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Speciale Festival di Sanremo 2025

Sanremo 2025: il minestrone di Carlo Conti tra gnocca, comicità, qualche lacrima e un po’ di Mahmood

Tra Malgioglio, Elettra Lamborghini, Miriam Leone e la regina delle Milf Alessia Marcuzzi, il cast del Festival si preannuncia un’esplosione di trash, glamour e risate. Ma attenzione: Panariello e Pieraccioni potrebbero piazzare la zampata finale.

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    Carlo Conti ha tolto il velo. Dopo settimane di speculazioni e toto-nomi, il conduttore dalla pelle color mogano ha finalmente annunciato i co-conduttori di Sanremo 2025. E il menu è più variegato di un apericena in Versilia: gnocche stellari, trash ai massimi livelli, satira tagliente, comici d’annata e un Mahmood onnipresente.

    L’apertura potrebbe essere affidata a Giorgio Panariello e Leonardo Pieraccioni, gli amici di sempre che Conti spera di convincere a salire sul palco con lui. Una mossa prevedibile, il classico colpo di nostalgia per il pubblico affezionato.

    La seconda serata mette insieme Bianca Balti, Nino Frassica e Cristiano Malgioglio. Praticamente un casting per un talk show surreale: la modella, il comico nonsense e il re delle piume colorate, che probabilmente riuscirà a rubare la scena a tutti con le sue uscite sopra le righe. Ma questa volta Bianca Balti avrà un compito ben più importante, perché Sanremo sarà anche il palco da cui affronterà un tema delicato e doloroso: la battaglia che sta combattendo da qualche mese contro il cancro.

    La terza serata è tutta al femminile con Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa. La gnocchissima Miriam, che farà sognare il pubblico con la sua presenza statuaria, Elettra che cercherà di cantare ma finirà per twerkare, e Katia che avrà il compito di tenerle entrambe ancorate alla realtà, con le sue battute fulminanti.

    La quarta serata schiera Mahmood e Geppi Cucciari, un’accoppiata improbabile che potrebbe funzionare: lui con la sua intensità da musicista tormentato, lei con la sua ironia tagliente, che probabilmente non risparmierà nessuno.

    La serata finale mette in campo Alessia Marcuzzi e Alessandro Cattelan, due conduttori esperti che sapranno tenere il palco, ma senza scossoni. Una scelta sicura, che potrebbe però rivelarsi priva di sorprese.

    Si parla anche di Selvaggia Lucarelli come ospite speciale, perché un Festival senza polemiche non è degno di questo nome.

    In attesa di vedere se Panariello e Pieraccioni cederanno al pressing dell’amico Conti, una cosa è certa: Sanremo 2025 sarà un patchwork di volti noti e colpi di scena studiati a tavolino. Con una spruzzata di trash, quel tanto che basta per far parlare.

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      Speciale Festival di Sanremo 2025

      Mahmood tra successi, gossip e polemiche: dalle origini al mistero sul fidanzato

      A dieci anni dalla prima volta all’Ariston, Mahmood cambia ruolo: sarà co-conduttore di Sanremo al fianco di Carlo Conti. Intanto Ornella Vanoni svela la sua relazione con Noah Oliveira, mentre lui ironizza sulle polemiche estetiche: «Dicono che mi sono rifatto tutto. Mi sono solo lavato la faccia».

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        Dieci anni fa saliva per la prima volta sul palco di Sanremo Giovani con la speranza di farsi notare. Oggi, dopo due vittorie al Festival, un Eurovision e una carriera da autore di successi, Mahmood torna all’Ariston con un ruolo inedito: co-conduttore di una serata della kermesse accanto a Carlo Conti.

        Un’evoluzione che non stupisce chi lo segue da anni: da outsider della musica italiana a star indiscussa, capace di mescolare pop e influenze internazionali. Ma, tra un successo e l’altro, Mahmood è finito più volte al centro dell’attenzione per le voci sulla sua vita privata e il presunto cambio di look.

