Spettacolo
Rita Dalla Chiesa contro Ballando con le Stelle: “Serve un intervento della Vigilanza Rai”
Rita Dalla Chiesa spara a zero contro Milly Carlucci e contro il suo modo di fare e di tutta la giuria della trasmissione.
Rita Dalla Chiesa, vicepresidente dei deputati di Forza Italia, si è scagliata contro il programma Ballando con le Stelle, in particolare contro la conduttrice Milly Carlucci e due membri della giuria, Selvaggia Lucarelli e Guillermo Mariotto. Al centro delle critiche, gli atteggiamenti definiti “narcisistici e intollerabili” dei giurati e la presunta inerzia della conduttrice nel gestire situazioni di conflitto che, secondo Dalla Chiesa, stanno trascinando il programma in un “tritacarne mediatico”. La parlamentare ha accusato Lucarelli e Mariotto di trasformare le vicende personali dei partecipanti in uno spettacolo poco rispettoso. Inoltre ha evidenziato come questo tradisca lo spirito di intrattenimento che dovrebbe caratterizzare il programma. In una lettera indirizzata alla Vigilanza Rai, ha richiesto un intervento immediato per ripristinare un clima adeguato al pubblico televisivo.
Le accuse e la richiesta alla Vigilanza Rai
Nella lettera pubblica inviata alla Vigilanza Rai, Dalla Chiesa si è tolta qualche sassolino dalle scarpe. Ma cosa ha scritto Dalla Chiesa? “La Vigilanza Rai deve intervenire al più presto sugli intollerabili atteggiamenti narcisistici di alcuni giurati (Lucarelli e Mariotto). Oltre che sulla non presa di posizione della padrona di casa e sui problemi personali dei partecipanti gettati come pasto serale. A quell’ora gli italiani vogliono solo rilassarsi.” L’ex conduttrice ha anche sottolineato i costi elevati del programma, evidenziando come un cast di alto livello e un format popolare come Ballando con le Stelle meritino maggiore serietà e rispetto, sia da parte della produzione che dei giudici. Ha concluso che la televisione pubblica debba garantire contenuti di qualità che rispettino il pubblico e i partecipanti.
La replica della Vigilanza Rai a Rita Dalla Chiesa
Le dichiarazioni di Dalla Chiesa non sono passate inosservate. Dolores Bevilacqua, membro del Movimento 5 Stelle e della Commissione di Vigilanza Rai, ha risposto con ironia, criticando la priorità data dalla parlamentare di Forza Italia al tema. “Rita Dalla Chiesa dimostra di conoscere bene le priorità del Paese. Chiede che la Vigilanza si occupi di Mariotto e Lucarelli per ‘narcisismo’, Tutto questo mentre la maggioranza di cui fa parte blocca i lavori su riforme cruciali come il Servizio Pubblico e la questione del canone.” Bevilacqua ha inoltre ironizzato sul passato televisivo di Dalla Chiesa, sostenendo che l’appello ricordi la dinamica dei programmi giudiziari da lei condotti, come Forum. Infine, ha sottolineato come queste polemiche risultino fuori luogo rispetto alle reali priorità del servizio pubblico.
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Cinema
A colloquio con Elisabetta Pellini, protagonista di due straordinari film
L’attrice Elisabetta Pellini brilla in due film che si apprestano a conquistare il pubblico italiano, portando sul grande schermo due storie molto diverse ma ugualmente coinvolgenti.
Lei è un’attrice italiana apprezzata per la sua versatilità sia al cinema che in televisione. Ha debuttato con Ricominciare e consolidato il suo successo con ruoli in Incantesimo 5, Un medico in famiglia, Distretto di Polizia 7, Un amore e una vendetta e Le tre rose di Eva. Ha lavorato anche a fiction come Rosso San Valentino, Elisa di Rivombrosa e Madre, aiutami, confermandosi un volto amato della TV italiana. Elisabetta è ora tra i protagonisti del film di Jordan River Il monaco che vinse l’apocalisse e protagonista del thriller di Marco de Luca Buio come il cuore.
Il Monaco che vinse l’Apocalisse arriverà nelle sale cinematografiche domani, 5 dicembre. La pellicola è prodotta da Delta Star Pictures con il supporto del Ministero della Cultura, Calabria Film Commission e Regione Lazio. Diretto da Jordan River racconta la vita dell’abate calabrese Gioacchino da Fiore.
La trama
Siamo nell’anno 1202, in prossimità della quarta Crociata, l’anziano abate Gioacchino affronta le sue ultime ore di vita, tormentato da visioni del cielo oscurato dal male. Con il fedele discepolo Matthaeus, svela segreti del passato e del futuro, guidato dal dono unico di interpretare le Scritture. Autore di scritti sull’Apocalisse grazie alla “licentia scribendi” concessa da Papa Lucio III, la sua opera è acclamata ma controversa, attirando l’ostilità dell’Ordine cistercense. Mentre la neve avvolge le montagne, Gioacchino lascia al mondo una profezia, un messaggio di speranza per affrontare le apocalissi di ogni epoca.
