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Salvate quel gusto italiano!! Prosciutto di Parma a rischio estinzione…

La difesa del made in Italy alimentare si è trasformata in una lotta per salvare uno dei suoi prodotti più iconici, il Prosciutto di Parma, e per preservare l’intero comparto suinicolo nazionale.

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    Quando Francesco Lollobrigida è stato nominato Ministro delle Risorse Agricole e della Sovranità Alimentare, ha promesso di difendere i prodotti made in Italy. Un obiettivo strategico per l’economia e la cultura del Paese. Tuttavia, il settore agroalimentare italiano oggi sta affrontando una grave crisi, legata alla diffusione della peste suina africana (Psa). Malattia che minaccia uno dei simboli del made in Italy: il Prosciutto di Parma.

    Cinghiali e maiali da abbattere limiteranno la produzione del Prosciutto di Parma

    La Psa è una malattia virale altamente contagiosa, innocua per l’uomo ma letale per i cinghiali e i maiali. L’emergenza ha colpito duramente gli allevamenti italiani, ha causato l’abbattimento di molti animali per contenere il contagio. E soprattutto ha ridotto drasticamente la disponibilità di carne suina di qualità. necessaria per la produzione del prosciutto DOP. Il Consorzio del Prosciutto di Parma ha quindi espresso preoccupazione per le limitazioni produttive e i costi crescenti delle materie prime.

    Tre anni senza un coordinamento tra le regioni italiane

    L’emergenza si protrae ormai da oltre mille giorni, con il primo caso registrato in Lombardia. La gestione della crisi è stata criticata per la mancanza di coordinamento e di misure efficaci tra le regioni italiane. Questo nonostante la nomina di vari commissari straordinari per affrontare la situazione. Il rapporto dell’Eu Veterinary Emergency Team ha bocciato l’approccio italiano, sottolineando la necessità di una strategia comune. Inoltre ha evidenziato l’insufficienza dei fondi stanziati per la costruzione di recinzioni che impediscano ai cinghiali infetti di contaminare gli allevamenti.

    Un mercato che vale 13 milioni di euro e coinvolge 26mila aziende

    La crisi potrebbe devastare un settore che vale oltre 13 miliardi di euro e coinvolge 26.000 aziende. Le esportazioni di carne suina verso mercati internazionali sono state bloccate, causando perdite mensili stimate tra i 20 e i 30 milioni di euro. La Germania, ad esempio, è riuscita a controllare l’epidemia, mentre in Italia la situazione rimane critica. Si denunciano ritardi nelle compensazioni per gli allevatori e la possibilità concreta che molti non riescano a riprendere le loro attività.

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      Kaiserschmarrn, il dolce imperiale che conquista tutti: la ricetta originale austriaca

      Dalla storia alla preparazione, ecco tutti i segreti del Kaiserschmarrn, la frittata dolce che viene servita con confetture e zucchero a velo per un’esperienza autentica di gusto e tradizione. Perfetto per colazioni o merende autunnali.

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        Il Kaiserschmarrn è un dolce tradizionale austriaco, perfetto per chi ama i sapori rustici e autentici della cucina mitteleuropea. La sua storia è legata all’imperatore Francesco Giuseppe I, grande amante di questo dolce semplice ma gustoso. Il Kaiserschmarrn è simile a una frittata dolce sbriciolata, arricchita con uvetta e servita con zucchero a velo e confettura di frutti di bosco o composta di mele.

        Ingredienti

        • 100 g di farina
        • 250 ml di latte
        • 4 uova
        • 2 cucchiai di zucchero
        • 1 pizzico di sale
        • 50 g di uvetta (ammollata in rum o acqua tiepida)
        • 20 g di burro
        • Zucchero a velo q.b.
        • Confettura di mirtilli o composta di mele per accompagnare

        Preparazione

        1. In una ciotola, mescola farina, latte e sale fino a ottenere una pastella liscia.
        2. Dividi le uova separando albumi e tuorli: monta i tuorli con lo zucchero e aggiungili alla pastella.
        3. Monta a neve gli albumi e incorporali delicatamente al composto.
        4. In una padella antiaderente, sciogli il burro e versa la pastella, distribuendo uniformemente le uvette ammollate.
        5. Cuoci a fuoco medio fino a doratura, quindi girala e sbriciolala con una forchetta.
        6. Continua a cuocere fino a doratura completa.

        Servizio

        Servi il Kaiserschmarrn caldo, cospargendolo di zucchero a velo e accompagnandolo con confettura di mirtilli o composta di mele.

        Varianti e consigli

        Il Kaiserschmarrn può essere arricchito con mandorle tritate o mele a cubetti. Il segreto per un risultato perfetto è la cottura: deve rimanere soffice all’interno e leggermente croccante all’esterno.

