In primo piano
Luca Argentero: «Paternità e mutui, la commedia della vita reale»!
Luca Argentero, attore di grande successo e nuovo narratore del docufilm “Ciao, Marcello. Mastroianni l’antidivo”, si è aperto recentemente sulle sue esperienze di paternità e sull’importanza della famiglia nella sua vita
L’attore e narratore di Mastroianni racconta il suo ruolo di genitore e le sfide di conciliare carriera e vita familiare. Con due figli e una carriera in continua ascesa, Luca riflette su cosa significhi per lui essere un genitore e sul suo desiderio di dedicarsi completamente alla famiglia.
Luca Argentero ha rivelato di sentirsi “padre al 95%” durante una recente intervista. “L’unico tempo che mi interessa è quello con i miei figli”, ha dichiarato, sottolineando come la paternità occupi il posto centrale nella sua vita. “Il lavoro è solo un mezzo per pagare il mutuo. Se non avessi il problema del denaro, mi prendere un anno sabbatico”.
Nella sua carriera, Luca ha avuto l’onore di raccontare la vita di un’icona del cinema italiano, Marcello Mastroianni, nel docufilm diretto da Fabrizio Corallo, trasmesso su Rai3. Ma, come ha spiegato, il suo vero focus è sui suoi figli, Nina e Noè, con la moglie Cristina Marino. “Ci godiamo i bambini”, ha affermato, ammettendo che la vita con i piccoli è bella ma faticosa. “Forse vedremo la luce quando Noè compirà due anni a febbraio”.
Luca ha anche parlato della sua casa a Milano, dove vive per ragioni lavorative, e della sua dimora in Umbria, un luogo che rappresenta il suo cuore. “In Umbria abbiamo creato un rifugio immerso nel verde, dove possiamo staccare dalla frenesia della città”. La sua storia d’amore con Cristina Marino è anche un capitolo affascinante della sua vita. Dopo una separazione dall’ex moglie Myriam Catania, Luca ha trovato nella giovane attrice un nuovo amore. I due si sono sposati in segreto a Città della Pieve e hanno rinnovato le loro promesse in un romantico secondo matrimonio alle Maldive, circondati dai figli.
Luca ha chiuso l’intervista con una riflessione sincera: “Il futuro è incerto, ma siamo concentrati sul presente. Non sappiamo che forma avrà il mondo quando i bambini cresceranno, e questo ci preoccupa un po’, ma per ora viviamo il momento”.
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In primo piano
Can Yaman: tra El Turco e Demir, un dilemma che infiamma i fan!
Mentre il bellissimo divo turco Can Yaman si gode il successo e si prepara per nuovi progetti, un’ombra incombe sul futuro di una delle fiction più amate dagli italiani. Ma sarà davvero così? O forse, dietro le quinte, si sta preparando una sorpresa che lascerà tutti a bocca aperta?
Gli ultimi mesi sono stati un turbinio di successi per Can Yaman. Tra un set e l’altro, l’attore turco ha conquistato il cuore di milioni di fan in tutto il mondo. Ma mentre si prepara a intraprendere un nuovo emozionante viaggio con il suo personaggio di El Turco, una domanda aleggia nell’aria: vedremo ancora Can Yaman nei panni dell’amato ispettore Demir nella terza stagione di “Viola come il Mare”?
Le risposte e le chiacchiere si rincorrono da settimane, ma gli impegni internazionali dell’attore, tra cui il tour promozionale di El Turco e le riprese di Sandokan, potrebbero costringerlo a rinunciare a uno dei progetti che lo hanno reso celebre in Italia.
Tuttavia, a smentire categoricamente queste voci ci pensano i produttori della fiction, che hanno confermato il ritorno dell’intero cast per la terza stagione. Can Yaman stesso, in diverse interviste, ha espresso il suo grande affetto per il personaggio di Demir e per l’intera produzione.
Ma allora perché questi rumors persistono? Forse perché l’idea di un addio di Can Yaman da “Viola come il Mare” è troppo dolorosa da accettare per i fan. O forse perché, nel mondo dello spettacolo, nulla è mai definitivo e i piani possono cambiare da un momento all’altro.
