Televisione
Flavio Insinna debutta su La7 con “Famiglie d’Italia”: il nuovo game show che lancia Mentana
Il volto nuovo di La7, Flavio Insinna, prenderà in mano il preserale dal 7 ottobre con “Famiglie d’Italia”, un game show tratto dal celebre format americano Family Feud. Urbano Cairo e Andrea Salerno scommettono su Insinna per conquistare una fascia cruciale del palinsesto.
Flavio Insinna si prepara a una nuova avventura televisiva su La7, lasciando la Rai per prendere le redini del preserale della rete di Urbano Cairo con un nuovo game show intitolato Famiglie d’Italia. L’annuncio ufficiale è arrivato durante la serata di presentazione dei nuovi palinsesti di La7, dove l’ex conduttore de L’Eredità è stato presentato come uno dei tre “assi” calati da Cairo per arricchire l’offerta televisiva. A partire da lunedì 7 ottobre, Insinna andrà in onda dal lunedì al sabato alle 18:35, giusto prima del Tg La7 di Enrico Mentana.
Il format di Famiglie d’Italia trae ispirazione dal celebre Family Feud, che ha già spopolato in America, e seguirà le orme di storici programmi Mediaset come Il gioco dei 9 e Tutti per uno, condotti da Claudio Lippi e Mike Bongiorno. In questo nuovo show, due famiglie si sfideranno in giochi di abilità e quiz, coinvolgendo tutti, dal marito e moglie al portiere di condominio o alla badante che vive con loro da decenni.
Flavio Insinna non nasconde l’entusiasmo e l’emozione per la nuova avventura: “Mi rimetto in gioco, come Ancelotti, per vincere. So che è una bella responsabilità, il preserale è una fascia importantissima, e mi sento pronto per questa nuova sfida”. E per prepararsi al meglio, Insinna ha lanciato un appello su social media per i casting: “Famiglie italiane, vi prego, venite a giocare! Senza di voi non possiamo partire. Qui c’è il direttore che si aspetta grandi cose da me, e ho bisogno del vostro aiuto”.
Andrea Salerno, direttore de La7, ha spiegato la lunga trattativa per portare Insinna sulla rete: “Lo inseguivamo da anni, è un grande professionista. Dividere lo studio con lui ai tempi di Affari tuoi ci ha fatto capire quanto sarebbe stato perfetto per un progetto di questo tipo”. Anche Urbano Cairo ha espresso soddisfazione: “Finalmente siamo riusciti a portare Insinna su La7. Affidargli il preserale era una nostra idea da molti anni”.
Famiglie d’Italia sarà dunque il trampolino di lancio ideale per il Tg La7 di Mentana, e i fan di Insinna attendono con trepidazione il suo ritorno sul piccolo schermo con un format che promette leggerezza, divertimento e tanta partecipazione.
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Televisione
Ma quanto guadagna la regina delle interviste pungenti a Belve? I conti in tasca a Francesca Fagnani
Quanto guadagna Francesca Fagnani, la giornalista e conduttrice di Belve, programma molto amato in onda su Rai 2?
E’ una di quelle domande che a volte il pubblico, ma soprattutto gli addetti ai lavori e i concorrenti, si fanno quando un personaggio televisivo inizia a diventare famoso per il lavoro che fa. Perchè in fondo piace conoscere i lati più nascosti dei personaggi famosi. E allora siamo qui a chiederci quanto guadagnerà Francesca Fagnani che in questo periodo è “in gran spolvero“? Eh già perchè può piacere o no ma di certo la conduttrice di Belve, uno dei programmi più seguiti di Rai 2, continua a conquistare il pubblico con le sue interviste esclusive e le sue domande dirette. E spesso molto intime e piccanti. I dettagli esatti del contratto di Francesca Fagnani con la Rai, naturalmente, rimangono riservati, top secret. Ma alcune indiscrezioni fanno luce sui suoi guadagni. Si stima che la conduttrice percepisca un compenso compreso tra i 20.000 e i 50.000 euro a puntata di Belve. Una forbice rilevante, non trovate? Soprattutto se riportato su base annua.
Francesca Fagnani tra le conduttrici più pagate della TV italiana?
Considerando che ogni stagione di Belve, a partire dal 2023, è composta da 5 puntate, il guadagno totale per una stagione si aggirerebbe tra i 100.000 e i 250.000 euro. Essendo previste due stagioni di Belve all’anno, il compenso annuale complessivo della conduttrice sarebbe compreso tra i 200.000 e i 500.000 euro. Anche qui una bella differenza tra la cifra bassa e quella più alta. Sebbene non esistano dati ufficiali e comparativi sui compensi dei conduttori televisivi italiani, è lecito affermare che Francesca Fagnani rientra tra le figure più remunerate del panorama televisivo nazionale. Il suo successo e l’alto gradimento del pubblico da parte di Belve la posizionano sicuramente ai vertici delle classifiche degli stipendi dei conduttori Rai. E non solo.
Un investimento che paga
È importante sottolineare che il costo totale di ogni puntata di Belve supera di gran lunga il compenso della conduttrice. Si stima che ogni puntata costi alla Rai circa 320.000 euro, includendo i cachet degli ospiti, i costi di produzione e altri oneri. Ma nonostante l’elevato costo, Belve rappresenta un investimento di successo per la Rai. I dati di ascolto dimostrano che il programma è molto seguito dal pubblico e genera un notevole ritorno economico grazie alla pubblicità. Fagnani attizza i centri media e le aziende…
E gli altri?
Amadeus quando era in Rai tra Festival di Sanremo e Affari Tuoi percepiva 500.000-700.000 euro solo per l’intero Festival, oltre ai cachet per i programmi in prime time per importi altrettanto elevati. Ora alla Warner Bross Discovery dovrebbe attestarsi su una cifra superiore ai due milioni a stagione. Ma ci sembra troppo faraonica o in via di verifica visti i risultati non proprio eccellenti per il programma che conduce su la Nove. Carlo Conti in Rai solo con Tale e Quale Show superava spesso il milione di euro, considerando l’alto numero di puntate. Ma ora si aggiungerà Sanremo… Fabio Fazio (ex Rai, ora Discovery) avrebbe un contratto da 2 milioni di euro l’anno, comprendendo talk show e progetti collaterali. Anche Barbara D’Urso (ex Canale 5) non se la cava male. I suoi compensi sono stimati tra i 500.000 e i 2 milioni di euro l’anno, in base al numero di programmi condotti.
Televisione
Amadeus: “Con me Morgan ha chiuso!”. E ne ha pure per Fedez…
L’ex conduttore di Sanremo, ora sul canale Nove (non senza problemi), polemizza con due artisti di spicco della canzone italiana.
Anche se non è più direttamente responsabile della kermesse sulla Riviena dei Fiori, Amadeus torna a parlare del suo Sanremo e rivelando cosa pensa dei Ferragnez. Ex volto di punta della Rai, ha rilasciato un’intervista al popolare settimanale Chi nella quale ha parlato sia di aspetti personali che professionali. Tra il suo passato alla guida artistica di Sanremo, il nuovo progetto televisivo sul Nove e il suo libro in vendita, il conduttore ha parlato apertamente di alcune delle figure più discusse della sua carriera recente: Fedez, Chiara Ferragni e Morgan.
“Fra moglie e marito”… come dice il vecchio adagio
Ripercorrendo i momenti clou del suo penultimo Sanremo, Amadeus ha finalmente dato la sua opinione sull’atteggiamento di Fedez e Chiara Ferragni. Sottolineando come Chiara avesse declinato in prima battuta l’invito a partecipare al Festival per supportare il marito, dimostrando con questa scelta una grande maturità. Quando due anni dopo è stata lei a salire sul palco come co-conduttrice, Amadeus ha raccontato di aver consigliato a Fedez di comportarsi nel medesimo modo, in modo da evitare le polemiche che hanno segnato la loro esperienza all’Ariston. “Fra moglie e marito non mettere il dito” la chiosa del conduttore.
Quanto gli brucia ancora il Bugo-gate…
Non solo dei due ex di lusso del vippismo di casa nostra ha parlato “Ama”. Infatti non sono mancati accenni al burrascoso rapporto con Morgan, figura artistica talentuosa ma controversa. Amadeus ha spiegato che i dissapori sono iniziati quando Morgan non è stato selezionato per una seconda partecipazione al Festival. “Non puoi essere amico se chiedi qualcosa e diventare nemico se non la ottieni” la sua disamina, ribadendo il suo rammarico per il comportamento del cantante.
La sua storia in un libro
Attualmente la sua carriera sta vivendo un momento molto particolare, segnata dalle difficoltà iniziali con i nuovi progetti sul canale Nove. Nonostante tutto lui Amadeus guarda avanti con ottimismo , anche perchè… cos’altro potrebbe fare?!? Nel frattempo tutto è pronto per il lancio del suo libro, Ama. La mia storia, i miei Sanremo, come il palcoscenico mi ha cambiato la vita. Un lavoro il cui contenuto appare chiarissimo fin dal titolo: si tratta del racconta della sua carriera, ripercorrendo tutte le scelte che hanno contribuito a renderlo uno dei conduttori più amati in Italia.
Televisione
Il mortorio della tv afgana: il ministero talebano banna tutte le immagini di esseri viventi
Niente più volti o esseri viventi sui media afghani, accusati di violare la legge islamica secondo il Ministero per la Propagazione della virtù e la prevenzione del vizio. L’Afghanistan scivola ancora più in basso nella repressione della libertà di espressione.
Il ministero della morale talebano annuncia la legge che vieta ai media di pubblicare immagini di tutti gli esseri viventi, perché contrarie alla legge islamica – Il mese scorso i talebani hanno chiuso la TV di stato, colpevole di aver diffuso delle immagini di persone e di animali…
L’Afghanistan dei talebani sembra voler rispolverare il Medioevo e farlo suo. L’ultima trovata del Ministero per la Propagazione della Virtù e la Prevenzione del Vizio è un ordine bello e buono: nessun media, sia esso una testata giornalistica, una tv o una radio, potrà pubblicare immagini di esseri viventi. Non importa se siano umani, animali o, chissà, forse persino piante troppo animate: l’importante è non mostrarli, punto.
Lo ha annunciato – e con grande convinzione – Saiful Islam Khyber, il portavoce di un dicastero che sembra uscito direttamente da un incubo distopico: “La legge si applica a tutto l’Afghanistan… e sarà applicata gradualmente”. Gradualmente, però: non sia mai che tutto il popolo afghano, già stremato da due anni di oppressione talebana, venga traumatizzato troppo in fretta dalla scomparsa di volti e animali dai media.
Immagini proibite, ma perché?
La spiegazione fornita è, ovviamente, che queste immagini sarebbero “contrarie alla legge islamica”. Quale passaggio del Corano vieti specificamente di guardare un animale su uno schermo resta ancora da chiarire, ma poco importa. Con i talebani le spiegazioni non sono poi così rilevanti: quello che conta è l’obbedienza, cieca e assoluta.
Il mese scorso, i talebani avevano già fatto parlare di sé per aver spento il segnale della TV di stato afgana. La colpa? Aver trasmesso immagini di esseri viventi. Eh sì, anche le TV non sono immuni dalla censura, e, se non si adeguano, rischiano la chiusura. Ma che ci aspettiamo da chi già dal 2021 ha cancellato i volti delle presentatrici dagli schermi, obbligando le poche donne rimaste a parlare solo a patto che fossero velate fino agli occhi?
Il tramonto dei media in Afghanistan
Questa nuova legge rischia di segnare un altro passo verso il baratro per il mondo dell’informazione in Afghanistan. La paura è che, privati anche solo dell’immagine di un volto, i media locali diventino solo l’eco di una propaganda talebana sempre più opprimente. Un vero “mortorio”, se mai ce n’è stato uno, e questa volta nel senso più letterale del termine: niente volti, niente vita.
Del resto, i talebani non sono nuovi a queste uscite. L’Afghanistan sotto il loro regime sembra destinato a tornare a essere un Paese senza immagini, senza voci libere, e – ormai è chiaro – senza neanche più esseri viventi sugli schermi.
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