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Chi è la truffatrice russa che parteciperà a Ballando con le Stelle in America

Ha truffato banche, hotel, artisti, editor dell’alta moda della Grande Mela. Ora Anna Sorokin cerca di rifarsi una nuova identità.

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    Nonostante sia ufficialmente agli arresti domiciliari Anna Sorokin la truffatrice russa che è riuscita a ingannare decine di magnati, imprenditori, hotel di lusso e persino banche, dal 17 settembre parteciperà all’edizione americana di “Ballando con le Stelle” in onda sulla rete ABC. Come ha fatto? Vediamo.

    Condannata per truffa e furto aggravato

    Anna Sorokin, conosciuta anche come Anna Delvey, diventata ormai una celebrità competerà accanto a volti noti come l’ex star dell’NBA Dwight Howard, Tori Spelling (famosa per il ruolo in Beverly Hills 90210) e l’attore Eric Roberts, fratello di Julia Roberts. La Sorokin, è stata condannata nel 2017 a 12 anni di carcere per truffa e furto aggravato. Ha ingannato l’élite di New York fingendosi una ricca ereditiera da 68 milioni di dollari e truffato anche molte personalità del mondo della moda e dell’arte. Nel 2022, rilasciata per buona condotta, è stata nuovamente arrestata per aver soggiornato illegalmente negli USA dopo la scadenza del visto. Da allora, sarebbe ai domiciliari con una cavigliera elettronica. Grazie a un permesso speciale, ottenuto dalla rete ABC, la truffatrice russa potrà partecipare al programma televisivo nonostante le restrizioni. a cui sarebbe sottoposta.

    La truffatrice cerca di cancellare il passato reinventandosi una nuova identità

    La sua incredibile storia di inganno e ambizione è stata resa celebre dalla serie Netflix Inventing Anna, nominata agli Emmy, che ha raccontato la sua capacità di manipolare e truffare l’élite di New York sotto la falsa identità di Anna Delvey, la ricca ereditiera tedesca. Sorokin, figlia di un camionista e di una commerciante russa, alla fine ce l’ha fatta. E’ riuscita a insinuarsi nei circoli più esclusivi della Grande Mela grazie alla sua spiccata astuzia. E ora grazie alla sua apparizione sulla rete ABC tenta di cambiare la sua immagine: da criminale a celebrità reinventandosi un’altra identità. Staremo a vedere…

      Gossip

      Cristina Parodi: mio marito Giorgio? Che noia…ma lo amo tanto

      Quella tra Cristina Parodi e Giorgio Gori si potrebbe intitolare prendendo in prestito il grande Gino Paoli in “Una Lunga Storia d’amore”, una delle sue numerose perle. E sì perché tra Cristina e Giorgio – sposati dal 1995 – al di là di screzi, indiscrezioni e tentativi di gossip, in questi quasi 30 anni di matrimonio e stata proprio una bella storia d’amore.

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        Quella tra Cristina Parodi e Giorgio Gori si potrebbe intitolare prendendo in prestito il grande Gino Paoli in “Una Lunga Storia d’amore“, una delle sue numerose perle. E sì perché tra Cristina e Giorgio – sposati dal 1995 – al di là di screzi, indiscrezioni e tentativi di gossip, in questi quasi 30 anni di matrimonio e stata proprio una bella storia d’amore. Difesa e coccolata da entrambi nel corso delle rispettive carriere giornalistiche e politiche che li hanno portati in giro per l’Italia. Ma avendo sempre Bergamo come punto di riferimento. Casa, famiglia, unione e coraggio. E di coraggio ce ne hanno messo tanto. Entrambi.

        Un tailleur giallo canarino di Max Mara con i bottoni gioiello

        Ad avere tanto coraggio ha iniziato Cristina che a soli 27 anni conduce la prima edizione del Tg5. Enrico Mentana come direttore. Era il 13 gennaio 1992 e, come spiega in una intervista rilasciata al CdS, in quella sua prima apparizione in tv indossava “un tailleur giallo canarino di Max Mara con i bottoni gioiello“. Anni dopo approda nel primo infotainment italiano, Verissimo. Un momento di grande visibilità tanto che si trovò a tu per tu sulla copertina di Famiglia Cristiana senza nemmeno saperlo.