Una cosa è certa: l’attesa per la terza stagione di “Viola come il Mare” è più febbrile che mai. I fan non vedono l’ora di scoprire quali nuove avventure attendono Viola e Demir, e di rivedere sullo schermo la coppia più amata della televisione italiana.
Cronaca
Allarme rosso a Windsor: ladri scatenati nella tenuta dei Principi
Il Principe William e Kate Middleton nel mirino dei ladri. Rapina notturna alla tenuta reale: auto rubate e sicurezza violata sotto gli occhi dei Windsor.
Un raid notturno ha sconvolto la quiete della tenuta reale di Windsor. Nella notte tra il 13 e il 14 ottobre scorsi, ignoti malviventi hanno fatto irruzione nella Shaw Farm, una proprietà agricola all’interno del perimetro di sicurezza del castello, dove risiedono il Principe William, Kate Middleton e i loro tre figli.
I ladri, dopo aver scavalcato una recinzione di oltre un metro e ottanta, hanno rubato un pick-up e un quad, sfondando poi il cancello di sicurezza per dileguarsi. L’episodio è avvenuto mentre i Principi di Galles erano presenti nella loro residenza, l’Adelaide Cottage, situato a poca distanza dalla fattoria.
“È stato un vero e proprio assalto alla sicurezza reale”, ha dichiarato una fonte al tabloid The Sun. “I ladri devono aver studiato a lungo le loro mosse, considerando i sistemi di allarme presenti nel castello”.
La polizia della Thames Valley ha confermato l’accaduto, avviando le indagini per risalire agli autori del furto. Al momento non ci sono stati arresti.
L’episodio solleva interrogativi sulla sicurezza della tenuta reale, una delle residenze più protette del Regno Unito. Nonostante i sistemi di sorveglianza, i ladri sono riusciti a penetrare nel perimetro e a compiere il furto, mettendo a rischio la privacy e l’incolumità della famiglia reale.
Curiosità
Oltre le conquiste: le fobie nascoste dei personaggi più influenti
Dietro l’immagine di invincibilità e potere, si nascondono spesso fragilità e paure. Scopriamo quali erano le fobie più bizzarre di alcuni personaggi storici, dai generali romani agli scrittori italiani, anche quello più grandi.
Immaginatevi Giulio Cesare, il condottiero che ha conquistato mezza Europa, terrorizzato da un semplice insetto. O Alessandro Manzoni, l’autore dei Promessi Sposi, terrorizzato dalle pozzanghere. Sembra incredibile, eppure anche le figure più potenti e influenti della storia hanno avuto le loro paure, a volte bizzarre e inaspettate.
Alessandro Manzoni e la paura dell’acqua
Lo scrittore italiano, noto per i suoi romanzi storici, soffriva di limnofobia, la paura delle pozzanghere e dei luoghi umidi. Un’esperienza traumatica in gioventù, in cui rimase impantanato, potrebbe aver scatenato questa fobia che lo accompagnò per tutta la vita. Manzoni evitava le passeggiate sotto la pioggia e pianificava accuratamente i suoi spostamenti per evitare qualsiasi contatto con l’acqua.
Napoleone Bonaparte e il terrore dei gatti
L’imperatore francese, famoso per la sua determinazione e il suo coraggio, aveva una paura irrazionale dei gatti. Secondo alcune fonti, un episodio traumatico della sua infanzia potrebbe essere all’origine di questa fobia. La presenza di un gatto era sufficiente a innervosirlo profondamente e a fargli evitare quelle stanze.
Giulio Cesare e la repulsione per gli insetti
Anche Giulio Cesare, uno dei più grandi condottieri della storia, aveva una fobia piuttosto inusuale: la paura degli insetti. Questa repulsione era talmente nota che lo spingeva a prestare particolare attenzione alla pulizia e all’igiene personale per evitare qualsiasi contatto con questi piccoli animali.
Questi esempi ci mostrano come anche le persone più potenti e influenti siano esseri umani con le loro fragilità e paure. Le fobie di questi personaggi storici ci ricordano che, nonostante le loro conquiste e il loro successo, erano soggetti alle stesse emozioni e paure di tutti noi.
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