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Personaggi e interviste

Non si può comprare tutto… 50 Cent rifiuta 3 milioni di dollari per esibirsi al comizio di Trump

Il rapper 50 Cent ha rifiutato un’offerta da 3 milioni di dollari da parte di Donald Trump per esibirsi al comizio del Madison Square Garden.

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    L’entourage di Donald Trump non ha voluto commentare la scelta del rapper americano 50 Cent – all’anagrafe Curtis James Jackson III – di rifiutare 3 milioni di dollari per esibirsi a un evento che si svolgerà al Madison Square Garden. In un’intervista al programma The Breakfast Club, 50 Cent ha raccontato di aver ricevuto una proposta dai rappresentanti di Trump per cantare al comizio organizzato a NYC. “Mi hanno chiamato. Mi volevano sul palco a New York” ha spiegato, ribadendo il suo distacco dalla politica. Ho paura della politica. Una volta che ci sei dentro, c’è sempre qualcuno che non è d’accordo con te“. Già la scorsa estate, 50 Cent aveva rifiutato di esibirsi con la sua celebre Many Men (Wish Death) alla convention repubblicana, proprio per non doversi schierare.

    50 Cent e l’altalena politica di Kanye tra Bush, Clinton e Trump

    Riguardo alla sua neutralità politica, il rapper ha citato il caso di Kanye West, che negli anni ha avuto una posizione altalenante. Kanye, dopo aver criticato l’amministrazione Bush per la gestione dell’uragano Katrina nel 2005 e aver sostenuto Hillary Clinton nel 2016, è passato in seguito a supportare Trump, apparendo in pubblico con il famoso cappello MAGA. In concerto affermò persino di non aver votato alle presidenziali 2016 ma che, se l’avesse fatto, avrebbe optato per il tycoon. Prima di annunciare e poi ritirare una personale candidatura alla Casa Bianca. Secondo 50 Cent, l’esperienza di Kanye lo ha portato a stabilirsi in Giappone, lontano dalle controversie politiche americane.

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      “Secondo me si sono solo lascicchiati…”: Alessandra Mussolini pungente su Meloni e Giambruno

      “La maternità surrogata un crimine universale? Non fatemi ridere”. Alessandra ironica e critica su tutto e tutti, e sulla fine della love story della premier commenta: “Se Giorgia si è lascicchiata, contenta lei…”

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        Alessandra Mussolini non perde occasione per fare scalpore, e questa volta punta il dito (anzi, tutti e dieci) contro la premier Giorgia Meloni e la sua crociata contro la maternità surrogata. “Roccella annuncia controlli ai confini per i neonati, come fossero narcotrafficanti. L’inquisizione ora frugherà nelle culle”, esordisce Mussolini nel suo ultimo post su Instagram, lasciando poco spazio ai dubbi su cosa pensi della posizione “medievale” del governo. E sul “carro del Gay Pride”? Mussolini assicura che, con qualche aggiustamento di stile, potrebbe farci un pensierino: “Perché no? Lo farei volentieri a patto di vestirmi da drag queen con ciglia finte, zatteroni e una tutina di paillettes arcobaleno.” Un’alternativa colorata che di certo attirerebbe un bel po’ di attenzione.

        Ma i follower di Alessandra non si fermano qui. C’è chi le consiglia di fare il grande passo e prendere la tessera del Pd: “Non esageriamo, eh!” risponde ridendo, “Stando a Strasburgo mi sento più libera e non ho necessità di trincerarmi dietro gli steccati di bandiera”. Insomma, quella che sembra sempre più a suo agio è proprio lei, specie ora che la sua lontananza dalla politica romana le permette di parlare senza peli sulla lingua. Lo ius scholae, per esempio? “Lo benedico,” esclama, “Quelli nascono e studiano in Italia: sono più italiani di me, tra un po’. I diritti non vanno concessi, ma condivisi.” Ma occhio a farsi illusioni su un possibile avvicinamento alla sinistra: “Sull’immigrazione, per esempio, non concordo sull’intervento della magistratura sui migranti riportati dall’Albania – non mi sembra giusto che l’Italia si faccia carico da sola di una questione epocale come questa.”

