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Libri sotto l’albero: i classici di Natale da leggere in famiglia

Ecco i grandi capolavori letterari perfetti per ritrovare la magia delle feste. Cinque storie senza tempo da vivere con i tuoi cari, tra sogni e ricordi d’infanzia.

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    Durante il periodo natalizio, non c’è nulla di più affascinante che immergersi in un buon libro accanto all’albero addobbato. Le storie senza tempo sanno risvegliare emozioni e ricordi, riportandoci a un mondo di sogni e meraviglie. Almeno uno dei cinque classici libri natalizi che elenchiamo siamo certi che lo avete già letto. Si tratta di libri che continuano a incantare lettori di ogni età, trasformando le serate delle feste in momenti indimenticabili.

    “Un Natale” di Truman Capote

    Due racconti autobiografici che catturano il calore e l’incanto delle feste. Con gli occhi del piccolo Buddy, riviviamo la magia di un Natale fatto di alberi decorati e dolci tradizionali. Un viaggio nella nostalgia, perfetto per ritrovare l’essenza della festa.

    Canto di Natale” di Charles Dickens

    Il classico natalizio per eccellenza. Ebenezer Scrooge e i tre spiriti del Natale ci conducono in un racconto avvincente e pieno di significato, che risveglia il calore dell’altruismo e la gioia dello spirito natalizio. Ideale per letture condivise in famiglia.

    “Lettere da Babbo Natale” di J.R.R. Tolkien

    Un volume dolcissimo che raccoglie le lettere scritte da Tolkien ai suoi figli, firmate da Babbo Natale. Un viaggio al Polo Nord tra renne dispettose, orsi buffi e avventure incredibili. Perfetto per chi vuole tornare bambino con un pizzico di immaginazione.

    “Lo Schiaccianoci e il re dei topi” di E.T.A. Hoffmann

    Una storia magica dove un omino di legno prende vita e affronta un esercito di topi. Un racconto di incredibile fantasia, che ha ispirato balletti e adattamenti cinematografici, perfetto per le notti incantate del periodo natalizio.

    “Il sarto di Gloucester” di Beatrix Potter

    Una fiaba che profuma di magia e semplicità. Racconta di un povero sarto aiutato da topolini laboriosi per completare un abito per il Natale. Una storia calda e tenera che scalderà il cuore di grandi e piccoli.

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      Libri

      Parola e musica, pilastri della comunicazione: il messaggio del libro di Biagio Maimone al Senato

      Presentato “La Comunicazione Creativa per lo Sviluppo Socio-Umanitario” di Biagio Maimone nella Sala Caduti di Nassiriya.

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        Nella suggestiva cornice della Sala Caduti di Nassiriya al Senato, si è tenuta la presentazione del libro La Comunicazione Creativa per lo Sviluppo Socio-Umanitario, scritto dal giornalista Biagio Maimone e pubblicato dalla casa editrice Tracceperlameta. L’evento, promosso dalla Senatrice Dolores Bevilacqua del Movimento Cinque Stelle, ha posto al centro del dibattito l’importanza della comunicazione come strumento per costruire relazioni umane profonde e sostenere lo sviluppo socio-umanitario.

        Un ponte tra logos e pathos
        La conferenza ha sottolineato come la comunicazione sia un equilibrio tra ragione (logos) e emozione (pathos), un ponte che unisce elementi essenziali della natura umana. Parola e musica, da sempre strumenti cardine dell’espressione, sono stati i protagonisti di un dialogo che ha abbracciato temi cruciali: dalla cultura del dialogo e della pace, al ruolo della comunicazione musicale come messaggio universale e veicolo di solidarietà.

        Interventi e riflessioni
        Ad aprire i lavori è stata la Senatrice Bevilacqua, componente della Commissione Vigilanza Rai, che ha evidenziato il valore delle parole come strumento per costruire o distruggere. A seguire, Biagio Maimone, autore del libro e direttore della comunicazione dell’Associazione Bambino Gesù del Cairo Onlus, ha illustrato la sua visione: “La parola è vita, ma deve essere usata per generare valori e non disvalori”.

