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Francesco Chiofalo: ho rischiato di diventare… una specie di Mattia Pascal!

Per un intervento agli occhi di modifica del loro colore naturale, l’influencer si è visto addirittura annullare i documenti personali. Un problema burocratico ora risolto, con un paio di “fanali” azzurri da ostentare orgoglioso sui social!

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    L’ex volto di Temptation Island Francesco Chiofalo, dopo aver cambiato il colore dei suoi occhi, da scuri ad azzurri, ha rischiato di non ottenere più la sua carta di identità e il suo passaporto. Dopo l’intervento, Chiofalo aveva infatti mostrato sui suoi social la foto del suo «passaporto annullato». Ora raccontato in che modo si è evoluta la bizzarra situazione.

    Tornato in possesso della sua identità

    Finalmente con i documenti nuovamente validi con tanto di caratteristiche fisiche aggiornate, scrive. «Finalmente ce l’ho fatta! Adesso anche lo Stato italiano riconosce che ho gli occhi azzurri. Le forze dell’ordine mi hanno tolto i documenti, me li hanno tagliati con una forbice. È stato un momento molyo difficile per me. Vivere per mesi senza documenti nella nostra società è stato praticamente impossibile. Non potevo andare in banca allo sportello a ritirare i sodi, non potevo andare in un hotel oppure uscire dall’Italia. Per lo Stato Francesco Chiofalo, avendo cambiato il colore degli occhi, non esisteva più».

    Sparito dai radar sociali

    A differenza del celebre romanzo di Luigi Pirandello datato 1904, nel quale un uomo, oppresso da una vita familiare soffocante e da debiti, decide di abbandonare la sua esistenza, iniziando una nuova vita, assumendo una differente identità… Francesco Chiofalo era come “sparito” dai radar della società. Per cosa? Per aver cambiato permanentemente il colore degli occhi! Attualmente l’anagrafe italiana non riconosce la possibilità che un cittadino possa modificarne il colore.

    Cambiare il colore degli occhi? La realizzazione di un sogno

    L’influencer si era sottoposto ad un intervento di cheratopigmentazione lo scorso 23 aprile, che gli aveva permesso di trasformare i suoi occhi scuri in un azzurro intenso, un cambiamento che ha tenuto nascosto per un po’ di tempo, alimentando diverse speculazioni tra i suoi follower. Una modifica che era stata svelata tramite un breve video realizzato dallo studio creativo Ottogistudio e pubblicato su Instagram. In quella occasione sui social aveva scritto: “Questo è il mio nuovo colore di occhi… Il colore che porterò con me per tutta la vita… Non mi vergogno più di farli vedere a tutti e vi dirò di più… a me piacciono tantissimo. Sono contento di essermi sottoposto all’intervento di cambio colore e di aver avuto il coraggio di farlo perché ho realizzato un sogno per me IRRAGGIUNGIBILE”. Una scelta che l’ha esposto ad episodi verbali di cyberbullismo, con numerosi commenti negativi sul suo aspetto fisico e sulla sua decisione di modificarlo.

    Una falla nella burocrazia

    «Mi sono sentito senza identità ed è stato davvero bruttissimo – ha raccontato il modello -. Pensavo di non riuscire più ad avere i miei documenti. Attualmente non esiste una pratica burocratica per cambiare il colore degli occhi. Non è stato facile riuscire ad ottenere i miei documenti ma dopo mesi ce l’ho fatta. Finalmente ho di nuovo i miei documenti e adesso anche per lo Stato italiano Francesco Chiofalo ha gli occhi azzurri».

    Realtà e sogno

    C’è chi cambia il colore della cravatta, abbinandolo magari al completo indossato per l’occasione… e chi decide di cambiare gli occhi! Napoleone Bonaparte una volta ha detto : “Bisogna accettare le cose quali sono e non quali si vorrebbero che fossero”. Ma… magari anche il leggendario imperatore, dall’altezza non certo statuaria, avrebbe dato chissà cosa per 10 centimetri in più.

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      Camila Raznovich: “Digiuno, yoga e amore a distanza: così affronto i miei 50 anni”

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        Camila Raznovich, volto noto di Kilimangiaro su Rai 3, ha appena festeggiato il suo cinquantesimo compleanno e si racconta senza filtri alla vigilia del ritorno in tv. Tra rapporti familiari, regole ferree con i figli e una storia d’amore inaspettata, Camila condivide dettagli del suo stile di vita, non tralasciando la sua passione per il digiuno e i benefici di una vita disciplinata.

        50 anni e sentirli tutti

        “Ho scritto sull’invito del compleanno: ‘50 anni e sentirli tutti’,” racconta Camila con ironia. “Dicono che siano i nuovi 30, ma per favore… Mi sento fisicamente a pezzi! Faccio yoga, vado in bici, ma comunque mi sento stanca. Sarà la perimenopausa,” scherza, affrontando con sincerità i cambiamenti che stanno segnando questa fase della sua vita.