        Le origini: una storia di riscatto e identità

        Nato a Milano il 12 settembre 1992, Alessandro Mahmoud – in arte Mahmood – è cresciuto nel quartiere popolare di Gratosoglio, con sua madre sarda dopo la separazione dal padre egiziano. Quel rapporto difficile è stato raccontato in “Soldi”, il brano che nel 2019 lo ha portato alla vittoria di Sanremo, con il famoso ritornello in arabo dedicato proprio al genitore assente.

        Il legame con le sue origini è sempre stato centrale nel suo percorso artistico: una fusione di sonorità mediorientali, elettronica e pop internazionale che ha conquistato pubblico e critica.

        Le accuse sui ritocchi estetici: «Mi sono solo lavato la faccia»

        Con il successo, è arrivata anche una trasformazione estetica che ha fatto discutere. Mahmood ha abbandonato lo stile casual degli esordi, adottando un’immagine più sofisticata, fatta di look sartoriali, gioielli vistosi e tagli di capelli sempre più ricercati.

        Un cambiamento che ha alimentato le speculazioni: c’è chi lo accusa di essersi rifatto il naso, di aver sbiancato la pelle e di essersi ritoccato i lineamenti.

        La risposta del cantante? Un mix di ironia e sarcasmo. In un’intervista su RTL 102.5 ha tagliato corto: «Mi hanno detto che mi sono rifatto tutto. La verità? Mi sono solo lavato la faccia, messo un po’ di cremine e via».

        Il mistero sul fidanzato: il gossip di Ornella Vanoni

        Se Mahmood ha sempre cercato di mantenere il massimo riserbo sulla sua vita sentimentale, ci ha pensato Ornella Vanoni a rompere il silenzio.

        In una recente intervista, la cantante ha rivelato che Mahmood sarebbe legato sentimentalmente a Noah Oliveira, modello e influencer che vive tra Londra e Berlino.

        Lui, come sempre, non ha confermato né smentito, ma alcuni indizi social hanno fatto il resto: le stories durante San Valentino e qualche like sospetto hanno fatto impazzire i fan.

        Sanremo 2025: una nuova sfida sul palco

        Dopo il successo di “Tuta Gold”, Mahmood torna al Festival con una nuova sfida: non sarà in gara, ma affiancherà Carlo Conti nella serata del 14 febbraio, dedicata ai duetti. Un’occasione per dimostrare che, oltre a essere un interprete e autore di talento, sa anche tenere il palco con carisma e presenza scenica.

        Dai quartieri popolari di Milano ai riflettori dell’Ariston, il suo viaggio continua. E, tra polemiche, indiscrezioni e look sempre più ricercati, una cosa è certa: Mahmood sa sempre come far parlare di sé.

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          Speciale Festival di Sanremo 2025

          Jovanotti, Damiano e Ligabue, si accende il toto ospiti: Sanremo 2025 punta in alto con un trio delle meraviglie.

          Mentre le conferme ufficiali tardano ad arrivare, il quadro che si sta delineando è quello di un Festival che punta al tutto esaurito mediatico. Con o senza Vasco, Sanremo 2025 ha già tutte le carte in regola per diventare una delle edizioni più chiacchierate e discusse degli ultimi anni.

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            Vasco Rossi ha detto no. Una proposta monstre, quella di Carlo Conti, che puntava tutto su una presenza iconica e trasversale come la sua per rendere memorabile il Sanremo 2025. Ma il Blasco, con il suo consueto stile diretto, avrebbe risposto con un cortese rifiuto. Non si tratta di una scelta leggera: portare Vasco sul palco dell’Ariston sarebbe stato un colpo da maestro, capace di calamitare l’attenzione di milioni di fan e di segnare un’edizione già carica di aspettative. Eppure, questa porta chiusa non sembra aver frenato Conti, che si è mosso con rapidità su altre pedine di peso, mettendo in campo un trio maschile di assoluto rilievo.

