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Salute

Colpi di freddo e torcicollo: consigli e rimedi della nonna per prevenirli e combatterli

Con l’arrivo delle basse temperature, i colpi di freddo sono dietro l’angolo, e il torcicollo è spesso il primo segnale. Ecco come prevenirli e rimediare con i trucchi della nonna, tra impacchi caldi e tisane rilassanti, per affrontare il freddo senza dolori.

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    Quando arriva il freddo, il rischio di prendersi un colpo d’aria è dietro l’angolo: bastano un cambio di temperatura improvviso, un colpo di vento o una semplice corrente fredda per causare fastidi e dolori muscolari, specialmente nella zona del collo. Ecco alcuni consigli semplici e pratici per proteggersi:

    1. Coprirsi bene: Una sciarpa morbida e calda può fare la differenza, poiché aiuta a proteggere collo e spalle da sbalzi di temperatura e correnti fredde. Preferisci materiali come la lana o il cashmere, che tengono il calore e sono delicati sulla pelle.
    2. Evitare correnti d’aria: Cerca di non stare in zone esposte al vento freddo o alle correnti, soprattutto dopo aver fatto attività fisica, quando i muscoli sono caldi e più vulnerabili agli sbalzi termici.
    3. Fare stretching: Esercizi di stretching per il collo possono migliorare la flessibilità dei muscoli e ridurre la probabilità di dolori. Dedica cinque minuti ogni mattina a movimenti delicati e circolari, per preparare i muscoli del collo alla giornata.

    I rimedi della nonna per il torcicollo

    Quando il torcicollo colpisce, ecco alcuni rimedi della nonna che aiutano ad alleviare il dolore e a favorire la distensione dei muscoli:

    1. Impacco caldo: Il calore è uno dei migliori alleati contro il torcicollo, poiché rilassa i muscoli e stimola la circolazione sanguigna. Applica una borsa d’acqua calda o un asciugamano riscaldato sul collo per circa 15-20 minuti, ripetendo due o tre volte al giorno.
    2. Olio di arnica o di rosmarino: Entrambi sono noti per le proprietà anti-infiammatorie e decontratturanti. Massaggia delicatamente il collo con qualche goccia di olio di arnica o rosmarino, che riscalda la pelle e penetra nei muscoli, sciogliendo le tensioni.
    3. Tisana allo zenzero e camomilla: Lo zenzero ha proprietà anti-infiammatorie e analgesiche, mentre la camomilla è rilassante. Bevi una tisana calda allo zenzero e camomilla per calmare il corpo e ridurre la tensione muscolare.
    4. Patata calda: Questo è uno dei rimedi tradizionali più curiosi. Fai bollire una patata, schiacciala e mettila in un panno di cotone pulito, poi applicala sul collo finché resta calda. Il calore rilasciato aiuta a sciogliere i muscoli tesi.
    5. Massaggio con olio d’oliva caldo: Scalda leggermente un po’ di olio d’oliva e usalo per massaggiare il collo. Il massaggio stimola la circolazione e l’olio caldo rilassa i muscoli, riducendo il dolore in modo naturale.

    Prevenire è meglio che curare

    Infine, per prevenire il torcicollo e i colpi di freddo, è importante fare attenzione anche a piccole abitudini quotidiane: scegli vestiti caldi e protettivi, dormi su un cuscino che supporti bene il collo e non dimenticare di fare un po’ di movimento ogni giorno. I rimedi della nonna sono efficaci, ma la prevenzione è sempre la miglior strategia.

    Con questi semplici accorgimenti e i rimedi tradizionali della nonna, affrontare i colpi di freddo e il torcicollo sarà molto più facile.

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      Salute

      Qual è il locale più inquinato della nostra casa? La cucina. Ecco perché

      Le nostre abitudini quotidiane contribuiscano significativamente all’inquinamento atmosferico, sottolineando l’urgenza di adottare comportamenti più sostenibili.

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        Gli inquinamenti insospettabili che si generano cucinando rappresentano un’importante questione per la salute e l’ambiente, spesso trascurata. Ciò che accade in cucina può infatti contribuire significativamente all’inquinamento atmosferico domestico. Vediamo come.

        Quali sono le fonti principali di inquinamento in cucina

        Tra le principali fonti di inquinamento che possiamo trovare in cucina al primo posto ci sono i fornelli a gas e metano. L’uso di combustibili come il gas e il metano produce biossido di azoto (NO₂), un potente irritante polmonare, e benzene, una sostanza cancerogena. Questi inquinanti vengono rilasciati nell’aria durante la cottura, aumentando il rischio di problemi respiratori e altre patologie. A seguire la cottura sulla griglia e la frittura. Grigliare la carne sprigiona, infatti, composti chimici potenzialmente dannosi, come le ammine eterocicliche e gli idrocarburi policiclici aromatici. Anche la frittura, soprattutto a temperature elevate, produce sostanze tossiche come l‘acrilammide, un composto che può formarsi vicino al punto di fumo degli oli. Un ulteriore pericolo deriva anche da una ventilazione insufficiente. Una scarsa ventilazione, infatti, aggrava la concentrazione degli inquinanti, rendendo l’ambiente domestico meno salubre. Quindi che fare?