        Tanto lavoro, trasferimenti e l’incontro fatale

        La Parodi il giornalismo ce l’aveva nel sangue. Già al liceo conduceva un programma di musica in una tivù locale della sua città natale, Alessandria. Poi la facoltà di Lettere a Milano dove si manteneva facendo un po’ come tutti gli studenti fuori sede. Da hostess per convegni e Fiere a speaker nei tornei di tennis di cui lei era una appassionata giocatrice. E fu proprio durante “point, set, match” che qualcuno di importante, oltre i suoi raffinati lineamenti notò la sua voce. Fu subito Odeon tivù, dove esordiva nel programma Forza Italia – nulla a che vedere con Silvio Berlusconi e il suo partito. Ma solo perché la nazionale di calcio aveva vinto i Mondiali. Insieme a lei a condurre il programma anche i colleghi Walter Zenga e Roberta Termali, (che mesi dopo diventata una coppia di fatto), Vittorio Feltri e Fabio Fazio.

        I prescelti

        In compagnia di Cesara Buonamici, Alessandro Cecchi Paone e Lamberto Sposini plana a Mediaset per occuparsi di calcio fino a quando Mentana non la chiama al Tg5, il primo tiggì di una emittente privata. Insieme a Cristina i “prescelti” da Mentana per quell’avventura furono loro anche se per orientarsi ci misero un po’. Tanto che per capirci qualcosa un giorno la Buonamici chiamò l’allora giovane direttore di rete Giorgio Gori. In realtà non si incontrarono in quel momento, ma i consigli telefonici di Giorgio, in vacanza in Baja California, aiutarono molto Cristina a orientarsi nei meandri dell’ammiraglia Mediaset.

        Roma Nun Fà La Stupida Stasera

        Con Giorgio l’innamoramento scatta a Roma. “Uno fichissimo” dice. “Veniva continuamente in redazione per le riunioni. La prima volta che l’ho visto che aveva 31 anni ma sembrava ne avesse 18. Era considerato da tutti l’enfant prodige delle tv di Berlusconi“. I due scrupolosi e timorosi di non fare passi falsi nelle rispettive carriere (lui era già il direttore delle reti del gruppo), erano attenti a non sovrapporsi, evitando contatti professionali. “Più che un volano professionale, è stato una limitazione”, dice Cristina, “Fino quasi alla noia e allo sfinimento, per quel suo continuo timore di agevolarmi“. Si sposano a Carpeneto (alto Monferrato) nel 1995 e decidono di risalire la penisola, approdando a Milano.

        Dirette, pranzi, cena… con Bergamo nel cuore

        Poi? Poi è stato tutto un successo. Sia per lei che segue Mentana a La7, per virare subito sulla Rai, dove le affidano La Vita in Diretta e Domenica In. Una vita di relazioni pubbliche, presenzialismo, pranzi di lavoro, cene obbligatorie ma poi… “Ma poi finito di lavorare tornavo di corsa a Bergamo, dai miei figli“, dice. Alla domanda qual è la formula del successo per un matrimonio che dura da trent’anni senza sobbalzi, Cristina risponde che non esiste una formula universale. Bisogna avere più o meno le stesse idee, progetti comuni, saper ascoltare e dare i consigli giusti. E soprattutto continuare a volersi bene. “Quando si esce insieme ce lo ripetiamo spesso“, conclude. “Non c’è nessun’altra persona al mondo con cui stiamo altrettanto bene. Ci stupiamo ancora l’uno dell’altra“.

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          Personaggi

          Camila Raznovich: “Digiuno, yoga e amore a distanza: così affronto i miei 50 anni”

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            Camila Raznovich, volto noto di Kilimangiaro su Rai 3, ha appena festeggiato il suo cinquantesimo compleanno e si racconta senza filtri alla vigilia del ritorno in tv. Tra rapporti familiari, regole ferree con i figli e una storia d’amore inaspettata, Camila condivide dettagli del suo stile di vita, non tralasciando la sua passione per il digiuno e i benefici di una vita disciplinata.

            50 anni e sentirli tutti

            “Ho scritto sull’invito del compleanno: ‘50 anni e sentirli tutti’,” racconta Camila con ironia. “Dicono che siano i nuovi 30, ma per favore… Mi sento fisicamente a pezzi! Faccio yoga, vado in bici, ma comunque mi sento stanca. Sarà la perimenopausa,” scherza, affrontando con sincerità i cambiamenti che stanno segnando questa fase della sua vita.

            Sul fronte familiare, la conduttrice conferma di essere inflessibile: “I miei figli devono andare a letto alle 9, a volte anche prima. Ognuno nella propria stanza a leggere o fare altro. Ognuno con i propri spazi, e poi a dormire.”

            Una storia d’amore inaspettata

            Camila è sposata con l’imprenditore francese Loic Fleury, una storia d’amore iniziata quando aveva 45 anni e del tutto inaspettata. “Viviamo lontani: io a Milano, lui a Parigi, e alla nostra età la distanza è fantastica. Ognuno con i propri figli e i propri spazi, ma sempre con rispetto reciproco. Quando ci rivediamo, è sempre entusiasmante.”

