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Storie vere

Gina Stewart, la nonna più sexy al mondo a 53 anni guadagna con OnlyFans

È conosciuta come “la nonna più sexy del mondo” perché così l’hanno definita i tabloid britannici che si occupano spesso di lei.

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    Quando Gina Stewart dice la sua età non ci crede nessuno. I tabloid britannici l’hanno battezzata come “la nonna più sexy del mondo”. E in effetti nonostante i suoi 53 anni la modella australiana continua a stupire con il suo aspetto giovanile. Tanto che ha trovato un nuovo modo per guadagnare. Come? Una versione più giovane di sé, creata con l’aiuto dell’Intelligenza Artificiale è sbarcata su OnlyFans e ha fatto boom!.

    Soldi e follower continuano a crescere

    Gina Stewart ha spiegato al Daily Star come ha creato un alter ego virtuale di 28 anni, sfruttando il potenziale delle nuove tecnologie. “Pensavo che usare l’IA fosse facile, ma in realtà richiede molto tempo e creatività per creare immagini professionali. Ogni foto è per me un’opera d’arte, e a volte passo ore a perfezionarla“, ha raccontato al tabloid di gossip. Grazie a questa versione virtuale Gina ha guadagnato circa 40.000 sterline (48.000 euro). E continua a incrementare i suoi guadagni con piattaforme come Fanvue, dove ha oltre 10.000 follower, e OnlyFans, dove gestisce due profili: uno per se stessa e uno per il suo clone IA, guadagnando circa 9.500 euro al mese.

    In attesa di essere incoronata Miss AI continua a stupire per la sua forma fisica

    Gina ha anche partecipato al concorso The World AI Creator Awards, dove potrebbe essere incoronata come la prima Miss AI. “Il mio modello IA è immortale, mi è stato offerto molto denaro per venderlo. È come un immobile, un ottimo investimento commerciale,” ha dichiarato, evidenziando il potenziale economico di questa nuova tecnologia. Oltre ai suoi successi digitali, Gina continua a stupire i suoi fan con la sua incredibile forma fisica. Sostiene che la gente rimane scioccata quando scopre che ha superato i 50 anni e non ha capelli grigi. “Forse è genetica o il fatto che mangio sano e faccio esercizio regolarmente“, ha spiegato. Gina crede che prendersi cura del proprio corpo sia fondamentale per vivere una vita lunga e sana. E aggiunge: “Credo che essere la migliore versione di noi stessi sia la chiave per una vita felice“. Madre per la prima volta a 19 anni, Gina ha tre nipoti, ma ha anche una figlia di 10 anni, il che rende ancora più surreale per lei l’idea di essere nonna.

      Storie vere

      Laura su strada: una donna, un camion e tante storie da raccontare

      Laura Broglio, camionista e content creator, racconta la sua esperienza in un settore ancora dominato da uomini, affrontando sfide legate a pregiudizi, maternità e carenza di servizi adeguati.

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        Ha 32 anni e ha scelto di guidare un camion, sfidando stereotipi e pregiudizi. La storia di Laura Broglio, raccontata nel podcast di Q8 Muoversi Liberamente, offre uno spaccato autentico del mondo dei trasporti visto finalmente con gli occhi di una donna.

        Una passione per i Tir nata per caso

        Inizialmente attratta da studi umanistici, Laura ha scoperto la sua passione per i camion quasi per caso. Dopo un’esperienza a un raduno, ha capito che il suo futuro era dietro al volante. Nonostante le iniziali perplessità della famiglia e le difficoltà nel trovare lavoro, la sua determinazione l’ha portata a superare ogni ostacolo. “Ho iniziato a guidare camion poco più che ventenne“, racconta Laura nel podcast, “e all’inizio ho dovuto affrontare molte resistenze. Ma non mi sono arresa. Oggi, grazie anche al fatto che mancano autisti, sempre più donne come me stanno entrando in questo settore“.