        Possibili soluzioni e semplici accorgimenti per evitare effetti inquinanti

        E’ consigliabile, quando possibile, utilizzare piani cottura a induzione una tecnologia che riduce al minimo l’emissione di inquinanti. Le cucine a induzione non generano biossido di azoto né monossido di carbonio, offrendo un’alternativa ecologica e sicura. Se dovete friggere provate a farlo con le friggitrici ad aria. Rispetto alla frittura tradizionale, le friggitrici ad aria – così tanto di moda in questi ultimi tempi – producono meno particolato fine e sono considerate un metodo di cottura più salutare per diversi alimenti. Ulteriore sufferimento è utilizzare una cottura a basse temperature. Evitare di superare il punto di fumo degli oli può limitare la formazione di sostanze nocive. E ancora, ma qui andiamo su scelte ideologiche oltre che salutistiche. Utilizzare più vegetali e meno carne è meglio! La riduzione del consumo di carne, soprattutto proveniente da allevamenti intensivi, non solo diminuisce l’impatto ambientale ma migliora anche la qualità dell’aria. Infine è lapalissiano mantenere una adeguata ventilazione dei locali. L’uso di cappe aspiranti e il ricambio regolare dell’aria sono essenziali per ridurre l’accumulo di inquinanti.

        Il peso dei comportamenti individuali

        Ogni piccolo gesto quindi conta. Scegliere metodi di cottura meno inquinanti, preferire alimenti vegetali e ridurre gli sprechi in cucina non solo tutela la salute personale, ma contribuisce anche al benessere collettivo e alla salvaguardia dell’ambiente. Non esiste una soluzione magica, ma la consapevolezza e l’azione possono fare la differenza. L’inquinamento domestico, spesso sottovalutato, secondo il dottor Roberto Boffi, pneumologo presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano, rappresenta una minaccia concreta per la salute di tutti, con la cucina che si rivela uno degli ambienti più critici.

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          Salute

          Allergie di primavera, come sopravvivere alla stagione più amata (e odiata)

          inite, occhi che bruciano, mal di testa e stanchezza cronica: se anche per te la primavera è sinonimo di allergie, è il momento di scoprire come affrontarla con rimedi nuovi e soluzioni intelligenti che migliorano davvero la qualità della vita

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            Per molti è la stagione più bella dell’anno: giornate più lunghe, temperature miti, profumi nell’aria. Per altri, invece, la primavera è un incubo che inizia con uno starnuto e finisce con le occhiaie da antistaminico. Se anche tu fai parte del club degli allergici stagionali, sappi che non sei solo: secondo l’ISS, in Italia almeno una persona su cinque soffre di allergie primaverili, e il numero è in costante aumento.

            Ma perché succede? Il nemico numero uno è il polline, prodotto in grandi quantità da alberi come betulla, ontano, cipresso, ma anche da graminacee e parietaria. La risposta del sistema immunitario a questi allergeni è spesso spropositata: raffreddore, prurito, congiuntivite, asma. E se un tempo bastava chiudere le finestre, oggi non è più così semplice.

            La buona notizia è che esistono strategie, vecchie e nuove, per vivere meglio anche in mezzo ai pollini.

            La prima regola è la più banale e sottovalutata: conoscere il nemico. Tenere d’occhio i calendari pollinici (facilmente consultabili online) permette di sapere quando limitare le uscite, arieggiare la casa solo la mattina presto o la sera tardi, evitare parchi e prati nei giorni critici. Sembra poco, ma fa la differenza.

            Chi è stanco dei farmaci può valutare una immunoterapia specifica, una sorta di “vaccino” contro l’allergia: si assumono per via sublinguale (o iniezioni) dosi crescenti di allergene per desensibilizzare l’organismo. Serve tempo, ma è una delle poche cure che agiscono alla radice.

            Anche il lavaggio nasale quotidiano con soluzioni saline può aiutare: libera le vie respiratorie, rimuove gli allergeni, riduce l’uso di farmaci e migliora il sonno. Esistono ormai dispositivi semplici, pratici ed efficaci da usare a casa.

            Sul fronte tecnologico, i purificatori d’aria di nuova generazione fanno miracoli in casa: filtrano pollini, polveri e persino virus, migliorando la qualità dell’aria in modo misurabile. Un’idea da valutare anche in ufficio, dove spesso le finestre restano chiuse ma i filtri dei condizionatori non vengono mai cambiati.

            Non mancano i rimedi naturali (attenzione, non miracolosi ma utili): infusi di ortica, integratori a base di quercetina o vitamina C che agiscono come antistaminici naturali, spray a base di eufrasia per lenire la congiuntiva infiammata. Chiedi consiglio al medico o al farmacista: l’autoprescrizione fai-da-te è la peggior alleata dell’allergico.