            Digiuno e stile di vita sano

            Camila Raznovich è nota anche per i suoi digiuni annuali, che segue rigorosamente. “Da 30 anni faccio yoga, sono astemia e non fumo. E una volta l’anno faccio dieci giorni di digiuno. Ci sono studi scientifici che dimostrano come il digiuno aiuti a ridurre i livelli infiammatori del corpo. È un modo per azzerare il sistema, far riposare gli organi e ossigenarli di nuovo.” Il suo stile di vita sano è la base del suo benessere, e Camila non teme di ammettere quanto questo rigore la aiuti a mantenere l’equilibrio.

            Con una routine tanto disciplinata quanto personale, Camila affronta la vita con la stessa energia e schiettezza che porta anche sul piccolo schermo.

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              Personaggi

              James Dean mito infranto? La verità dietro lo scandalo del ricatto dell’icona di una generazione ribelle

              Un nuovo libro rivela che la leggenda del cinema pagò 800 dollari a Rogers Brackett pochi giorni prima dell’uscita del film East of Eden. Un accordo rimasto segreto per 70 anni.

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                Partiamo scrivendo a chiare lettere che non ci sarà mai alcun possibile scandalo o insinuazione che potrà scalfire la figura di James Dean. Almeno per una certa generazione. Con il suo fascino ribelle e la tragica fine, la sua figura, immagine, mito da sempre affascina il pubblico e ne siamo certi continuerà a farlo generazione dopo generazione. Ma dietro al mito hollywoodiano si nasconde un lato più complesso e tormentato, svelato in parte da un nuovo libro di Jason Colavito, “Jimmy: The Secret Life of James Dean“.

                Il ricatto e il segreto, allora, inconfessabile

                Secondo il libro, Dean fu vittima di un ricatto da parte del suo ex amante, Rogers Brackett. Nel 1954, poco prima della prima di “East of Eden“, l’attore fu costretto a pagare una somma ingente per evitare che la loro relazione omosessuale venisse resa pubblica. Un segreto che, in un’America degli anni ’50 fortemente omofoba, avrebbe potuto distruggere la sua carriera. La rivelazione ha scosso il mondo del cinema e ha riacceso il dibattito sulla sessualità di Dean. Per anni, infatti, si sono susseguite voci e indiscrezioni sulla sua vita privata, ma questa è la prima volta che emergono prove così concrete di una relazione omosessuale e di un ricatto.

                James Dean e le conseguenze del suo segreto

                Secondo Colavito la paura di essere scoperto come gay spinse Dean a vivere una doppia vita, nascondendo la sua vera natura e subendo le pressioni di una società che non accettava la diversità sessuale. Questa situazione lo portò a vivere un profondo tormento interiore, che si riflette anche nelle sue interpretazioni cinematografiche. La rivelazione del ricatto getta una nuova luce sulla figura di Dean, svelando un uomo fragile e tormentato, lontano dall’immagine del ribelle invincibile. Ma al tempo stesso, sottolinea l’ipocrisia di un’epoca che celebrava la libertà e l’individualità, ma condannava chi si allontanava dai canoni della normalità.

                Un biopic per raccontare una storia nascosta

                La storia di Dean e Brackett ha ispirato anche la realizzazione di un nuovo biopic, che si concentrerà proprio sulla loro relazione. Il film, basato sul libro di memorie di William BastSurviving James Dean“, promette di svelare nuovi dettagli sulla vita privata dell’attore e di offrire uno sguardo più intimo e autentico sulla sua personalità. La notizia del ricatto ha suscitato reazioni contrastanti nel pubblico. Da un lato, c’è chi è rimasto scioccato e deluso dalla scoperta della vera natura di Dean. Dall’altro, c’è chi ha espresso solidarietà verso l’attore, vittima di un’epoca che non lo ha compreso. E che ancora stenta a farlo.

                Quanto l’omofobia ha influenzato la vita e le scelte di James Dean

                L’omofobia dilagante negli anni ’50 ha gettato una lunga ombra sulla vita di James Dean, plasmando le sue scelte e le sue azioni in modo profondo. La rivelazione del ricatto subìto dall’attore ha aperto una finestra su un mondo di segreti e paure che lo hanno accompagnato per tutta la sua breve esistenza. Nella società americana degli anni ’50 l’omosessualità era considerata una malattia mentale e un crimine in molti Stati. Chi veniva scoperto a praticare atti omosessuali rischiava il carcere, la perdita del lavoro e l’emarginazione sociale. In questo contesto, Dean si trovava in una situazione estremamente difficile che ha condizionato notevolmente le sue scelte professionali. Essere un attore gay significava rischiare di vedere distrutta la sua carriera e di essere ostracizzato dal pubblico.

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