Animali
Cani irascibili? Forse sono più intelligenti di quanto pensiamo
Da un rapporto forte con il proprietario alle capacità di adattamento: ecco come valorizzare i cani dal carattere più complesso, che spesso nascondono un’intelligenza straordinaria
I cani con un carattere deciso e poco socievole sono spesso fraintesi, ma uno studio condotto dall’Università Eötvös Loránd di Budapest ha messo in luce un aspetto sorprendente del loro comportamento. Pubblicata sulla rivista Animals, la ricerca suggerisce che i cani dal temperamento irascibile, spesso considerati difficili da gestire, possano essere tra i più intelligenti.
Lo studio ha coinvolto 98 cani di diversa provenienza, analizzando il loro comportamento in una serie di test volti a valutare l’apprendimento sociale e le capacità di problem-solving. I risultati sono stati sorprendenti: i cani più assertivi, talvolta percepiti come aggressivi, hanno dimostrato di eccellere in compiti che richiedevano curiosità, adattamento e capacità di risolvere problemi complessi.
Un esperimento chiave prevedeva che i cani trovassero un modo per aggirare una recinzione e raggiungere una ricompensa. Gli esemplari dal temperamento deciso hanno affrontato il compito con maggiore determinazione, superando i loro simili più tranquilli o facilmente distraibili. Secondo i ricercatori, questi comportamenti indicano una forma di intelligenza selettiva che consente loro di adattarsi meglio alle situazioni nuove.
La ricerca ha anche sottolineato il ruolo cruciale del rapporto tra cane e proprietario. Una connessione forte e positiva può influenzare significativamente le capacità cognitive e sociali dell’animale. Tuttavia, i cani dal carattere più indipendente si sono distinti per la loro capacità di apprendere anche senza un legame particolarmente stretto con l’uomo, dimostrando un’indipendenza cognitiva notevole.
Questi risultati ribaltano molti pregiudizi comuni e suggeriscono che i cani considerati “irritabili” possano essere, in realtà, dotati di un’intelligenza fuori dal comune. Per i proprietari, il consiglio è di valorizzare queste caratteristiche attraverso giochi di problem-solving e attività che stimolino la mente del cane, trasformando il carattere deciso in una risorsa preziosa.
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Animali
Natale coi fiocchi… e con occhio ai nostri pelosetti! Le accortezze da tenere presente per fare felici anche loro
Luci scintillanti, pacchetti colorati e tanto buon cibo. Il Natale è magico per tutti, ma attenzione ai nostri amici a quattro zampe!
Il Natale è uno dei periodi più belli più belli dell’anno, ma per i nostri amici pelosetti può nascondere qualche insidia. Tra alberi di Natale, luci scintillanti e tavole imbandite, i nostri cani e gatti potrebbero trovarsi in situazioni un po’… pericolose! Ma niente paura, con qualche accortezza possiamo trasformare le feste in un momento di gioia anche per loro.
L’albero di Natale: un’attrazione irresistibile
L’albero di Natale è il simbolo delle feste, ma per i nostri amici a quattro zampe può rappresentare una vera e propria giungla da esplorare. In queste settimane sui social si sprecano i meme e i brevi video in cui cani e gatti di tutto il mondo sono alle prese con l’albero di Natale e le loro decorazioni. Per chi guarda il divertimento è assicurato un po’ meno per i loro proprietari. Bisogna fare molta attenzione alle palline di vetro. Per i nostri pelosetti sono dei giocattoli irresistibili, ma se si rompono possono causare ferite. Attenti anche all’ingestione di aghi che possono provocare problemi gastrointestinali. E naturalmente è sempre meglio ribadire che la dimensione dell’albero e la sua stabilità contano parecchio. Un albero non ben fissato potrebbe diventare un pericoloso ostacolo, soprattutto per i gatti arrampicatori.
E quindi che fare?
Si consiglia di utilizzare decorazioni infrangibili. Scegliere palline e addobbi in plastica o materiale atossico. Assicurarsi che l’albero sia ben ancorato al pavimento o al muro e, se possibile, conviene posizionare l’albero in una zona non accessibile agli animali.
Un altro elemento di cui tenere conto sono le luci e i cavi natalizi. Le luci scintillanti costituiscono una tentazione troppo grande un vero e proprio richiamo per i nostri amici curiosi. Mordicchiarli può provocare scosse elettriche o ustioni. Per ovviare a questo problema è consigliabile nascondere i cavi sotto tappeti o utilizzare guaine protettive. Inoltre meglio posiziona le luci in alto, fuori dalla portata degli animali.
Le piante natalizie: attenzione al veleno!
Sia la Stella di Natale che il vischio, l’agrifoglio sono tutte piante bellissime, ma molto tossiche per i nostri amici a quattro zampe. La soluzione farà storcere il naso a molti: utilizzate piante finte. Sono un’alternativa sicura e altrettanto bella. E se proprio non volete circondarvi di plastica almeno posizionate le piante vere in luoghi fuori dalla portata degli animali.
