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Gossip

La resilienza di Belen: “Ho pregato di guarire”

Storia di forza interiore quella di Belen che ha combattuto la difficile battaglia contro la depressione e il percorso di fede che l’ha aiutata a superarla. Una notevole testimonianza per poter ispirare altri che stanno affrontando sfide simili.

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    “Non conosci il dolore finché non ti sei seduto e hai pregato Dio di guarire il tuo dolore”
    Belen ha attraversato di recente un periodo estremamente difficile, affrontando non solo la separazione da Stefano De Martino, ormai suo ex marito, ma anche una battaglia personale con la salute mentale e il senso di solitudine.

    L’argentina sta condividendo questo suo momento di profonda introspezione sui social e in televisione, suggerendo che il vero dolore e la vera guarigione possono essere compresi solo attraverso un processo di riflessione e di ricerca interiore.

    Belen si racconta a Mara Venier durante “Domenica in”
    Che la showgirl abbia superato con l’iuto della fede e la sua testimonianza personale, aggiunge ulteriore peso a questa affermazione, poiché sembra che abbia vissuto esperienze che l’hanno portata a contemplare il significato del dolore e della guarigione.

    “È una grande malattia, è una brutta bestia”!
    La diva esprime la sua opinione sulla personale esperienza con la depressione, una malattia grave che può avere un impatto devastante sulla vita di una persona. “È come una bestia che si insinua nella mente e nell’anima, causando dolore emotivo, disperazione e un senso di vuoto”. È importante riconoscere la depressione come una malattia legittima e trattarla con la stessa serietà di qualsiasi altra condizione medica.


    È fondamentale che coloro che soffrono di depressione cercino aiuto e supporto, e molte persone si rivolgono alla fede quando attraversano periodi di grande difficoltà o dolore, e la nostra showgirl Belen Rodriguez suggerisce di trovare conforto e sostegno spirituale anche nelle gioie e nelle sfide quotidiane della vita.

    La fede come medicina

    La fede può essere una fonte di forza e guida in molti momenti diversi, non solo quando si tocca il fondo, ma anche nelle fasi più stabili e serene della vita. Ognuno ha il proprio percorso spirituale, e ciò che conta è trovare ciò che funziona meglio per sé stessi.

      Gossip

      Raffaella Carrà e Juan Carlos: rivelazioni bollenti su un amore segreto tra la regina della TV e il re di Spagna

      A cinquant’anni dal presunto flirt tra la Carrà e il re di Spagna, la giornalista Pilar Eyre rilancia: tra balli sensuali e canzoni allusive, il legame tra la regina della TV e il sovrano spagnolo sarebbe andato oltre le apparenze. Dalle cravatte gialle ai luoghi segreti, Eyre ricostruisce un rapporto fatto di incontri privati e messaggi in codice.

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        La Raffa nazionale e il re Juan Carlos, una love story mai confermata che sembra uscita da un romanzo. A rispolverare il gossip è Pilar Eyre, giornalista esperta della casa reale spagnola, che, tra una rivelazione e l’altra, sgancia una vera bomba sulla vita privata della regina della TV italiana: negli anni ’70, Raffaella Carrà sarebbe stata l’amante di Juan Carlos.

        Tutto comincia quando un ex colonnello dell’intelligence spagnola, Amadeo Martínez Inglés, rivela che il re emerito, famoso per la sua “galanteria”, sarebbe stato ripreso in una quantità impressionante di video compromettenti. E, come a confermare la fama del sovrano, Eyre rivela un vecchio gossip mai passato di moda: tra le tante amanti del re, ci sarebbe stata anche Raffaella Carrà. Il dettaglio rivelatore? Una cravatta gialla Hermès, indossata dal re durante un discorso pubblico, che Raffaella avrebbe confidato a un’amica di avergli regalato. Un dettaglio intimo che la Carrà commenta in modo leggero, ma che alla giornalista spagnola basta per tirare il filo di un’avventura appassionata.

