Connect with us

Televisione

Cosa nasconde quella cucina da incubo? Cannavacciuolo sotto i riflettori

Le dichiarazioni degli ex partecipanti rischiano di minare la credibilità di “Cucine da incubo” che da reale opportunità di riscatto per i ristoratori in difficoltà, si trasformerebbe in un reality show costruito ad arte.

Avatar photo

Pubblicato

il

    Scriviamolo come prima cosa: il format televisivo nel corso degli anni ha conquistato il pubblico italiano. Ma ora si trova al centro di una polemica. Le dichiarazioni di alcuni ex partecipanti stanno mettendo in discussione alcuni aspetti chiave della trasmissione condotta da Antonino Cannavacciuolo. Vediamo di che cosa si tratta.

    Chi paga la ristrutturazione? Il mistero dei costi

    Uno dei quesiti più dibattuti dal pubblico riguarda soprattutto le spese sostenute per la ristrutturazione dei locali. Mentre il format promette un restyling completo dei ristoranti in difficoltà, le testimonianze dei partecipanti sono discordanti. Per esempio? Il titolare di un ristorante che era stato contattato dal programma ha dichiarato a L’occhio di Salerno che “tutto quanto viene fatto è a carico del ristoratore, cui viene offerto solo un compenso di poche migliaia di euro in attrezzi da cucina“. Secondo questo ristoratore, la spesa per i lavori sarebbe quindi interamente sulle spalle dei proprietari, e per questo motivo avrebbe deciso di non partecipare. Al contrario, Emilia Karas, protagonista di una puntata, ha raccontato a Vice che “la ristrutturazione la pagano loro”. Tuttavia, ha specificato che si tratta di un intervento superficiale, in quanto viene principalmente data “una rinfrescata alle pareti e il locale viene arredato in modo diverso, ma tutto avviene in un solo giorno“. Le dichiarazioni di Karas fanno emergere che il restyling è più di facciata che di sostanza, con cambiamenti rapidi ma non strutturali.

    Come vengono scelti i clienti?

    Un altro retroscena riguarda la selezione dei clienti presenti durante le cene riprese dal programma. Non si tratta né di attori professionisti né di abituali frequentatori del ristorante. Secondo quanto rivelato sempre da Emilia Karas, “il locale è invaso da persone che ti dicono cosa fare e cosa dire, selezionano comparse per strada per le cene che si vedono“. Ciò significa che la maggior parte dei clienti presenti durante le riprese sono persone selezionate appositamente per il programma, e non veri clienti del locale. Né passati e né forse futuri. A confermare questa dinamica, un’altra concorrente di nome Angelica, intervistata da Dissapore, ha svelato che, durante la sua puntata, furono trovati degli insetti nel ristorante. “Mi avevano detto che non sarebbe andata in onda, ma invece l’han fatta“, ha dichiarato Angelica, sottolineando però che per fortuna i clienti presenti erano solo comparse.

    Cannavacciuolo, scandali e polemiche

    Le rivelazioni dei partecipanti hanno sollevato alcune polemiche, soprattutto tra chi si aspettava un intervento più profondo e risolutivo da parte del programma. La scoperta che i clienti siano spesso comparse e che le ristrutturazioni siano principalmente estetiche ha lasciato l’amaro in bocca a molti fan, che speravano in un cambiamento più autentico e reale per i ristoranti in crisi. Un episodio particolarmente controverso riguarda un’altra concorrente che, insoddisfatta della sua esperienza, ha portato Antonino Cannavacciuolo in tribunale, segno che non tutte le partecipazioni al programma sono state positive o prive di problemi. Come reagirà lo chef a queste nuove rivelazioni? Per ora, sembra che il format continui a godere di buona salute televisiva, nonostante i retroscena che emergono di tanto in tanto.

      Televisione

      Mike Bongiorno torna in TV: il racconto di una vita straordinaria nella miniserie evento su Rai 1

      Nel centenario della sua nascita e a settant’anni dalle prime trasmissioni televisive, Rai 1 omaggia Mike Bongiorno con una miniserie che ne ripercorre la carriera e la vita privata, regalando un ritratto profondo e affettuoso di uno dei volti più amati della TV.

