Cronaca
Bollette della luce: come tornare al regime di tutela
Le società che gestiscono la maggior tutela elettrica prevedono procedure piuttosto semplici per rientrare, lasciando il mercato libero. Per presentare domanda c’è tempo fino al 30 giugno 2024.
Le società che gestiscono la maggior tutela elettrica prevedono procedure piuttosto semplici per rientrare, lasciando il mercato libero. Per presentare domanda c’è tempo fino al 30 giugno 2024.
Come rientrare nella maggior tutela dell’energia elettrica?
Quello della tutela, in cui il prezzo viene stabilito ogni tre mesi dall’autorità pubblica Arera, dal 1° luglio scadrà. Chi ha meno di 75 anni o non percepisce il bonus sociale dovrà trovarsi un nuovo operatore sul mercato libero. Oppure – forse meglio – conviene non fare nulla e finire nel Servizio a tutele graduali (Stg). Un sistema, quest’ultimo, che secondo i calcoli realizzati dopo le aste, sarà il più conveniente di tutti. Ecco quindi perché molti consumatori, fatti due calcoli, stanno cercando di rientrare in tutela il prima possibile così utilizzare il prezzo dell’Stg fino al 31 marzo 2027.
I passi per rientrare in tutela
Per prima cosa bisogna capire a chi rivolgersi, visto che nell’energia elettrica ci sono gestori differenti con nomi che non tutti conoscono. Per questo motivo come già scritto in un precedente articolo, Arera è venuta in aiuto con un apposito motore di ricerca. Inoltre per tornare in tutela – qualora foste già passati al mercato libero – non è necessario coinvolgere il vostro attuale operatore di mercato. Penserà a tutto il nuovo gestore che subentra al precedente.
Come fare la richiesta gestore per gestore
Servizio elettrico Nazionale (Enel)
Chi vuole tornare in tutela deve rivolgersi al Servizio elettrico nazionale. Sul sito della società si può scaricare il modulo di rientro dal mercato libero a questo link https://www.servizioelettriconazionale.it/content/dam/sen/Modulo-rientro-ML.pdf. Prima di compilare recuperare l’ultima bolletta perché vi servono alcune informazioni tecniche come il numero del Pod. Una volta compilato la scheda mandate via email all’indirizzo allegati@servizioelettriconazionale.it. Il modulo prevede anche un foglio per dichiarare la condizione di vulnerabilità da compilare se si possiedono i requisiti.
La luce a Roma è diversa
La società fa parte del gruppo Acea ed esercita la tutela nella provincia di Roma. E’ una cosa diversa dal Servizio elettrico nazionale che, come detto, fa capo a Enel. Per chi è nel mercato libero e vuole passare alla maggior tutela si tratta di aver sottomano (oltre ai dati anagrafici), numero del documento di identità, dati catastali dell’immobile e codice Pod che si trova in bolletta. Una volta pronti, ci si può rivolgere al consulente digitale di Acea. . Al consulente si lascia il proprio numero e si prenota una chiamata. Oppure si può chiamare il servizio clienti all’800 199 900, gratuito da fisso, o allo 06 45698250 da cellulare.
Servizio di Maggior tutela per Milano e Brescia
Fa parte del gruppo A2A ed esercita la tutela dell’elettricità nelle province di Milano e Brescia. Per rientrare in questo regime provenendo dal mercato libero bisogna compilare un modulo disponibile sul sito e allegarlo – firmato – al form online che si trova a questo link, https://www.a2a.it/maggiortutela-scrivici/ senza dimenticare di allegare la fotocopia del proprio documento di identità.
Chi utilizza Iren
Sul sito della società c’è una pagina dedicata a chi voglia tornare in tutela dal mercato libero. Oltre ai dati anagrafici e al Pod, Iren chiede una copia del documento di identità e l’autocertificazione del titolo di occupazione immobile. La pratica si può sbrigare in due modi. Allo sportello fisico che si trova sia a Parma che a Torino. Oppure al telefono chiamando il numero verde gratuito 800 979797 dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 18 e il sabato dalle 8 alle 13.
Trenta
La società fa parte del gruppo Dolomiti energia e si occupa della tutela elettrica nella provincia di Trento. Mette a disposizione un modulo da compilare direttamente online. Sul modulo non c’è un riferimento anche alla dichiarazione di vulnerabilità. Il numero verde è 800 99 00 78.
La maggior tutela finirà ufficialmente il primo luglio
I consumatori non vulnerabili potranno fare richiesta di rientro in tutela fino al 30 giugno 2024. Ricordarsi, come spiega Arera, che fa fede la data di ricezione della richiesta del cliente attraverso i canali, anche telefonici o telematici, indicati dall’esercente.
