionamenti nei propulsori, che hanno reso la Starliner inaffidabile per un viaggio di rientro sicuro.

    Salvate i soldati Butch e Suni

    Un’opzione che si sta valutando è l’invio della missione Crew-9 con soli due astronauti, invece dei quattro previsti, per consentire il rientro dei due astronauti bloccati. Tuttavia, questa missione è stata già posticipata e dovrà tenere conto anche della presenza di un cosmonauta russo, secondo un accordo bilaterale con l’agenzia spaziale russa.

    Avranno sufficienti viveri?

    Se i problemi della Starliner non verranno risolti, gli astronauti Butch Wilmore e Suni Williams potrebbero dover attendere fino al 2025 per tornare sulla Terra, trascorrendo un tempo significativamente più lungo del previsto sulla ISS.

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      Cose dell'altro mondo

      Sant’Andrea delle Fratte: un gioiello barocco e luogo di fede

      Pellegrinaggio a Roma? Non perdere la Basilica di Sant’Andrea delle Fratte, il santuario della Madonna del Miracolo, e ammira la sua architettura barocca.

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        Nel cuore di Roma, tra Piazza di Spagna e Fontana di Trevi, si trova la Basilica di Sant’Andrea delle Fratte, un luogo carico di storia e spiritualità. Conosciuta in tutto il mondo per essere il santuario della Madonna del Miracolo, questa chiesa barocca è meta di pellegrinaggi e di turisti che desiderano immergersi in un’atmosfera di profonda fede.

        Un’apparizione che ha segnato la storia

        La basilica è legata indissolubilmente alla figura di Alfonso Ratisbonne, un avvocato ebreo che, nel 1842, visse un’esperienza mistica che lo portò alla conversione al cattolicesimo. Secondo il suo racconto, mentre si trovava in preghiera nella cappella dedicata all’arcangelo Michele, gli apparve la Vergine Maria, invitandolo a inginocchiarsi. Questo evento miracoloso, riconosciuto dalla Chiesa, fece di Sant’Andrea delle Fratte un luogo di culto mariano di grande importanza.

        Un’architettura maestosa

        La basilica, costruita a partire dal XVI secolo, è un capolavoro del barocco romano. L’interno, luminoso e ricco di decorazioni, ospita opere d’arte di grande valore e affreschi che narrano la storia dell’apparizione. La cappella della Madonna del Miracolo, dove avvenne l’evento miracoloso, è il cuore della basilica e meta di innumerevoli pellegrinaggi.

        Un luogo di fede e di pellegrinaggio

        Sant’Andrea delle Fratte è molto più di una semplice chiesa. È un luogo di pellegrinaggio, dove migliaia di fedeli si recano ogni anno per pregare e chiedere l’intercessione della Vergine Maria. Con il Giubileo quest’anno si attendono milioni di pellegrini in visita. La basilica è anche un importante centro di spiritualità, che offre ai visitatori la possibilità di partecipare a messe, confessioni e altre attività religiose.

        Un legame con la medaglia miracolosa

        L’apparizione di Sant’Andrea delle Fratte è strettamente legata alla Medaglia Miracolosa, un’altra importante manifestazione mariana. La Vergine Maria, infatti, apparve anche a Santa Caterina Labouré, chiedendole di far coniare una medaglia con l’immagine di se stessa, che sarebbe stata un segno di salvezza per tutti coloro che l’avrebbero portata al collo. La Medaglia Miracolosa è oggi uno dei più famosi e diffusi devozionali mariani.

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          Cronaca Nera

          Si riapre il caso del Mostro di Firenze? la famiglia di Mario Vanni chiede la revisione del processo

          Depositata alla corte d’appello di Genova la richiesta di revisione del processo che portò alla condanna all’ergastolo del “compagno di merende” di Pietro Pacciani.

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            A oltre due decenni dalla chiusura definitiva del processo, la famiglia di Mario Vanni, il postino di San Casciano condannato all’ergastolo come “compagno di merende” di Pietro Pacciani, torna a scuotere le fondamenta di uno dei casi di cronaca nera più discussi della storia italiana.

            Alla corte d’appello di Genova è stata infatti depositata la richiesta di revisione del processo, con l’obiettivo di riesaminare la sentenza che portò alla condanna di Vanni per i quattro duplici delitti avvenuti tra il 1982 e il 1985.

            I delitti e la condanna
            Mario Vanni fu condannato nel processo bis per la sua presunta partecipazione agli ultimi quattro duplici omicidi attribuiti al mostro di Firenze: Montespertoli (1982), Giogoli (1983), Vicchio (1984) e Scopeti (1985). Una vicenda giudiziaria complessa, caratterizzata da testimonianze controverse, tra cui quella di Giancarlo Lotti, l’altro “compagno di merende”, che confessò il proprio coinvolgimento e accusò sia Vanni che Pacciani.

