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Società

E’ l’estate delle over 50. Chi meglio di loro…?

Le super cinquantenni dell’estate 2024 stanno dimostrando al mondo intero che l’età non è un limite, ma una risorsa. Con la loro sicurezza, bellezza e voglia di divertirsi, sono un esempio di come la vita dopo i 50 possa essere vissuta al massimo.

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    Professionali, seducenti e sicure di sé, le dive over 50 sono le vere regine dell’estate 2024. Dai selfie in vacanza ai momenti di relax, queste donne dimostrano che l’età è solo un numero e continuano a sfidare gli stereotipi legati all’invecchiamento con grazia e orgoglio, diventando esempi ispiratori anche per le più giovani.

    Sofia Vergara: un’estate italiana all’insegna dell’amicizia

    Sofia Vergara, celebre per il ruolo in Modern Family, ha scelto Forte dei Marmi per le sue vacanze italiane. Di recente tornata single, la star ha condiviso sui social la sua lunga estate di sole e mare, sottolineando l’importanza della protezione solare.

    Cindy Crawford: il fascino senza tempo

    L’icona degli anni Ottanta Cindy Crawford incanta ancora con il suo fascino senza tempo. In vacanza, si mostra avvolta in un asciugamano con un fiore tra i capelli. La semplicità e l’eleganza restano le sue carte vincenti, mentre uno sguardo allo specchio rivela che la bellezza non ha età.

    Teri Hatcher: felicità a Maiorca

    Teri Hatcher, indimenticabile protagonista di Desperate Housewives, è a Maiorca, dove si diverte in piscina. Il suo sorriso radioso e la sua figura snella restano immutati, e la sua gioia è palpabile nelle didascalie che raccontano il tempo passato con sua figlia.

    Halle Berry: sensualità inarrestabile

    Halle Berry celebra il ventennale del suo ruolo in Catwoman con un provocante scatto in cui un gatto copre il suo seno. Un’immagine che conferma il suo status di diva, capace di unire sensualità e ironia con disinvoltura.

    Heidi Klum: il segreto del digiuno intermittente

    Heidi Klum, in vacanza con il marito Tom Kaulitz, non rinuncia ai selfie scattati dalla madre ottantenne. Oltre a sfoggiare il suo fisico da supermodella, Heidi è anche una sostenitrice del digiuno intermittente, una pratica sempre più popolare per mantenersi in forma.

    Brigitte Nielsen: un ritorno alle origini

    Brigitte Nielsen non passa inosservata con il suo bikini viola e i suoi capelli platinati. La star danese, famosa per le sue gambe chilometriche, mostra come stile e fascino siano eterni compagni di viaggio.

    Patty Pravo: l’icona di libertà

    Sempre fedele a se stessa, Patty Pravo sfoggia un caftano bianco e un sorriso radioso. Simbolo della libertà degli anni Settanta, l’icona musicale dimostra che l’ironia e la leggerezza sono le chiavi per affrontare qualsiasi età con disinvoltura.

    Giorgia: l’energia del rosso fuoco

    La cantante Giorgia si rilassa in piscina con un costume rosso fuoco che esprime tutta la sua energia. La sua freschezza e il suo sorriso contagioso sono la perfetta rappresentazione di un’estate vissuta con leggerezza e stile.

    Kate Beckinsale: tra benessere e relax

    Kate Beckinsale non si preoccupa delle opinioni altrui, come chiarisce la scritta sul suo costume. In vacanza in Messico con sua madre, l’attrice si è dedicata a una remise en forme olistica, riscoprendo l’importanza del tempo trascorso con i propri cari e del benessere personale.

    Luisa Ranieri: eleganza sotto l’ombrellone

    L’attrice italiana Luisa Ranieri, protagonista del nuovo film di Paolo Sorrentino, ha trascorso un’estate all’insegna del relax, indossando un raffinato costume nero intero. Il suo fascino naturale è invidiato anche dalle più giovani.

    Elizabeth Hurley: la regina del bikini

    Elizabeth Hurley è ormai una professionista del bikini, avendo creato una sua linea di costumi. Le sue pose strategiche e il suo sorriso rivelano una consapevolezza di sé che l’età ha solo reso più affascinante.

    Sabrina Salerno: l’eterna giovinezza

    La star degli anni Ottanta Sabrina Salerno continua a stupire con il suo fisico tonico. In bikini su uno scoglio, con la pancia in dentro e un’aria sicura, può tranquillamente competere con star come Jennifer Lopez.

    Alessia Marcuzzi: diva con autoironia

    Alessia Marcuzzi sa bene che l’autoironia è fondamentale. Nei suoi scatti, la conduttrice si mostra in bikini mentre sorseggia un caffè, scherzando sul suo atteggiamento da “diva”. Anche a 50 anni, Marcuzzi continua a essere un’icona di fascino e simpatia. Immagini prese dal web.