        Tra gli altri relatori, Gianni Todini, direttore dell’agenzia Askanews, e Maria Maimone, filosofa della comunicazione, hanno offerto prospettive profonde sulla centralità della comunicazione per il benessere sociale. Particolarmente toccante l’intervento del pianista e compositore Joseph Lu, che ha presentato il video musicale Power of Love, un brano dedicato al tema dell’autismo, sottolineando il potere inclusivo della musica.

        La comunicazione come motore di cambiamento
        Il libro di Maimone è stato descritto come un manifesto per una nuova cultura della comunicazione, capace di rispondere alle sfide contemporanee, riconsegnando alla persona la sua centralità in un contesto sociale sempre più frammentato. “Dobbiamo umanizzare il linguaggio, perché esso penetra nelle coscienze, determinando il valore o il disvalore della collettività”, ha spiegato l’autore.

        Parola e musica: due linguaggi universali
        La conferenza ha anche messo in luce il ruolo della musica come messaggio universale. “Parola e musica sono due facce della stessa medaglia”, ha dichiarato la Senatrice Bevilacqua, sottolineando come entrambe possano essere strumenti di pace e dialogo se usate in modo positivo e costruttivo.

        L’incontro, trasmesso in diretta sulla webtv del Senato, ha lanciato un messaggio chiaro: comunicare con consapevolezza significa costruire un mondo più umano e solidale, capace di superare divisioni e creare relazioni autentiche. Un obiettivo ambizioso, ma necessario, che pone la comunicazione al centro del cambiamento.

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          Hitler gay, Fazio macchina da soldi, Gruber schierata: Bruno Vespa si racconta e apre a Mediaset

          Vespa parla di Mussolini, “fascinoso ma poco brillante”, e di Hitler, “gentiluomo, ma impotente o omosessuale”. Su Fabio Fazio: “Un maestro nel guadagnare di più, tanto di cappello”. Critiche alla Gruber e a La7: “Troppo antigovernativi, non è il posto per me”. E sul futuro a Mediaset: “Vedremo dopo il 2025”.

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            Bruno Vespa, il volto più longevo della televisione italiana, si racconta a “Gente” con la consueta ironia e schiettezza. A 80 anni e dopo 62 di carriera in Rai, il conduttore non accenna a fermarsi: “Decide il Padreterno, mica io. Certo, c’è il precedente di Piero Angela…”. Tuttavia, il futuro non è scritto: con un contratto in Rai valido fino al 2025, Vespa lascia aperta la porta a nuove esperienze, inclusa Mediaset. “Pier Silvio Berlusconi mi ha già proposto un contratto. Fino al 2025 resto in Rai, poi non lo escludo”, confida.

            Non sarebbe la prima volta che la famiglia Berlusconi tenta di accaparrarsi Vespa. Nel 2021 e nel 2022, Silvio Berlusconi gli propose di raddoppiare il suo stipendio, da un milione a due milioni di euro all’anno. “Me lo chiese a pranzo ad Arcore, ma dissi che finché riesco a lavorare in Rai, resto in Rai. Poi si vedrà”, racconta Vespa.

            I dittatori nel nuovo libro
            Tra tv e letteratura, il suo ultimo libro esplora le vite di Hitler e Mussolini fino al 1935, senza tralasciare dettagli privati. “Mussolini aveva un grandissimo fascino, nonostante pare non fosse brillantissimo nelle prestazioni: le donne entravano e uscivano velocemente da Palazzo Venezia. Ha avuto molte amanti e una figura importante come la Sarfatti al suo fianco, che gli ha dato luce”. Diverso il caso di Hitler: “Era un gentiluomo, ma nell’intimità pare fosse omosessuale o impotente e costringesse le sue donne a varie perversioni. Le sue guardie del corpo erano tutte gay”.

