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Cose dell'altro mondo

Sant’Andrea delle Fratte: un gioiello barocco e luogo di fede

Pellegrinaggio a Roma? Non perdere la Basilica di Sant’Andrea delle Fratte, il santuario della Madonna del Miracolo, e ammira la sua architettura barocca.

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    Nel cuore di Roma, tra Piazza di Spagna e Fontana di Trevi, si trova la Basilica di Sant’Andrea delle Fratte, un luogo carico di storia e spiritualità. Conosciuta in tutto il mondo per essere il santuario della Madonna del Miracolo, questa chiesa barocca è meta di pellegrinaggi e di turisti che desiderano immergersi in un’atmosfera di profonda fede.

    Un’apparizione che ha segnato la storia

    La basilica è legata indissolubilmente alla figura di Alfonso Ratisbonne, un avvocato ebreo che, nel 1842, visse un’esperienza mistica che lo portò alla conversione al cattolicesimo. Secondo il suo racconto, mentre si trovava in preghiera nella cappella dedicata all’arcangelo Michele, gli apparve la Vergine Maria, invitandolo a inginocchiarsi. Questo evento miracoloso, riconosciuto dalla Chiesa, fece di Sant’Andrea delle Fratte un luogo di culto mariano di grande importanza.

    Un’architettura maestosa

    La basilica, costruita a partire dal XVI secolo, è un capolavoro del barocco romano. L’interno, luminoso e ricco di decorazioni, ospita opere d’arte di grande valore e affreschi che narrano la storia dell’apparizione. La cappella della Madonna del Miracolo, dove avvenne l’evento miracoloso, è il cuore della basilica e meta di innumerevoli pellegrinaggi.

    Un luogo di fede e di pellegrinaggio

    Sant’Andrea delle Fratte è molto più di una semplice chiesa. È un luogo di pellegrinaggio, dove migliaia di fedeli si recano ogni anno per pregare e chiedere l’intercessione della Vergine Maria. Con il Giubileo quest’anno si attendono milioni di pellegrini in visita. La basilica è anche un importante centro di spiritualità, che offre ai visitatori la possibilità di partecipare a messe, confessioni e altre attività religiose.

    Un legame con la medaglia miracolosa

    L’apparizione di Sant’Andrea delle Fratte è strettamente legata alla Medaglia Miracolosa, un’altra importante manifestazione mariana. La Vergine Maria, infatti, apparve anche a Santa Caterina Labouré, chiedendole di far coniare una medaglia con l’immagine di se stessa, che sarebbe stata un segno di salvezza per tutti coloro che l’avrebbero portata al collo. La Medaglia Miracolosa è oggi uno dei più famosi e diffusi devozionali mariani.

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      Gaffe memorabili del 2024: Biden, Sangiuliano e Venditti, le “papere” che hanno fatto la storia

      Il 2024 ha regalato perle indimenticabili: gaffe politiche, scivoloni televisivi e lapsus esilaranti che resteranno negli annali. Ecco la raccolta definitiva degli errori più clamorosi di quest’anno

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        Il 2024 è stato un anno ricco di eventi, ma anche di gaffe memorabili che ci hanno regalato momenti di puro imbarazzo e risate. Dalla politica allo spettacolo, i protagonisti di questa carrellata di “papere” hanno messo in scena performance che resteranno negli annali. Da Joe Biden a Gennaro Sangiuliano, passando per Bianca Berlinguer e Antonello Venditti, ecco la raccolta delle migliori gaffe dell’anno.

        Sanremo e il “Ballo del Qua Qua” di Travolta

        Cominciamo dal Festival di Sanremo, dove John Travolta è stato protagonista, suo malgrado, di uno dei momenti più assurdi della kermesse. Amadeus e Fiorello hanno coinvolto l’attore in una coreografia sulle note de Il Ballo del Qua Qua. Il risultato? Un Travolta visibilmente a disagio e una performance che lo showman siciliano ha definito «una delle pagine più terrificanti della televisione italiana».