            Nonostante il procuratore generale avesse chiesto l’assoluzione per insufficienza di prove, nel 1999 la corte d’appello condannò Vanni all’ergastolo e Lotti a 26 anni di carcere. La Cassazione rese definitive queste sentenze nel 2000.

            La richiesta di revisione
            A presentare la richiesta sono stati i legali del nipote di Mario Vanni, che da anni cercano di far luce su quella che considerano una condanna ingiusta. La difesa punta a riesaminare il quadro probatorio, evidenziando eventuali lacune e discrepanze emerse nei procedimenti precedenti.

            Vanni, morto nel 2009 all’età di 81 anni, è sempre stato una figura enigmatica nella vicenda del mostro di Firenze. La sua condanna si basò in gran parte sulle dichiarazioni di Lotti, il cui ruolo di testimone chiave fu spesso messo in discussione dagli stessi avvocati difensori.

            Un caso senza fine
            Il caso del mostro di Firenze, con i suoi 16 omicidi tra il 1968 e il 1985, continua a essere una ferita aperta nella memoria collettiva italiana. La richiesta di revisione del processo potrebbe riaccendere i riflettori su una vicenda giudiziaria mai completamente chiarita e ancora avvolta nel mistero.

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              Storie vere

              Credeva di amare Brad Pitt, ma era tutto un inganno: ennesima vittima rovinata per 830.000 euro

              Anne, 53 anni, vittima di una sofisticata truffa amorosa online. Tra promesse d’amore e video deepfake, ha perso tutto. Ora lotta per ricostruire la sua vita e avverte dei pericoli nascosti dietro i social.

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                E’ accaduto già migliaia di volte e accadrà ancora. Anne, una donna di 53 anni, ha vissuto un incubo durato oltre un anno. E’ stata coinvolta in una complessa rete di inganni orchestrata con l’aiuto dell’intelligenza artificiale. Ha creduto di avere una relazione nientemeno che con Brad Pitt. La sua storia, raccontata a Septà Huit su TF1, è un allarme sui pericoli delle truffe sentimentali nell’era digitale.

                L’inizio dell’inganno? Un cliché ripetuto migliaia di volte

                Tutto è iniziato nel febbraio 2023, quando Anne, in un momento di fragilità personale causato da una separazione, ha iniziato a chattare su Instagram. Una donna, che si fingeva la madre dell’attore americano, l’ha messa in contatto con l’attore. Messaggi romantici, video e foto apparentemente autentiche hanno lentamente conquistato la sua fiducia. Anne, sola e desiderosa di affetto, si è lasciata trasportare da questa relazione virtuale, ignara di essere manipolata. E sbam è andata dritta dritta a sbattere!!!

                Ci vuole del genio e del cinismo per una truffa così ben organizzata

                La storia d’amore digitale si è presto trasformata in un dramma finanziario. Il falso attore ha iniziato a chiedere soldi, prima per pagare le tasse su dei regali di lusso, poi per affrontare una presunta malattia. Anne, accecata dall’amore e dalla paura di perdere l’uomo dei suoi sogni, ha ceduto a ogni richiesta, arrivando a versare oltre 830.000 euro. Ma come si fa…? Dietro questa truffa si celava un’organizzazione criminale che utilizzava tecnologie sofisticate per creare falsi video e documenti. L’intelligenza artificiale ha permesso di generare immagini e voci estremamente realistiche, rendendo impossibile per Anne distinguere il vero dal falso.

                Brad Pitt e la casalinga…

                Quando la verità è venuta a galla, Anne si è sentita tradita e umiliata. La sua vita è stata completamente sconvolta. Ha perso i suoi risparmi, la sua casa e ha dovuto affrontare un grave trauma psicologico. La sua famiglia, inizialmente scettica riguardo alla relazione, è rimasta profondamente ferita da questo episodio. La storia di Anne è un monito per tutti noi. L’avvento dell’intelligenza artificiale sta facendo traballare le nostre certezze. Ha reso le truffe sentimentali sempre più sofisticate e difficili da individuare.

                Cosa possiamo fare per proteggerci?

                Per prima cosa quando abbiamo dei dubbi, ma anche senza puntare su Brad Pitt, meglio verificare l’identità. Prima di condividere informazioni personali o inviare denaro, cerchiamo di verificare se la persona con cui stiamo chattando è davvero lei o un fake. Inoltre biosgna sempre diffidare delle richieste di denaro. Nessuno dovrebbe chiedere soldi per amore. E’ soprattutto necessario proteggere la nostra privacy. Limitiamo la condivisione di informazioni personali sui social network. E soprattutto non tenere tutto segreto. Meglio parlarne, confrontarsi e discuterne con un amico, una amica, in famiglia, con i figli. Parlare con qualcuno di cui ci fidiamo insomma.

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