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Musica

Stoccata della Vanoni ad Elodie: deve fermarsi e studiare!

Se c’è una cosa che Ornella Vanoni, 90 anni compiuti, ha in comune col suo ex Gino Paoli è la capacità – per molti considerata un lusso – di poter dire ciò che vuole. E non si tratta solo di una concessione alla sua “veneranda” età. L’artista milanese Vanoni sa perfettamente cosa dice e a chi si riferisce.

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    Ornella Vanoni da qualche anno è una presenza molto ricercata dalle trasmissioni televisive, oggi molto più di prima. Perchè, oltre alla classe artistica, il suo modo di fare “fuori dai canoni tradizionali” fornisce sempre materiale “succoso” a chi la ospita. Malgrado l’età, la signora Vanoni continua ad essere un ospite interessantissimo da intervistare.

    Ditonellapiaga sì, Elodie… ni

    In occasione dell’uscita del suo nuovo disco dal titolo Diverse, si è lasciata andare – spesso lo fa – ad alcuni commenti che riguardano delle giovani cantanti. Tra queste spicca la riflessione che ha dedicato alla giovane Elodie Patrizi. Che, per altro, partecipa al disco insieme ad un’altra promessa della musica italiana, Ditonellapiaga. Mentre su quest’ultima la Vanoni si è sprecata in elogi e complimenti, su Elodie bisogna ammettere che le parole sono state sicuramente molto meno morbide. La Vanoni possiede una grandissima esperienza nell’ambito musicale e, senza dubbio, ha la voce in capitolo per dire ciò che ritiene opportuno, soprattutto nel suo settore di appartenenza.

    Da più parti la criticano

    Su Elodie ha detto: “Deve lavorare ancora sulla voce, dovrebbe fermarsi un attimo e aspettare che le diano la canzone giusta”. Indicazioni che arrivano a seguito di alcune critiche mosse alla giovane cantante. Poco tempo fa, dopo l’ennesima esibizione sexy della Patrizi, alcuni personaggi famosi si sono espressi a suo sfavore. Il fulcro del discorso riguardava il fatto che la cantante puntasse eccessivamente sull’aspetto fisico e si concentrasse poco sull’esibizione canora e sulle canzoni. Forse anche per mascherare un talento artistico non… strabordante, da compensare con qualche ammiccamento e con qualche stacco di coscia.

    I consigli di una “grande”

    Se vogliamo, le parole della Vanoni non hanno fatto altro che confermare queste critiche. Suggerendo ad Elodie di riflettere sul suo percorso, valuntando con maggiore attenzione scelte ed opportunità. Un consiglio, quello della Vanoni, che Elodie, siamo certi, saprà accoglie e farne tesoro. Proprio adesso che il suo percorso professionale, in forte ascesa subito dopo Amici, che oggi potrebbe subire un brusco arresto se non supportato da scelte corrette.

    Il rischio di rimanere schiava del suo look

    Soprattutto sulla scelta dei brani da interpretare, che se sottovalutata potrebbe farle correre il rischio di un calo nel gradimento. “Oltre le gambe c’è di più“, cantavano Jo Squillo e Sabrina Salerno: ora è il turno per Elodie di dimostrare la bontà di quell’affermazione sulla sua pelle. I presupposti per una bella carriera ci sono. Il rischio è di trasformarsi in una sexy-interprete, dando più peso alla scena che alla sostanza. Elodie dovrebbe solo bilanciare meglio il suo stile sensualmente selvaggio con le canzoni più opportune per il suo personaggio.

    Anche Gino nel mirino

    Ornella non risparmia qualche critica neanche all’indirizzo di Gino Paoli. Al giornalista che le chiede di un possibile ritorno artistico a due, la Vanoni risponde così: “Gino Paoli non esce neanche dalla porta di casa, figuriamoci se sale su un palco. La moglie gli ha comprato un tapis roulant: manco quello usa!”. Mitica Ornella, come faremmo senza la tua ironia…

      Musica

      Per la sua “Rosa Tormento” Malgioglio ha voluto Samira Lui del GF (video)

      Il nuovo videoclip di Cristiano Malgioglio brilla di luce altrui: merito della presenza di Samira Lui, ex gieffina dalla strabordante sensualità.

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        E’ uscito Rosa Tormento, il nuovo singolo di Cristiano Malgioglio. Nel video musicale che lo promuove un volto noto: quello della ex gieffina Samira Lui, la ragazza che aveva letteralmente fatto perdere la testa a Giuseppe Garibaldi nella Casa. Attualmente la si può ammirare con Gerry Scotti a la Ruota della Fortuna. Nel testo (biografico?) Malgioglio canta: “Rosa bella speranza. Nella tua stanza baci ne hai dati assai”. Meno male che c’è Samira a risollevare le sorti, perchè Cristy appare come una vecchia nonna… e non è un bel vedere.