        Sulla maternità surrogata, di recente elevata a “crimine universale”, la Mussolini non si trattiene. “Ecco, questo lo trovo assurdo. Ma quale crimine universale! Io sono per la famiglia in tutte le sue forme e diversità.” E non risparmia la stoccata alla ministra Roccella: “Chi siamo noi per impedire a una donna di diventare madre? Parlo di chi, per esempio, ha dovuto congelare gli ovuli prima di una chemioterapia e dopo non può più portare avanti una gravidanza. La conosco bene la Roccella – ci siamo incrociate anni fa proprio in una Commissione: lei era contro la diagnosi preimpianto, e io, ovviamente, ero a favore”.

        E non finisce qui. Tra i temi “caldi”, Mussolini non si lascia sfuggire la fine della love story tra Giorgia Meloni e Andrea Giambruno: “Secondo me Giorgia si è lascicchiata…” confessa, maliziosa. E aggiunge, con un sorriso sornione: “Se è lui l’uomo che vuole, sarei contenta per lei. Dipende dalle priorità. L’amore fa strani giri…” E il matrimonio di Mussolini con Mauro Floriani? “Con Mauro festeggiamo 35 anni di matrimonio, e tutto il resto ora non conta. Conta invece vedere i miei tre figli, Caterina, Clarissa e Romano, crescere e costruirsi una vita. Sono una mamma chioccia anche ora che sono grandi.”

        Ma il “pezzo forte” arriva con l’affaire Sangiuliano-Boccia, che ha infiammato la cronaca politica. “Quando l’ho visto al Tg1 fare quell’intervista non potevo crederci: tutto rosso in faccia, col cerotto in fronte! Ma come gli è venuto in mente raccontare i fatti suoi in quel modo? Fino a quel momento nessuno aveva dato una connotazione sessuale alla vicenda… Devo dire che ha fatto bene a dimettersi.”

        Infine, quando si parla dei suoi scontri televisivi storici – da Vittorio Sgarbi a Katia Bellillo e Pina Picierno – Alessandra risponde con un’alzata di spalle: “Perché mai dovrei pentirmene? Quando sento di dover rispondere, rispondo. Sono fatta così.” E sul leggendario “meglio fascista che frocio” rivolto a Vladimir Luxuria? “Quella volta ho perso le staffe. Non sopporto chi si porta i dossier da casa e attacca l’altro ospite come se fosse una partita di calcio.”

        Insomma, la solita Mussolini, senza peli sulla lingua e con un arsenale di frecciatine che riserva persino alla premier e al governo di destra. Ironica, sopra le righe, e politicamente… sempre sul filo del rasoio.

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          Personaggi e interviste

          Dopo la morte di Anthony Bourdain negli USA sono stata “cancellata”: parla Asia Argento

          Una ferita che non si rimargina: il suicidio del suo ex compagno, il celebrato chef Bourdain, ha creato alla figlia di Dario Argento una forte depressione. Lacerata dai sensi di colpa per non essere riuscita ad aiutarlo e annientata dalle critiche.

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            Perdere un compagno è sicuramente uno strazio interiore. Se questo avviene attraverso il suo suicidio… ancora di più. Un amore, quello far l’attrice Asia Argento e lo chef internazionale e personaggio tv Anthony Bourdain è stato sicuramente tormentato, segnato indelebilmente dalla depressione e il gesto estremo di lui che ha sconvolto il mondo della cucina e dell’intrattenimento.

