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Gossip

Arisa: col jazz nel cuore… in tutti i sensi

E’ ufficiale: il jazzista Walter Ricci è il nuovo fidanzato di Arisa. La cantante la scorsa estate aveva ufficializzato la relazione con degli scatti pubblicati su Instagram.

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    Rosalba Pippa è una cantante di grande talento, amata dal pubblico, con una personalità artistica versatile. Caratteristica che spesso e volentieri ha riversato anche nelle sue esperienze amorose private, con frequenti cambi di partner.

    Le foto social che dimostrano il loro amore

    Ora però quello “giusto” potrebbe davvero essere arrivato. Si tratta di Walter Ricci, talentuoso pianista e cantante jazz 35enne napoletano. Sui social, la cantante – sempre molto attiva con le condivisioni – si è affrettata a pubblicare le prime foto insieme, ufficializzando la loro relazione e condividendo con lui la passione per la musica.

    Sette anni più giovane

    Dopo la chiusura della storia con Vito Coppola nel 2022, Arisa sembra davvero aver ritrovato l’amore con Walter Ricci. Più giovane di lei di sette anni… ma si tratta di un dettaglio sul quale si può tranquillamente sorvolare, in presenza di un sentimento forte e convinto da entrambe le parti.

    Chi è Ricci

    Si appassiona al mondo della musica fin da piccolo grazie al padre musicista, che gli permette di esplorare generi e voci diverse. Nel 2006 vince il premio nazionale Massimo Urbani, il più prestigioso riconoscimento di casa nostra per chi fa jazz: la sua carriera in questo modo prende definitivamente il via. Nel 2009 l’incontro e l’apprezzamento da parte di Pippo Baudo gli permette di entrare nel cast di Domenica In in qualità di vocalist dell’orchestra diretta da Pippo Caruso.

    A Domenica In la possibilità di duettare con grandi artisti

    Proprio grazie allo storico contenitore televisivo domenicale, ha l’opportunità di duettare con diversi artisti internazionali, tra cui Mario Biondi e Michael Bublè. Nel corso degli anni si esibisce sia in Italia che all’estero e nel 2016 partecipa al tour Spiritual del trombettista Fabrizio Bosso. Più di recente, ha fatto parte dell’ensemble strumentale dell’ Orchestra Italiana del Cinema che, in occasione del Roma Film Music fFestival 2024, ha reso omaggio ai grandi classici di Hollywood.

    La foto pubblicata da Arisa che conferma la loro relazione

    Sul suo profilo Instagram, Arisa ha condiviso diverse foto che la ritraggono insieme a Ricci, ufficializzando in questo modo la sua nuova relazione, se mai ce ne fosse stato bisogno. I due si mostrano inequivocabilmente abbracciati in momenti di vita quotidiana. Non solo: Arisa si dichiara una delle maggiori fan della musica di lui, invitando chi la segue sui a recarsi a sentirlo dal vivo. insomma… davvero una cosa in famiglia!

    Per lei uno stato di grazia

    “C’è bisogno d’amore e di celebrazioni quando la bellezza è autentica. Che sia solo per un giorno, un minuto, una frazione di secondo o per sempre, la felicità esiste. Trattieni la gioia dentro di te fanne una fortezza di gratitudine per i giorni di solitudine che verranno, senza”, ha scritto Arisa come didascalia, non nascondendo di vivere attualmente un momento particolarmente felice della sua vita.

    Prima di Walter

    Nella vita sentimentale di Arisa si sono susseguite importanti storie d’amore. Agli albori della carriera, Arisa aveva una relazione con Giuseppe Anastasi, paroliere e cantautore siciliano, che ha firmato per lei alcune delle sue hit. Una storia che si era conclusa nel 2010. Successivamente era stato il turno di Andrea Di Carlo, manager ed autore tv, col quale si era addirittura parlato di matrimonio. Pratocamente ad un passo dall’altare… il progetto naufragava. Durante il percorso a Ballando Con Le Stelle, Arisa entra in grande sintonia col suo maestro Vito Coppola. Un storia che è andata avanti alcuni mesi, per poi spegnersi.


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      Gossip

      Katia Pedrotti: «Blocco Ascanio su WhatsApp e Instagram quando litighiamo. Poi facciamo la pace!»

      «Sono molto ‘colorata’ nei litigi, mi blocco per giorni. Ascanio? Lo blocco sui social o gli dico che non tornerò mai più». Tra disordine in casa e figli da disciplinare, ecco le dinamiche di una famiglia affiatata ma vivace.

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        Katia Pedrotti e Ascanio Pacelli formano una delle coppie più longeve nate dal Grande Fratello, ma questo non significa che la loro vita di coppia sia priva di scintille. Intervistata da Oggi, Katia ha raccontato con ironia e sincerità i retroscena delle liti con il marito e dei momenti più vivaci in famiglia.

        Litigi coloriti e gesti teatrali

        «Sono molto ‘colorata’ nei miei litigi», ha confessato Katia, ammettendo di avere un carattere forte e deciso. Quando la discussione si fa seria, non è raro che prenda misure drastiche: «Lo blocco su WhatsApp e Instagram o gli dico: ‘Esco e non tornerò mai più’».

        Nonostante i gesti teatrali, il rapporto con Ascanio resta solido: «A volte passano giorni prima di riconciliarci, ma abbiamo trovato il nostro equilibrio».

        Disordine in casa e pazienza messa alla prova

        Uno dei motivi principali di discussione? Il disordine. «Sono molto precisa, odio quando la casa è in disordine. Ad esempio, se ho appena pulito la cucina e Ascanio arriva con un cracker e lascia briciole ovunque, vado fuori di testa», ha spiegato Katia.

        Figli e disciplina creativa

        Anche con i figli, Matilda (17 anni) e Tancredi (11 anni), Katia non risparmia toni decisi: «Dico cose tipo: ‘Non uscirete per 32 mesi’ o ‘Ti ritiro la Playstation fino a quando avrai 24 anni’». Un modo colorito ma affettuoso per mantenere la disciplina in casa.

        Nonostante le liti e le piccole incomprensioni, Katia e Ascanio si mostrano ancora molto affiatati e innamorati, dimostrando che, a volte, anche i litigi più teatrali possono essere il segreto di una coppia duratura.

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          Gossip

          Matteo Viviani e Ludmilla Radchenko si separano: «Meglio dividersi che distruggere ciò che resta»

          Matteo Viviani e Ludmilla Radchenko si separano dopo 12 anni di matrimonio. L’annuncio sui social parla di una scelta condivisa e matura, per evitare che la convivenza svuoti il bene rimasto. I figli, Eva e Nikita, resteranno al centro della loro nuova armonia familiare.

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            Un amore lungo 17 anni, due figli e una vita costruita insieme. Ora, però, Matteo Viviani e Ludmilla Radchenko hanno scelto di separarsi. La notizia, arrivata come un fulmine a ciel sereno, ha colpito i tanti fan della coppia, che per anni hanno seguito con affetto il loro percorso. L’inviato storico de Le Iene e la pittrice di origine russa hanno deciso di chiudere il capitolo del loro matrimonio con la stessa discrezione con cui lo hanno vissuto.

            A dare l’annuncio è stato Viviani, attraverso un reel pubblicato sul suo profilo Instagram. Niente recriminazioni, nessun veleno: solo parole misurate e dense di rispetto. «Stare insieme avrebbe demolito i nostri sentimenti», dice con lucidità. «Non c’erano liti né rancori, ma una consapevolezza comune: proseguire così avrebbe intaccato quel bene che ancora ci lega».

            Una separazione, insomma, non figlia di un evento drammatico, ma di una presa d’atto matura. I due avevano iniziato a ragionare su questa possibilità già a inizio 2025. Hanno scelto di farlo ora, prima che la convivenza si trasformasse in ostilità. «Vediamo troppe coppie, anche famose, farsi la guerra quando ormai l’amore si è trasformato in rancore», sottolinea Viviani. «Noi abbiamo deciso di fermarci prima, per salvare quello che di bello c’è stato e che ancora esiste, in altra forma».

            Un pensiero condiviso anche da Ludmilla Radchenko, che sui social ha raccontato il suo punto di vista. Senza drammi, senza retorica. Solo la necessità di proteggere la serenità di Eva e Nikita, i due figli nati dal loro amore, rispettivamente nel 2012 e nel 2017. «I bambini hanno capito. Non è stato facile, ma abbiamo parlato molto con loro. Hanno accolto questa decisione con maturità», ha scritto l’ex letterina di Passaparola, oggi artista affermata con mostre in gallerie internazionali e uno studio a Milano.

            Il loro legame resta forte, trasformato. Dall’amore di coppia a un rispetto profondo, fatto di ricordi condivisi, obiettivi comuni e due figli da crescere con armonia. Nessuna guerra in vista, solo un equilibrio nuovo da costruire. E se separarsi può essere, in certi casi, il gesto più doloroso ma anche più saggio, Viviani e Radchenko sembrano averlo capito prima di molti altri.

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              Reali

              Harry e Meghan, la beneficenza scoppia tra le mani: accuse di bullismo e figuracce reali

              Il principe si dimette da Sentebale, la charity fondata in nome di Diana. Ma dietro le quinte c’è il caos: la presidente Sophie Chandauka lo accusa di “molestie sistemiche”. E Meghan? Pare abbia fatto inginocchiare la manager. Letteralmente.

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                Dove passano i Sussex, non cresce più l’erba. E anche quando dovrebbero semplicemente sostenere una causa nobile, riescono a trasformarla in una guerra intestina a base di accuse, dimissioni e gesti al limite del surreale. L’ultima scena si è consumata dentro Sentebale, l’organizzazione fondata da Harry nel 2006 per aiutare bambini sieropositivi in Africa. Un nome nobile, una causa indiscutibile. Ma dietro la facciata benefica, è andato in scena l’ennesimo capitolo della saga “Harry e Meghan contro il resto del mondo”.

                Il principe si è dimesso dal consiglio direttivo insieme al co-fondatore Seeiso, principe del Lesotho. Ma la mossa è tutto fuorché diplomatica: arriva a seguito delle accuse pesantissime della presidente della charity, Sophie Chandauka, manager di lungo corso con trascorsi in Morgan Stanley e Meta, che parla apertamente di “bullismo sistemico” da parte di Harry e del consiglio di amministrazione.

                La denuncia è arrivata dritta alla Charity Commission, l’ente che vigila sulle organizzazioni no-profit. Secondo Chandauka, all’interno della charity regnerebbero misoginia, abuso di potere e discriminazione verso le donne nere. Le sue riunioni sarebbero state interrotte, le sue decisioni boicottate, il suo ruolo costantemente ridimensionato. “Non sono stata trattata come i miei predecessori — ha detto a Sky — Alcuni membri del board pensavano di poterla fare franca maltrattando una donna”.

                Dal canto loro, i fiduciari dell’ente e i due principi replicano con accuse opposte: la Chandauka avrebbe gestito i conti in modo opaco e cambiato rotta senza consultare il consiglio. Insomma, ognuno accusa l’altro di aver portato la nave sugli scogli. E se non fosse una charity, sembrerebbe la trama di una soap.

                Ma la parte più grottesca arriva da un evento dello scorso aprile a Miami, durante una partita di polo benefico. Harry, capitano della squadra vincitrice, era sul podio per la premiazione. Accanto a lui, alla sua destra, c’era Sophie Chandauka. E qui entra in scena Meghan Markle.
                Secondo quanto ricostruito da fonti interne (e riportato dal Telegraph), l’ex attrice avrebbe ordinato alla manager di spostarsi dalla parte “sbagliata” del principe. Non con un cenno, ma con un comando esplicito. E così Chandauka sarebbe stata costretta ad abbassarsi sotto il trofeo per cambiare lato, in pieno stile “inchinati e ubbidisci”.

                Una scena che ha fatto storcere il naso anche a molti presenti e che avrebbe innescato il disastro. A quanto pare, Harry avrebbe poi pressato Chandauka affinché rilasciasse una dichiarazione pubblica “a sostegno” della moglie, per riparare all’immagine poco regale della duchessa. Lei ha detto no. E, secondo chi conosce i retroscena, da lì è cominciata la sua lenta e inesorabile defenestrazione.

                C’è chi dice che la manager abbia usato il caso Harry per far esplodere una situazione già al limite. Altri sostengono che sia stata vittima dell’ennesimo cortocircuito tra potere reale e insicurezze hollywoodiane. Di certo, ancora una volta, il buon nome della beneficenza è finito sotto i tacchi di una coppia sempre più allergica alla sobrietà.

                Intanto, Harry e Meghan restano in silenzio. Ufficialmente impegnati in nuovi progetti di comunicazione e “impact storytelling” (qualunque cosa significhi). Ma dietro le quinte, la beneficenza piange. E anche un po’ ride. Di nervi.

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