            E infine: non sottovalutare lo stress. È scientificamente dimostrato che l’ansia può peggiorare i sintomi allergici. Dormire meglio, mangiare sano, praticare yoga o meditazione può ridurre le crisi. Anche perché vivere con l’allergia non significa solo soffrire di naso chiuso, ma anche di stanchezza cronica, difficoltà di concentrazione, irritabilità. Tutti effetti collaterali che spesso non vengono considerati.

            In sintesi? No, non è colpa tua se sei sempre esausto e gli occhi sembrano quelli di un panda. Ma con qualche accorgimento puoi evitare di passare altri tre mesi chiuso in casa con l’aspirapolvere in mano. E magari tornare ad amare la primavera, o almeno a tollerarla senza fazzoletti in ogni tasca.

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              Salute

              Le quattro mosse per rallentare l’invecchiamento e vivere più sani

              Rallentare l’invecchiamento non richiede sforzi enormi, ma costanza e attenzione. Anche piccoli cambiamenti possono fare una grande differenza, regalando anni di vita in più e una maggiore serenità.

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                Il cinquantaduenne medico Michael Greger è il fondatore dell’American College of Lifestyle Medicine. Da anni le sue ricerche sono indirizzate a suggerire scelte e pratiche utili per rallentare l’invecchiamento una volta raggiunta la mezza età. Con tutto la sua equipe, il dottor Greger sottolinea come adottare uno stile di vita sano anche in età avanzata può fare una grande differenza sia nella qualità, sia nella durata della vita. E’ vero a volte questi avvertimenti sembrano ridondanti, letti e riletti più volte. Ma insistere non guasta mai. Si tratta di usare piccoli e semplici cambiamenti nelle abitudini quotidiane in grado di rallentare l’invecchiamento biologico E soprattutto ridurre il rischio di malattie croniche. Michael Greger, nutrizionista di fama internazionale, sottolinea l’importanza di seguire i “fantastici 4”: alimentazione sana, attività fisica, controllo del peso e niente fumo.

                Alimentazione: il cuore della longevità

                La dieta è uno dei principali fattori su cui possiamo agire per rallentare l’invecchiamento. Un’alimentazione basata su alimenti vegetali e integrali fornisce una doppia azione benefica: aumenta l’apporto di fibre e antiossidanti, e riduce il consumo di grassi saturi e altri elementi patogeni. Tra i consigli che ci arrivano ogni giorno dai nutrizionisti quello più importante è di consumare almeno cinque porzioni al giorno di frutta e verdura. Un scelta che aiuta a ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, ictus e cancro. Da ricoordare che le verdure a foglia verde proteggono cuore e cervello grazie ai nitrati naturali, che rallentano il metabolismo e favoriscono la longevità. Così come viene spesso consigliato un uso costante di cereali integrali. Ricchi di fibre, riducono l’infiammazione e migliorano la salute intestinale. L’utilizzo quotidiano di frutta secca e di semi come una semplice manciata di noci al giorno può abbassare il rischio di morte prematura del 15%. Infine i frutti di bosco che ormai si trovano durante tutto l’anno. Ricchi di antiossidanti, contribuiscono a proteggere le cellule dai radicali liberi.

                Una maggiore varietà di frutta e verdura è associata a minori danni al DNA e a livelli più bassi di infiammazione. Anche una moderata restrizione calorica, sotto consiglio medico, può aiutare a ridurre lo stress ossidativo e rallentare l’invecchiamento biologico. Basta così? Non proprio…

                Più movimento, meno invecchiamento

                Camminare per 20 minuti al giorno è sufficiente per migliorare la salute cardiovascolare e ridurre il rischio di disabilità. L’attività fisica regolare aumenta la forza muscolare, migliora l’equilibrio e riduce il rischio di cadute, che rappresentano una delle principali cause di disabilità negli anziani.

                Peso osservato speciale

                Mantenere un peso sano è cruciale per prevenire obesità, diabete e altre malattie croniche. Ridurre le porzioni e limitare gli alimenti ricchi di zuccheri aggiunti e grassi saturi può aiutare a mantenere un peso equilibrato.

                Tu fumi? Io no…

                Smettere di fumare, anche in età avanzata, porta benefici immediati e a lungo termine. Riduce il rischio di malattie polmonari, cardiovascolari e cancro, migliorando al contempo la qualità della vita.

                Tutto qui? No adottare uno stile di vita sano agisce anche su ansia e depressione

                Seguendo queste linee guida, è possibile rallentare l’insorgere di malattie croniche come artrite, demenza e osteoporosi. Inoltre, uno stile di vita sano influisce positivamente sul benessere psicologico, riducendo ansia, depressione e stanchezza. Chi adotta queste abitudini può sembrare biologicamente più giovane di 14 anni e migliorare significativamente la qualità della vita. Provare per credere!

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