        Incontri segreti e fughe romantiche
        Secondo Eyre, gli incontri tra Juan Carlos e Raffaella avvenivano in un appartamento vicino a un ristorante italiano a Madrid, dove la coppia si ritrovava lontano da occhi indiscreti. A quei tempi, la Carrà stava conquistando la Spagna con i suoi successi musicali e un’immagine seducente, ma mai volgare, fatta di brani come Fiesta e A far l’amore comincia tu. Juan Carlos, già sposato con Sofia di Grecia e tutt’altro che fedele, aveva appena ereditato il trono dal dittatore Francisco Franco, e Raffaella divenne una presenza fissa a Madrid e in TV.

        Ma il 1975 non è solo l’anno della fama: è anche quello dei primi scricchiolii nella relazione con Gianni Boncompagni. “La mia vita era un continuo viaggio tra la Spagna e il Sudamerica, e il nostro rapporto ne risentiva”, raccontò la Carrà anni dopo. A quanto pare, la showgirl trovò un degno confidente nel giovane re, che all’epoca viveva una vita di libertà e incontri galanti, sfidando i rigidi costumi della monarchia spagnola. Così, mentre Boncompagni restava a casa a Roma, Raffaella avrebbe ceduto alle lusinghe di Juan Carlos, trovando tra canzoni e apparizioni televisive il tempo per una passione tenuta ben lontana dai riflettori.

        Una love story tra simboli e omaggi regali
        Per confermare ulteriormente il legame, Eyre descrive l’abitudine del re di indossare oggetti ricevuti dalle sue amanti, come il famoso Rolex d’oro donato da un’altra amante nota, la soubrette Bárbara Rey. Il re non dimenticò Raffaella neanche anni dopo: negli anni ’80, Juan Carlos assegnò alla Carrà l’onorificenza del Lazo, in riconoscimento del contributo dato alla diffusione della cultura spagnola all’estero. Una cerimonia ufficiale immortalò lo scambio di sorrisi e una stretta di mano che, ora sappiamo, nascondeva molto di più.

        Dal passato alla leggenda
        Mentre Juan Carlos continuava a intrecciare relazioni, inclusa quella con Corinna Larsen – il cui famoso safari in Botswana fu uno scandalo memorabile – Raffaella portava avanti una carriera incredibile, con tanto di ritorno trionfale in Spagna negli anni ’90. Con il programma ¡Hola Raffaella!, la Carrà si consacrò definitivamente nel cuore degli spagnoli. Ma ora, alla luce delle nuove rivelazioni, quel legame con la Spagna assume un sapore diverso, quasi malinconico, come se dietro ogni “Pedro” e “Fiesta” si celasse il ricordo di un flirt regale.

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          Gossip

          Massimo Lopez svela la verità sulla sua sessualità: «Etero single? Poco convinto»!

          L’attore comico Massimo Lopez smentisce categoricamente le voci sulla sua sessualità, chiarendo la sua posizione sull’amore e le relazioni.

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            Massimo Lopez, celebre per il suo talento e la sua carriera nel mondo dello spettacolo, ha deciso di rompere il silenzio dopo un’intervista che lo aveva definito “etero single”. Con un post su Instagram, l’attore ha voluto chiarire una volta per tutte la sua posizione sulla sessualità, smontando ogni etichetta che gli fosse stata appiccicata.

            “Non ho mai detto di essere etero”, ha scritto Lopez, rispondendo a chi lo aveva definito come tale. Il suo messaggio è chiaro: “Nella mia vita l’amore ha avuto tante forme”. Un’affermazione che riflette una visione aperta e fluida dell’amore, ben lontana dalle rigide categorizzazioni.

            Il discorso si fa ancora più personale quando l’attore si confida sulla sua condizione di single: “Single, ma pieno di amore per gli amici che contano, quelli di una vita”. Lopez non ha nascosto il suo rammarico per non aver avuto, forse, relazioni più stabili: “Avrei voluto conoscerli anch’io questi fidanzati che mi attribuiscono, ma posso dire questo: sono etero single poco convinto”.

            In un mix di ironia e sincerità, Lopez ha anche aggiunto che, nonostante non gli manchi un partner, “un vero compagno non mi manca più di tanto” grazie alla solida rete di amici che considera più che familiari. Un’ulteriore prova che, per lui, l’amore non è solo quello romantico, ma anche quello che si costruisce nel corso degli anni con chi ti sta accanto.

            Massimo Lopez, quindi, ribadisce il suo no a qualsiasi definizione ristretta della sessualità, mettendo al primo posto le relazioni autentiche e l’amore in tutte le sue forme.