        La vita di Laura è un continuo viaggio, letteralmente e metaforicamente

        Oltre a macinare chilometri su e giù per l’Italia, gestisce un blog dove racconta con ironia e leggerezza le sue esperienze. Spiega che il suo blog è una valvola di sfogo ma è anche un modo per far conoscere un mondo che spesso viene visto come maschilista e poco attraente. Essere donna e camionista, però, non è sempre facile. Laura, infatti, ha dovuto affrontare sfide personali e professionali, tra cui la maternità. “Avere un figlio mi ha cambiato la vita“, dice “ma non mi ha fermata“. E infatti è tornata a guidare subito dopo il parto, riuscendo a conciliare il lavoro con le esigenze familiari.

        Quale sarà futuro del trasporto su strada?

        Secondo Laura, il futuro del trasporto su strada dovrebbe essere più attento alle esigenze delle persone, sia uomini che donne. “Abbiamo bisogno di servizi igienici adeguati, aree di sosta più confortevoli e una maggiore attenzione alla sicurezza. Solo così potremo rendere questo lavoro più attraente e sostenibile“.

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          Storie vere

          A 16 anni, adolescente, stabilisce un record mondiale per i piedi e le mani più grandi

          Eric Kilburn Jr., un giovane americano di 16 anni ha stabilito due record mondiali nel Guinness per avere i piedi e le mani più grandi di un adolescente vivente.

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            Si chiama Eric Kilburn Jr., il sedicenne del Michigan, Stati Uniti, entrato nel Guinness World Records per avere i piedi e le mani più grandi di qualunque altro adolescente vivente. Un record che lo accompagna da quando era un bambino. Eric, infatti ha dovuto affrontare non poche difficoltà e sfide legate alla sua straordinaria taglia. Soprattutto nella difficoltà di trovare scarpe adatte, che gli ha causato problemi di salute ai piedi come calli e unghie incarnite.

            La solidarietà dal mondo del basket professionista per Eric

            La sua storia ha attirato l’attenzione di marchi come Under Armour e Reebok, che, con il supporto dell’ex giocatore NBA Shaquille O’Neal, gli hanno fornito scarpe su misura, permettendogli finalmente di partecipare ad attività sportive.

            Una difficoltà trasformata in opportunità

            Ispirato dal sostegno ricevuto, l’adolescente Eric e sua madre hanno fondato la Big Shoe Network. Si tratta di un’organizzazione senza scopo di lucro che aiuta le persone che faticano a trovare calzature e abbigliamento di taglie molto grandi. Attraverso questa iniziativa, Eric spera di incoraggiare gli altri ad accettare le proprie differenze e a superare la negatività per raggiungere i loro obiettivi.

            Giovani primatisti…

            Eric non è l’unico giovane ragazzo da primato. Ce ne sono numerosi altri che continuano a sorprendere e che si sono guadagnati un posto nei Guinness World Records. Uno dei record più sorprendenti è quello di Orlando Rodríguez Hernández il giocatore di basket venezuelano che sfoggia una sorprendente sneaker taglia 26 americana.

            Abili e arruolati

            Alcuni giovani si distinguono per le loro abilità come Zyon Clark, un giovane di 22 anni nato con la sindrome di Kadl-regressione, che lo ha privato delle gambe. Nonostante questo, Zayon ha superato i suoi limiti e ha stabilito il record per aver attraversato 20 metri usando solo le mani in 4,78 secondi. Dopo aver scoperto il wrestling alle elementari, ha partecipato alle Paralimpiadi di Parigi 2024 come corridore in sedia a rotelle e lottatore dimostrando una determinazione unica.

            Guinness per cani e gatti

            Infine, tra i campioni in ascesa, anche se non umani, c’è il duo canadese composto dal cane e gatto Lollipop e Sashimi, che hanno raggiunto la velocità record percorrendo cinque metri in scooter in 4,37 secondi. La loro padrona, Melissa Mile, racconta che il trucco è stato ideato dagli animali stessi, che inizialmente si divertivano separatamente sui loro scooter prima di decidere di condividere il veicolo.