            Bourdain, fascinoso uomo diviso fra cucina e tv

            Anthony Bourdain si è tolto la vita l’8 giugno 2018 presso un hotel francese. Diventato famoso grazie ai suoi libri e programmi televisivi sulla cucina e i viaggi, era nato a New York nel 1956, aveva conquistato il pubblico con il suo stile irriverente e la sua passione per l’esplorazione gastronomica. Il suo bestseller Kitchen Confidential nel 2000 lo aveva lanciato come autore, aprendogli la strada anche ad una fortunata carriera televisiva. La relazione con Asia era iniziata bel 2016, dopo essersi conosciuti su un set, vissuta attraverso una storia intensa ma problematica, segnata dai problemi di alcolismo e depressione di entrambi. La mattina dell’8 giugno, Bourdain è stato trovato privo di vita in una stanza d’albergo a Kaysersberg, in Francia, dove si trovava per un programma. Lo chef si era impiccato usando la cintura dell’accappatoio. Aveva 61 anni.

            In America lei non esiste più

            Per questa storia straziante la Argento ha conosciuto i patimenti della cosiddetta cancel culture, della quale ha parlato di recente da ospite fissa nel programma di Rai 3 Donne sull’orlo di una crisi di nervi, condotto da Piero Chiambretti. Queste le sue parole: «Si tratta di un fenomeno per cui si tenta di cancellare le opere ma, soprattutto, le persone che dicono e fanno cose che stanno sulle palle ai politicamente corretti. Sono una di quelle persone, infatti in America sono stata cancellata». E’ esattamente quello che le è successo dopo il suicidio di Bourdan, il celebre chef, suo fidanzato.

            La sua colpa? Un flirt contemporaneo

            «Tutto è iniziato dopo il suicidio del mio compagno, che era un personaggio pubblico molto amato nel mondo. Sono stata condannata come responsabile dell’accaduto dalla pubblica opinione: mi imputavano di avergli spezzato il cuore per via di un flirt, poco importa se eravamo una coppia aperta. Sì, perché tutti abbiamo bisogno di un capro espiatorio davanti a una morte violenta e inspiegabile».

            Sui social si è scatenata, come al solito, la follia

            «E hanno incolpato me, la persona che gli era accanto e che lo aveva più amato. Sui social c’erano gruppi di migliaia di persone che sostenevano che solo la mia morte avrebbe reso giustizia a Anthony. Mi scrivevano in centinaia chiamandomi “assassina”, tutto questo mentre ero lacerata dai sensi di colpa per non essere riuscita a capire il dolore che si portava dentro il mio uomo e non essere riuscita a salvarlo».

            Anche i canali ufficiali complici di questa operazione

            E ha continuato: «A questo esercito di carnefici si è aggiunta la CNN, che ha rimosso tutti gli episodi del programma di Anthony che avevo scritto e diretto, in cui apparivo. Avevano cancellato non solo il mio lavoro, ma anche un pezzo molto importante della mia vita personale. E così sono diventata quella da rimuovere, da far sparire. Infatti, non ho più lavorato negli Stati Uniti».

            Gli effetti anche in Italia: salvata dalla trash tv

            Uno tsunami i cui effetti sono arrivati anche qui da noi: «Un mese dopo, difatti, non ero più uno dei giudici di X Factor. Tutto questo per soddisfare la ferocia della morale pubblica. Mi sentivo morire ma qualcosa di più grande mi ha salvato, e non è stata nè la religione nè la filosofia, è stata la tv trash. La mia storia, fortunatamente, interessava morbosamente agli spettatori e raccontarla a cuore aperto nei vari salottini tv per circa un anno si è rivelato più remunerativo di X Factor».

            Grazie a Chiambretti

            «Avrei preferito evitarlo, ma non avevo nessun’altra fonte di di guadagno e nessun’altra mano tesa. Ci è voluto tempo per staccarmi da questo e tornare a fare l’attrice, che sarebbe il mio mestiere. Poi è arrivato un programma di classe dove la mia libertà di pensiero è rispettata senza censure e cancellazioni. Capite perché sono così grata di essere qui oggi?». Infatti la Argento fa parte del cast fisso del programma, insieme ad Alba Parietti e a Rosita Celentano. Tre donne diverse ma unite da una qualità comune: una testa pensante.

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              Personaggi e interviste

              Luca Barbareschi: la mia matrigna mi minacciò perchè le insidiavo il figlio

              Un uomo che nella sua vita ne ha viste e provate tante. In un’infanzia “confusa” a 12-13 anni sperimenta qualche tensione omosessuale. E per questo viene minacciato di morte.

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                Luca Barbareschi è nuovamente in televisione per la sua nuova avventura danzerina a Ballando con le Stelle. Esordio peraltro giudicato di buon livello per un personaggio sempre sulla cresta dell’onda, anche se divisivo per le sue idee spesso molto poco… accomodanti. Recentemente è passato anche come ospite di Malcom Pagani nel suo podcast Dicono di te, durante il quale ha svelato alcuni retroscena della sua infanzia molto difficile, alla scoperta della sua sessualità. «Seducevo anche un grammofono», ha raccontato nel podcast, soffermandosi sui dettagli di quando ha sedotto l’intera famiglia della nuova moglie di suo padre. Con un finale che poteva avere un esito davvero drammatico…

                Sessualmente un po’ confuso

                Nella lunga chiacchierata-confessione in compagnia di Malcom Pagani, ha raccontato alcuni retroscena della sua infanzia. «Da bambino, verso i 12-13 anni, ero un po’ confuso sessualmente. Ero come ‘Teorema’ di Pasolini, seducevo anche un grammofono. Quando mio padre mi portò dalla nuova moglie sedussi la famiglia intera: la cameriera, il figlio, poi la figlia, infine anche la madre», ha rivelato l’attore.

                Venne minacciato dal padre

                Il padre ad un certo punto scoprì il segreto che Luca custodiva con il figlio della sua nuova moglie: «Scoprì cosa facevo col figlio. Che poi non facevamo nulla di male, guardavamo i giornaletti pornografici. Chi non si è mai masturbato l’uno con l’altro? È la scoperta, si fa la lotta, ci si tocca. Una mattina lei mi sveglia con una pistola in bocca, col colpo in canna, dicendo ‘ti uccido’. Il bambino, poverino, si ammalò di leucemia e morì, sul letto di morte disse ‘mi davo i baci con Luca’. Una cosa innocente».

                Minacciato, scappo da sua madre in moto

                La nuova moglie di suo padre e il padre stesso non erano del medesimo avviso: «Io con la pistola in bocca guardai mio padre. Lui non reagì e siccome era molto bacchettone disse ‘hai ucciso la dignità di tuo padre’. Mi ricordo questa frase. Diedi un colpo alla pistola e scappai, con la Vespa arrivai ad Ardena, a 70 chilometri da Milano, terrorizzato. Mia madre è stata la prima a venirmi a prendere, a proteggermi».

                L’onta per un padre dell’omosessualità del figlio

                Naturalmente sua madre comprese la situazione e lo volle proteggere: «Mi ha detto di andare a casa sua per un mesetto, poi è andata da questa e credo gliel’abbiano tolta dalle mani perché l’ha ammazzata di botte. L’ha denunciata alla Procura della Repubblica, era una donna libera. Mio padre per un anno mi ha fatto fare il giro del Vigorelli dicendo ‘sei omosessuale, hai ucciso la dignità di tuo padre’. Per un anno eh, il Vigorelli lo conosco a memoria. Questo era mio padre».

                Barbareschi in pillole

                Nato a Montevideo, in Uruguay, per via del lavoro del padre Francesco Saverio, ingegnere milanese con un passato da partigiano. Cresce a Milano con il padre e la madre Maria Antonietta Hirsch, un’economista di origine ebraica. Dopo la separazione dei genitori la madre abbandonò Barbareschi all’età di 6 anni. È stato sposato con Patrizia Fachini, dalla quale ha avuto le figlie Beatrice, Eleonora e Angelica. In seguito è stato compagno per sette anni dell’attrice Lucrezia Lante della Rovere. Attualmente è legato a Elena Monorchio, sposata il 20 giugno 2015, dalla quale ha avuto due figli: nel 2010 nasce Maddalena e nel 2012 nasce Francesco Saverio.

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