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Cinema

I magnifici 19 italiani selezionati per l’Oscar 2025. Ma perchè non c’è la Cortellesi?

L’Italia si presenta con 19 pellicole alla selezione dei film per l’Oscar 2025. Tra i favoriti ad accedere alla shortlist c’è Paolo Sorrentino, mentre il campione d’incassi ‘C’è ancora domani’ di Paola Cortellesi non è della partita. Vi spieghiamo perchè…

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    Sono ben diciannove le pellicole italiane che parteciperanno alla designazione del titolo candidato a rappresentare il nostro Paese, nella categoria International Feature Film Award (Premio al Film Internazionale) alla 97 edizione degli Oscar. Sono state candidate le pellicole distribuite in Italia o in un altro Paese (ma al di fuori degli Stati Uniti e dei loro territori) distribuiti tra il 1° novembre 2023 e il 30 settembre 2024. La selezione avverrà il 24 settembre 2024, l’annuncio delle shortlist da parte dell’Academy è previsto per il 17 dicembre di quest’anno.


    I 19 titoli italiani candidati

    Questi sono i film iscritti, in ordine alfabetico: ‘Accattaroma’ di Daniele Costantini ‘Campo di battaglia’ di Gianni Amelio ‘Cento domeniche’ di Antonio Albanese ‘Confidenza’ di Daniele Luchetti ‘Food for profit’ di Giulia Innocenzi, Pablo D’Ambrosi ‘Gloria!’ di Margherita Vicario ‘I Bambini di Gaza – sulle onde della libertà’ di Loris Lai ‘Il mio posto è qui’ di Daniela Porto, Cristiano Bortone ‘Il tempo che ci vuole’ di Francesca Comencini ‘L’altra via’ di Saverio Cappiello ‘La casa di Ninetta’ di Lina Sastri ‘La vita accanto’ di Marco Tullio Giordana ‘Lubo’ di Giorgio Diritti ‘Taxi monamour’ di Ciro De Caro ‘Palazzina Laf’ di Michele Riondino ‘Parthenope’ di Paolo Sorrentino ‘Vermiglio’ di Maura Delpero ‘Volare’ di Margherita Buy ‘Zamora’ di Neri Marcorè.

    Perchè non c’è il campione d’incassi della Cortellesi?

    ‘C’è ancora domani’, il film che ha fatto segnare al botteghino la cifra record di 37 milioni di euro per biglietti venduti, non è tra i 19 film italiani che si sono autocandidati per gareggiare agli Oscar 2025. Ma non si tratta di un errore…

    Una questione di regolamento

    L’opera prima di Paola Cortellesi come regista ha avuto così tanta risonanza da essere stato esportato anche all’estero: perchè non è in lista per la tanto ambita statuetta dorata? E’ presto spiegato, a norma di regolamento. Per poter candidarsi a rappresentare l’Italia agli Oscar (la premiazione avverrà il prossimo 2 marzo 2025), i film devono contemplare alcuni requisiti obbligatori. Tra questi, uno prevede che la prima distribuzione in Italia o in un altro Paese, purché al di fuori degli Stati Uniti e dei loro territori, sia avvenuta (o sia in previsione) nel periodo compreso tra il 1° novembre 2023 e il 30 settembre 2024. ‘C’è ancora domani’ invece è uscito nelle sale il 26 ottobre 2023, nemmeno una settimana prima rispetto alla data regolamentare prevista dall’Academy. L’anno scorso, infatti, la pellicola era stata candidata, ma alla fine era stato selezionato il bellissimo film ‘Io capitano’ di Matteo Garrone.

    Sorrentino tra i favoriti

    Molti puntano sulla nuova opera di Sorrentino, che verrà distribuita negli Stati Uniti da A24, una casa di produzione e distribuzione indipendente che negli ultimi anni ha rappresentato moltissimi film di successo. Il sostegno di A24 e la notorietà del regista napoletano a Hollywood fanno pensare che anche stavolta il suo film potrebbe arrivare alla premiazione degli Oscar.

    Tra neanche una settimana la scelta

    Il Comitato di Selezione si riunirà per votare e scegliere il film nella giornata di martedì 24 settembre 2024. Le shortlist dei titoli candidati all’Oscar 2025 verranno annunciate il 17 dicembre 2024, mentre l’annuncio delle nomination si terrà il 17 gennaio del prossimo anno. La cerimonia di consegna degli Oscar si terrà, come al solito, a Los Angeles il prossimo 2 marzo. E anche stavolta gli appassionati italiani di cinema faranno notte per seguire la trasmissione tv in diretta.

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      Cinema

      Al cinema con Danny De Vito, l’attore più italiano di Hollywood!

      Fiero delle sue origini vicino a Potenza, l’iconico attore è nei nostri cinema con il remake di un film interpretato originariamente da Diego Abatantuono.