Il cibo: un pericolo nascosto
Le tavole imbandite di Natale sono piene di leccornie, ma molte di queste sono dannose per i nostri amici a quattro zampe ad iniziare dal cioccolato che contiene teobromina, tossica per cani e gatti. Non parliamo di uvetta e uva che possono causare insufficienza renale, o delle ossa rotte che possono scheggiarsi e, se ingerite, provocare ferite interne. Durante le feste ma in generale è meglio evitare di dare cibo agli animali senza il consenso del veterinario. E se per la cena della vigilia e il pranzo di Natale non volete rompimenti la soluzione definitiva è quella di mettere il vostro animale domestico in un’altra stanza. Per una volta che sarà mai…!
Stress e rumori: un mix esplosivo per i nostri pelosetti
Le feste natalizie sono piene di ospiti, rumori e cambiamenti nella routine quotidiana. Tutto questo può stressare i nostri animali. Tutto l’anno. Bisognerebbe crea un angolo tranquillo dove il vostro animale possa rifugiarsi e soprattutto cercare di mantenere una routine il più possibile regolare.
Animali
Perché i gatti graffiano i mobili? Questa volta ve lo spiega la scienza…
Capire il comportamento dei felini: perché i gatti graffiano i mobili e come gestirlo al meglio. Graffiare è un comportamento normale per i gatti: mantiene sani i loro artigli, li aiuta a marcare il territorio e consente loro di comunicare con altri gatti
Graffiare è un comportamento naturale per i gatti, legato a istinti di marcatura territoriale, esercizio e cura degli artigli. Questo comportamento, però, può risultare problematico per i proprietari quando i mobili diventano bersagli. La scienza suggerisce che i gatti graffiano per lasciare segni visibili e olfattivi grazie alle ghiandole presenti nelle zampe. Inoltre, graffiare aiuta a mantenere gli artigli in buone condizioni.
Per i proprietari di gatti, i fili tirati e i piccoli strappi su cuscini, tappeti e divani sono quasi inevitabili. L’istinto felino di graffiare è innato e su questo c’è poco da fare. Anche i tiragraffi a volte non bastano per deviare questo comportamento naturale. Alcuni gatti continueranno a fare danni su oggetti considerati inappropriati, percependo questa situazione come un problema comportamentale, portando spesso a interventi non adeguati.
Cosa li fa graffiare di più?
Per aiutare a comprendere meglio questo comportamento, i ricercatori dell’Università di Ankara, in Turchia, hanno intervistato 1.200 proprietari di gatti in Francia. Hanno scoperto che la presenza di bambini in casa, alti livelli di gioco e attività notturne, così come i tratti di personalità più aggressivi dei gatti, contribuiscono a un graffio eccessivo. “Alcuni fattori come la presenza di bambini in casa, i tratti della personalità dei gatti e i loro livelli di attività hanno un impatto significativo sulla portata del comportamento di graffiare”, spiega la ricercatrice Yasemin Salgirli Demirbas.
Come intervenire per salvare i mobili?
I risultati della ricerca sono stati pubblicati su Frontiers in Veterinary Science e forniscono alcuni suggerimenti per ridurre i graffi indesiderati. La prima cosa da fare è posizionare tiragraffi nelle aree frequentate dai gatti o vicino ai loro punti di riposo preferiti. Inoltre, è importante fornire nascondigli sicuri, posti alti da cui i gatti possano sorvegliare il loro regno e tanto gioco che imiti scenari di caccia, riducendo così il loro livello di stress.
Casa a misura di gatto
“Mentre alcuni fattori che favoriscono i graffi, come la personalità del gatto o la presenza di bambini, non possono essere cambiati, altri sì. Ecco perché i nostri risultati possono aiutare i caregiver a gestire e reindirizzare i graffi verso materiali appropriati, il che potrebbe contribuire a promuovere un ambiente di vita più armonioso”, conclude l’esperta. Comprendere le motivazioni emotive sottostanti al comportamento di graffiare, come la frustrazione, che sembrano essere collegate a tratti della personalità e fattori ambientali, consente ai caregiver di affrontare questi problemi direttamente.
Per gestire il graffiare dei gatti, è consigliabile fornire tiragraffi o superfici alternative attraenti e posizionarli vicino alle zone già prese di mira dal gatto. Utilizzare materiali diversi può aiutare a trovare quello preferito dal proprio felino. È fondamentale premiare il gatto quando usa le superfici appropriate e non punirlo per il comportamento naturale. Coperture temporanee sui mobili e l’uso di deterrenti sicuri possono proteggere l’arredamento. Inoltre, mantenere gli artigli del gatto curati e corti riduce il danno. Infine, l’addestramento positivo è la chiave per una convivenza armoniosa, incoraggiando il gatto a preferire i tiragraffi ai mobili.
Scoprire come affrontare questo comportamento è essenziale per migliorare la convivenza tra gatti e proprietari, proteggendo al contempo l’arredamento domestico.
Animali
I gatti soffrono di raffreddore? Sintomi, cause e come proteggere il tuo felino
Scopri i sintomi del raffreddore nei gatti, le possibili cause, e le migliori pratiche per proteggere la salute del tuo amico a quattro zampe in questa stagione più fredda.
Con l’arrivo dell’autunno e l’abbassarsi delle temperature, non sono solo gli umani a soffrire di malanni stagionali: anche i gatti possono essere soggetti al raffreddore. Sebbene possa sembrare strano, i felini possono contrarre infezioni respiratorie simili a quelle umane. È importante conoscere i sintomi e sapere come agire per assicurarsi che il proprio gatto riceva le cure necessarie e rimanga in buona salute durante i mesi più freddi.
Sintomi del raffreddore felino
Il raffreddore nei gatti è spesso causato da virus e batteri che attaccano il sistema respiratorio. I sintomi più comuni includono:
- Starnuti frequenti: come per gli umani, anche i gatti starnutiscono per liberarsi delle secrezioni che irritano le vie respiratorie.
- Naso che cola: una secrezione nasale chiara o più densa potrebbe essere un segnale che il gatto ha contratto un’infezione.
- Congestione: se il tuo gatto respira con la bocca o sembra avere il naso tappato, potrebbe essere un segno di congestione dovuta a un’infiammazione delle vie respiratorie.
- Occhi lacrimosi o irritati: il raffreddore felino può portare a secrezioni oculari e occhi arrossati.
- Letargia: se il tuo gatto appare più stanco e meno attivo del solito, potrebbe essere un segnale di malessere generale.
- Perdita di appetito: un gatto con il raffreddore potrebbe rifiutare il cibo a causa del disagio fisico.
Cause del raffreddore nei gatti
Il raffreddore nei gatti è solitamente causato da infezioni virali, come:
- Herpesvirus felino: conosciuto anche come rinotracheite virale, è uno dei virus più comuni responsabili dei raffreddori felini. Si diffonde rapidamente tra i gatti, specialmente in ambienti affollati come rifugi e colonie feline.
- Calicivirus felino: un’altra causa frequente di infezioni respiratorie nei gatti, può provocare anche ulcere alla bocca e ai polmoni.
- Batteri come il Bordetella bronchiseptica: oltre ai virus, anche alcuni batteri possono infettare le vie respiratorie e causare sintomi simili al raffreddore.
Come prevenire il raffreddore nei gatti
La prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di infezioni respiratorie nei gatti, soprattutto durante l’autunno e l’inverno. Ecco alcuni consigli pratici:
- Vaccinazione: è importante assicurarsi che il tuo gatto sia vaccinato contro i principali virus respiratori, come l’herpesvirus e il calicivirus. I vaccini riducono significativamente la probabilità di contrarre infezioni e ne attenuano i sintomi.
- Ambiente caldo e asciutto: mantenere il gatto al riparo dalle correnti d’aria e dalle temperature rigide è essenziale. Fornire una cuccia calda e un luogo protetto aiuta a preservare il benessere del felino.
- Evitare lo stress: lo stress può abbassare le difese immunitarie del gatto, rendendolo più suscettibile alle infezioni. Garantire un ambiente tranquillo e routine stabili può aiutare a mantenere forte il sistema immunitario.
- Igiene dell’ambiente: assicurarsi che la lettiera, le ciotole e i giochi del gatto siano puliti regolarmente riduce il rischio di contagio con batteri e virus presenti nell’ambiente.
Come trattare il raffreddore nel gatto
Se il tuo gatto mostra segni di raffreddore, è importante agire prontamente. Non somministrare mai farmaci umani, come paracetamolo o ibuprofene, che possono essere tossici per i gatti. Ecco alcuni consigli:
- Consultare un veterinario: se il gatto mostra sintomi persistenti o gravi, come febbre alta o difficoltà respiratorie, è fondamentale rivolgersi al veterinario. Un professionista saprà diagnosticare correttamente l’infezione e prescrivere il trattamento più adatto.
- Assicurare idratazione e riposo: un gatto con il raffreddore ha bisogno di riposo e di essere incoraggiato a bere per evitare la disidratazione. Si possono offrire brodi tiepidi o cibo umido per stimolare l’appetito.
- Nebulizzatori e umidificatori: l’uso di un nebulizzatore o di un umidificatore nella stanza dove riposa il gatto può aiutare a decongestionare le vie respiratorie e a facilitare la respirazione.
Cosa fare se i sintomi persistono
Se, nonostante le cure, i sintomi non migliorano o peggiorano, è fondamentale portare nuovamente il gatto dal veterinario. In alcuni casi, un’infezione batterica secondaria potrebbe richiedere un trattamento antibiotico.
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