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

        Questa sera Rai 1 manda in onda la seconda e ultima puntata di Mike, la miniserie che celebra la vita e la carriera del leggendario Mike Bongiorno. In concomitanza con il centenario della sua nascita e i settant’anni dall’inizio delle trasmissioni televisive in Italia, la fiction ripercorre le tappe fondamentali del conduttore che ha rivoluzionato la TV italiana, diventando un’icona per generazioni. Presentata in anteprima alla Festa del Cinema di Roma, la serie vuole offrire al pubblico un ritratto completo di Bongiorno, esplorando non solo il suo lato professionale, ma anche quello personale e privato, spesso celato dietro la sua immagine pubblica.

        Il genio della TV e l’uomo dietro le quinte

        Mike Bongiorno, nato a New York il 26 maggio 1924, figlio di un avvocato italo-americano e di una madre torinese, ha saputo conquistare il cuore degli italiani sin dai suoi primi passi nel mondo televisivo. E non parliamo solo di uno qualunque. Bongiorno è stato uno dei pionieri della televisione italiana, un volto che ha guidato gli italiani attraverso decenni di innovazioni, programmi indimenticabili e momenti storici.

        Dopo il divorzio dei genitori, si trasferì a Torino, dove già da giovane manifestò la sua vivace personalità e il desiderio di diventare giornalista. Iniziò la carriera da semplice galoppino per La Stampa, mentre nel frattempo viveva una vita che sembrava uscita da un romanzo: partecipò alla Resistenza italiana durante la Seconda Guerra Mondiale, fu imprigionato a San Vittore e successivamente deportato in campi di concentramento tedeschi. Eppure, ne uscì vivo grazie a uno scambio di prigionieri grazie al suo passaporto americano, per poi tornare negli Stati Uniti e riprendere la carriera giornalistica.

        Il debutto televisivo e la scalata al successo

        Mike inizia il suo viaggio nel mondo della televisione come corrispondente radiofonico della Rai dagli Stati Uniti, ma è Vittorio Veltroni a intuire che quel giovane italo-americano aveva il potenziale per diventare una star. Dopo un corso di perfezionamento della lingua italiana (che, diciamolo, qualche svarione l’ha mantenuto fino alla fine), Mike si trova catapultato alla conduzione di Arrivi e partenze, programma trasmesso in diretta dagli aeroporti. Fu solo l’inizio di una carriera scintillante: quiz show come Il motivo in maschera e Campanile sera lo resero un volto familiare, ma fu con Rischiatutto che divenne il re indiscusso della televisione italiana, accompagnato dalla prima “valletta parlante” della storia, Sabina Ciuffini.

        La miniserie mette in evidenza anche il passaggio di Mike a Mediaset, un cambiamento epocale che segnò la fine di un’era e l’inizio di una nuova. Bongiorno riuscì a conquistare il pubblico anche con La ruota della fortuna, dimostrando che, indipendentemente dal canale, il suo carisma e la sua empatia lo rendevano insostituibile.

        La vita privata e l’uomo dietro la telecamera

        Se la televisione lo ha consacrato come personaggio pubblico, la sua vita privata è stata altrettanto intensa. Tre mogli e tre figli, una vita familiare segnata da successi e lutti, con l’ultima moglie, Daniela Zuccoli, sempre al suo fianco fino al giorno della sua morte. E qui la miniserie ci regala uno sguardo inedito su un Mike più intimo, lontano dai riflettori, un uomo che, dietro l’immagine sorridente e solare, era capace di momenti di profonda introspezione.

        Mike Bongiorno muore improvvisamente l’8 settembre 2009, colpito da un infarto mentre si trovava a Monte Carlo con la moglie. Le sue ultime parole, come racconta Daniela, furono dedicate alla bellezza della loro nipotina, nata da pochi giorni: “Che bella, sembri tu quando prendi il sole”. E proprio in questo gesto, fatto di amore e semplicità, si ritrova tutto il Bongiorno che gli italiani hanno amato: genuino, affettuoso, senza filtri.

        Il ricordo di Mike vive ancora oggi, con la Fondazione Mike Bongiorno, nata per volere della famiglia, che prosegue nel suo impegno benefico. Ma non solo: la città di Milano, così come Sanremo, hanno voluto rendere omaggio a questo gigante della TV italiana con statue e targhe commemorative.

        Stasera, con l’ultima puntata della miniserie, sarà l’occasione perfetta per rivivere la sua carriera, ma anche per scoprire un po’ di più di quell’uomo che, dietro le quinte, ha costruito un pezzo fondamentale della cultura italiana. Non perdetevi questo ultimo appuntamento con Mike, perché personaggi come lui non si incontrano tutti i giorni. Anzi, diciamolo: non si incontrano mai più.

          Continua a leggere

          Televisione

          Big della tv in crisi: da Signorini ad Amadeus, i grandi nomi fanno flop. E Monteleone e Barbareschi grattano il fondo.

          Dal flop clamoroso de “L’altra Italia” di Antonino Monteleone su Rai2 al crollo di ascolti di Amadeus su Nove, fino al Grande Fratello di Alfonso Signorini che segna il peggior debutto di sempre. I grandi volti della TV sembrano più impegnati a lamentarsi che a conquistare gli spettatori, ma i numeri non perdonano. E c’è chi rischia davvero di essere tagliato.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

          Autore

            Riempiono le pagine dei giornali, ma svuotano le platee televisive. Sono i tele-narcisisti, personaggi del piccolo schermo più concentrati su se stessi che sul pubblico. C’è chi, come Alfonso Signorini, vede il suo Grande Fratello 2024 precipitare nei dati d’ascolto con la prima puntata meno vista di sempre: 2,51 milioni di telespettatori e il 21,28% di share, il peggior debutto nella storia del programma. E c’è chi, come Amadeus, dopo aver firmato un contratto con Nove, si lamenta del mancato saluto in Rai: “Ci sono rimasto male”, ha detto. Peccato che il suo nuovo programma, Chissà chi è, si stia rivelando un disastro, con uno share fermo al 1.8%, e un leggero miglioramento al 2.5% in un secondo tentativo, ma ben lontano dai fasti dei suoi precedenti successi. Antonino Monteleone non se la passa meglio con L’altra Italia, che ha raccolto solo lo 0,99% di share, fermandosi a 169mila spettatori, uno dei risultati più bassi della stagione.

            Disastro Amadeus

            Dopo aver lasciato la Rai, dove ha trascorso anni di successi (su tutti, la conduzione del Festival di Sanremo), Amadeus ha provato a rilanciarsi con una nuova avventura televisiva su Nove. Il programma Chissà chi è, versione aggiornata del celebre I Soliti Ignoti, però, non è riuscito a decollare. Gli ascolti sono impietosi: 1.8% e 2.5% di share, ben lontani dai fasti del passato. Anche l’affetto del pubblico che lo seguiva su Rai1 sembra essersi dissolto, mentre i numeri della concorrenza raccontano un’altra storia: Stefano De Martino, con il suo Affari Tuoi, vola oltre il 26.3% di share su Rai1, confermandosi una delle scommesse vinte della rete ammiraglia.

            Monteleone da record

            Antonino Monteleone, con il suo programma L’altra Italia, ha fatto registrare uno degli ascolti più bassi della stagione: 0,99% di share, appena 169mila spettatori. Il talk show di Rai2 sembra destinato a chiudere i battenti, seguendo la triste sorte di altre trasmissioni sfortunate come Avanti popolo di Nunzia De Girolamo o Che c’è di nuovo di Ilaria D’Amico, chiuse entrambe nel bel mezzo della stagione per gli ascolti troppo bassi. Anche se la Rai sembra restia a fare il passo finale, la strada di Monteleone sembra segnata.

            Ma Monteleone non è solo. Anche altri volti storici e noti del giornalismo italiano stanno attraversando un periodo di crisi senza precedenti. In passato, nomi come Maria Latella e Massimo Giletti erano sinonimo di ascolti solidi e capacità di dettare l’agenda mediatica. Oggi, però, il panorama è cambiato.

            Maria Latella va in bianco

            Prendiamo il caso di Maria Latella, un volto autorevole del giornalismo politico italiano. Il suo programma A casa di Maria Latella, in onda su Rai3, sembrava avere tutte le carte in regola per diventare un punto di riferimento per chi cercava un’analisi approfondita dell’attualità. Eppure, la realtà degli ascolti è spietata. Il 3% di share registrato dal programma è ben al di sotto delle aspettative.

            Lo stato delle cose non è buono per Massimo Giletti

            Poi c’è Massimo Giletti, uno dei nomi più forti e riconoscibili della televisione italiana. Giletti ha costruito una carriera sulla capacità di affrontare temi scottanti e in grado di polarizzare l’opinione pubblica. Oggi, però, qualcosa sembra essersi inceppato. Il suo programma, Lo stato delle cose, in onda su Rai3, non riesce a superare il 4,4% di share, con 710mila spettatori. Un risultato che, per un conduttore abituato a ben altre cifre, è quasi imbarazzante. Forse il problema è proprio nel formato, ormai percepito dal pubblico come stanco e ripetitivo. Se Giletti non troverà una formula nuova, rischia di perdere del tutto il contatto con il pubblico.

            Su Rai2 sprofonda “Se mi lasci non vale” con un misero 1.8% di share
            L’inspiegabile flop del programma di Luca Barbareschi che voleva emulare “Temptation Island”. Su Rai2 la situazione è addirittura più drammatica: “Se mi lasci non vale”, una versione depressa e poco convincente di “Temptation Island”, raccoglie un umiliante 1.8% di share, confermando la difficoltà del secondo canale Rai a proporre contenuti che possano competere sul mercato televisivo.

            Saviano getta la spugna?

            Roberto Saviano ha sempre una buona ragione per sentirsi censurato. Ieri ha lanciato un sondaggio tra i suoi follower: “Preferite che la prossima stagione di Insider vada su YouTube invece che sulla Rai?”. Motivazione? Ovviamente la solita: la Rai avrebbe “censurato” il programma per un anno. La verità, però, è ben diversa. Non solo Insider è regolarmente andato in onda, ma l’ultima puntata del 23 settembre ha registrato un misero 3,38% di share, con appena 607mila spettatori. Un risultato disastroso, più che una censura, quasi un invito implicito a traslocare. Non si tratta di censure, ma di numeri che parlano da soli. E forse, stavolta, la decisione di “cambiare aria” potrebbe essere presa per ragioni ben più concrete della libertà di espressione.

            Balivo sprofondo rosso

            Anche Caterina Balivo, con La volta buona, oscilla tra l’11% e il 14% di share, senza riuscire a mostrare miglioramenti significativi rispetto allo scorso anno. Sebbene i numeri siano sufficienti per continuare fino a fine stagione, sono appena al limite del consentito, e se lo share non si alza, difficilmente la conduttrice verrà riconfermata per il 2025/2026. Secondo indiscrezioni, in Rai si starebbero già facendo manovre per sostituirla con Nunzia De Girolamo.

            Myrta e il flop pomeridiano

            Stessa situazione per Myrta Merlino e il suo Pomeriggio 5, che ogni giorno riceve una sonora sconfitta dalla concorrenza di Alberto Matano. Anche qui, i numeri sono simili a quelli della Balivo, e se non ci sarà una svolta, ci si dovrà sedere a un tavolo a fine stagione per decidere il futuro del programma. Canale 5 non può permettersi di perdere contro Rai1, e il tempo per la Merlino sta scadendo.

              Continua a leggere

              Televisione

              “Amadeus non avrebbe dovuto lasciare la Rai”. Piero Chiambretti a tutto campo

              L’intervista di Piero Chiambretti fornisce uno spaccato interessante delle dinamiche televisive attuali, evidenziando i rischi e le opportunità che le grandi scelte professionali comportano per i conduttori televisivi di alto livello come Amadeus e De Martino.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

                Ospite di Un Giorno da Pecora, il popolare programma radiofonico di Radio1, Piero Chiambretti ha avuto modo di parlare di vari argomenti legati alla televisione, tra cui il suo ritorno in Rai e le recenti mosse di due volti noti come Amadeus e Stefano De Martino.

                Amadeus: “Non era la mossa giusta”

                Uno dei temi caldi dell’intervista di Chiambretti ai microfoni di Geppi Cucciari e Giorgio Lauro è stato il passaggio di Amadeus dal colosso Rai alla rete Nove. Il conduttore, dopo anni di successi nella TV pubblica, ha scelto di affrontare una nuova sfida, ma i risultati, almeno per ora, non sono stati all’altezza delle aspettative. Lo stesso Amadeus ha scherzato sui bassi ascolti del suo nuovo programma dicendo: “Non sono un mago“. Piero Chiambretti, che da poco è rientrato in Rai, non ha esitato a esprimere il suo parere sulla scelta del collega: “Non credo abbia fatto bene a lasciare la Rai. In Rai aveva garantiti gli ascolti e tutto quello che un professionista del suo calibro può sperare“. Un’osservazione che, pur rispettando le scelte di Amadeus, mette in evidenza come il “salto nel buio” della nuova avventura sul Nove sia stato forse un rischio troppo grande.

                Stefano De Martino: è lui la nuova stella di Rai1

                Durante l’intervista, Chiambretti ha risposto anche a una domanda su Stefano De Martino, che con il programma Affari Tuoi sta ottenendo ascolti da record su Rai1. Chiambretti, però, ha rivelato di non seguire molto i quiz televisivi, dichiarando: “Non lo vedo perché guardo poco i quiz. Mi dicono che sia un portento, quindi se lo è lo dimostri“. Sebbene con una certa distanza nei confronti di questo tipo di format, il conduttore torinese ha comunque riconosciuto il talento del giovane collega, la cui carriera sta vivendo un momento d’oro.

                La telefonata di Celentano

                Un altro momento interessante dell’intervista è stato il racconto di una telefonata inaspettata da parte di Adriano Celentano, una leggenda della musica e della televisione italiana. Chiambretti ha rivelato che, dopo la messa in onda della prima puntata del suo nuovo programma Donne sull’orlo di una crisi di nervi, Celentano lo ha chiamato per esprimere il suo apprezzamento. “Ha parlato per quindici minuti di fila, tanto che pensavo fosse un imitatore. Poi ho controllato il numero ed era proprio lui!“. Un aneddoto che mostra quanto Chiambretti sia ancora in grado di catturare l’attenzione anche dei grandi nomi dello spettacolo.

                E ora che farà? C’è un futuro in Rai per Piero Chiambretti?

                Per quanto riguarda i progetti futuri, Piero Chiambretti ha confermato che sta lavorando a un nuovo programma su Rai3 dal titolo Finché la barca va, una trasmissione politica che affronterà anche temi complessi come l’immigrazione. Il conduttore ha spiegato che il programma sarà breve, circa venti minuti, e che dovrebbe debuttare tra febbraio e marzo 2025, segnando il suo ritorno a Roma, città dove aveva iniziato la sua carriera televisiva.

                Amadeus e De Martino: due percorsi diversi

                Nonostante le difficoltà sul Nove, Amadeus non ha perso l’entusiasmo e ha dichiarato di essere pronto a continuare il suo percorso in questa nuova avventura. Dopo il successo delle edizioni del Festival di Sanremo, Amadeus rimane una figura centrale della TV italiana, anche se la sua sfida fuori dalla Rai sembra aver bisogno di tempo per decollare.

                Stefano De Martino, invece, continua a cavalcare l’onda del successo con Affari Tuoi e si sta confermando una delle nuove promesse della televisione italiana. Ex ballerino di Amici, De Martino ha saputo reinventarsi come conduttore e sta guadagnando sempre più spazio nel panorama televisivo nazionale.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù