Connect with us

Cronaca

Il commosso addio a Sammy Basso: il ricordo di Jovanotti e l’affetto di Papa Francesco

Dai concerti di Jovanotti all’incontro con Papa Francesco, Sammy ha lasciato un’impronta indelebile. Le parole commosse di Jovanotti: “Quando veniva ai miei concerti era una festa. La sua mente colorata e il suo humor formidabile mi vengono in mente adesso.”

Avatar photo

Pubblicato

il

    Sammy Basso, il giovane affetto da progeria che ha illuminato le vite di chiunque l’abbia incontrato, se n’è andato oggi all’età di 28 anni, lasciando un vuoto profondo nel cuore di tutti. Il suo coraggio, la sua intelligenza e la sua energia contagiosa hanno toccato milioni di persone, dalle celebrità ai più semplici sconosciuti, conquistando chiunque con la sua determinazione e il suo spirito instancabile.

    Tra i ricordi più toccanti emerge quello di Lorenzo Jovanotti, che ha voluto condividere con i fan un momento personale, un’immagine di loro due insieme sul palco di un suo concerto, sorridenti, abbracciati da un’atmosfera di gioia e amicizia. “Quando veniva ai miei concerti era una festa”, ha scritto Jovanotti su Instagram. “La sua intelligenza, la sua passione, la cultura e la capacità di armonizzare conoscenze scientifiche ad una fede incrollabile, il suo humor formidabile e la sua mente colorata mi vengono in mente adesso”. Sammy non era solo un ragazzo che affrontava una malattia rara, era un esempio di vita, una testimonianza vibrante di come la passione e l’amore per il sapere potessero sfidare le più grandi difficoltà.

    Poche settimane fa, Jovanotti e Sammy si erano sentiti per organizzare un nuovo incontro. Un appuntamento che, purtroppo, non avrà luogo, ma che lascia spazio a un pensiero profondo e quasi sereno da parte del cantante: “Immagino Sammy che dice: ‘Sarà per un’altra volta ragazzi…'”. Un saluto carico di affetto e dolcezza, che si conclude con un’immagine indimenticabile. “Mi ricordo quando ti presi in braccio di fronte alla spiaggia piena di tutta quella gente, e fu come se sul palco con me fosse apparso Elvis Presley. Tutti quei sorrisi oggi ti accompagnano”. Un addio che è anche un arrivederci, pieno di luce e speranza, proprio come Sammy avrebbe voluto.

    Anche Carlo Conti, che ospitò Sammy sul palco di Sanremo nel 2015, ha voluto ricordare quell’incontro. “Fu un incontro fantastico per me e per tutti gli italiani – ha detto il conduttore – perché Sammy con la sua intelligenza, la sua energia e la sua simpatia ci insegnò cosa significa superare le difficoltà e vivere con gioia, nonostante tutto”. Un ragazzo che con la sua testimonianza è riuscito a toccare il cuore di milioni di persone, trasformando la sua lotta in una lezione di vita.

    Non solo il mondo dello spettacolo, ma anche le autorità politiche hanno espresso il loro cordoglio. La premier Giorgia Meloni ha definito Sammy “uno straordinario esempio di coraggio”, mentre il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha annunciato l’intitolazione di una scuola in suo onore, riconoscendo il suo impegno nel sensibilizzare il mondo scientifico e la società verso la ricerca di una cura per la progeria, la malattia che lo ha accompagnato per tutta la vita.

    Un altro momento indimenticabile nella vita di Sammy fu l’incontro a distanza con Papa Francesco. Era il novembre del 2013 quando il giovane ricevette una chiamata sorprendente: dall’altro capo del filo c’era proprio il Pontefice, che aveva letto una lettera di Sammy e desiderava parlare con lui. “Pronto? Sono Papa Francesco, posso parlare con Sammy?”, chiese il Papa alla madre del ragazzo, lasciandola incredula. Quel giorno Sammy non era a casa, ma la conversazione avvenne più tardi, quando Francesco richiamò. Fu un dialogo di pochi minuti, una chiacchierata tra amici che rifletteva la semplicità e la grandezza di un’anima speciale come quella di Sammy.