            Su Fazio e la Gruber
            Non mancano giudizi sui colleghi: Fabio Fazio, recentemente passato a Discovery, è oggetto di un elogio misto a invidia. “Fazio è andato via dalla Rai per guadagnare di più, in questo è imbattibile. Lo invidio, onore al merito. Si è pure portato il pubblico dietro. Tanto di cappello”.

            Critico, invece, il giudizio su Lilli Gruber e La7: “Il suo stile non mi piace, è un po’ unidirezionale. La7 è schierata a sinistra e fa trasmissioni antigovernative oltre il possibile. Urbano Cairo è un genio: tiene un giornale di sistema come il Corriere della Sera e poi si scatena con La7”. Vespa esclude una collaborazione con l’emittente: “Non è il posto giusto per me”.

            Il futuro: Rai o Mediaset?
            Pur restando fedele alla Rai, Vespa non chiude la porta a Mediaset. “Rai e Mediaset sono entrambi posti giusti per me. Vedremo”. Una cosa è certa: il re del talk show non ha ancora intenzione di cedere lo scettro. “Non saprei chi sono i miei eredi. Santoro, Minoli, Costanzo hanno fatto scuola, ma oggi la televisione è un’altra cosa”.

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              Fedez: dopo Sanremo uscirà la sua biografia, raccontando il meglio del peggio

              L’ex marito di Chiara Ferragni, dopo la rottura amorosa, come si dice in questi casi… si è buttato nel lavoro a testa bassa!

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                Il rapper in questo periodo pare davvero super-attivo. Dopo la sua partecipazione al prossimo festival, uscirà la sua biografia I giorni migliori dei miei anni peggiori. Un’abile mossa per sfruttare la visibilità derivante dal passaggio all’Ariston e per mantenere desto l’interesse di fan e curiosi sulle sue vicende.

                Prossimamente sugli scaffali di tutte le librerie

                Il rapper appare inarrestabile: dopo aver lanciato il suo nuovo podcast, è pronto per conquistare il suo “posto al sole” anche in libreria con la sua opera letteraria d’esordio, nella quale promette di raccontare tutto… ma proprio tutto.

                Lo rende noto il gossipparo Parpiglia su X

                La notizia dell’uscita della biografia è stata diffusa attraverso un post social su X, ex Twitter, dal giornalista Gabriele Parpiglia. Il volume farà parte della collana Viva Voce e il titolo del libro si ispira direttamente a una strofa della canzone Magnifico del 2014, un aspetto che dimostra un forte collegamento emotivo e personale dell’artista con il contenuto del libro.

                Sfide, polemiche ed affari di cuore

                252 pagine, uscirà a marzo 2025 poco dopo la sua partecipazione alla kermesse sanremese. Si tratterà di un viaggio intimo attraverso le sfide, le polemiche e gli amori che hanno segnato la carriera e la vita personale dell’artista.

                I fan si aspettano che tutto venga messo nero su bianco

                Il testo si concentrerà non solo sulla sua carriera artistica – che onestamente non offre spunti mirabolanti… e comunque non sufficienti per riempire oltre 250 pagine – ma anche sui dettagli più intimi e personali, a partire dal suo travagliato rapporto con l’influencer Chiara Ferragni. Si intuisce che il libro potrebbe offrire uno sguardo approfondito non solo sulla vita coniugale finita in un divorzio ma anche su relazioni passate, tra cui quella con l’influencer Giulia Valentina, citata nella canzone che dà il titolo al libro.

                Aprendo il suo cuore, cosa che gli riesce naturale

                Fedez, descritto nella breve introduzione al libro come “personaggio italiano più noto, più discusso, più divisivo”, si presenterà in queste pagine senza filtri. Condividendo coi lettori i traumi, i problemi e tutto quello che in questi lo hanno segnato. D’altronde, se c’è una cosa che Fedez sa fare è quella di non nascondersi. Anche in passato il rapper aveva parlato di temi delicati come la depressione, la droga e i problemi affrontati durante la convivenza con Chiara Ferragni.

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