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La famiglia Siffredi: dove il porno è solo una fabbrica e la fede è una questione di stile

Lorenzo Tano, figlio del celebre attore Rocco Siffredi, si racconta senza filtri, rivelando come sia cresciuto in un ambiente unico e senza tabù. Dalla sua infanzia alla Siffredi Academy, Lorenzo condivide la sua visione del mondo dei film a luci rosse e della famiglia, dimostrando che, per lui, la vita è un viaggio ricco di sfide e scoperte.

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    Lorenzo Tano, classe 1996, ha vissuto un’infanzia che molti considererebbero straordinaria, essendo il figlio di Rocco Siffredi. “Noi siamo cresciuti in questo mondo, senza sorprese e senza disagio”, ha dichiarato, rivelando che i suoi genitori non hanno mai nascosto la loro professione. “Credo che mio padre sia stato molto invidiato dai suoi colleghi, i suoi video hanno raccolto oltre 3 miliardi di visualizzazioni”.

    Parlando del suo rapporto con la figura paterna, Lorenzo ha affermato: “Rocco è riuscito a distinguere il lavoro dalla vita in famiglia. Il porno è come una fabbrica, mancano i sentimenti”. Questa separazione ha permesso alla famiglia di mantenere una certa normalità, nonostante l’ambiente di lavoro di Rocco. Lorenzo ha anche spiegato che la madre, Rosa, ha sicuramente vissuto momenti di gelosia, ma che entrambi i genitori hanno trovato un equilibrio.

    Quando gli viene chiesto se ha mai considerato di cambiare il suo cognome in Siffredi, risponde con un sorriso: “In realtà mi chiamo Lorenzo Siffredino Carmela Tano”. Il riferimento alla nonna è affettuoso e rappresenta un legame con le radici familiari.

    Carmela, la madre di Rocco Siffredi, aveva sempre nutrito un desiderio particolare per il suo primogenito: sperava che un giorno potesse diventare prete. Questa aspirazione era radicata in valori tradizionali e in una visione di vita che lei riteneva fosse la migliore per lui. Tuttavia, con il passare del tempo e l’emergere della vera vocazione di Rocco, Carmela si rese conto che il cammino del figlio era destinato a essere diverso. Rocco scelse di intraprendere una carriera nel mondo del porno, un settore lontano dagli ideali religiosi che lei aveva sperato per lui.

    “Avrei voluto fare il pilota di Formula 4 e delle Frecce Tricolori, ma sono troppo alto”, dice Lorenzo, scherzando. Anche se non ha seguito questa strada, ha trovato un altro modo di lavorare nel settore, collaborando con Rocco come regista. “Oggi lavoro con lui, ma a chi mi domanda se continuerò quando lui smetterà, rispondo di no. Lui è lui”.

    Un aspetto affascinante della famiglia Siffredi è la loro capacità di affrontare le difficoltà con apertura. “I miei genitori non hanno mai nascosto nulla. Hanno un accordo, e certamente anche loro hanno avuto momenti difficili”, ha condiviso Lorenzo. Inoltre, ha rivelato che insieme hanno lanciato una piattaforma di educazione sessuale, la Siffredi Academy, per educare le persone su come approcciarsi meglio al sesso e per diventare pornostar.

    Riguardo ai suoi obiettivi futuri, Lorenzo ha affermato: “Abbiamo girato oltre 300 video e vogliamo arrivare a 6.000 in tre lingue”. Con una visione chiara e un forte legame familiare, Lorenzo Tano continua a navigare il suo percorso in un mondo che conosce bene, dimostrando che il successo può assumere molte forme.

    In questo contesto, la storia di Lorenzo e della sua famiglia offre uno spaccato interessante su come le differenze culturali e le esperienze di vita possano plasmare la percezione del mondo, il lavoro e le relazioni.

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      Sceneggiata o strategia? Gioco di specchi fra Paola Ferrari e Sonia Bruganelli

      Il dibattito tra Paola Ferrari e Sonia Bruganelli si infiamma, con accuse di “sceneggiata” da una parte e difese contro le “vigliaccherie sociali” dall’altra. Scopriamo le posizioni di queste due donne forti e le reazioni che stanno scuotendo il panorama televisivo italiano.

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        In un clima di tensione e polemica, le personalità di Paola Ferrari e Sonia Bruganelli si sono scontrate in un vivace dibattito sui social e in TV. Ferrari, storica giornalista, ha definito le lacrime di Bruganelli durante un Instagram Live come una “sceneggiata”, suscitando reazioni forti. Dall’altra parte, Barbara Alberti ha difeso Bruganelli, etichettando le critiche come “vigliaccherie sociali”. Ma chi sono realmente queste due donne?

        Chi Sono Paola Ferrari e Sonia Bruganelli?

        Paola Ferrari è una figura di spicco della televisione italiana, con oltre tre decenni di carriera nel giornalismo. Riconosciuta per il suo stile incisivo, Ferrari affronta tematiche di rilevanza sociale con grande abilità.

        Sonia Bruganelli, ex moglie di Paolo Bonolis, ha costruito una carriera come imprenditrice e opinionista. La sua partecipazione a “Ballando con le stelle” le ha dato una visibilità maggiore, ma ha anche attirato critiche e polemiche.

        Barbara Alberti, scrittrice e sceneggiatrice, è nota per il suo pensiero critico e la difesa delle donne, specialmente in situazioni di ingiustizia sociale.

        L’Accusa di Paola Ferrari

        Durante il suo intervento, Paola Ferrari ha espresso scetticismo verso la sincerità di Sonia Bruganelli. “Questa sceneggiata, piena di lacrime e sentimento,” ha dichiarato, “è un tentativo di mostrarsi come un’anima sensibile in un momento di alta competizione.”

        La Difesa di Barbara Alberti

        Barbara Alberti ha preso le difese di Bruganelli, denunciando il clima di ostilità che la circonda. Ha sottolineato come, una volta separata da un uomo di grande rilevanza pubblica, Sonia sia diventata un bersaglio facile per le critiche. “È una vigliaccheria sociale tipica,” ha affermato.

        La Risposta di Sonia Bruganelli

        Sonia ha continuato a sostenere che le sue parole siano state fraintese e che le critiche siano una conseguenza della sua visibilità. Con il suo spirito provocatorio, ha ribadito che il suo intento non è mai stato quello di suscitare polemiche, ma piuttosto di affrontare le sfide di un ambiente altamente competitivo.

        Il confronto tra Paola Ferrari e Sonia Bruganelli mette in luce non solo le dinamiche del mondo dello spettacolo italiano, ma anche il modo in cui le donne vengono giudicate e trattate in situazioni di crisi. La difesa di Barbara Alberti aggiunge un’importante dimensione al dibattito, ricordandoci che le sfide personali sono spesso amplificate dal giudizio pubblico.

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          Benessere

          Altro che dieta, vai in bicicletta: pedala per 1 ora e bruci fino a 1000 calorie!

          L’abitudine di andare in bicicletta quotidianamente si rivela un vero toccasana per il corpo e il benessere, offrendo un modo piacevole e sostenibile per perdere peso e migliorare la salute generale.

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            È un investimento prezioso per la salute, è una scelta ecologica ed economica. Che si tratti di un giro rilassante nel parco, di un tragitto per andare al lavoro o di un’escursione più impegnativa, andare in bicicletta offre una miriade di benefici che possono migliorare la qualità della vita.

            Un’ora al giorno per una vita migliore
            Andare in bicicletta è molto più che un semplice passatempo o un mezzo di trasporto ecologico. Trascorrere almeno un’ora al giorno pedalando può trasformarsi in un’arma segreta per migliorare la salute fisica e mentale, aumentare il benessere generale e persino contribuire alla sostenibilità ambientale.

            Andare in bicicletta è un esercizio aerobico eccellente che rafforza il cuore, riduce il rischio di malattie cardiovascolari e migliora la circolazione sanguigna. Un’ora di ciclismo moderato al giorno può ridurre significativamente il rischio di infarto e ictus.

            Pedalare coinvolge vari gruppi muscolari, in particolare quelli delle gambe, glutei e addominali. Questo esercizio aiuta a tonificare e rafforzare i muscoli, migliorando anche la postura e la stabilità.

            Andare in bicicletta è un’attività che brucia molte calorie. In un’ora di bicicletta, si possono bruciare tra 400 e 1000 calorie, a seconda dell’intensità e del peso corporeo. Questo lo rende un ottimo strumento per la perdita di peso e il mantenimento di un peso sano.

            In media, una persona di circa 70 kg brucia circa 500 calorie all’ora pedalando a un ritmo moderato (circa 19-22 km/h).
            Quindi, per bruciare 1000 calorie, dovremmo pedalare per circa 2 ore.

            Se consideriamo una velocità media di 20 km/h, questo si traduce in circa 40 km per bruciare 1000 calorie.

            Inoltre…
            Diversi studi hanno dimostrato che andare in bicicletta può essere efficace nel trattamento della depressione. La combinazione di attività fisica e tempo trascorso all’aperto contribuisce a migliorare il benessere mentale.

            Utilizzare la bicicletta come mezzo di trasporto quotidiano contribuisce a ridurre le emissioni di CO2 e l’inquinamento atmosferico. Ogni chilometro percorso in bicicletta invece che in auto aiuta a proteggere l’ambiente.

            La bicicletta è un mezzo di trasporto economico. Non richiede carburante, e i costi di manutenzione sono relativamente bassi rispetto a quelli di un’auto. Inoltre, può ridurre le spese per il trasporto pubblico.

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              In primo piano

              Gabriella Pession: tra sogni infranti e nuove vie, la voce di un’attrice in movimento

              Gabriella Pession è un’attrice poliedrica, che ha vissuto tra diverse nazioni e culture, trovando in ogni esperienza spunti per la sua crescita personale e professionale. Dalla carriera di pattinatrice artistica a quella di attrice di successo, il suo percorso è costellato di sfide e trionfi

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                Gabriella Pession, attrice e ex pattinatrice, ha recentemente rivelato che la sua vita è stata un continuo viaggio tra continenti e passioni. “Ho cambiato 23 case in dieci anni”, ha dichiarato con un sorriso, accennando alle sue avventure personali e professionali. Nata negli Stati Uniti, ha vissuto in Australia e Dublino, ma ora è tornata in Italia, la terra che sente come casa.

                Sebbene la recitazione sia diventata la sua professione principale, Pession ha confessato che il suo sogno giovanile era quello di cantare. “Recitare è stato quasi un ripiego”, ha detto, rivelando che in gioventù era un’atleta di pattinaggio artistico. Tuttavia, un infortunio ai legamenti del piede l’ha costretta a rinunciare a quel sogno. “Mia nonna mi aveva avvisato: il pattinaggio diventerà un problema per te”, ha ricordato. Dopo l’incidente, ha cercato di adattarsi, ma la competizione in un contesto di gruppo non le si addiceva.

                L’attrice ha anche affrontato momenti bui nella sua vita. “Non ero anoressica, ma ho vissuto una depressione giovanile”, ha rivelato, sottolineando l’importanza della salute mentale. Pession è un’appassionata sostenitrice della psicologia e ha intrapreso un percorso terapeutico per comprendere meglio se stessa. “Chiedere aiuto è una cosa bellissima”, ha affermato, ponendo l’accento sul valore della vulnerabilità.

                Nel corso della sua carriera, ha anche tratto ispirazione dalla musica, citando Michael Jackson come una delle sue icone. “Quando ho incontrato Leonardo Pieraccioni, mi ha chiesto se fossi davvero quella che si era lanciata all’inseguimento di Michael Jackson”, ha raccontato con una risata.

                Gabriella ha parlato anche del suo rapporto con suo padre, un pianista e scultore che ha influenzato profondamente la sua vita. “Dal risentimento sono passata alla comprensione”, ha affermato, riflettendo su come le esperienze dell’infanzia abbiano modellato la sua visione del mondo. Oggi, la Pession sta lavorando a una serie che esplora il tema del perdono, riflettendo sul viaggio di una donna che cerca di fare pace con il proprio passato. “Voglio raccontare come si può trovare la serenità a 40 anni”, ha spiegato.

                Infine, l’attrice ha condiviso dettagli sulla sua vita familiare con l’attore Richard Flood e il loro figlio Giulio, descrivendo come la maternità le abbia offerto una nuova prospettiva. “Sono felice quando perde a tennis, è una scuola di vita”, ha concluso, mostrando il suo impegno nel trasmettere valori di disciplina e resilienza al suo bambino. Gabriella Pession è, insomma, un’anima empatica che abbraccia il suo passato per affrontare il futuro con determinazione.

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