    Una telefonata che Sammy ricordò sempre con affetto e che segnò uno dei tanti momenti straordinari della sua vita, vissuta sempre con il cuore aperto verso gli altri. Sammy Basso non è stato solo un ragazzo affetto da una rara malattia genetica, è stato un esempio di forza, intelligenza, curiosità e amore per la vita. E oggi, quel suo spirito luminoso continua a vivere nei ricordi di chi lo ha amato.

      Politica

      Meloni superstar: quasi mezzo milione di euro grazie ai suoi libri, altro che solo politica!

      I redditi dei parlamentari italiani del 2024 sono pubblicati online: la presidente del Consiglio vede un significativo aumento dei suoi guadagni, alimentato dai successi editoriali. La differenza con gli altri leader politici è notevole, e non mancano le sorprese.

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

        I redditi dei parlamentari per il 2024 sono finalmente online, e le cifre che emergono hanno già fatto parlare. Chi domina questa classifica è niente meno che Giorgia Meloni, che ha visto i suoi guadagni esplodere in un solo anno, passando da 293.531 a ben 459.460 euro. La premier non ha guadagnato solo con la sua indennità parlamentare, ma soprattutto grazie ai suoi bestseller: “Io sono Giorgia” e “La versione di Giorgia”, scritto in collaborazione con Alessandro Sallusti. Entrambi i libri hanno fatto centro, con le loro tirature capaci di portare cifre da capogiro, e con Meloni che incassa a tutto spiano grazie al gruppo Mondadori, quello di proprietà berlusconiana. Ironia della sorte? Può darsi, ma di certo non dispiace a Giorgia.

        Mentre lei può brindare ai suoi successi editoriali, c’è qualcuno che invece potrebbe guardarla con un pizzico di invidia. Chi? Matteo Salvini, ovviamente. Il vicepremier leghista dichiara un reddito di lavoro di “soli” 99.699 euro, invariato rispetto all’anno scorso. Forse c’è poco da sorprendersi, dato che Salvini non ha (ancora) pubblicato nessun libro capace di generare valanghe di vendite. In più, ha deciso di liberarsi delle azioni che aveva detenuto in A2A, Acea Spa ed Enel, per evitare polemiche, lasciandosi comunque qualche soldino da parte per le spese di ristrutturazione e misure antisismiche che gli hanno fruttato 1.346 euro di detrazioni.

        Quello che manca all’appello, almeno per ora, è Antonio Tajani, il secondo vicepremier e attuale ministro degli Esteri, che non ha ancora presentato la sua dichiarazione. Ma non preoccupatevi, c’è tempo. Anche perché la pubblicazione dei redditi dei parlamentari è un evento che si rinnova ogni anno, come un rituale dove si contano i soldi più che i voti.

        Tra i grandi leader di partito, invece, c’è chi rimane immutato. Elly Schlein, la segretaria del Partito Democratico, dichiara gli stessi 98.471 euro del 2023, il che la posiziona ben lontana dalle vette di Meloni. Non va meglio a Nicola Fratoianni, il leader di Sinistra Italiana, che si ferma a circa 99 mila euro, senza variazioni rispetto all’anno precedente.

        Nel cosiddetto “campo largo” troviamo anche Angelo Bonelli, portavoce dei Verdi, con circa 101 mila euro. Giuseppe Conte, il leader del Movimento 5 Stelle, come anche Matteo Renzi e Carlo Calenda, non hanno ancora consegnato i loro documenti. Anche loro avranno di che fare i conti, sia con il fisco sia con i loro elettori.

        Insomma, mentre Giorgia si gode il successo editoriale e il denaro che ne deriva, molti altri colleghi restano ancorati a stipendi più “umani”. Chissà, magari la politica italiana potrebbe vedere un’ondata di nuove autobiografie, con qualche politico pronto a lanciarsi nel mondo letterario. In fin dei conti, sembra che i libri paghino più della politica.