        Sul fronte familiare, la conduttrice conferma di essere inflessibile: “I miei figli devono andare a letto alle 9, a volte anche prima. Ognuno nella propria stanza a leggere o fare altro. Ognuno con i propri spazi, e poi a dormire.”

        Una storia d’amore inaspettata

        Camila è sposata con l’imprenditore francese Loic Fleury, una storia d’amore iniziata quando aveva 45 anni e del tutto inaspettata. “Viviamo lontani: io a Milano, lui a Parigi, e alla nostra età la distanza è fantastica. Ognuno con i propri figli e i propri spazi, ma sempre con rispetto reciproco. Quando ci rivediamo, è sempre entusiasmante.”

        Digiuno e stile di vita sano

        Camila Raznovich è nota anche per i suoi digiuni annuali, che segue rigorosamente. “Da 30 anni faccio yoga, sono astemia e non fumo. E una volta l’anno faccio dieci giorni di digiuno. Ci sono studi scientifici che dimostrano come il digiuno aiuti a ridurre i livelli infiammatori del corpo. È un modo per azzerare il sistema, far riposare gli organi e ossigenarli di nuovo.” Il suo stile di vita sano è la base del suo benessere, e Camila non teme di ammettere quanto questo rigore la aiuti a mantenere l’equilibrio.

        Con una routine tanto disciplinata quanto personale, Camila affronta la vita con la stessa energia e schiettezza che porta anche sul piccolo schermo.

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          James Dean mito infranto? La verità dietro lo scandalo del ricatto dell’icona di una generazione ribelle

          Un nuovo libro rivela che la leggenda del cinema pagò 800 dollari a Rogers Brackett pochi giorni prima dell’uscita del film East of Eden. Un accordo rimasto segreto per 70 anni.

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            Partiamo scrivendo a chiare lettere che non ci sarà mai alcun possibile scandalo o insinuazione che potrà scalfire la figura di James Dean. Almeno per una certa generazione. Con il suo fascino ribelle e la tragica fine, la sua figura, immagine, mito da sempre affascina il pubblico e ne siamo certi continuerà a farlo generazione dopo generazione. Ma dietro al mito hollywoodiano si nasconde un lato più complesso e tormentato, svelato in parte da un nuovo libro di Jason Colavito, “Jimmy: The Secret Life of James Dean“.

            Il ricatto e il segreto, allora, inconfessabile

            Secondo il libro, Dean fu vittima di un ricatto da parte del suo ex amante, Rogers Brackett. Nel 1954, poco prima della prima di “East of Eden“, l’attore fu costretto a pagare una somma ingente per evitare che la loro relazione omosessuale venisse resa pubblica. Un segreto che, in un’America degli anni ’50 fortemente omofoba, avrebbe potuto distruggere la sua carriera. La rivelazione ha scosso il mondo del cinema e ha riacceso il dibattito sulla sessualità di Dean. Per anni, infatti, si sono susseguite voci e indiscrezioni sulla sua vita privata, ma questa è la prima volta che emergono prove così concrete di una relazione omosessuale e di un ricatto.

            James Dean e le conseguenze del suo segreto

            Secondo Colavito la paura di essere scoperto come gay spinse Dean a vivere una doppia vita, nascondendo la sua vera natura e subendo le pressioni di una società che non accettava la diversità sessuale. Questa situazione lo portò a vivere un profondo tormento interiore, che si riflette anche nelle sue interpretazioni cinematografiche. La rivelazione del ricatto getta una nuova luce sulla figura di Dean, svelando un uomo fragile e tormentato, lontano dall’immagine del ribelle invincibile. Ma al tempo stesso, sottolinea l’ipocrisia di un’epoca che celebrava la libertà e l’individualità, ma condannava chi si allontanava dai canoni della normalità.

            Un biopic per raccontare una storia nascosta

            La storia di Dean e Brackett ha ispirato anche la realizzazione di un nuovo biopic, che si concentrerà proprio sulla loro relazione. Il film, basato sul libro di memorie di William BastSurviving James Dean“, promette di svelare nuovi dettagli sulla vita privata dell’attore e di offrire uno sguardo più intimo e autentico sulla sua personalità. La notizia del ricatto ha suscitato reazioni contrastanti nel pubblico. Da un lato, c’è chi è rimasto scioccato e deluso dalla scoperta della vera natura di Dean. Dall’altro, c’è chi ha espresso solidarietà verso l’attore, vittima di un’epoca che non lo ha compreso. E che ancora stenta a farlo.