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              Personaggi

              Matilda De Angelis, tra libertà, “palle” e un po’ di terapia: “Recitare mi libera da ogni vergogna”

              L’attrice 29enne non ha peli sulla lingua: dal nudo come “terapia” ai progetti scelti “per egoismo”. In un mondo di pressioni, la De Angelis tiene duro, anche se ogni tanto pensa a mollare i social.

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                Matilda De Angelis, 29 anni, carismatica e affermata a livello internazionale, è una di quelle attrici che non passa inosservata, non solo per il talento. Interprete dalla carriera fulminante, Matilda è diventata famosa non solo in Italia, ma anche all’estero, interpretando ruoli intensi e audaci come in The Undoing, dove ha recitato al fianco di Nicole Kidman e Hugh Grant, e più recentemente in Citadel: Diana, il successo mondiale che l’ha portata sotto i riflettori. Ma oggi, ciò che la porta a fare parlare di sé non sono tanto le sue performance cinematografiche, quanto il rapporto disinvolto che ha col suo corpo e con la libertà di esprimersi.

                “Sono a mio agio con l’usare tutta me stessa nel lavoro,” racconta con una naturalezza che lascia a bocca aperta. Quando si parla di scene di nudo, Matilda non ha dubbi: “Recitare mi dà la libertà di non vergognarmi, è terapeutico,” afferma. Una sicurezza conquistata con fatica, che la vede serena nell’utilizzare anche il nudo come espressione artistica: “C’è uno scollamento tra chi sono io e chi sono quando recito,” continua. Il set per lei è un luogo protetto, dove la vergogna sembra non esistere, uno spazio che le consente di esplorare sfaccettature di sé stessa e dare vita a personaggi complessi e sfidanti.

                Ma la strada per arrivare a questa sicurezza non è stata semplice. “Ho dovuto lavorare su me stessa, anche in terapia,” racconta, riferendosi alle pressioni continue che il mondo dello spettacolo le ha rovesciato addosso. D’altronde, come lei stessa ammette, la vita sotto i riflettori può essere spietata, e le critiche, in un ambiente così esigente, non mancano mai. “Ho sempre dovuto lavorare per ingrossarmi le spalle… e, se posso dirlo, anche le palle!” aggiunge con una risata, rivelando un lato ironico e combattivo che ha imparato a sfruttare per mantenere la sua serenità.

                Parlando di sé, Matilda ammette che ogni progetto lo sceglie con una punta di “egoismo”: “Scelgo i progetti pensando ai cavoli miei,” afferma, senza mezzi termini. Per lei, ogni ruolo rappresenta un’opportunità di crescita, ma è lei stessa a decidere cosa fa davvero per lei. “Non voglio rimanere intrappolata in ruoli comodi o di routine, preferisco rischiare.” Così, tra scene di nudo, ruoli complessi e battute sul set, l’attrice si è costruita una carriera solida che, al di là di qualsiasi critica, le ha permesso di esprimere un’identità autentica e libera.

                E a proposito di critiche, Matilda ha dovuto affrontare anche quelle legate alla sua immagine. Non ha mai nascosto di aver sofferto di acne, e sui social ne aveva parlato apertamente per sensibilizzare i suoi fan. Ma l’ondata di hater non si è fatta attendere: molti l’hanno attaccata proprio su questo aspetto, rendendo il suo rapporto con i social ancora più complicato. “L’acne mi ha fatto dannare e soffrire,” racconta, ma oggi è convinta che parlarne sia stata la scelta giusta. Tuttavia, la vicenda ha contribuito a prendere una decisione importante: ridurre la sua presenza online. “Meglio confrontarsi con le persone nel mondo reale. Non voglio essere alla mercé di tutti e farmi avvelenare la vita,” confessa.

                Nel mondo delle stelle, dove ogni dettaglio è esaminato al microscopio, Matilda De Angelis ha trovato il suo equilibrio. Si è costruita una corazza, tra uno scatto d’ira verso i social e un’invidiabile nonchalance sul set. E, nel frattempo, continua a scegliere ruoli che la rispecchiano e la rappresentano, senza filtri. Chi la conosce bene sa che Matilda non è il tipo che si nasconde dietro un’immagine perfetta: è autentica, diretta e, soprattutto, totalmente libera.

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