          Continua a leggere

          Politica

          Il M5S tra rebus, flop e nostalgie: Grillo manda messaggi in codice mentre Conte si perde nella giungla elettorale

          Dopo il disastro delle Regionali, il fondatore del Movimento 5 Stelle lancia un enigmatico WhatsApp a Conte: “Oz Onoda”. Mentre gli italiani arrancano tra mille problemi, i 5 Stelle sembrano impegnati in un gioco senza fine tra metafore, liti interne e minacce di dimissioni. In attesa dell’Assemblea Costituente del 23 e del 24 novembre al Palazzo dei Congressi a Roma che potrebbe sancire la fine stessa del M5S.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

            Immaginate la scena: bollette che lievitano, stipendi che evaporano a metà mese, due guerre in atto e un ex presidente americano, Donald Trump, che minaccia dazi anche contro l’Europa. Il mondo è un posto incerto, pericoloso, pieno di problemi reali. E poi c’è l’Italia, dove un’intera forza politica – che un tempo si vantava di “aprire il Parlamento come una scatoletta di tonno” – si perde tra metafore giapponesi e chat di WhatsApp.

            La notizia è questa: dopo il disastro delle elezioni regionali, Beppe Grillo, garante e fondatore del Movimento 5 Stelle, ha inviato un messaggio a Giuseppe Conte con una foto criptica e la didascalia “Oz Onoda”. Sembra uno scherzo? Non lo è. Questo rebus ha un significato profondo, almeno secondo Grillo: Oz è il soprannome che il comico ha affibbiato a Conte. Oz come il famoso mago del celebre romanzo di L. Frank Baum, un “grande e potente” illusionista che si rivela un uomo comune, capace di manipolare l’apparenza per sembrare straordinario. Mentre Hiroo Onoda era un soldato giapponese che continuò a combattere nella giungla filippina fino al 1974, convinto che la Seconda Guerra Mondiale non fosse mai finita.

            Il messaggio è chiaro: Conte, sei l’ultimo giapponese a non renderti conto che la guerra è persa.

            Le elezioni regionali hanno sancito un altro colpo durissimo per il Movimento. In Emilia-Romagna il risultato è stato un umiliante 3,5%, in Umbria poco sotto il 5%. Numeri che non lasciano spazio a interpretazioni: i fasti del 2018, quando il M5S sfiorava il 33% e dominava la scena politica, sono ormai un lontano ricordo.

            Giuseppe Conte, però, non si arrende. “Le vittorie sono anche nostre”, ha dichiarato, tentando di rivendicare un ruolo cruciale nella vittoria del centrosinistra. Eppure, il calo di consensi è evidente, e anche all’interno del Movimento le critiche non mancano. Danilo Toninelli, mai incline a usare mezzi termini, ha attaccato frontalmente l’ex premier: “Conte si è già scavato la fossa. Ha deciso di schierarsi in maniera preconcetta e priva di contenuti con il PD, e ora ne paga le conseguenze”.

            Non è da meno Chiara Appendino, ex sindaca di Torino, che parla di una “mancanza di identità” e accusa il PD di “fagocitare” il Movimento. “Siamo diventati il socio minoritario, quando va bene”, ha dichiarato, aggiungendo che il 5% non può essere considerato un risultato soddisfacente.

            E mentre Conte cerca di tenere insieme i cocci, Grillo resta fedele al suo stile. Il fondatore del Movimento ha sempre preferito parlare per enigmi, lasciando agli altri il compito di interpretare i suoi messaggi. Ma questa volta, il simbolismo di Onoda – l’ultimo giapponese – è fin troppo esplicito.

            Secondo fonti vicine al comico, Grillo considera il Movimento ormai in declino irreversibile, quasi una “specie in via di estinzione”. E, come spesso accade, ha lanciato il messaggio senza mezzi termini, quasi a voler preparare il terreno per un addio definitivo.

