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Televisione

Il mortorio della tv afgana: il ministero talebano banna tutte le immagini di esseri viventi

Niente più volti o esseri viventi sui media afghani, accusati di violare la legge islamica secondo il Ministero per la Propagazione della virtù e la prevenzione del vizio. L’Afghanistan scivola ancora più in basso nella repressione della libertà di espressione.

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    Il ministero della morale talebano annuncia la legge che vieta ai media di pubblicare immagini di tutti gli esseri viventi, perché contrarie alla legge islamica – Il mese scorso i talebani hanno chiuso la TV di stato, colpevole di aver diffuso delle immagini di persone e di animali…

    L’Afghanistan dei talebani sembra voler rispolverare il Medioevo e farlo suo. L’ultima trovata del Ministero per la Propagazione della Virtù e la Prevenzione del Vizio è un ordine bello e buono: nessun media, sia esso una testata giornalistica, una tv o una radio, potrà pubblicare immagini di esseri viventi. Non importa se siano umani, animali o, chissà, forse persino piante troppo animate: l’importante è non mostrarli, punto.

    Lo ha annunciato – e con grande convinzione – Saiful Islam Khyber, il portavoce di un dicastero che sembra uscito direttamente da un incubo distopico: “La legge si applica a tutto l’Afghanistan… e sarà applicata gradualmente”. Gradualmente, però: non sia mai che tutto il popolo afghano, già stremato da due anni di oppressione talebana, venga traumatizzato troppo in fretta dalla scomparsa di volti e animali dai media.

    Immagini proibite, ma perché?
    La spiegazione fornita è, ovviamente, che queste immagini sarebbero “contrarie alla legge islamica”. Quale passaggio del Corano vieti specificamente di guardare un animale su uno schermo resta ancora da chiarire, ma poco importa. Con i talebani le spiegazioni non sono poi così rilevanti: quello che conta è l’obbedienza, cieca e assoluta.

    Il mese scorso, i talebani avevano già fatto parlare di sé per aver spento il segnale della TV di stato afgana. La colpa? Aver trasmesso immagini di esseri viventi. Eh sì, anche le TV non sono immuni dalla censura, e, se non si adeguano, rischiano la chiusura. Ma che ci aspettiamo da chi già dal 2021 ha cancellato i volti delle presentatrici dagli schermi, obbligando le poche donne rimaste a parlare solo a patto che fossero velate fino agli occhi?

    Il tramonto dei media in Afghanistan
    Questa nuova legge rischia di segnare un altro passo verso il baratro per il mondo dell’informazione in Afghanistan. La paura è che, privati anche solo dell’immagine di un volto, i media locali diventino solo l’eco di una propaganda talebana sempre più opprimente. Un vero “mortorio”, se mai ce n’è stato uno, e questa volta nel senso più letterale del termine: niente volti, niente vita.

    Del resto, i talebani non sono nuovi a queste uscite. L’Afghanistan sotto il loro regime sembra destinato a tornare a essere un Paese senza immagini, senza voci libere, e – ormai è chiaro – senza neanche più esseri viventi sugli schermi.

      Televisione

      Tutti pazzi per Alberto Angela! Fra i tanti anche il collega Alberto Matano

      Del figlio dell’indimenticabile Piero, il conduttore de La vita in diretta apprezza competenza ed educazione. Con il raro dono di riuscire ad unire davanti alla tv generazioni diverse.

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        Alberto Matano è un giornalista e conduttore molto apprezzato. Anche se in Viale Mazzini non è l’unico Alberto ad essere stimato per le sue qualità. Il padrone di casa de La vita in diretta si spartisce onori e gloria con il figlio di Piero Angela, entrambi due colonne della Rai negli ultimi anni.

        Lui riesce ad unire più generazioni

        Matano, attraverso una intervista rilasciata allo storico settimanale TV Sorrisi e Canzoni, non ha certo fatto mistero della sua speciale stima nei confronti di Alberto Angela: “Mi piacciono la sua competenza ed estrema educazione, ogni anno viene da noi a lanciare le prime serate” ha confidato. Ammirando di lui la capacità naturale di unire davanti alla tv generazioni diverse, complice un linguaggio dal forte potere divulgativo ma che non riuslta mai noioso e formale.