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        E’ già nelle sale il suo ultimo film Ops! è già Natale (in originale A Sudden Case of Christmas).
        È l’attesissima commedia natalizia che vanta una co-protagonista d’eccezione: Andie MacDowell. La trama segue le vicende di Lawrence (interpretato da Danny DeVito), boss di un lussuoso hotel situato tra le Dolomiti italiane. Ogni anno, la famiglia allargata si riunisce lì per celebrare il Natale. Ma le cose questa volta andranno diversamente, prendendo una piega che nessuno si aspettava…

        Remake di un film con Diego Abatantuono

        Presentata fuori concorso alla 22a edizione di Alice nella Città, è la nuova commedia natalizia di Peter Chelsom (Quando l’amore è magia – Serendipity, Shall We Dance?, Hannah Montana: The Movie, Security). Riadattando il soggetto scritto a quattro mani da Neri Parenti e Gianluca Bomprezzi, il regista inglese costruisce la narrazione nel contorno delle Dolomiti ampezzane, firmando il remake d’oltreoceano del nostrano Improvvisamente Natale: film del 2022 diretto da Francesco Patierno e interpretato da Diego Abatantuono nel ruolo ora affidato a DeVito. Almeno dal punti di vista della prestanza fisica… una bella differenza!

        La trama

        Lawrence (Danny DeVito) possiede un meraviglioso hotel tra le Dolomiti italiane e proprio qui ogni dicembre riunisce l’intera famiglia per celebrare assieme il Natale. Tuttavia, questa volta sua figlia (Lucy DeVito) e suo marito (Wilmer Valderrama) si presentano ad agosto insieme alla loro bambina di 10 anni, Claire (Antonella Rose), rivelando al padre e suocero che sono in procinto di separarsi. La figlia e quello che è il quasi-ex genero chiederanno così a Lawrence di spiegare la situazione alla piccola Claire, confidando nella relazione speciale tra i due. Scoprendo che non ci sarà una celebrazione natalizia come da tradizione, Claire insiste per organizzare un Natale anticipato, convincendo anche gli altri nonni a unirsi…

        Un Natale festeggiato… fuori stagione

        L’attore ha da poco celebrato i suoi primi 80 anni. Fatti di successi, ruoli iconici e una famiglia «molto italiana», che ama coinvolgere nelle sue avventure. Della pellicola dice: «Peter Chelsom, il regista, ha mandato a me e Lucy il copione e ci è sembrata una storia così dolce… e così ricca di complicazioni. Non è un semplice film di Natale, ci sono dilemmi, macchinazioni, incontri. E soprattutto, un 25 dicembre festeggiato in piena estate».

        Le sue origini potentine

        Nel film recita accanto a sua figlia Lucy, quella vera. Di questa esperienza racconta con entusiasmo che «Vorrei poterlo rifare all’infinito. Di solito con la mia famiglia visitiamo il sud Italia perché è da lì che provengono i miei genitori e i miei nonni (che sono originari di San Fele, in provincia di Potenza, ndr). Con questo film abbiamo scoperto invece le Dolomiti, una vera e propria boccata d’aria fresca».

        I festeggiamenti da vera famiglia italiana

        Non smentendo la sua provenienza racconta: «Mangiamo da quando arriviamo a quando ce ne andiamo, come una vera famiglia italiana. Arrostiamo le castagne e prepariamo le lasagne. Alla Vigilia facciamo una grande cena di pesce».

        Con De Sica e Boldi

        Nella sua lunga carriera De Vito ha spesso recitato in film italiani, come il cinepanettone Christmas in Love con Christian De Sica e Massimo Boldi, in cui interpreta il finto fidanzato di Cristiana Capotondi, assoldato per infastidire il padre. Ma anche in La mortadella di Mario Monicelli. «Ho lavorato con Aurelio De Laurentiis per quel film natalizio. È stato un po’ folle, ci siamo molto divertiti. Quando ero giovane, poi, ho avuto la grande opportunità di recitare con Sophia Loren ed è stato incredibile. Lei era così dolce e gentile. C’era anche il marito, Carlo Ponti, produttore del film».

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          Cinema

          Quentin Tarantino: “Sui miei gusti non si discute”. Anche sul flop di Joker 2

          Al regista di Pulp Fiction, che aveva lodato in alcune interviste il sequel del Joker, non sono andate gù le critiche dei fan, in disaccordo con la sua recensione.

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            Chi lo ama sa bene che si tratta di una persona che non le manda mai a dire. Soprattutto quando si tratta di argomenti scottanti e d’attualità. Il pluripremiato regista è stato ospite del podcast di Joe Rogan, scagliandosi letteralmente – senza mezze misure – contro i ‘fanboy tossici’ che lo hanno ricoperto di insulti su Internet. Tutto questo a seguito di una intervista precedente, in cui si era sperticato di apprezzamenti per il film Joker: Folie à deux, sequel del Joker di Todd Philips. Un inaspettato e autentico flop del 2024, con soli 200 milioni totali incassati in sala.

            Apertamente a favore del sequel

            Rivolgendosi ai numerosi haters ha detto senza problemi e pure con un tono di sfida: “Che ve ne frega se mi è piaciuto?”, rispedendo al mittente le aspre critiche ricevute in seguito al suo chiaro endorsement nei confronti della pellicola diretta dal collega Todd Philips. Spiegando a chiare lettere che – almeno secondo lui – gli spettatori non dovrebbero mai mettere becco su quelli che sono i gusti personali altrui. Parole, riportate anche dalla celebre testata di settore Variety, che risultano più chiare di qualsiasi didascalia…

            La parola che inizia con la “c” e finisce con la “o”, con due “z” in mezzo

            Il regista ci va giù pesante: “Vado ospite in un programma [riferendosi sl podcast dello scrittore Bret Easton Ellis, autore di American Psycho], dico che mi è piaciuto Joker 2, e questi ci fanno 150 articoli sopra. Uno ascolta effettivamente l’intervista, poi altri 150 leggono quello che questa persona ha scritto e ci fanno 150 articoli copiati e stracopiati. Poi vai a leggere i commenti della gente, e apriti cielo, roba tipo: ‘Quentin è una testa di cazzo, quel film è una merda, e lui è una testa di ca**o, se dice che gli è piaciuto‘. Io sarei una testa di ca**o, perché mi è piaciuto un film? Un film o ti piace, o non ti piace! Mica mi hanno pagato per fare pubblicità a Joker 2! Ho solo detto che mi è piaciuto! Ma a te, a voi, a tutti, che ca**o ve ne frega di quello che piace a me? Cosa ca**o ve ne frega?”.

            Ognuno guardi i film che crede

            Tarantino aveva in precedenza lodato con grandi apprezzamenti l’interpretazione di Joaquin Phoenix nel film. Aggiungendo di essersi divertito molto durante la visione, avvenuta in una sala praticamente deserta. Forse dubbioso che qualcuno possa non avere compreso interamente il suo pensiero, ribadisce: “Dicono che sono un testa di ca**o perché non vedo i film che interessano a loro, e scrivono: ‘Eh, ma non sai cosa ti perdi‘. Ma a voi cosa ca**o ve ne frega di quello che vedo o non vedo io? Sono sicuro che in giro c’è tanta di quella roba che voi vi siete persa. Ma a me, che voi vediate o no questi prodotti, non interessa nulla”. Più chiaro di così…

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              Cinema

              Siani-Pieraccioni, coppia comica dell’anno (video)

              La coppia di attori, protagonsiti della divertente commedia Io e te dobbiamo parlare, nel salotto di Fabio Fazio raccontano un divertente aneddoto accaduto questa estate durante le riprese della pellicola.

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                Un duo comico per le feste di Natale al cinema che, sulla carta, promette faville, anche e soprattutto al botteghino. Il napoletanissimo verace Alessandro Siani e il sagace fiorentino Leonardo Pieraccioni, ospiti dell’ultima puntata di stagione di Che tempo che fa, hanno presentato la loro nuova commedia, Io e te dobbiamo parlare, nelle sale dal prossimo 19 dicembre. Una coppia sorprendente, due reciproci sparring partner di granbde qualità, per una commedia all’ultimo respiro, perfetta per i giorni di festa.

                La sinossi del film

                Una donna in comune, una figlia a metà e una volante per due. Antonio e Pieraldo condividono molte cose: una carriera non sempre luminosa, un sodalizio non sempre sodale, un legame di lungo corso ma un po’ ammaccato. Due esistenze apparentemente troppo tranquille per due agenti di polizia che il destino ha voluto sapientemente intrecciare. E poi c’è Sara, l’affascinante poliziotta con cui Antonio ha forse avuto un passato e potrebbe avere un futuro. Insomma, una famiglia allargata ma un’amicizia a volte troppo stretta per due improbabili colleghi con molte idee e non grandi ambizioni.

                Da Fazio un aneddoto molto divertente

                Durante l’intervista con Fabio Fazio (che potete rivedere integralmente al termine di questo articolo), i due comici hanno condiviso per la gioia del pubblico alcuni aneddoti legati alla loro amicizia e, soprattutto, al dietro le quinte del film. Tra i vari, Pieraccioni ha raccontato un episodio accaduto ad Ancona, nelle Marche, dove la troupe era impegnata per le riprese estive della pellicola.

                Il conto? Lo si paga con un paio di foto social, come fanno gli influencers

                Durante una cena in un ristorante locale, lui e Siani, complice qualche bicchiere di vino locale di troppo, hanno pensato di scherzare proponendo al titolare un pagamento “alternativo” del conto. «Io ho detto ad Alessandro: sai che potremmo pagare con due foto sui social, come fanno gli influencer?». Un’idea che, secondo Pieraccioni, era nata come battuta ma che ha preso una piega inaspettata.

                Purtroppo il titolare del ristorante non ha capito la battuta…

                Siani, sempre più convinto della sua idea, si è alzato e ha messo in pratica lo scherzo. «È andato dal proprietario e gli ha detto: “Lo sai con cosa ti paghiamo? Con due foto!”» ha ricordato Pieraccioni, scatenando le risate del pubblico in studio del canale Nove. La reazione del ristoratore, però, non è stata altrettanto ironica: «Non solo ci ha fatto pagare il conto, ma ci ha anche detto di non tornare mai più». L’aneddoto, conclusosi con il commento di Pieraccioni «In realtà è stato umiliante», ha divertito molto, aggiungendo un tocco di leggerezza alla promozione del film.

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