        Eccola in azione

        Il video, già on line su YouTube, lo proponiamo anche noi, certi di fare un bel regalo soprattutto ai lettori maschietti di LaCitymag:

        Protagonista assoluta la bellissima Samira Lui nel videoclip, espressamente scelta dallo stesso Malgioglio tra un panel di 100 modelle. “Volevano tutte fare il video con me – racconta l’artista – ma il mio occhio è caduto su Samira perché cercavo una donna che avesse una grande sensualità e un grande erotismo, però con un atteggiamento molto delicato.

        Stile 9 settimane e 1/2

        “Sicuramente il video farà grande scalpore per la bellezza della protagonista – assicura Cristiano – che nel video arriva in una lavanderia dove ci sono molti uomini, si toglie un cappotto di velluto rosso, lo mette in lavatrice, si toglie la camicia, la minigonna e rimane in guepiere facendo impazzire tutti i presenti. Una scena più hot di quella di Kim Basinger in ‘9 settimane e ½”’.

        Dedicato alle donne in attesa del “grande amore”

        La canzone si ispira alle vicende personali di Malgioglio: “Nella mia vita ho avuto molti amori ma alla fine sono sempre rimasto solo per paura di essere abbandonato e quindi di soffrire ho sempre lasciato tutti io. Questa Rosa quindi sono io ed è una Rosa che ha paura di essere abbandonata. La dedico a tutta le donne che hanno sofferto per amore e che stanno ancora aspettando il loro principe azzurro”.

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          Musica

          Jovanotti inizia il countdown per il suo ritorno all’attività live, previsto per marzo 2025

          Lorenzo Cherubini è pronto a tornare, con un nuovo singolo e soprattutto con un tour: a marzo 2025 avrà inizio il “PalaJova”, con una grande voglia da parte sua di far tornare a ballare e a cantare con il consueto, trascinanete entusiasmo.

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            Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, è un simbolo positivo della musica italiana. Sempre la parola giusta al momento giusto, nei testi delle canzonicome negli interventi pubblici. Dopo il brutto ncidente che lo ha visto coinvolto a luglio 2023, Jovanotti è pronto a tornare, con un nuovo singolo e soprattutto con un tour. A marzo 2025 avrà inizio il PalaJova e l’artista ne parla in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera, in cui ha svelato dei dettagli curiosi, si è raccontato apertamente, pensandosi mentalmente già al prossimo marzo. Con una voglia incontenibile di tornare ad incontrare i suoi fan.

            L’incidente sulle due ruote

            Jovanotti ama andare in bicicletta… ma a luglio 2023 a Santo Domingo è stato protagonista di un violento incidente: «Andavo in bicicletta su una strada asfaltata da due giorni, c’era un dosso non segnalato, ho fatto un volo sbagliato. Ho visto il piede al contrario, la clavicola fuori. Ambulanza. Ospedale più vicino. Poi ospedale più attrezzato. Il femore non si era rotto; si era sbriciolato. In particolare il trocantere, ovvero la parte curva dell’osso. Mi hanno operato alla bell’e meglio. Ma non potevo tornare in Italia: nessuna compagnia aerea mi voleva imbarcare, il rischio di embolia o di trombosi era troppo alto. Così sono rimasto a Santo Domingo un mese».

            Il rientro in Italia

            Poi il ritorno in Italia e la nuova operazione: «Mi facevano lastre, risonanze, e vedevo facce preoccupate. Avevo una gamba quattro centimetri più corta dell’altra. Bisognava ricostruire l’osso, ma prima dovevo aspettare sei mesi: al trocantere sono attaccati i tendini e i muscoli, ed era tutto vivo. Mi hanno operato da sveglio. Otto ore di anestesia totale erano troppe. Sentivo le martellate; ma era come se le dessero a un altro». È ancora alle prese con la fisioterapia: «La faccio per bene e non mi pesa. Sveglia alle sei, prima sessione di un’ora e mezza. Leggo, scrivo, suono, mangio, guardo il lago Trasimeno che luccica laggiù sotto il sole. Poi la seconda sessione. Per marzo sarò in forma».

            Di nuovo in tour

            Dopo un periodo che lo ha allontanato inevitabilmente dal palco, Jovanotti è pronto per tornare sotto la luce dei riflettori: «A marzo 2025 riprendo a suonare. Tournée nei Palasport. PalaJova. Sono curioso di provare la macchina, di vedere come funziona il mio corpo nuovo».