            Se Vasco Rossi ha scelto di restare lontano dai riflettori sanremesi, i nomi di Jovanotti, Ligabue e Damiano David risuonano sempre più insistenti. Tre figure diverse, capaci di rappresentare mondi musicali e generazionali complementari, pronte a offrire uno spettacolo unico. L’idea di riunire questi tre artisti sotto lo stesso tetto non è solo un colpo di teatro, ma un’occasione per celebrare la varietà della musica italiana e il suo impatto anche fuori dai confini nazionali.

            Ligabue, reduce da un periodo di riflessione, ha recentemente dichiarato il suo desiderio di tornare all’Ariston. La sua ultima apparizione, nel 2019, gli ha lasciato l’amaro in bocca: tensione, ansia e una performance che non è riuscito a vivere con la leggerezza e la forza che aveva immaginato. Un nuovo passaggio a Sanremo avrebbe per lui il sapore della rivincita, un’occasione per rimettere al centro la sua energia e la sua visione musicale.

            Jovanotti, sempre una garanzia di spettacolo e coinvolgimento, è il nome che potrebbe fare da perno all’intera edizione. La sua capacità di mescolare musica e narrazione lo rende perfetto per il palco dell’Ariston, e la sua presenza è praticamente data per certa. Il ritorno di Lorenzo Cherubini a Sanremo sarebbe un ponte ideale tra il pubblico di ieri e di oggi, un simbolo di continuità e innovazione al tempo stesso.

            E poi c’è Damiano David, il frontman dei Maneskin, che rappresenta quella spinta verso l’internazionalità che ogni edizione di Sanremo sogna di raggiungere. Con un tour mondiale in partenza e il desiderio di consolidare la sua carriera solista, Damiano porterebbe sul palco il fascino e l’energia della nuova generazione, strizzando l’occhio alla Gen Z e al panorama musicale globale. La sua partecipazione sarebbe un colpo vincente non solo per la Rai, ma anche per la sua personale strategia artistica.

            Questo ipotetico trio è il cuore pulsante delle trattative di Conti, che sta costruendo un’edizione ambiziosa, pronta a giocarsi tutte le carte migliori. L’idea di mettere insieme tre figure così diverse per stile e pubblico non è solo audace, ma perfettamente in linea con il progetto di rendere il Festival un evento totale, capace di attrarre un’audience trasversale.

            Ma Sanremo 2025 non sarà solo musica. Carlo Conti sembra determinato a trasformare l’Ariston in una passerella di ospiti e co-conduttori, con una formula che porta all’estremo il modello ideato da Amadeus negli ultimi anni. Alessandro Cattelan è già confermato: sarà il padrone di casa del Dopofestival e affiancherà Conti nella finale. Per il PrimaFestival, invece, toccherà a Bianca Guaccero, Gabriele Corsi e Mariasole Pollio scaldare il pubblico.

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              Speciale Festival di Sanremo 2025

              Chi vincerà Sanremo 2025? Olly e Giorgia dominano le quote delle scommesse. Brunori Sas insegue con poesia

              Con Fedez, Michielin e Tony Effe quotati tra 26.00 e 31.00, e outsider come The Kolors e Rose Villain a 31.00, i bookmaker riservano possibilità anche ai rappresentanti della musica urban e pop. Cristicchi e Gabbani, valutati tra 23.00 e 26.00, insieme a Clara e Brunori Sas, provano a spingersi oltre le aspettative delle agenzie

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                Dimenticate le banalità delle passerelle sanremesi: la 75ª edizione del Festival di Sanremo è già cominciata, almeno nei tabelloni delle scommesse. L’11 febbraio, il Teatro Ariston aprirà il sipario su una competizione che promette scintille, ma gli scommettitori hanno già individuato i favoriti: Olly e Giorgia, entrambi a quota 6.00 (Better). A inseguirli, pronti a ribaltare i pronostici, Elodie e Irama, quotati 8.00 (Better).

                Da un lato, Olly rappresenta la nuova generazione musicale italiana, capace di mescolare testi freschi e produzioni accattivanti. Dall’altro, Giorgia, voce senza tempo e garanzia di qualità, punta a riaffermarsi come regina del Festival. Le agenzie li danno alla pari, ma il palco sarà il vero giudice.

                Elodie, con la sua presenza scenica magnetica, e Irama, in costante evoluzione artistica, sono pronti a competere al massimo livello. Le loro quote a 8.00 (Better e GoldBet) li rendono contendenti forti, ma non imbattibili.

                Achille Lauro e Rocco Hunt si posizionano a quota 11.00 (Better e GoldBet), rappresentando due anime diverse della musica italiana: il primo con performance teatrali e provocatorie, il secondo con un sound che mescola tradizione e modernità.

                A quota 16.00 (Better e GoldBet) troviamo Noemi e Francesca Michielin, che portano voci riconoscibili e capacità di emozionare con testi e melodie. Se Noemi punta su una consolidata esperienza sanremese, Michielin rappresenta una delle giovani cantautrici più interessanti della scena italiana.

                Fedez, quotato a 31.00 (Better e GoldBet), gioca una partita complessa. La sua capacità di calamitare l’attenzione mediatica è innegabile, ma il suo repertorio spesso divisivo lo colloca in una posizione incerta. In netto contrasto, Tony Effe (26.00, Better e GoldBet) si presenta con uno stile urban che punta a conquistare un pubblico giovane e dinamico. Clara, con la stessa quota (26.00), punta su un repertorio melodico capace di unire critica e pubblico.

                Tra i cantautori troviamo Simone Cristicchi, Brunori Sas e Francesco Gabbani, tutti a quota 26.00 (Better e GoldBet). Cristicchi porta il suo mix di poesia e intensità narrativa, mentre Brunori Sas, con la sua capacità di raccontare storie universali, rappresenta l’anima più profonda della canzone d’autore. Gabbani, già vincitore nel 2017, potrebbe sfruttare la sua esperienza per puntare di nuovo al podio.

                Tra i rappresentanti del rap e dell’urban, Emis Killa, quotato a 51.00 (Better e GoldBet), si presenta con il suo stile diretto e testi incisivi. Accanto a lui troviamo Joan Thiele e Shablo con Guè, Joshua e Tormento, anch’essi valutati a 51.00. Questi nomi rappresentano una varietà di stili che spazia dall’indie al pop, senza dimenticare le influenze urban e rap.

                Più distanti troviamo The Kolors e Rose Villain, entrambi a quota 31.00 (Better e GoldBet), pronti a sfruttare eventuali scivoloni dei favoriti.

                A fondo classifica, con quote che toccano 101.00 (GoldBet), ci sono Marcella Bella e Willie Peyote. Se la prima rappresenta un ritorno nostalgico, Willie Peyote punta su testi pungenti e ironici che potrebbero comunque trovare uno spazio importante sul palco.

                Altri nomi degni di nota includono Bresh, Serena Brancale e Rkomi, tutti a quota 71.00 (Better e GoldBet). Pur non figurando tra i favoriti, potrebbero sfruttare il palcoscenico per ribaltare i pronostici.

                Sanremo è da sempre una competizione aperta e imprevedibile. Se le quote offrono un quadro iniziale delle aspettative, saranno le esibizioni dal vivo e il gradimento del pubblico a decidere i veri protagonisti della 75ª edizione.

                Se le quote offrono uno spaccato interessante della corsa alla vittoria, il Festival di Sanremo resta un evento imprevedibile, capace di ribaltare ogni certezza. Le giurie, il televoto e l’emozione delle serate live saranno i veri protagonisti di questa edizione. Tra giovani promesse, vecchie glorie e outsider insospettabili, la partita è più aperta che mai.

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