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    Qualche giorno fa vi abbiamo descritto come un certo Jacob Jolij, ricercatore dell’Università di Groningen, abbia realizzato una classifica delle canzoni più gioiose di sempre, tenendo conto di alcune variabili quali ritmo, accordi e testi. Il primo posto spetta ai Queen con un brano che incarna energia e libertà – Don’t Stop Me Now – ma la top ten include anche successi intramontabili come Dancing Queen degli ABBA e Good Vibrations dei Beach Boys.

    La canzone al primo posto

    Capitano a tutti quei momenti in cui si sprizza gioia da ogni poro, per qualche avvenimento speciale oppure anche senza saperse spesso il perché… ma ci si sente semplicemente così, senza volersi per forza domandare il vero motivo. Esattamente come canta Freddie Mercury in Don’t Stop Me Now, brano famosissimo scritto da lui per Jazz, il settimo album dei Queen uscito nel 1978 per la EMI Records, prodotto da Roy Thomas Baker. Una vera e propria carica di energia, un’esortazione all’abbandono tra le braccia della follia e dell’euforia più pure, alla voglia di pensare a viversi il presente a fondo senza preoccuparsi del domani e di ciò che è stato.

    Quello che in pochi sanno

    Il testo del brano nasconde la descrizione di uno dei maggiori periodi di eccessi del celebre frontman dei Queen. Ricorda Brian May, infatti, che Freddie stava perdendo la testa dietro droghe e rapporti sessuali multipli con più uomini anche durante la stessa notte. Nonostante ciò, non aveva alcuna intenzione di fermarsi…

    Schiacciate il tasto play…

    Comunque sia… ecco tutte e dieci le canzoni, pronte per essere ascoltate… e per farvi sentire super-felici!

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      La musica su TikTok non è sempre “la solita”: ascolta la Top Ten aggiornata

      Vuoi ascoltare le 10 canzoni più trendy del momento sull’app TikTok, utilizzate per video, challenge ed altro? Clicca sul nostro player audio e divertiti!

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        Anche Silvio Berlusconi, una sorta di “alieno” per TikTok, l’aveva utilizzata per la sua ultima campagna, intuendone il forte potere di penetrazione sui giovani. Si tratta dell’applicazione per mobile che è cresciuta di più negli ultimi due anni, senza dubbio una delle più usate e scaricate in assoluto. Permette di realizzare brevi video aggiungendo effetti, musica o canzoni. Ai contenuti si può rispondere con altri brevi filmati, creando un’interazione costante, fresca, divertente e originale.

        Per questo motivo attualmente è tra le app più amate dai giovani. Dove trovano posto parecchie star della musica, dello sport o del cinema che propongono nuove idee e sfide divertenti (qui vengono chiamate challenge), accompagnate da canzoni che immediatamente si trasformano in virali.

        Ecco la top ten aggiornata delle canzoni più utilizzate su TikTok

        The Weeknd – Dancing in the Flames
        Vancouver Sleep Clinic – Someone To Stay
        Lazza, Laura Pausini – Zeri in più (Locura)
        Jaxomy, Agatino Romero, Raffaella Carrà – Pedro
        Karol G – Si Antes Te Hubiera Conocido
        Lady Gaga, Bruno Mars – Die With a Smile
        Icy Subzero feat. Clara – Ghetto love
        Alessandra Amoroso feat- Big Mama – Mezzo rotto
        Gigi D’Alessio feat. Elodie, Ernia – Io vorrei 2024
        DJ Rhythm – Catch the Beat

        Una classifica che si evolve costantemente

        Questi i brani al momento più utilizzati sulla piattaforma dei video: in altre parole le canzoni più usate dagli utenti per creare i loro contenuti originali e divertenti. Una classifica che, per la natura dell’app in questione, cambia frequentemente, da settimana a settimana, in funzione delle sfide lanciate dai tiktoker più famosi, delle challenge, dei balletti o dei trend del momento.

        La più virale di tutte

        Mentre stai leggendo questo articolo, il brano più usato per i video su Tiktok è Dancing in the Flames di The Weeknd, con il suo balletto che sta facendo impazzire tutti. Poi troviamo molte delle canzoni Tik Tok di tendenza, come nel caso delle nuove hit di Karol G o di Icy Subzero con Clara e la loro “Ghetto love”. Mentre la nuova entrata del mese è Lazza con Laura Pausini e la loro “Zeri in più”

        Ascolta la top ten completa qui!

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          La top ten delle canzoni che The Donald non può cantare

          Si dice che “la musica sia di tutti”… a patto che venga utilizzata in maniera corretta. Parecchi artisti (e non solo americani), infatti, si sono opposti all’utilizzo delle loro canzoni nelle manifestazioni elettorali targate Donald Trump. Non riconoscendosi nei suoi ideali.

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            E’ parecchio lunga la lista dei musicisti che non desiderano in nessuna maniera essere associati al candidato per le presidenzuali USA Donald Trump. Anche la musica si ribella all’uso delle canzoni per la campagna dell’ex presidente. Dagli Abba a Beyoncé, passando per Bruce Springsteen, Adele e persino gli eredi del compianto Luciano Pavarotti si sono opposti all’utilizzo dei brani durante gli eventi del candidato.

            Il fake della Swift

            Il 18 agosto scorso Trump, personaggio storicamente caratterizzato da un rapporto quantomeno “particolare” con la realtà, ha pubblicato sul suo social Truth una serie di immagini in cui si vedeva Taylor Swift in abiti da Uncle Sam intimare ai propri fan “I want you to vote for Trump”, più altre immagini delle fantomatiche “Swifties for Trump”. Peccato il tutto fosse stato realizzato con l’intelligenza artificiale. Sebbene non ci sia stata nessuna reazione immediata da parte della Swift, il suo posizionamento politico lasciava chiaramente intendere che non fosse stata molto contenta di questo accostamento farlocco. Infatti poco dopo ha fatto un eclatante endorsement pubblico a favore di Kamala Harris. Mobilitando le sue legioni di fan che la seguono fedelmente come un’armata.

            La lista è lunga, ci sono pure le eredi di Pavarotti

            D’altronde Swift non è l’unica: su Wikipedia si trova addirittura una pagina dedicata ai “Musicians who oppose Donald Trump’s use of their music”, musicisti contrari all’utilizzo della loro musica da parte di Trump. Adele, Elton John, Bruce Springsteen, i familiari di George Harrison dei Beatles hanno negato i diritti per l’utilizzo dei loro brani all’interno degli eventi della campagna elettorale di Trump. Persino le eredi di Luciano Pavarotti hanno bloccato l’utilizzo dell’aria Nessun Dorma nella versione dell’indimenticabile tenore (col celebre “Vincerò! Vincerò!”) per incompatibilità di valori.

            Ascolta qui alcuni brani che il tycoon non potrà più usare nei suoi raduni:

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              Se sei nato/a tra il 1950 e il 1970… scopri la canzone del tuo anno!

              Scopri quale canzone dominava la hit parade nel tuo anno di nascita! In questa prima parte della nostra playlist prendiamo in esame il periodo che va dal 1950 al 1970: 21 indimenticabili brani per festeggiare il primo giorno della tua vita.

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                All’interno del suo capolavoro Alla ricerca del tempo perduto, il celebre scrittore e saggista parigino Marcel Proust descrive in maniera magistrale la sensazione di essere improvvisamente “investito” dalla memoria bevendo un cucchiaino di tè nel quale aveva lasciato inzuppare un pezzetto di madeleine. Scrivendo: “un delizioso piacere m’aveva invaso, isolato, senza nozione di causa. E subito, m’aveva reso indifferenti le vicissitudini, inoffensivi i rovesci, illusoria la brevità della vita”. Facendo poi, in un ulteriore passaggio, un accenno alla memoria legata alla musica: “Le canzoni, anche quelle brutte, servono a conservare la memoria del passato, più della musica colta, per quanto sia bella”.

                Un ritorno evocativo al passato

                Lo sappiamo tutti: ascoltare la musica – non necessariamente bella o colta – ci restituisce spesso la memoria del passato. Rammentandoci una situazione, un momento, una persona, un luogo. Addirittura un colore o un profumo.

                La spiegazione scientifica

                La scienza la definisce come la memoria autobiografica evocata dalla musica, un fenomeno molto comune e spesso involontario, nel senso che avviene spontaneamente, senza uno sforzo attivo dell’ascoltatore per ripescare un determinato ricordo. Aspetti che rendono il fenomeno, naturalmente, materia prima di grande interesse per psicologi e neuroscienziati.

                Ingrediente fondamentale della nostra vita

                La musica è presente in quasi tutti i momenti emotivamente più importanti della vita, come cerimonie, festeggiamenti, matrimoni e funerali, quelli che vengono definiti self-defining moments, in grado di segnare profondamente la vita di ognuno di noi. E’ dunque ragionevole supporre che si crei un’associazione tra la musica e questi momenti.

                Cosa si ascoltava quando sei nato/a

                Poi ci sono le canzoni che sono state messe sul mercato nell’anno di nascita di ognuno di noi, che hanno segnato quel tempo, diventando magari un fenomeno di costume per il quale il nostro anno di nascita viene ancora oggi identificato. In questa prima parte della nostra playlist prendiamo in esame (e vi proponiamo all’ascolto) il periodo di tempo che va dal 1950 al 1970, successivamente prenderemo in esame le decadi successive. Scoprite qual’è la vostra canzone con LaCity Mag fra questi indimenticabili titoli!

                1950 Goodnight Irene

                1951 Too Young

                1952 Papaveri e papere

                1953 Vaya Con Dios

                1954 Little Things Mean A Lot

                1955 Rock Around The Clock

                1956 Heartbreak Hotel

                1957 Bye Bye Love

                1958 Nel blu dipinto di blu (Volare)

                1959 Piove – Ciao Ciao Bambina

                1960 Io che non vivo senza te

                1961 Hit The Road Jack

                1962 Quando quando quando

                1963 Sugar Shack

                1964 I Want To Hold Your Hand

                1965 Help

                1966 Stranger In The Night

                1967 Non ho l’età (Per Amarti)

                1968 La pioggia

                1969 Sugar Sugar

                1970 Pregherò

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