        Matano presenza affettuosa per molti telespettatori

        Intanto Matano continua a tenere compagnia a milioni di telespettatori ogni pomeriggio con La vita in diretta, capace sempre di mietere ascolti di primo livello. Tantissimi italiani, infatti, seguono con passione il format pomeridiano del primo canale: “Una signora mi ha confidato che le ho fatto compagnia in un momento in cui non usciva più di casa, un’altra ha detto che guardare la mia camminata iniziale le porta fortuna” ha raccontato.

        Raccontando il nostro Paese dal vivo

        Nella fascia pomeridiana a lui affidata, ogni giorno Matano racconta una fetta di Italia, in tempo reale con la sua squadra di inviati sparsi sul territorio: “Il lavoro che ho fatto prima è il mio salvagente, al telegiornale ho imparato ad avere il distacco necessario, ma se c’è un servizio con una madre disperata che ha perso il figlio sono totalmente me stesso”.

        All’inizio fu motivo di crisi

        Matano ricorda: “Andai in crisi quando mi proposero la conduzione”. Per anni nel ruolo di mezzobusto del TG1, ricorda così il passaggio ad un’esperienza differente come La vita in diretta: “Andai in crisi quando me lo proposero, ero il giornalista del TG delle 20! Al telegiornale hai una visione parziale del tuo potenziale”. In seguito il conduttore e giornalista calabrese, – nativo di catanzaro – accettò, trovando la dimensione più giusta per trasformare il suo nuovo incarico in una dimensione di grande successo.

        Il suo esordio come romanziere

        Segnaliamo l’uscita del suo primo romanzo in libreria, che ha deciso di tuffarsi anche nell’avventura di scrittore. La sua fatica letteraria si intitola Vitamia. Il libro sarà disponibile dal 26 novembre, una storia che si svolge tra la Roma dei primi anni Novanta e le bellezze naturali e architettoniche della Magna Grecia. Nel libro si racconta di un amore unico e travolgente, come sanno esserlo soltanto i primi amori. In questo suo esordio letterario, Alberto Matano racconta una storia d’amore al tempo stesso semplice ed epica, coinvolgente e profonda, una celebrazione del vero amore che sfugge ad ogni etichetta e definizione.

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          In primo piano

          Simona Ventura e Paola Perego tornano in prima serata: Rai 2 prepara due programmi bomba!

          Dopo il successo di “Citofonare Rai2”, le due conduttrici più amate della TV italiana tornano alla guida di due show in solitaria: avventura e amore in prima serata. Simona Ventura e Paola Perego divise tra un adventure show e un dating show innovativo. Rai 2 punta forte su di loro.

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            Un ritorno che promette di far parlare e, soprattutto, di conquistare il pubblico: Simona Ventura e Paola Perego, sono pronte a tornare in scena su Rai 2, questa volta però separatamente, con due programmi a dir poco promettenti. Pare che le due conduttrici abbiano ricevuto l’incarico di guidare due show molto diversi tra loro, ma che, sulla carta, potrebbero essere un grande successo.

            Al momento, il programma che vedrà protagonista Simona Ventura è ancora avvolto nel mistero. Non si conosce il titolo ufficiale, né i dettagli più precisi, ma il formato sembra ispirarsi a grandi successi come Pechino Express.

            Inizialmente previsto per l’estate, il programma di Ventura è stato posticipato a breve, insieme al programma di Paola Perego, un’altra grande aspettativa per la rete.  Paola Perego torna alla conduzione con “My Mum, Your Dad”: il dating show che farà parlare ed è pronta a rientrare con una proposta fresca e innovativa. Il suo show, My Mum, Your Dad (letteralmente “Mia mamma, tuo papà”), sarà un dating show del tutto particolare. I protagonisti non saranno, infatti, i partecipanti diretti, ma i figli di genitori single, che si metteranno alla ricerca dell’anima gemella per i propri genitori.