        Un dolce semplice ma irresistibile, perfetto per colazioni sostanziose o merende golose che conquisteranno tutti!

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          Sformatino di carciofi con cuore di fonduta: ricetta, proprietà nutrizionali e varianti gourmet

          Scopri come preparare un delizioso sformatino di carciofi con fonduta: una ricetta che unisce gusto e benessere. Ricco di fibre e vitamine, il carciofo si sposa perfettamente con la cremosità del formaggio, creando un piatto equilibrato e versatile. Ecco come prepararlo e alcune gustose varianti per stupire a tavola.

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            Lo sformatino di carciofi con cuore di fonduta è un piatto sfizioso e perfetto per l’autunno. Grazie ai carciofi, è un concentrato di benessere, mentre la fonduta aggiunge una nota di cremosità irresistibile. Un piatto che può essere servito come antipasto elegante o come secondo piatto, ideale per cene raffinate o momenti di comfort food. Vediamo insieme le sue proprietà nutrizionali, la ricetta e alcune varianti per renderlo ancora più interessante.

            Proprietà nutrizionali dei carciofi

            Il carciofo è una delle verdure più nutrienti e salutari della stagione autunnale. Ricco di fibre, che favoriscono la digestione e il senso di sazietà, il carciofo è anche un’ottima fonte di vitamine (soprattutto vitamina C, K e alcune vitamine del gruppo B) e minerali come ferro, magnesio e potassio. Una delle sue proprietà più apprezzate è l’alto contenuto di antiossidanti e cinarina, una sostanza che supporta il funzionamento del fegato e favorisce la digestione dei grassi.

            Inoltre, i carciofi hanno un basso apporto calorico (circa 47 kcal per 100 grammi), il che li rende ideali per chi desidera mantenere una dieta equilibrata senza rinunciare al gusto.

            La ricetta dello sformatino di carciofi con cuore di fonduta

            Ingredienti (per 4 persone):

            • 4 carciofi freschi
            • 200 g di formaggio morbido (come fontina, taleggio o gorgonzola dolce)
            • 2 uova
            • 100 ml di panna fresca
            • 50 g di parmigiano grattugiato
            • Olio extravergine d’oliva
            • Sale e pepe q.b.
            • Un pizzico di noce moscata
            • Burro e pangrattato per gli stampini

            Procedimento:

            1. Pulizia dei carciofi: Pulisci i carciofi eliminando le foglie esterne più dure e tagliando la parte superiore. Cuoci i cuori di carciofo in acqua leggermente salata fino a che non saranno teneri (circa 15 minuti), poi scolali e lasciali raffreddare.
            2. Preparazione del composto: In un mixer, frulla i carciofi con le uova, la panna, il parmigiano grattugiato, sale, pepe e una spolverata di noce moscata fino ad ottenere un composto liscio e omogeneo.
            3. Preparazione degli stampini: Ungi gli stampini con burro e spolverali con pangrattato. Versa metà del composto di carciofi in ciascuno stampino.
            4. Cuore di fonduta: Taglia il formaggio scelto in piccoli cubetti e inseriscili al centro di ogni stampino, coprendo con il restante composto di carciofi.
            5. Cottura: Inforna gli sformatini in forno preriscaldato a 180°C per circa 20-25 minuti, o fino a quando saranno ben dorati in superficie. Lasciali intiepidire leggermente prima di servirli per far sì che il cuore di fonduta rimanga cremoso.
            6. Servizio: Capovolgi gli sformatini su un piatto da portata e servili caldi, guarniti con qualche foglia di timo fresco o una leggera spolverata di parmigiano.

            Varianti sfiziose dello sformatino di carciofi

            Se vuoi personalizzare lo sformatino di carciofi con fonduta, ecco alcune varianti gourmet che possono rendere questo piatto ancora più interessante:

            1. Sformatino di carciofi e salsiccia: Aggiungi della salsiccia sbriciolata al composto di carciofi prima di frullare il tutto. La sapidità della salsiccia si abbina perfettamente alla dolcezza del carciofo e alla cremosità della fonduta.
            2. Sformatino di carciofi con crosta di pistacchi: Prima di infornare gli sformatini, spolvera la superficie con una granella di pistacchi. Aggiungerà una croccantezza interessante e un sapore leggermente tostato che contrasta con la morbidezza del piatto.
            3. Sformatino di carciofi e guanciale croccante: Per un tocco di sapore in più, puoi aggiungere delle strisce di guanciale croccante come guarnizione prima di servire. Il guanciale esalterà il sapore delicato del carciofo e aggiungerà una nota sapida e croccante al piatto.
            4. Sformatino di carciofi senza lattosio: Per chi è intollerante al lattosio, puoi sostituire la fonduta di formaggio con una crema a base di latte di mandorle o di riso, oppure con un formaggio senza lattosio.

            Consigli per la presentazione

            Per rendere lo sformatino di carciofi con fonduta ancora più appetitoso alla vista, puoi servirlo su un letto di crema di patate o purea di piselli. La cremosità della base si abbina perfettamente alla consistenza dello sformatino e al suo cuore filante.

            In alternativa, puoi completare il piatto con un filo di olio extravergine d’oliva e qualche foglia di menta per dare freschezza e un tocco visivo elegante. Un’altra opzione potrebbe essere una riduzione di aceto balsamico per dare contrasto al piatto con una nota agrodolce.

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              Le 20 migliori zuppe del mondo secondo la CNN: un viaggio tra sapori unici (senza l’Italia)

              Questa classifica rappresenta un viaggio culinario senza confini, dove ogni piatto racconta una storia e un territorio. Non resta che mettersi ai fornelli e provare a cucinare una di queste meraviglie!

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                L’arte della zuppa attraversa i confini e racconta la cultura dei popoli. CNN Travel ha stilato una classifica delle 20 migliori zuppe del mondo, un giro del pianeta all’insegna di sapori esotici e tradizioni culinarie. L’Italia, sorprendentemente, non figura nella lista, lasciando spazio a paesi come la Nigeria, il Vietnam e il Brasile, fino ai classici europei di Francia e Spagna. Scopriamo insieme i piatti che hanno conquistato la vetta di questa classifica.

                Le zuppe africane: sapori intensi e tradizioni millenarie

                • Banga (Nigeria): Originaria del delta del Niger, questa zuppa mescola pesce gatto fresco, frutti di mare e manzo essiccato con frutti di palma e spezie locali come la noce moscata africana e i semi di ricino.
                • Chorba Frik (Nord Africa): Algeria, Libia e Tunisia condividono questa ricetta a base di carne, verdure e frik, un grano verde tostato dal sapore inconfondibile.
                • Zuppa di arachidi (Africa occidentale): Diffusa in Nigeria, Ghana e Sierra Leone, questa zuppa a base di arachidi si arricchisce con pesce, carne o pollo.

                Europa: pochi, ma iconici piatti

                • Bouillabaisse (Francia): Simbolo di Marsiglia, include una varietà di pesci e frutti di mare, aromatizzati con zafferano e spezie mediterranee.
                • Caldo Verde (Portogallo): Zuppa semplice ma gustosa a base di cavolo verde, patate e chouriço affumicato.
                • Gazpacho (Spagna): Una zuppa fredda perfetta per l’estate, con pomodori, cetrioli, peperoni e olio d’oliva.
                • Borscht (Ucraina/Europa dell’Est): Un’icona ucraina a base di barbabietola, spesso servita con panna acida.

                Asia: il regno delle spezie e dei noodles

                • Pho Bo (Vietnam): Famosissima zuppa vietnamita con brodo di manzo, noodles di riso e un mix di erbe fresche.
                • Tom Yum Goong (Thailandia): Esplosione di sapori dolci, acidi, salati e piccanti, con gamberi e citronella.
                • Tonkatsu Ramen (Giappone): Un classico giapponese con brodo di ossa di maiale e noodles ricchi di sapore.
                • Lanzhou Lamian (Cina): Brodo di manzo con noodles freschi e un trionfo di spezie aromatiche.
                • Mohinga (Birmania): Brodo di pesce con noodles e farina di riso tostato.

                Le zuppe delle Americhe

                • Chupe de camarones (Perù): Una zuppa dai poteri afrodisiaci con gamberi, mais e patate delle Ande.
                • Gumbo (Stati Uniti): Dalla Louisiana, una ricetta che mescola pesce, crostacei, pollo e salsiccia, con varianti che includono okra o foglie di sassofrasso.
                • Moqueca de camarão (Brasile): Brodo di cocco con gamberi dolci e olio di palma, tipico di Salvador do Bahia.
                • Menudo (Messico): Zuppa piccante di trippa e mais hominy, con coriandolo e peperoncino.

                Medio Oriente e Turchia

                • Harira (Marocco): Un piatto speziato a base di ceci, pomodoro e carne di agnello.
                • Kharcho (Georgia): Un mix unico di manzo, noci e salsa di prugne acerbe, arricchito da spezie locali.
                • Yayla Çorbasi (Turchia): Una zuppa leggera di yogurt, riso o orzo e menta secca.

                Questa classifica rappresenta un viaggio culinario senza confini, dove ogni piatto racconta una storia e un territorio. Non resta che mettersi ai fornelli e provare a cucinare una di queste meraviglie!

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