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Cronaca
La mia vita distrutta da una truffa sentimentale: “Ho perso tutto, anche mio marito”
Rossana si è trovata intrappolata in una rete di bugie costruita ad arte da un presunto francese. Migliaia di euro persi, un divorzio devastante e la solitudine. Oggi racconta la sua storia per aiutare altre donne a non cadere nella stessa trappola.
“Non cercavo avventure, non volevo altro che condividere interessi comuni su Instagram. Poi, in sei mesi, la mia vita è andata in frantumi.” Così inizia il drammatico racconto di Rossana Tescaroli, una donna di 54 anni che ha visto la sua esistenza sgretolarsi a causa di una truffa affettiva. L’uomo che credeva di aver incontrato online non era altro che un truffatore, capace di manipolarla al punto di farle perdere migliaia di euro e, soprattutto, il suo matrimonio.
Rossana non aveva mai immaginato che una semplice conversazione online potesse trasformarsi in un incubo. “Era una chat normale, all’inizio, parlavamo di interessi comuni. Non mi sono resa conto che, giorno dopo giorno, stavo scivolando in un tunnel buio. Mi sentivo coinvolta, ipnotizzata dai messaggi che ricevevo.” Il truffatore, spacciandosi per un uomo francese in difficoltà economiche, iniziò a richiederle somme di denaro, usando come leva emotiva la presenza di due bambini, presunti figli dell’uomo.
“Mi faceva videochiamate con i bambini, mi raccontava delle sue difficoltà a lavoro e del bisogno urgente di denaro per sfamarli. Come madre, non potevo rimanere indifferente.” Rossana iniziò così a inviargli soldi: prima piccole somme, poi richieste sempre più esose. In totale, perse migliaia di euro, convinta di aiutare una persona in difficoltà.
Il marito di Rossana, scoperta la situazione, non comprese la trappola psicologica in cui era caduta sua moglie. Interpretò tutto come un tradimento e chiese il divorzio. “Mi sono ritrovata completamente sola, senza denaro, senza marito e con la sensazione di aver perso il controllo della mia vita. Quando il conto in banca si svuotò e smisi di inviare soldi, la magia si spezzò e l’uomo sparì.”
Oggi, Rossana lotta per rimettere insieme i pezzi della sua vita. Costretta a vendere la casa per affrontare le spese del divorzio, lavora in un bar oltre al suo impiego al Caf. Ma, nonostante tutto, non si arrende. “Mi sento violentata nella mia parte più intima. Eppure, non mi arrendo. Racconto la mia storia per evitare che altre persone cadano nella stessa trappola.”
La forza di Rossana risiede nell’amore per sua figlia, che non l’ha mai giudicata. “Sono gli occhi azzurri di mia figlia che mi hanno salvata. Senza di lei, non so come sarebbe andata a finire. Ho persino pensato al suicidio.” Con la sua testimonianza, Rossana spera di sensibilizzare e proteggere altre donne dalle trappole emotive che si nascondono dietro lo schermo di uno smartphone.
Mondo
Attore porno italiano arrestato in Egitto e detenuto in condizioni disumane, il caso Sharif fa discutere
Arrestato al Cairo il 9 novembre, l’attore è accusato di aver pubblicato contenuti considerati immorali. La madre denuncia maltrattamenti e un trattamento disumano nel carcere di Alessandria. La Farnesina segue il caso.
Si infittisce il caso di Elanain Sharif, attore porno 44enne con cittadinanza italiana, arrestato il 9 novembre al Cairo. Secondo quanto riportato dal suo legale, Alessandro Russo, Sharif sarebbe stato trattenuto dalle autorità egiziane per alcune ore all’aeroporto, prima di essere trasferito nel carcere di Alessandria. L’accusa? Presunti contenuti hard pubblicati sui social e giudicati “immorali” dalle autorità locali.
Elanain Sharif, conosciuto nel settore del porno con il nome d’arte Sheri Taliani, si era recato in Egitto per firmare documenti relativi alla vendita di proprietà familiari. Tuttavia, il suo passato e il suo stile di vita avrebbero attirato l’attenzione delle autorità egiziane, come confermato dalla pornostar Mary Rider, che ha denunciato pubblicamente la vicenda.
Le denunce della madre
Loriana, madre di Sharif, è riuscita a incontrare il figlio solo il giorno dopo l’arresto. «Mi ha detto che è trattato in modo inumano, costretto a stare in piedi tutto il giorno, con la possibilità di stendersi solo per mezz’ora. Se vuole sedersi deve pagare», ha raccontato il legale della famiglia.