        Joe Biden e l’“isola galleggiante”

        Voliamo negli Stati Uniti, dove Joe Biden ha regalato un momento imbarazzante durante un comizio a New York. Parlando di Donald Trump, che aveva definito Porto Rico “un’isola galleggiante di spazzatura”, Biden ha esclamato: «L’unica spazzatura che vedo galleggiare là fuori sono i fan di Trump». Nemmeno i suoi sostenitori hanno apprezzato la battuta, costringendolo a scusarsi pubblicamente.

        Gennaro Sangiuliano e Colombo “galileiano”

        In Italia, l’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano si aggiudica il premio di “Mr. Gaffe”. La sua dichiarazione secondo cui Cristoforo Colombo avrebbe basato il suo viaggio verso le Indie sulle teorie di Galileo Galilei ha lasciato tutti senza parole. E non dimentichiamo quando collocò Times Square a Londra, dimostrando una geografia tutta personale.

        Bianca Berlinguer e il lapsus “bollente”

        Sul fronte televisivo, Bianca Berlinguer ha regalato una gaffe indimenticabile durante una puntata di E’ sempre Cartabianca. Parlando del Calippo Tour, la conduttrice ha confuso il termine con una ben più imbarazzante “prestazione orale”, creando un momento di puro imbarazzo che è diventato virale in pochi minuti.

        Teo Mammucari e il record di resistenza a Belve

        Francesca Fagnani, regina delle interviste senza filtri, ha visto Teo Mammucari stabilire un record poco invidiabile: cinque minuti sul set di Belve prima di abbandonare lo studio, lasciando la conduttrice letteralmente senza parole.

        Alberto Matano e il saluto al lupo

        Durante una puntata de La vita in diretta, Alberto Matano ha salutato un uomo aggredito da un lupo con un ironico quanto inappropriato: «In bocca al lupo!». Un augurio che, seppur involontario, ha scatenato un’ondata di ilarità sui social.

        Antonello Venditti e il concerto “imbarazzante”

        Chiudiamo con Antonello Venditti, che durante un concerto ha confuso un lamento proveniente dal pubblico con un insulto. La sua reazione – scimmiottando il ragazzo e criticandone l’educazione – è stata un epic fail di dimensioni colossali. Quando ha capito l’errore, si è scusato, ma il momento rimane uno dei più clamorosi dell’anno.

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          Incontrano periodicamente l’assassino della loro figlia alle poste. Il grido di dolore dei genitori di Erika Preti e dell’intera comunità

          Fabrizio Preti, papà di Erika, denuncia l’assurdità della situazione: l’uomo condannato per l’omicidio della figlia vive a pochi passi da loro e si muove liberamente per il paese.

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            Veder passeggiare Dimitri Fricano per le vie di Pralungo, mentre loro possono incontrare Erika solo al cimitero, è una ferita che non smette di sanguinare. “Questa non è giustizia“, si sfoga Fabrizio Preti, padre di Erika, la 28enne brutalmente uccisa l’11 giugno 2017 con 57 coltellate dal fidanzato durante una vacanza in Sardegna. Nonostante la condanna definitiva a 30 anni di reclusione, Fricano sta scontando la pena ai domiciliari per motivi di salute, sollevando lo sdegno dei genitori della vittima: “Lui cammina libero, e noi viviamo in un incubo quotidiano“.

            La convivenza forzata con l’assassino. Erika uccisa due volte

            Da un anno, Dimitri Fricano vive nel Biellese, non lontano dalla casa dei genitori di Erika. Lo incontrano per strada, in posta, mentre passeggia con il padre. “Non mi sembra che stia così male. È incompatibile con il carcere, ma per tutto il resto vive una vita normale“, racconta Fabrizio Preti in un’intervista al CdS. Il dolore per la perdita della figlia, anziché affievolirsi, si amplifica ogni giorno. “Ogni volta che lo vediamo, il nostro cuore si spezza. Come possiamo accettare che chi ci ha tolto nostra figlia sia libero di girare indisturbato?“. La situazione è resa ancora più insopportabile dal fatto che il Tribunale di Sorveglianza di Torino, chiamato a riesaminare il caso a novembre, non ha ancora fissato una nuova udienza. “È vergognoso. – aggiunge Fabrizio – Lui dovrebbe tornare in carcere o in una struttura dove possa essere curato. A casa sua non dimagrisce e non guarisce“.