            Ma non è tutto: Grillo potrebbe partecipare all’Assemblea costituente del Movimento, prevista per il weekend. Una possibilità che agita non poco i sostenitori di Conte. “Se viene, finirà con l’oscurare i lavori, sempre che non cerchi proprio di boicottarli”, è il timore diffuso tra i contiani. E così, mentre Grillo manda rebus e Conte medita sulle dimissioni, gli italiani arrancano tra mille problemi concreti. La guerra in Ucraina prosegue senza tregua, il Medio Oriente è sull’orlo del collasso, l’inflazione colpisce le famiglie, e l’Europa si prepara a fronteggiare nuove sfide geopolitiche.

            In questo contesto, il Movimento 5 Stelle sembra ormai lontano anni luce dalla realtà. Anziché affrontare le questioni cruciali per il Paese, si perde in giochi di potere interni e in assemblee costituenti che rischiano di trasformarsi in un mero esercizio di sopravvivenza politica.

            La domanda, allora, è una sola: ha ancora senso parlare di Movimento? Forse Grillo ha ragione, e il paragone con Onoda è più calzante di quanto sembri. Come il soldato giapponese, Conte e il M5S sembrano vivere in una giungla fatta di illusioni e nostalgie, incapaci di accettare che il mondo è andato avanti.

            Eppure, c’è una parte del Movimento che non vuole arrendersi. Gli iscritti saranno chiamati a votare sulla piattaforma Skyvote per decidere il futuro del partito, dalle alleanze con il PD alle modifiche dello statuto. Conte ha dichiarato che rispetterà il verdetto, mettendo sul tavolo le sue dimissioni se la linea progressista dovesse essere bocciata.

            Ma è difficile immaginare che un voto online possa risolvere problemi così profondi. Il Movimento 5 Stelle è nato come una rivoluzione, ma oggi sembra più una nave alla deriva. E mentre Grillo gioca ai rebus, Conte conta i cocci di un progetto politico che, a detta di molti, non ha più niente da offrire. La verità è che il mondo va avanti, con o senza il Movimento. E forse, è arrivato il momento di uscire dalla giungla.

              Continua a leggere

              Cronaca

              Allarme rosso a Windsor: ladri scatenati nella tenuta dei Principi

              Il Principe William e Kate Middleton nel mirino dei ladri. Rapina notturna alla tenuta reale: auto rubate e sicurezza violata sotto gli occhi dei Windsor.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              Autore

                Un raid notturno ha sconvolto la quiete della tenuta reale di Windsor. Nella notte tra il 13 e il 14 ottobre scorsi, ignoti malviventi hanno fatto irruzione nella Shaw Farm, una proprietà agricola all’interno del perimetro di sicurezza del castello, dove risiedono il Principe William, Kate Middleton e i loro tre figli.

                I ladri, dopo aver scavalcato una recinzione di oltre un metro e ottanta, hanno rubato un pick-up e un quad, sfondando poi il cancello di sicurezza per dileguarsi. L’episodio è avvenuto mentre i Principi di Galles erano presenti nella loro residenza, l’Adelaide Cottage, situato a poca distanza dalla fattoria.

                “È stato un vero e proprio assalto alla sicurezza reale”, ha dichiarato una fonte al tabloid The Sun. “I ladri devono aver studiato a lungo le loro mosse, considerando i sistemi di allarme presenti nel castello”.

                La polizia della Thames Valley ha confermato l’accaduto, avviando le indagini per risalire agli autori del furto. Al momento non ci sono stati arresti.

                L’episodio solleva interrogativi sulla sicurezza della tenuta reale, una delle residenze più protette del Regno Unito. Nonostante i sistemi di sorveglianza, i ladri sono riusciti a penetrare nel perimetro e a compiere il furto, mettendo a rischio la privacy e l’incolumità della famiglia reale.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù