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Cronaca

Emanuela Orlandi e la misteriosa cassa di Francesca Chaouqui. Quale segreto nascondono i sotterranei di Santa Maria?

Un nuovo capitolo nel caso Emanuela Orlandi emerge dai sotterranei di Santa Maria Maggiore. Monsignor Miserachs conferma la presenza della cassa, ma restano dubbi sul contenuto. La Commissione parlamentare indaga, mentre Pietro Orlandi chiede chiarezza.

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    La scomparsa di Emanuela Orlandi, avvenuta il 22 giugno 1983, continua a tormentare l’opinione pubblica e a sollevare interrogativi senza risposta. Di recente, un nuovo tassello si è aggiunto alla complessa indagine grazie alle dichiarazioni di Monsignor Valentino Miserachs Grau, maestro di canto corale e canonico onorario della basilica di Santa Maria Maggiore. Durante un’audizione presso la Commissione bicamerale di inchiesta, monsignor Miserachs ha raccontato un episodio che potrebbe rivelarsi cruciale per il caso: la presenza di una misteriosa cassa nei sotterranei della basilica.

    Francesca Immacolata Chaouqui, ex membro della Commissione vaticana Cosea, avrebbe infatti richiesto al monsignore l’accesso ai sotterranei per recuperare una cassa di legno che lei stessa aveva posizionato durante il suo incarico. Secondo Chaouqui, la cassa potrebbe essere collegata in qualche modo alla vicenda di Emanuela Orlandi. Tuttavia, quando fu contattato da Chaouqui e Pietro Orlandi il 4 marzo 2024, Miserachs spiegò di non avere più accesso all’area, poiché la basilica era stata commissariata. La cassa, descritta dalla donna come di legno e lunga meno di un metro, è stata chiamata “la cassa dei prosciutti”, un nome che Chaouqui e il monsignor Vallejo Balda avrebbero utilizzato per riferirsi ad essa.

    Lezioni di canto e segreti nascosti

    L’elemento di maggiore interesse emerso dall’audizione è la connessione tra Emanuela Orlandi e la scuola di musica “Tommaso Ludovico da Victoria”, frequentata dalla ragazza. La scuola, diretta all’epoca da Miserachs, era il luogo in cui Emanuela prendeva lezioni di canto. Questo dettaglio alimenta ulteriormente il mistero: la cassa posizionata da Chaouqui potrebbe contenere documenti o oggetti relativi al caso, che potrebbero finalmente svelare verità nascoste e collegamenti finora ignorati.

    Pietro Orlandi, che da oltre 40 anni lotta per conoscere la verità sulla scomparsa della sorella, ha commentato positivamente le nuove rivelazioni, auspicando che Chaouqui venga convocata ufficialmente dalla Commissione per chiarire il suo racconto. “Sono contento, l’ha detto spontaneamente e mi auguro che la chiamino per capire se il suo discorso è vero o inattendibile,” ha dichiarato Orlandi.

    Un incontro pubblico per ricordare e cercare risposte

    Oggi pomeriggio, in Campidoglio, nella Sala della Protomoteca, si terrà un incontro pubblico dal titolo “41 anni senza arrendersi”. L’evento è stato organizzato per mantenere alta l’attenzione sul caso e per commemorare il compleanno di Mirella Gregori, anch’essa scomparsa misteriosamente nel 1983. All’evento interverranno il senatore Andrea De Priamo, presidente della Commissione di inchiesta, e Francesco Silvestri, deputato membro della Commissione.

    Pietro Orlandi ha espresso la sua volontà di rispondere a tutte le domande e di confrontarsi con il pubblico per discutere dei tanti interrogativi che questa vicenda continua a sollevare. “Non voglio più tanto parlare io, quanto avere la possibilità di rispondere ai tanti dubbi,” ha affermato. Inoltre, ha sottolineato il legame emotivo con il caso di Mirella Gregori, ricordando che proprio oggi sarebbe stato il suo compleanno, rafforzando la necessità di verità e giustizia anche per lei.

      Cronaca

      Bayesian, mistero sull’affondamento e i decessi: Mike Lynch è davvero morto annegato?

      Le autorità stanno ancora indagando sulle circostanze del naufragio del superyacht Bayesian, che ha visto la morte di Mike Lynch, 59 anni, sua figlia Hannah, 18 anni, e altri quattro passeggeri. Dubbi e misteri avvolgono l’incidente, con un focus particolare sulla vera causa dei decessi, soprattutto quello della giovane Hannah, la cui morte non è stata ancora chiaramente spiegata.

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        L’affondamento dello yacht Bayesian al largo della costa di Porticello, in Sicilia, ha lasciato dietro di sé non solo un drammatico bilancio di vite umane, ma anche una scia di interrogativi che le indagini stanno cercando di chiarire. Tra i sette deceduti, il magnate della tecnologia Mike Lynch e sua figlia Hannah, morti insieme in circostanze che sollevano più dubbi che risposte. Le autorità britanniche e italiane sono impegnate in un’indagine complessa che coinvolge non solo le dinamiche dell’affondamento, ma anche le cause esatte delle morti, che al momento sono avvolte nel mistero.

        La causa della morte di Hannah Lynch è ancora sotto esame

        Secondo la Coroner’s Court di Ipswich, la morte di Mike Lynch è stata ufficialmente registrata come annegamento, un destino condiviso con altri passeggeri a bordo del superyacht lungo 56 metri. Tuttavia, la causa della morte di sua figlia, Hannah, è ancora sotto esame. L’indagine si complica ulteriormente in considerazione delle circostanze in cui il Bayesian è affondato: una tempesta improvvisa, onde altissime e condizioni meteorologiche avverse, che sembrano essere arrivate senza preavviso, avrebbero colpito la nave a sorpresa.

        Le dinamiche del naufragio restano opache

        L’incidente ha avuto luogo nelle prime ore del 19 agosto, tra le 4:15 e le 4:45 del mattino, quando il veliero, con a bordo 22 persone tra passeggeri ed equipaggio, è stato travolto da un improvviso cataclisma. Le dinamiche del naufragio, però, restano opache. Sebbene sia stata avviata un’indagine tecnica da parte della Marine Accident Investigation Branch (MAIB) britannica e della Procura di Termini Imerese, i particolari sulle reali cause dell’affondamento sono tutt’altro che chiari. L’inchiesta preliminare ha evidenziato che il superyacht era a meno di una miglia nautica dalla costa, ma le circostanze in cui si è verificato l’inabissamento, descritto come “rapido e improvviso”, non combaciano con un semplice incidente provocato da una tempesta.

        Le morti sono state ufficialmente registrate alle 5 del mattino

        Il sovrintendente Mike Brown, della polizia di Suffolk, ha dichiarato che tutte le morti sono state ufficialmente registrate alle 5 del mattino, ma ciò che ha contribuito esattamente a determinare i decessi, specialmente quello di Hannah, resta da stabilire. I referti preliminari e l’analisi dei corpi, recuperati a diverse profondità, rivelano dettagli ancora frammentari e inconcludenti.

        Per Mike Lynch l’ipotesi dell’annegamento sembra essere confermata

        Il caso di Hannah, in particolare, solleva domande preoccupanti. Mentre per il padre Mike l’ipotesi dell’annegamento sembra essere confermata, gli investigatori non escludono altre possibilità per la giovane: potrebbe esserci stata una concussione o un colpo ricevuto prima dell’entrata dell’acqua nella nave, o una condizione medica preesistente potrebbe aver contribuito al decesso.

        Le misure di sicurezza a bordo

        Inoltre, ci si interroga sulle misure di sicurezza a bordo. Sebbene lo yacht fosse equipaggiato con sofisticati strumenti di navigazione e sicurezza, inclusi giubbotti di salvataggio e scialuppe, nessuno degli strumenti è stato apparentemente utilizzato o attivato durante l’emergenza. Questo solleva l’ipotesi che l’equipaggio possa non aver avuto il tempo di reagire, travolto dalla violenza della tempesta, o che qualcosa sia andato irrimediabilmente storto nei sistemi di allarme.

        C’è qualcosa che non è stato ancora rivelato sui momenti finali del Bayesian?

        Tra le vittime del naufragio, oltre a Lynch e sua figlia, ci sono anche Jonathan e Judy Bloomer, rispettivamente 70 e 71 anni, coniugi e personalità di spicco della finanza britannica. La loro morte, anch’essa attribuita inizialmente all’annegamento, sta sollevando ulteriori preoccupazioni: c’è forse qualcosa che non è stato ancora rivelato sui momenti finali a bordo del Bayesian?

        Mike Lynch era molto rispettato in patria

        Il caso ha sollevato un’ondata di attenzione mediatica, anche perché la famiglia Lynch è nota non solo per il suo successo nel campo della tecnologia, ma anche per il coinvolgimento filantropico e la partecipazione attiva in diverse cause sociali. Mike Lynch, fondatore di Autonomy Corporation e figura di primo piano nell’industria tech britannica, era molto rispettato nel settore e la sua morte ha lasciato un vuoto nella comunità imprenditoriale.

        Occorre far chiarezza

        La tragedia del Bayesian rappresenta un colpo non solo per le famiglie delle vittime, ma anche per l’opinione pubblica, che ora attende con ansia il risultato delle inchieste giudiziarie e tecniche. La speranza è che le investigazioni possano portare finalmente chiarezza su cosa abbia realmente causato l’affondamento del veliero e sulle reali dinamiche della morte di sette persone.

        In attesa dell’udienza del 15 aprile prossimo, le domande rimangono molte

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          Italia

          La nuova truffa telefonica arriva con gli SMS ruba-credito

          Il nuovo raggiro arriva con un SMS che invita a contattare un falso servizio clienti. Una volta in linea, il credito telefonico viene sottratto mentre l’utente resta in attesa.

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            Sta circolando una nuova truffa telefonica che ruba il credito dalla linea mobile. Numerosi youtuber e content creator stanno segnalando in rete casi di persone cadute nella trappola. L’imbroglio avviene tramite un SMS che invita a chiamare un numero a tariffa maggiorata. Durante l’attesa, il credito viene sottratto progressivamente.

            Cosa dice il messaggio che deve insospettire

            Il messaggio SMS appare formale e ben strutturato, con questo contenuto: “La invitiamo a contattare i nostri uffici USI per una comunicazione importante. Chiami il numero 8938939383“. Una volta effettuata la chiamata, una voce registrata risponde dicendo: “Attenda in linea per non perdere la priorità acquisita“. Questo dettaglio dovrebbe insospettire, poiché normalmente tali frasi si sentono quando si chiama un vero servizio clienti.

            Primo campanello d’allarme: l’attesa troppo lunga

            L’attesa non è altro che una trappola per sottrarre credito dal vostro conto telefonico. Il consiglio è quello di interrompere immediatamente la chiamata e contattare il vostro operatore. Probabilmente noterete che parte del vostro credito è stato sottratto. Se avete attivato una ricarica automatica collegata al conto bancario, potreste anche ritrovarvi con un rinnovo automatico, aggravando il problema. Tuttavia, non tutte le linee telefoniche sono soggette a questo meccanismo, poiché il trucco si basa su numeri a tariffa maggiorata.

            Come funzionano le tariffe maggiorate

            Quando si chiamano numeri premium, noti anche come numeri a sovrapprezzo o a valore aggiunto, il chiamante paga una tariffa extra per il servizio telefonico offerto. Parte di questo costo aggiuntivo viene riconosciuto a chi ha attivato la numerazione, in quanto responsabile del servizio erogato.

            Cos’è una tariffa maggiorata?

            Si tratta di numerazioni telefoniche non geografiche che comportano un costo superiore rispetto alle chiamate standard. È importante ricordare che numeri che iniziano con 800, 803 o 900 sono gratuiti, mentre quelli che cominciano con 199, 892, 893, 894, 895, 899, 178 e 44 sono a pagamento e soggetti a tariffe speciali.

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              Storie vere

              Un bacio potrebbe ucciderla, la lotta quotidiana di Caroline contro la malattia rara

              Un gesto semplice come dare un bacio può provocarle difficoltà respiratorie, gonfiore della gola e perdita di coscienza. La difficile vita di una 25enne alle prese con una rara sindrome.

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                Si chiama Caroline Cray Quinn, la ragazza di 25 anni, costretta a convivere con la sindrome da attivazione dei mastociti (MCAS) che le proibisce di dare un bacio. O quasi. La sindrome è una condizione rara e potenzialmente mortale che trasforma anche i gesti più comuni, come dare un bacio, in un grave rischio per la sua salute.

                La sindrome da attivazione dei mastociti è una minaccia invisibile

                Una persona su 150mila soffre di MCAS, una malattia che provoca reazioni allergiche estreme a cibi, profumi e comuni fattori ambientali. Nel caso di Caroline i suoi sintomi includono difficoltà respiratorie, gonfiore della gola e perdita di coscienza. Per prevenire tali reazioni, può mangiare solo due alimenti: avena e una formula nutrizionale preparata appositamente per lei.

                Un bacio che può essere fatale

                Anche un bacio può innescare una reazione pericolosa per Caroline. Per questo motivo, il suo partner, Ryan, deve osservare rigide precauzioni prima di un gesto così semplice. Per prima cosa deve lavarsi i denti con molta attenzione, non può mangiare nelle tre ore precedenti e deve evitare gli allergeni principali 24 ore prima. Nonostante ciò, Caroline affronta la situazione con ironia, dicendo che queste regole possono rivelare l’interesse reale di un partner nei suoi confronti.

                La diagnosi tardiva e l’impatto sulla vita quotidiana

                Nonostante soffrisse di allergie dall’infanzia, Caroline ha ricevuto la diagnosi di MCAS solo nel 2017, quando una reazione a una contaminazione incrociata ha scatenato una serie di episodi anafilattici. Da allora, la sua vita è cambiata radicalmente, e persino attività normali come andare in spiaggia per lei sono diventate assai rischiose.

                Bacio o non bacio? La forza di non arrendersi

                Nonostante le difficoltà, Caroline non si lascia abbattere e dice che non intendere smettere di vivere per paura. Con coraggio e determinazione, continua a vivere la sua vita, affrontando la malattia con molto umorismo – l’arma migliore – e con tanta voglia di non rinunciare ai piccoli piaceri della quotidianità.

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