            “Ci ha denunciati per averlo insultato”

            Lo scorso agosto, Fabrizio ha incontrato Fricano e il padre per le vie di Biella. In quell’occasione ha perso la calma: “Li ho insultati, ed è finita con una denuncia contro di me. Il giorno dopo i carabinieri mi hanno chiamato“. Una situazione che i genitori di Erika trovano paradossale: “Dobbiamo camminare con la paura di incontrarlo e, se succede, siamo noi a finire nei guai“. La famiglia ha cercato sostegno anche in ambito politico, ma si sente abbandonata. “Abbiamo lottato per ottenere giustizia, ma ora ci troviamo a vivere un Natale difficile, costretti a guardare l’assassino di nostra figlia mentre conduce la sua vita“. Ricordiamo che Erika Preti, originaria di Tollegno (Biella), fu uccisa con 57 coltellate dal fidanzato Dimitri durante una lite in una villetta a San Teodoro, in Sardegna. Inizialmente l’uomo aveva parlato di una rapina finita male, ma dopo due settimane confessò il delitto. Condannato a 30 anni sia in primo grado che in appello, due anni fa la sentenza è diventata definitiva.

            Ai domiciliari per problemi di salute

            Nel novembre del 2022, Fricano è stato trasferito dal carcere ai domiciliari. La decisione è stata presa dai giudici del Tribunale di Sorveglianza di Torino per le sue condizioni di salute: obesità grave, abitudine al fumo e patologie che lo renderebbero incompatibile con la detenzione. “A causa della sua obesità e delle limitazioni funzionali, non è in grado di assolvere autonomamente alle proprie necessità quotidiane“, si legge nell’ordinanza. Da allora, Fricano può uscire di casa al mattino per sottoporsi a cure mediche e passeggiare liberamente nel pomeriggio. Il riesame della sua situazione, previsto per novembre, sembra destinato a slittare al 2025. Una notizia che esaspera ancora di più i genitori di Erika: “Lui è libero di vivere, mentre noi siamo condannati per sempre“.

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              Misteriosi droni giganti scatenano il caos negli Stati Uniti. Trump: “Abbatteteli!” Il Pentagono tace, i complottisti si scatenano.

              Da metà novembre, enormi droni sorvolano il New Jersey, la Pennsylvania e altri stati, scatenando paure e teorie complottiste. Nessuno sa chi li controlli o quale sia il loro scopo, mentre il Pentagono minimizza e Trump invoca azioni drastiche: “Chiarite subito o abbatteteli!”. Avvistamenti, video amatoriali e il mistero che si allarga fino alla California, tra la rabbia dei cittadini e le tensioni del Congresso.

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                Da metà novembre, i cieli americani sono diventati il palcoscenico di un mistero degno di un film di fantascienza. Enormi droni, delle dimensioni di un Suv, sono stati avvistati in numerosi stati, dal New Jersey alla Pennsylvania, passando per New York e persino la California. Nessuno sa da dove vengano, chi li controlli e quale sia il loro scopo. Il Pentagono brancola nel buio, la Casa Bianca cerca di rassicurare, ma il pubblico è in fermento. E come spesso accade negli Stati Uniti, l’inspiegabile diventa subito terreno fertile per teorie cospirative e reazioni al limite del paradossale.

                Tutto è iniziato il 18 novembre, quando un drone è stato avvistato sopra l’arsenale militare Picatinny, a Wharton, New Jersey. Poco dopo, un altro ha sorvolato il campo da golf del resort di Donald Trump a Bedminster. Da allora, la situazione è degenerata. In poche settimane, decine di segnalazioni sono arrivate da almeno una dozzina di contee nel New Jersey, dalla Pennsylvania orientale e dalla Orange County di New York. Gli avvistamenti, documentati da video amatoriali e fotografie, hanno mostrato droni di dimensioni impressionanti, spesso in formazione, volare a bassa quota sopra quartieri residenziali e zone sensibili.

                Il fenomeno ha scatenato il panico e la curiosità. I cittadini hanno iniziato a intasare i centralini delle autorità locali e federali, chiedendo spiegazioni. I video si sono moltiplicati sui social media, mostrando perfino un drone in fiamme precipitare in una zona imprecisata. Un altro è stato filmato mentre cadeva a Morris County, New Jersey. Nel frattempo, le segnalazioni si sono estese ad altri stati, tra cui il Texas, l’Oklahoma e la California, anche se non ci sono prove che questi ultimi episodi siano collegati agli avvistamenti sulla costa est.