      Società

      Medici e infermieri in fuga verso Arabia, Emirati e Qatar a 20mila euro al mese

      Sono 1.252 negli ultimi cinque mesi le persone espatriate verso i paesi del Golfo

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        Una vera e propria fuga in massa. Negli ultimi cinque mesi, ben 1252 tra medici (810), infermieri (389) e tecnici (53) hanno lasciato la sanità di Roma e del Lazio. La regione della capitale, per la prima volta, si aggiudica il triste primato per la fuga dei camici bianchi, rappresentando oltre tre quarti del totale nazionale degli espatri (3306).

        La carenza di specialisti è critica, e oltre il 90% di questi professionisti si dirige verso i Paesi del Golfo (Arabia Saudita, Emirati e Qatar), attratti da salari che arrivano fino a 20 mila euro per i medici e 6 mila per infermieri e tecnici. Roma è in testa con il 72% delle emigrazioni. “La Capitale”, spiega Foad Aodi, presidente dell’Amsi (Associazione medici stranieri in Italia), «diventa la prima città in Italia per emorragia di camici bianchi».

        Questi numeri spingono il Lazio dalla quarta alla prima posizione nella classifica italiana, superando Lombardia, Veneto e Piemonte.

        Sanità pubblica in crisi: il 77% degli espatriati abbandona il settore pubblico

        La stragrande maggioranza degli operatori espatriati — il 77 per cento — ha abbandonato la sanità pubblica, inclusi ambulatori specialistici e atenei. «Solo il 23 per cento degli operatori sanitari emigrati — aggiunge Aodi — lavorava nei centri privati». In altre parole, il Servizio sanitario pubblico perde appeal e pezzi in modo vorticoso.

        Scappano soprattutto i giovani. «I medici lasciano l’Italia — spiega Aodi — per le remunerazioni considerate basse e i carichi gravosi di lavoro, ma anche per la preoccupazione di essere coinvolti in procedimenti giudiziari: la cosiddetta medicina difensiva non basta più».

        Emergenza sanitaria: le aree più colpite dalla fuga dei professionisti

        Le aree maggiormente interessate dalla fuga dei camici bianchi sono quelle dell’emergenza, dai Pronti soccorsi alle Terapie intensive e Rianimazioni. Gli anestesisti, i rianimatori e i radiologi sono tra le specializzazioni più carenti e che emigrano maggiormente, seguiti da neurochirurghi, ortopedici, ginecologi e neonatologi.

        «Occorrerebbe ben altra attenzione politica da parte della Regione sulla sanità pubblica», ammonisce Aodi, «per tentare di bloccare la fuga di medici e infermieri, che penalizza soprattutto i cittadini che non possono permettersi di curarsi mettendo mano al portafogli».

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          Società

          Crowdfunding immobiliare: acquistare insieme e dividere la rendita

          Il crowdfunding immobiliare rappresenta un’opportunità interessante per chi desidera diversificare il proprio portafoglio e investire nel mattone. Ma oltre ai benefici bisogna valutare attentamente i rischi.

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            Il sogno di diventare proprietari di casa e intascare una rendita da sempre è un classico dei risparmiatori italiani. Ma acquistare un immobile richiede un capitale iniziale spesso inaccessibile e un iter burocratico complesso, anche se la BCE la scorsa settimana ha abbassato il tasso di interesse sui depositi al 3,50%. Una diminuzione che si ripercuote sul costo dei mutui per l’acquisto di un immobile che si abbassano di qualche punto percentuale. Ecco perché la soluzione del crowdfunding immobiliare sta rivoluzionando il settore, offrendo a tutti l’opportunità di investire nel mattone anche con somme contenute.

            Come funziona il crowdfunding?

            Immaginate di poter acquistare una piccola fetta di un palazzo a Milano o di un complesso residenziale a Roma. Inimmaginabile fino a pochi anni fa ma con il crowdfunding immobiliare, questo sogno può diventare realtà. Le diverse piattaforme online disponibili permettono di investire in progetti immobiliari di vario tipo come la ristrutturazione di edifici storici o la costruzione di nuovi complessi residenziali. Gli investitori diventano così co-proprietari degli immobili e condividono i profitti generati dalle locazioni o dalla vendita degli stessi. A livello internazionale il fenomeno del crowdfunding immobiliare è in forte crescita. Solo nel 2023 il giro d’affari ha superato i 500 miliardi di euro. In Italia sta facendo i primi passi ma ha già registrato una raccolta complessiva di oltre 5 miliardi di euro.

            Perché il crowdfunding immobiliare ha successo

            Per prima cosa perché permette di investire nel mattone senza dover disporre di un ingente capitale. Si può aderire anche con somme relativamente piccole con cui garantirsi una rendita costante. La formula consente a chi vuole investire di creare un portafoglio immobiliare diversificato, riducendo il rischio. I rendimenti medi annui possono superare anche il 10% soprattutto in città con alte richieste di affitto, anche se è importante sottolineare che gli investimenti immobiliari comportano sempre un certo grado di rischio.