            Quella memorabile estate del 1976

            Da qualche giorno, intanto, è uscito il suo nuovo singolo Montecristo, che contiene un riferimento all’estate 1976: «Ho scelto il 1976 perché a dieci anni inizi a farti un’idea della vita, e un po’ anche per la rima. Da piccolo mio babbo Mario mi regalò un libro sulla tecnica del disegno, con una dedica, l’unica che mi abbia mai scritto: “A mio figlio Lorenzo, perché scopra se ha davvero la stoffa dell’artista”. Io l’ho regalato a mia figlia Teresa, quando lasciò medicina per studiare arte».

            Il fratello morto

            Jovanotti ha due fratelli, uno di loro purtroppo scomparso in un incidente di volo: «Bernardo e Umberto, che è morto a 46 anni, caduto con l’aereo che stava collaudando per conto di un amico. È stato lui a iniziarmi alla musica, ai cantautori». Il suo ricordo è indelebile: «Io lo rivedo tutti i giorni. Mi sto dimenticando le sue mani, la sua voce, perché certe cose bisogna lasciarle andare; ma noi due siamo sempre insieme. Come diceva il babbo, a Umberto partiva un treno al giorno: il clarinetto, la chitarra, le donne… Era un cristiano vero, andava a messa ogni domenica, girava con la Bibbia in macchina, tutta sottolineata. Ora quella Bibbia ce l’ho io».

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              Musica

              Lite a Pavia per il Premio San Siro: Pezzali rivendica il marchio 883

              Una bella favola musicale quella degli 883, celebrata anche da una serie tv di successo su Sky. Peccato poi che la realtà dei “finali di partita” sia spesso caratterizzata da tribunali, vertenze e cose poco piacevoli per i personaggi coinvolti.

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                La serie Sky Hanno ucciso l’uomo ragno – online attualmente su Sky con la prima stagione (ma già è stata annunciata la seconda) – è un successo di pubblico, fra le più divertenti e ben realizzate uscite di recente. La celebrazione del duo pavese degli 883, eroi musicali degli anni Novanta, ha riacceso l’interesse nei confronti di quelle canzoni super-pop, disinpegnate e canticchiabili. Insieme anche ad una bella polemica perfettamente apparecchiata. Se Max Pezzali coi suoi concerti macina sold out uno dietro l’altro… il consiglio comunale di Pavia vuole attribuire a Mauro Repetto il Premio San Siro, visto che Pezzali lo aveva già conseguito trent’anni fa e il regolamento vieta che venga consegnato due volte alla medesima persona.

                Cosa è successo in sintesi fra i due

                La querelle è partita con l’invio dagli avvocati di Pezzali al Comune pavese di una diffida, chiedendo di sospendere la premiazione. Peraltro proprio Max dichiara «Gli 883 sono soltanto io», sostenendo che il riconoscimento a Repetto lo danneggerebbe. Poi, siccome il successone riscosso dalla serie gli deve aver fatto venire una “botta” di nostalgia… modifica il tiro, dichiarando che il problema sarebbe un altro. Legato ad una causa che Pezzali ha in corso con Claudio Cecchetto per il possesso del marchio 883. In sintesi una triangolazione davvero buffa, con Pezzali che fa scrivere dai suoi legali all’amico di una vita Repetto e, contemporaneamente, cita in tribunale Cecchetto: wow!

                L’uomo ragno è stato ucciso dal vil denaro

                Max, nei confronti di Repetto, ha poi cambiato ulteriormente il tiro postando su Instagram una foto dove sono insieme a bersi una birra scura, con un testo accorato: “Con Mauro il legame è indistruttibile. A Mauro darei anche un Grammy per l’importanza che ha avuto nella mia vita”. Pezzali ha anche sottolineato che la diatriba riguarda solo la parte legale del nome e non intacca il rapporto di amicizia tra i due.

                Per il comune, Repetto è da premio

                Quindi, nonostante la separazione sul palco, Pezzali riconosce l’importanza dell’ex compagno Mauro Repetto nel successo del duo. La motivazione del Comune di Pavia per premiare Repetto si basa infatti sul suo contributo artistico e sul fatto che ha portato il nome di Pavia in giro per l’Italia. La serie tv e lo spettacolo teatrale dedicato agli 883 hanno reso Repetto un personaggio di grande rilevanza nella cultura popolare. Cose che succedono in questo strambo paese.

                Salomonica chiosa

                Per concludere la diatriba, Pezzali ha sottolineato che, al netto delle polemiche, ciò che conta veramente è la musica. Senza dimenticare l’impatto che gli 883 hanno avuto sulla vita dei fan. La premiazione di Repetto, quindi, non minaccia il loro rapporto di lunga data. Ma, siccome c’è di mezzo il brand… probabilmente non verrà recapitata. Siamo davvero curiosi di vedere come finirà la questione

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