            Quanto l’omofobia ha influenzato la vita e le scelte di James Dean

            L’omofobia dilagante negli anni ’50 ha gettato una lunga ombra sulla vita di James Dean, plasmando le sue scelte e le sue azioni in modo profondo. La rivelazione del ricatto subìto dall’attore ha aperto una finestra su un mondo di segreti e paure che lo hanno accompagnato per tutta la sua breve esistenza. Nella società americana degli anni ’50 l’omosessualità era considerata una malattia mentale e un crimine in molti Stati. Chi veniva scoperto a praticare atti omosessuali rischiava il carcere, la perdita del lavoro e l’emarginazione sociale. In questo contesto, Dean si trovava in una situazione estremamente difficile che ha condizionato notevolmente le sue scelte professionali. Essere un attore gay significava rischiare di vedere distrutta la sua carriera e di essere ostracizzato dal pubblico.

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              Il mio Rocco Siffredi: stavolta parla la moglie Rozsa Tassi

              Per la puntata conclusiva dell’attuale stagione del programma Le Iene, un ospite particolarissimo: Rozsa Tassi, la donna che da oltre 30 anni condivide la vita con Rocco Siffredi.

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                Per Rozsa Tassi (conosciuta anche con lo pseudonimo di Rosa Caracciolo), ex modella ed ex attrice pornografica ungherese naturalizzata italiana, Rocco Siffredi è sempre stato semplicemente Rocco di Ortona. Mentre per tutti gli altri era il pornoattore italiano più famoso al mondo. Povateci voi a essere la partner di un personaggio come lui, che ha fatto del sesso non solo la sua attività… ma anche la sua dipendenza più difficile da arginare. Una vita sicuramente complicata che, però, Rozsa affronta accando al marito da più di trent’anni ormai, per amore della sua famiglia.

                Ospite nella puntata conclusiva de Le Iene

                Convivere con l’ombra di un personaggio scomodo e discusso non le è mai risultato facile, la modella lo ha apertamente confessato nel monologo televisivo fatto domenica scorsa nel corso dell’ultima puntata de Le Iene.

                L’incontro fortuito col futuro marito

                Vestita con un completo da uomo nero in perfetto stile “iena”, la Tassi ha raccontato che l’incontro con quello che sarebbe diventato suo marito, avvenuto trent’anni fa, fu completamente inaspettato: «L’ho conosciuto nel 1993 a Cannes. All’epoca non avevo mai visto un suo film e a quel Festival non era andato per fare il porno, figuriamoci se potevo immaginare di innamorarmi di Rocco Siffredi. Non sapevo neppure chi fosse. Io ho conosciuto Rocco di Ortona, non quello che per tante era un supereroe».

                Gli inizi con Rocco e i suoi… fardelli

                Una casualità che però ha segnato l’inizio della loro storia d’amore sfociata nel matrimonio, celebrato nel 1993, coronata con l’arrivo di due figli. Anche se le fasi iniziali della loro vita in comune non sono state facili: «Quando ci siamo innamorati, lui era molto combattuto e, in effetti, essere la moglie di Rocco Siffredi in alcuni momenti è stato impegnativo. I primi tempi quando facevamo l’amore in dieci minuti aveva già fatto dieci posizioni. Sembrava di stare sulle montagne russe. Ci ho messo un anno prima di confessargli che volevo altri gesti, altre tenerezze».

                Stereotipi mentali e ragionamenti assurdi

                Durante l’ospitata a Le Iene ha parlato anche delle difficoltà incontrate negli anni e dei pregiudizi di cui è stata vittima solo perché era moglie di un pornoattore di fama mondiale. «All’epoca facevo la modella e ai casting se capivano che ero la moglie di Rocco Siffredi improvvisamente il lavoro veniva cancellato», ha detto la modella, proseguendo il suo racconto: «In banca un giorno il direttore senza timore mi disse: “Ma dai, sei la moglie di Rocco lui non è geloso”. Pensavano che appartenessi a tutti, ma questo vuol dire ragionare con il … e non con il cervello».

                Poca solidarietà anche da parte delle donne

                Rozsa Tassi ha confessato che anche le donne, quelle dalle quali avrebbe dovuto ricevere solidarietà, si sono dimostrate spesso ostili nei suoi confronti: «Non andava meglio con le donne che mi facevano sempre la stessa domanda: “Non sei gelosa”. E io rispondevo sicura: “No, perché io so dove è mio marito. Tu invece? Lo sai dove è il tuo?”».

                Insieme dalla Toffanin

                La coppia è apparsa di recente in tv, ospiti entrambi di Silvia Toffanin a Verissimo. Durante la lunga intervista, la coppia ha svelato di avere superato svariati momenti difficili, che hanno rappresentato un pericolo per la loro unione… ma di essere sempre rimasti uniti grazie al profondo amore e rispetto che nutrono l’uno per l’altra. «Ho sempre voluto che il mio lavoro non fosse una croce anche per la mia famiglia perché la famiglia è ciò che mi interessa di più», aveva rivelato l’attore nello studio di Verissimo, con gli occhi velati dalle lacrime. La Toffanin possiede un grande potere: non piange solo lei… ma riesce a far commuovere pure gli ospiti!

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