Il cast
Dal respiro internazionale, vanta interpreti come Francesco Turbanti, Elisabetta Pellini, G-Max, Giancarlo Martini, Yoon C. Joyce, Nikolay Moss e Bill Hutchens. Tra loro, Elisabetta Pellini interpreta Costanza d’Altavilla, madre di Federico II. La regina chiede a Gioacchino da Fiore di trasmettere al figlio Federico, futuro imperatore, la spiritualità necessaria per essere un vero Re, accettando per la prima volta di inginocchiarsi davanti all’abate per confessarsi, dimostrando che davanti a Dio siamo tutti uguali.
Nell’attesa dell’uscita abbiamo incontrato l’attrice Elisabetta Pellini, per farci raccontare di più dei suoi personaggi: Costanza D’Altavilla in Il monaco che vinse l’apocalisse e Anna in Buio come il cuore ma soprattutto dell’esperienza sul set.
Un’immersione nel contesto storico di un’epoca
“Per quanto riguarda la Regina Costanza dico che è stata una figura affascinante, secondo me poco esplorata al cinema. Interpretarla è stato un privilegio – afferma la Pellini. Per prepararmi, mi sono immersa nella sua storia e nel contesto dell’epoca, ho lavorato strettamente con il regista Jordan River, il costumista Daniele Gelsi e il truccatore Vittorio Sodano per costruire un personaggio che, pur apparendo in una sola scena, ha un impatto significativo. Le riprese si sono svolte principalmente in Calabria, mentre le scene con Costanza sono state girate in un castello nel Lazio, in un’atmosfera suggestiva e regale.” L’attrice sottolinea la particolarità del film, il primo dedicato a Gioacchino da Fiore, apprezzandone la profondità spirituale che abbraccia anche filosofie diverse anche quella Buddhista”.
È molto affasciante lavorare quando c’è sintonia con la crew, vero?
“Sono davvero felice di aver lavorato con una troupe così straordinaria. Il regista è stato attento a ogni minimo dettaglio, dimostrando una cura meticolosa per il progetto. Quando si ha la fortuna di collaborare con grandi professionisti come lui, Vittorio Sodano, Gianni Mammolotti e Daniele Gelsi, il risultato non può che essere un film di grande qualità, capace di ottenere importanti riconoscimenti”.
Infatti, è già pluripremiato! Il direttore della fotografia Gianni Mammolotti, ha ricevuto il premio per la Miglior Fotografia al Festival Internazionale del Cinema delle Religioni. Vittorio Sodano, invece, è stato recentemente premiato come Best Makeup & Hairstyling ai prestigiosi Septimius Awards di Amsterdam. Inoltre, il film ha ottenuto riconoscimenti come Miglior Film, Miglior Scenografia, Miglior Fotografia, Migliori Costumi ed Effetti Visivi Digitali al Terni Film Festival.
Il 12 dicembre è in arrivo anche Buio come il cuore – film noir di Marco De Luca, con la
sceneggiatura scritta a quattro mani con Claudio Masenza, critico cinematografico, e la fotografia di Cristian Mantio. È prodotto da Blue Film, di Claudio Bucci e Mario Pezzi, sovvenzionata dalla Regione Calabria, infatti è girato tra Reggio Calabria, Scilla e Roma. Il lungometraggio reinterpreta con originalità i temi classici del noir, con una struttura degli anni 50, sviluppandoli in chiave moderna e vibrante, esplora il lato oscuro dell’animo umano con un’estetica gotica e una colonna sonora coinvolgente, firmata da David Cerquetti. Il Film ha ricevuto già un premio al 78° Festival Internazionale del Cinema di Salerno consegnato
a Elisabetta Pellini da Francesca Pascale. Il regista afferma: “Elisabetta è riuscita a preparare una protagonista che il pubblico difficilmente potrà dimenticare”.
Come ti sei preparata ad interpretare il ruolo di Anna?
“Anna è stato un ruolo complesso. È una donna manipolatrice, fragile e sensibile, con un passato oscuro. Entrare nel suo mondo è stato emozionante e impegnativo. Mi sono lasciata guidare dal regista Marco De Luca e dalle musiche di David Cerquetti per immergermi completamente nel personaggio. Ho esplorato le mie emozioni e fragilità per preparare un personaggio complesso, manipolatore, fragile, ma anche forte e in cerca d’amore. Il carattere noir del film viene valorizzato ancora di più dalla fotografia con atmosfere cupe e gotiche e dalla colonna sonora”.