            Il formato prevede che i figli organizzino appuntamenti alla cieca per i loro genitori, nel tentativo di aiutarli a trovare un nuovo compagno o compagna. L’idea richiama un po’ il format di Primo Appuntamento, ma con una dinamica completamente diversa e una forte componente emotiva legata ai legami familiari. Secondo le prime indiscrezioni, il programma sarà uno dei pilastri della prima serata di Rai 2, con Paola Perego che tornerà così a calcare il palcoscenico della televisione generalista, dove non era più apparsa da tempo.

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              Televisione

              Per i fan del maghetto, tutte le news della serie tv dedicata a Harry Potter

              Terminato lo sfruttamento cinematografico, il personaggio partorito dalla fantasia della scrittrice J.K. Rowling sbarcherà in televisione per il colosso americano HBO.

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                Sicuramente una delle sfide per realizzare l’adattamento televisivo di Harry Potter – come dichiara il presidente di HBO Casey Bloys – è stata quella di confrontarsi con la crescita degli attori tra una stagione e l’altra. Una serie tv, attesissima, che rappresenterà la seconda trasposizione sullo schermo dei celebri romanzi di J.K. Rowling. Dopo la fortunata saga cinematografica andata avanti dal 2001 al 2011 che ha incassato oltre 7,7 miliardi di dollari.

                La questione “età degli attori”: ecco cos’ha deciso HBO

                Durante una conferenza stampa, sempre Bloys ha specificato la necessità di gestire l’età degli attori, dato che i personaggi nei libri crescono solo di un anno per volta. Le pause tra le stagioni potrebbero invece far sembrare gli attori troppo grandi per i loro ruoli. Da qui la possibile strategia adottabile dalla produzione: “Una delle idee è girare la prima e la seconda stagione molto vicine nel tempo, perché gli 11-13 anni segnano un grande cambiamento per i ragazzi. Si può gestire meglio il passaggio dai 13 ai 15 anni. Dobbiamo pensare alla programmazione e alle riprese in modo che gli attori non crescano troppo tra una stagione e l’altra. È una questione che stiamo valutando”.

                I libri firmati dalla Rowling rappresenteranno una guida costante

                Di certo è che la fedeltà al materiale originale scritto dalla Rowling rappresenta un aspetto essenziale per la serie. Lunghi intervalli tra stagioni, come abbiamo visto in Stranger Things su Netflix, potrebbero creare problemi visivi con attori che crescono rapidamente e che, come risultato finale, confondono il pubblico, disorientandolo.

                Realizzazione in sequenza per le prime due stagioni

                HBO sta pianificando la situazione con attenzione, realizzare le prime due stagioni consecutivamente è una scelta intelligente per garantire la coerenza con i personaggi giovani. I libri successivi, che li vedono più maturi, permetteranno una maggiore flessibilità anche gestendo attori di età più grande. HBO ha sottoscritto un impegno di 10 anni per la serie. Non è chiaro se il tutto durerà effettivamente così a lungo, appare però probabile che le prime tre stagioni vengano girate a distanza ravvicinata, con una pausa più lunga prima della quarta. Attenendosi ai tempi di uscita dei libri e adattandosi alla crescita dell’intero cast.

                Data di uscita posticipata: se ne riparla nel 2027

                Casey Bloys, sempre nella stessa conferenza stampa, ha anche anticipato che la serie tv su Harry Potter non sarà verosimilmente pronta per il 2026, come da programmi iniziali, ma “probabilmente uscirà nel 2027”. Più precisamente, Bloys ha parlato di un possibile debutto “all’inizio del 2027”, ma ha anche rassicurato che non ci sono ancora certezze in merito: “Non prendetemi sulla parola, perché abbiamo appena iniziato con la stesura della sceneggiatura e la scelta del cast”. I fans del maghetto dovranno (im)pazientemente attendere…

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