            Landlord: la proposta di Walliance

            Una delle ultime novità nel panorama italiano è l’arrivo della formula Landlord, una nuova modalità di investimento che permette di guadagnare direttamente dalle locazioni. In questo caso gli investitori possono scegliere in quali immobili investire e ricevere rendimenti periodici dagli affitti.

            Nonostante i vantaggi bisogna sempre stare attenti ai rischi

            La formula naturalmente come in ogni proposta che prevede un esborso finanziario comporta anche il rischio di perdere tutto o parte del capitale investito, in caso di progetti che non vanno a buon fine. Inoltre recuperare il capitale investito può richiedere tempi lunghi, in quanto se si decide di uscire dall’operazione di crowdfunding la vendita delle quote è spesso soggetta a vincoli temporali. È fondamentale, inoltre, scegliere piattaforme affidabili e informarsi attentamente sui progetti prima di investire e puntare a una rendita.

            Consigli per gli investitori ne abbiamo?

            Certo che sì. Sembra lapalissiano ma prima di investire è fondamentale informarsi sulle diverse piattaforme, sui progetti disponibili e sui rischi connessi. Dal punto d vista finanziario è sempre meglio non concentrare tutti i propri investimenti su un singolo progetto e valutare attentamente il proprio grado di tolleranza al rischio.

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              Lifestyle

              I manager della felicità: i professionisti che combattono lo stress in azienda

              Molte aziende stanno implementando percorsi di welfare e introducendo una nuova figura professionale: il Chief Happiness Officer (CHO), o manager della felicità.

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                Essere felici al lavoro sembra un’utopia, soprattutto in Italia dove solo il 41% dei lavoratori dichiara di “star bene” secondo il report GallupState of the Global Workplace”. In Italia, il 46% dei lavoratori prova stress e il 25% tristezza, percentuali superiori alla media europea. Questo ha portato a un aumento delle denunce di malattia professionale, con 22.620 casi protocollati dall’Inail nel primo trimestre del 2024, un incremento del 24,5% rispetto al 2023.

                Anche in Italia arriva il Chief Happiness Officer

                In risposta, molte aziende stanno implementando percorsi di welfare e introducendo una nuova figura professionale: il Chief Happiness Officer (CHO), o manager della felicità. Anche se non è una figura istituzionale, esiste una certificazione presso la 2bHappy Agency, fondata da Veruschka Gennari e Daniela Di Ciaccio. Attualmente, in Italia ci sono circa 400 CHO certificati. Gennari e Di Ciaccio sono state invitate dall’Onu a Ginevra nel 2016 per contribuire all’elaborazione dell’Happiness Index.

                Una serata al mese si cucina tutti insieme

                Eleonora D’Alessandri è una marketing manager presso Cda, una società friulana con 80 dipendenti che gestisce distributori automatici. Laureata in scienza delle comunicazioni, ha ottenuto la certificazione di CHO e ha iniziato a trasformare la vita aziendale. Come? Motivando un collega prossimo alla pensione proponendogli il ruolo di mentore per i nuovi assunti. Inoltre ha organizzato la “Vinars Pizza“, una serata mensile dove i colleghi cucinano insieme. Un successo.

                Protagonisti del proprio lavoro

                Francesca Zecca ha abbandonato il mondo delle multinazionali per fondare con suo marito Progetto Ed, un’azienda che si occupa della progettazione e installazione di ferramenti. Con 20 dipendenti, l’azienda promuove una leadership diffusa dove le persone si sentono protagoniste del proprio lavoro. Questo approccio valorizza i talenti dei dipendenti, migliorando sia la soddisfazione che la produttività.

                Team building e una cassetta dove segnalare le azioni positive dei colleghi

                Giorgia Cordella lavora nel settore delle risorse umane per una compagnia alberghiera che gestisce due hotel con 75 dipendenti. Dopo il Covid, ha riorganizzato il lavoro per creare un ambiente più felice, introducendo incontri di team building e una cassetta per segnalare le azioni positive dei colleghi. Questo ha migliorato il morale dei dipendenti e la soddisfazione degli ospiti.

                Discutere giocando

                Enrico Benassuti, noto come “Ben”, è direttore vendite e formatore in Axera Spa. La sua certificazione di CHO ha avuto un impatto positivo sull’ambiente lavorativo. Ha introdotto momenti di aggregazione tra commerciali e tecnici, promuovendo discussioni in un contesto giocoso e aumentando i profitti aziendali. Inoltre, organizza incontri mensili per discutere di intelligenza emotiva e comunicazione.

                L’introduzione dei CHO potrebbe davvero essere un primo passo imporrante per contribuire a creare ambienti di lavoro più armoniosi. Ma soprattutto valorizzare i talenti dei dipendenti, migliorando il benessere complessivo in azienda. E magari anche i profitti…

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