                Le autorità, però, non hanno risposte. Il Pentagono ha dichiarato che non ci sono prove di un coinvolgimento straniero o di una minaccia alla sicurezza nazionale. “Potrebbero non essere nemmeno droni”, ha spiegato John Kirby, portavoce della Casa Bianca per la sicurezza nazionale, alimentando ulteriormente i sospetti. Alejandro Majorkas, segretario alla Sicurezza nazionale, ha cercato di tranquillizzare il pubblico, affermando: “Non siamo a conoscenza di nessuna minaccia o di attività nefasta legata a questi avvistamenti”. Ma la mancanza di dettagli concreti ha lasciato spazio a ogni sorta di ipotesi.

                Le teorie complottiste si sprecano. Laura Loomer, influencer di estrema destra, ha accusato il Pentagono di nascondere la verità, mentre la deputata trumpiana Marjorie Taylor Greene ha definito le dichiarazioni ufficiali “un mucchio di str***”. “Se siamo attaccati dagli alieni, ditecelo”, ha scritto un utente sui social. Un altro ha ironizzato: “Probabilmente sono alieni in fuga dal nostro pianeta. E chi potrebbe biasimarli?”.

                La situazione ha attirato persino l’attenzione del presidente eletto Donald Trump, che ha commentato senza mezzi termini: “Non penso che questi droni possano volare senza che il governo ne sia a conoscenza. Chiarite subito con il pubblico. Altrimenti abbatteteli!”. Il messaggio, pubblicato sulla sua piattaforma Truth, ha dato il via a un’ondata di commenti, tra chi applaudiva l’idea di colpirli e chi sottolineava che abbattere un drone è illegale secondo le leggi federali.

                Intanto, i residenti delle zone colpite non restano a guardare. James Ward, agente immobiliare del Jersey Shore, ha condiviso un video di droni che sorvolavano il parco statale di Island Beach. “Una buona fucilata risolverà il problema”, ha commentato qualcuno. Ma non tutti sono armati fino ai denti. Evan Cutler, presidente del Montclair Bird Club, ha descritto con precisione un oggetto delle dimensioni di uno scuolabus fluttuare a bassa quota sopra una linea di alberi a Montclair, New Jersey. “So come identificare le cose nel cielo. Questo era qualcosa di molto insolito. Non era una luna piena, ve lo garantisco”, ha spiegato Cutler, che si definisce un osservatore esperto del cielo.

                Anche personalità pubbliche sono state coinvolte. Larry Hogan, ex governatore del Maryland, ha pubblicato un video girato sopra la sua residenza a Davidsonville, descrivendo decine di droni in formazione. “Ho osservato questa attività per circa 45 minuti”, ha raccontato, sottolineando l’assenza di rumori meccanici e la perfetta sincronia nei movimenti degli oggetti volanti.

                Nel frattempo, il governatore della Pennsylvania, Josh Shapiro, ha ordinato missioni di elicotteri statali per cercare di monitorare e analizzare il fenomeno. Ma l’FBI e il Dipartimento della Sicurezza Interna non sono riusciti a individuare la provenienza di questi droni né i loro punti di lancio e atterraggio. La loro mancanza di risposte ha innervosito anche il Congresso, che ha chiesto maggiore trasparenza e rapidità nelle indagini.

                Nonostante le dichiarazioni rassicuranti delle autorità, i residenti non sono convinti. “Non possono semplicemente dirci che non sanno cosa siano”, ha protestato un cittadino di Staten Island. “Se non sanno cosa succede nei cieli, allora chi dovrebbe saperlo?”.

                Il mistero si infittisce e alimenta una spirale di incertezza e paranoia. Che si tratti di un’operazione segreta, di un esperimento tecnologico o persino di un fenomeno naturale non ancora compreso, i droni giganti hanno trasformato i cieli americani in un teatro dell’assurdo. In assenza di risposte definitive, non resta che aspettare il prossimo avvistamento. O il prossimo tweet di Trump.

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