Sharif, che secondo la madre sarebbe in uno stato psicologico precario, ha riferito di avere allucinazioni e teme di essere drogato. «Dormiva in una cella sovraffollata ed era visibilmente scosso», ha aggiunto la donna.
La denuncia di Mary Rider
A far luce sul caso è stata anche Mary Rider, collega di Sharif, che ha parlato apertamente al Corriere della Sera: «È stato arrestato per il suo lavoro, per aver girato film porno. In Egitto, un attore del genere non passa inosservato».
Secondo Rider, Sharif non si sentiva sicuro nel suo Paese d’origine: «Era già stato minacciato in passato per il suo stile di vita. Non va mai volentieri in Egitto, ma doveva completare alcune pratiche legali».
La Farnesina segue il caso
Due giorni dopo l’arresto, l’avvocato di Sharif ha contattato la Farnesina, che ha preso in carico la situazione. Tuttavia, le informazioni sono frammentarie e la famiglia attende aggiornamenti.
La vicenda riaccende i riflettori sui diritti umani in Egitto e sulle difficoltà di chi, come Sharif, si trova a dover affrontare giudizi e discriminazioni per il proprio lavoro e stile di vita. Intanto, la madre e i legali continuano a lottare per ottenere chiarezza e garantire condizioni di detenzione più umane per Elanain Sharif.
Cronaca
Alessandro Basciano arrestato per stalking e minacce: perseguitava Sophie Codegoni. Per il giudice è pericoloso!
Custodia cautelare a San Vittore per l’ex gieffino. La gip: «Condotta pervasiva e pericolosità sociale». Aggressioni, minacce di morte e danni per 4 mila euro: la denuncia della vittima dopo mesi di paura.
Alessandro Basciano, influencer con oltre un milione di follower e volto noto della televisione, è stato arrestato con l’accusa di stalking e minacce nei confronti della sua ex compagna, Sophie Codegoni. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere, firmata dalla gip Anna Magelli, è arrivata dopo un’inchiesta condotta dalla Procura di Milano, guidata dall’aggiunta Letizia Mannella e dalla pm Alessia Menegazzo.
Basciano, 35 anni, si trova ora nella casa circondariale di San Vittore. La denuncia, presentata da Sophie nel dicembre 2023, racconta di una lunga serie di comportamenti ossessivi e persecutori da parte dell’uomo, che avrebbe reagito alla fine della loro relazione con una violenza crescente, incapace di accettare la rottura.
La fine di una relazione e l’inizio delle persecuzioni
La storia tra Alessandro e Sophie, entrambi noti per aver partecipato al Grande Fratello Vip, si era conclusa a ottobre 2023 dopo mesi di crisi. Già madre della loro figlia, Celine, nata a giugno dello stesso anno, Sophie aveva deciso di mettere fine alla relazione, ma le tensioni sono rapidamente sfociate in minacce, aggressioni e atti vandalici. Tra gli episodi più gravi, la gip ha evidenziato un’aggressione a Mattia Ferrari, amico della giovane influencer, e i danni alla sua auto, stimati in circa 4 mila euro.
Nell’ordinanza, la giudice descrive un comportamento «pervasivo, controllante e violento», alimentato da una «ossessiva gelosia». Tali condotte hanno costretto la vittima a vivere in uno stato di paura costante, spingendola a cambiare abitudini personali e professionali per proteggere la propria sicurezza.
«Un pericolo attuale e concreto»
Le motivazioni della custodia cautelare in carcere parlano chiaro: il carcere è l’unica misura in grado di prevenire il rischio di ulteriori episodi. Secondo il giudice, Alessandro Basciano rappresenta un pericolo evidente, come dimostrano «la pluralità e gravità delle condotte persecutorie», la violenza anche in presenza della figlia minore e la completa incapacità di autocontrollo. Un comportamento che non lascia spazio ad alternative meno restrittive.
Da tronista a musicista: l’ascesa e la caduta di un volto noto
Il pubblico televisivo aveva conosciuto Alessandro Basciano nel 2019, quando partecipò a Uomini e donne come corteggiatore. Successivamente, era stato tentatore a Temptation Island e concorrente al Grande Fratello Vip, dove era iniziata la sua relazione con Sophie Codegoni. Negli ultimi anni, Basciano si era cimentato anche nella musica, pubblicando un brano in collaborazione con Ginevra Lamborghini.
La relazione tra Sophie e Alessandro, sotto i riflettori fin dall’inizio, si era incrinata già nei mesi estivi del 2023. Sophie aveva confermato la separazione in ottobre con un post social enigmatico, parlando di «gravi motivi» che l’avevano portata a questa decisione. Quelle ombre, ora, hanno trovato conferma nelle accuse che pesano sull’ex gieffino.
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