Ogni set è un viaggio ed è un’esperienza unica nel suo genere, si creano amicizie con i colleghi, si condivide tutto. Spesso si gira di notte o all’alba, ricordi una scena in particolare?
“Sul set si è creata una sintonia speciale con il cast (Luc Merenda, Stefania Casini, Antonio Grosso, Antonietta Bello, Stefano Gianino, Gabriele Rossi) e ogni scena è stata un’esperienza unica. Ricordo in particolare una scena, in cui corro a piedi nudi. Si vede anche nel trailer. Era così intensa che il regista mi ha chiesto di ripeterla perché correvo troppo veloce per il drone! Una scena bellissima.”
C’è un rito che fai prima di ogni scena?
“Mi rilasso ascoltando musica classica, in modo che io possa trovare la concentrazione giusta. Il mio rito è il mio profumo che lo uso da quando avevo 14 anni, me lo regalava sempre mio padre (Oreste Pellini – regista) e io non l’ho mai comprato, anzi chi mi vuole bene sa che deve regalarmi questo profumo che è anche abbastanza introvabile. Il suo odore agrumato mi mette freschezza, mi dà un’idea di pulito, mi da coraggio. C’è un legame affettivo, mi ricorda mio padre che non c’è più. Io credo che ognuno abbia un proprio profumo e un proprio odore. Per questo non lo cambio, perché mi identifica!”
Quale sarà l’emozione che avrà il pubblico durante il film?
“Non saprei, sono molto curiosa della reazione del pubblico! Spero che vada bene anche perché il cinema italiano è un po’ sofferente, come spero per tutti gli altri film in uscita e per tutto il cinema italiano”.
In attesa delle uscite
Non ci resta quindi che attendere il 5 dicembre per l’uscita del film di Jordan River Il Monaco che vinse l’apocalisse e il 12 dicembre per l’uscita del thriller Buio come il cuore di Marco De Luca. Entrambi i film mettono in luce la versatilità e il talento della Pellini, che riesce a passare con naturalezza da ruoli storici a personaggi complessi e moderni. Due uscite imperdibili per gli amanti del cinema italiano, con storie capaci di emozionare e far riflettere.
Chiara Alviano
Personaggi e interviste
Damiano David fa karaoke sui pedali: quando Los Angeles diventa un palcoscenico
A volte, la vita riserva incontri inaspettati e incredibilmente divertenti. È quello che è successo a Damiano David, frontman dei Måneskin, quando si è ritrovato a partecipare al curioso format di TikTok E-trike Karaoke, ideato dall’influencer e attrice Alanna Malicdem. L’idea di Alanna conciste nel fere cantare le persone pedalando. Sai che trovata…!
Ma d’altra parte i tempi sono questi. E così Alanna Malicdem, giovane star dei social da tempo porta avanti una missione. Ovvero trasformare la quotidianità delle persone in divertimento virale. Il suo format consiste nel fermare passanti a caso per chiedere loro di cantare la loro canzone preferita mentre girano per strada su una bici elettrica. Il tutto in cambio di 20 dollari. La sua simpatia e l’originalità dell’idea sono diventate virali, ma mai Alanna avrebbe pensato di imbattersi in un personaggio come Damiano David.
L’incontro casuale con Damiano
A New York, in un normale giorno di sole, Alanna si è rivolta a un giovane passante con la solita domanda: “Ti va di cantare il karaoke in bicicletta per 20 dollari?“. Ma la sorpresa è stata tutta sua quando si è accorta che aveva davanti il carismatico cantante dei Måneskin. Damiano, incuriosito, non solo ha accettato la sfida, ma si è prestato al gioco con autoironia e disinvoltura. Permettendosi anche di fare il modesto. Quando Alanna gli ha chiesto di valutare il proprio talento canoro, Damiano ha risposto con modestia: “Bah, sei e mezzo, sette“. Eppure, davanti alla richiesta di cantare la sua canzone preferita, ha scelto “Caught in a Blue” di Stephen Sanchez, dedicandola con dolcezza alla sua fidanzata, l’attrice Dove Cameron. Come ciliegina sulla torta, Damiano ha regalato anche una versione live del suo singolo “Born with a Broken Heart“, conquistando il pubblico del web. Il risultato? Un video che ha superato il milione di visualizzazioni in poche ore.
Chi è Damiano David, ora a New York con la fidanzata Dove Cameron?
Damiano David, romano classe 1999, è la voce e l’anima dei Måneskin, la band italiana che ha conquistato il mondo dopo la vittoria all’Eurovision 2021 con “Zitti e Buoni“. Con la sua voce potente e il carisma travolgente, Damiano ha portato il rock italiano sulle scene internazionali, rendendolo una vera e propria icona.
Televisione
Fabio Volo una “belva”? Al massimo è un “gattone”…
L’attore, scrittore e conduttore radiofonico ospite da Francesca Fagnani a “Belve”, è apparso in tutta la sua bonarietà: tutt’altro che una fiera assetata di sangue.
Sotto lo pseudonimo si cela il signor Fabio Bonetti, nato a Calcinate il 23 giugno 1972 (ha 52 anni), da mamma Fiore e papà Giovanni. Originario di Bergamo, cresce a Brescia, città dove vive tutt’ora. Dopo aver conseguito la licenza media inferiore, abbandona il liceo e inizia a lavorare come panettiere nel forneria di famiglia. Scrittore di bestseller ma anche conduttore radiofonico – a radio Capital e poi a Deejay -, attore e doppiatore. Grazie ad una personalità molto versatile, Volo si è fatto strada nel mondo dello spettacolo diventando uno dei volti più apprezzati dal pubblico italiano.
A tu per tu con la Fagnani
Ieri sera è stato ospite a Belve, il programma condotto da Francesca Fagnani in prima serata su Rai 2. Faccia da bravo ragazzo, si appassiona alla musica elettronica da giovanissimo e produce alcune canzoni. Una di questa si intitola “Volo”: da qui il suo nome d’arte. La svolta nel 1996 quando incontra un uomo dal grandissimo fiuto: Claudio Cecchetto. Grazie a lui inizia a lavorare a Radio Capital. In breve tempo diventa una delle voci più ascoltate in radio. Il successo arriva in fretta: dopo aver esordito in televisione al timone del programma Svegliati nel 1997, l’anno successivo entra nel team de Le Iene, dove rimane per tre anni. Nel Duemila approda a Radio Deejay, dove conduce la seguitissima trasmissione Il Volo del Mattino fino al 2013.
Il suo grande amore islandese
Nel corso della sua carriera, si è dedicato anche alla scrittura. Volo vanta milioni di copie vendute e i suoi libri sono stati tradotti in varie lingue. Artista dalle mille risorse, è anche attore e doppiatore. Dal 2011 al 2021 ha avuto una relazione con l’islandese Jóhanna Hauksdóttir, un’istruttrice di pilates, conosciuta tramite un’amica in comune a New York, città nella quale si trovava per girare il film Il giorno in più. Dalla loro unione sono nati due figli: Sebastian nel 2013 e Gabriel nel 2015.
Non l’ha mai tradita
Di quella liaison dichiara: «Sarei rimasto con Johanna tutta la vita se fosse andata bene, non sono “contro la coppia”, non faccio piani, ma se lì dentro non c’è qualcosa che mi tiene vivo, non posso andare avanti». Ai tempi della separazione la cronaca rosa parlava di un presunto tradimento di Volo verso la storica compagna. Una tesi smentita prontamente: «In radio sono subito arrivati molti messaggi di insulti. Tutti hanno pensato che se ci lasciavamo era perché l’avevo tradita. Non ho mai tradito Johanna. Le sono sempre stato fedele». Nel dicembre 2023 Volo è stato paparazzato in giro per le strade di Milano in compagnia di una donna misteriosa. Al momento non abbiamo informazioni in merito alla situazione sentimentale dello scrittore.
Cresciuto non senza difficoltà
Di quel periodo ha raccontato: «Mio padre purtroppo ha sempre avuto grandi problemi economici, pignoramenti, sono cresciuto dentro questa bolla della povertà. Non che non ci fosse da mangiare, ma il non poter fare le cose. Quando sono stato fortunato abbastanza da aiutarli ho pagato i suoi debiti, ho comprato casa per loro e li ho mandati in pensione qualche anno prima. Il più grande successo della mia vita è stato quello», ha confessato.
Quel bacio paterno così desiderato
«Mio padre non mi ha mai dato baci, era un uomo d’altri tempi. Non era uno affettuoso con noi, rideva e scherzava, ma non era come me con i miei figli. Un giorno, quando era già malato, gli ho fatto la barba io, per me è stato un momento mistico. Mentre mi avvicino per andare sull’altra guancia, lui mi ha dato un bacio. Fu inaspettato e toccante. Sono stato salvato da un bacio di mio padre, lo avevo aspettato 45 anni».
Spazio alla meditazione
Volo da tempo è molto coinvolto dalla pratica della meditazione. Ritagliandosi grande spazio nel suo privato da dedicare alla serenità interiore: praticando il buddismo, condividerndo esperienze con popoli stranieri e tribù indigene. «Mi considero una persona interessata alla spiritualità, pratico il buddismo, incontro gli sciamani, ho parlato con Sadhguru. Frequento gruppi che una volta l’anno riuniscono per quattro giorni capi di culture indigene. Sono esperienze che mi arricchiscono».
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