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              Storie vere

              Il prof “fantasma”: dopo 550 giorni di assenza vorrebbe rientrare ma è stato licenziato!

              Non si è fatto vedere per tre anni, tra aspettativa, malattie e assenze ingiustificate. Lo scorso lunedì il prof “fantasma”, della provincia di Taranto si è presentato a scuola scoprendo di essere stato licenziato.

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                Da tre anni il prof andava e veniva a suo piacere. Tra malattia, aspettative e assenze ingiustificate un docente di diritto della provincia di Taranto, soprannominato il “prof fantasma”, in tre anni ha accumulato 550 giorni di assenza. Nonostante nel 2021 avesse firmato un contratto a tempo indeterminato l’insegnante 60enne si è presentato a scuola solo sporadicamente. E soprattutto in maniera subdola, ostacolando tecnicamente la scuola impossibilitata a sostituirlo con un unico supplente.

                Certificati medici a suo uso e consumo dal venerdì al sabato

                Le continue richieste di certificati medici, spesso per periodi brevi e coincidenti con i giorni feriali, hanno messo a dura prova la scuola trevigiana, che non è riuscita a garantire la continuità didattica agli studenti a causa della necessità di affidarsi a una lunga serie di supplenti.

                Troppe assenze: licenziato!

                Nonostante un recente certificato medico che attestava la sua idoneità al lavoro, il docente è stato comunque licenziato per aver superato i limiti massimi di assenza previsti dalla normativa. La scuola ha motivato la sua decisione presentando un dossier dettagliato delle assenze e delle relative certificazioni mediche. Il professore, a sua volta, potrebbe ricorrere contro il licenziamento, ma la scuola sembra disporre di prove sufficienti per confermare la sua decisione. Ma come funziona la procedura?

                Un quadro normativo molto chiaro

                Le assenze del personale scolastico sono disciplinate da una serie di norme contrattuali e legislative che definiscono i diritti e i doveri dei docenti e del personale ATA. In caso di prolungate o frequenti assenze, possono scattare delle procedure disciplinari che, in casi estremi, possono portare al licenziamento. Diritti e doveri del personale docente rientrano nel Contratto collettivo nazionale di lavoro (CCNL) del comparto scuola che tra le altre cose definisce le modalità di comunicazione delle assenze e le conseguenze disciplinari in caso di violazione dei doveri contrattuali.

                Una malattia tira l’altra…

                Nel comparto pubblico, così come nel privato, le assenze per malattia dei professori devono essere sempre giustificate da un certificato medico. Esiste un periodo di comporto entro il quale le assenze per malattia non comportano conseguenze disciplinari. Per evitare che si possa approfittare di falsi certificati l’INPS può disporre visite fiscali nel corso delle giornate di assenza dal lavoro, per verificare la sussistenza dello stato di malattia.

                Ma quando scatta il licenziamento?

                Il licenziamento di un docente o di un dipendente ATA è una misura disciplinare molto grave e può essere adottata solo in casi di gravi violazioni dei doveri contrattuali. Per esempio? Nel caso di assenze ingiustificate e reiterate. Quando cioè il numero e la durata delle assenze superano i limiti previsti dal contratto e dalla legge. Oppure per atti di indisciplina, offese a superiori o colleghi e comportamenti lesivi della dignità altrui. Infine un prof. può essere licenziato quando non è più in grado di svolgere le proprie funzioni a causa di una grave malattia o di un handicap.

                Prima di procedere al licenziamento, l’amministrazione deve avviare una procedura disciplinare che prevede l’invio al domicilio del dipendente di un’accusa scritta nella quale il dipendente viene informato dei fatti a lui contestati. Naturalmente il dipendente ha diritto a presentare le proprie difese tanto quanto l’amministrazione può prevedere sanzioni disciplinari diverse dal licenziamento, come la sospensione dal servizio. Contro il licenziamento, il dipendente può proporre ricorso al giudice del lavoro entro sessanta giorni dalla notifica del provvedimento.

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