A volte il gioco si fa serio, anche quando si chiama “Obbligo o verità”. Invitato da Alessia Marcuzzi nella sua trasmissione, Francesco Facchinetti ha spiazzato tutti — conduttrice compresa — con una confessione improvvisa, sincera e dolorosa. Un momento televisivo in cui, dietro i sorrisi, si è intravista tutta la fatica di affrontare le ferite mai del tutto rimarginate.

«Ho fallito tante volte nella vita», ha detto Facchinetti, con la voce ferma ma lo sguardo che tradiva emozione. «Sono un fallito cronico: volevo cantare e non ci sono riuscito, volevo presentare e non ci sono riuscito. E anche nei rapporti interpersonali ho fallito». Nessun nome, ma il riferimento era evidente. Bastava guardare Alessia Marcuzzi, colta di sorpresa e rimasta in silenzio per un lungo, imbarazzato istante.

Francesco e Alessia sono stati insieme dal 2010 al 2012. Una storia intensa, culminata con la nascita di Mia, la loro bambina. Una storia che, nelle intenzioni di entrambi, sarebbe dovuta durare per sempre. «Quando due persone stanno insieme e hanno una bambina, non pensano “tanto ci lasceremo”. Ci credono davvero», ha aggiunto Facchinetti, con un’amarezza che nessuna ironia riusciva a mascherare.

Di fronte a quelle parole, la Marcuzzi ha preferito deviare il discorso. Ma il momento era già scolpito nella memoria degli spettatori: un frammento di verità difficile da ignorare.

Non è finita lì. Più avanti, durante la stessa puntata, Facchinetti ha continuato a scavare nel suo passato: «Nella vita troppo spesso non ci fermiamo a capire cosa stiamo vivendo. Non ci fermiamo a capire i nostri problemi. Io, per non averlo fatto, ho perso amici, ho perso situazioni importanti». Poi, con una punta di rimpianto ancora più amara: «Se tornassi indietro, investirei più tempo per aggiustare le cose. Mi direi: “Francesco, fermati. Prenditi tempo”. Forse avrei salvato una relazione. Forse avrei salvato una persona. Non l’ho fatto, e questa è una colpa che mi porterò dietro tutta la vita».

Un’altra allusione? Forse. Ma anche senza nominarla direttamente, è chiaro che il pensiero di Francesco correva di nuovo ad Alessia.

Oggi entrambi hanno ricostruito le loro vite. Alessia Marcuzzi è serena accanto al marito Paolo Calabresi Marconi, mentre Facchinetti è sposato con Wilma Helena Faissol, da cui ha avuto due figli. Eppure, la sincerità disarmante di quel momento ha ricordato a tutti che certi legami, anche quando finiscono, lasciano segni indelebili. Non rancore, non rabbia, ma quella malinconia dolceamara di chi sa che alcune storie, pur essendo finite, sono state vissute fino in fondo.

In fondo, “Obbligo o verità” aveva un solo possibile esito. E Francesco Facchinetti ha scelto di non nascondersi. Per una sera, ha detto la sua verità.

Stando a quanto si legge sul settimanale Chi, la presunta “crisi” tra la regina delle Instagram stories e l’erede dei Tronchetti Provera è durata meno di un volo Milano-Portofino. Lui coi figli in riviera, lei a far detox spirituale nella Bergamasca con la famiglia. E nel mezzo? Telefonate a raffica, cuoricini mancati su WhatsApp, e qualche lacrima stile filtro “drama queen”. Si sono rivisti e… puff, la crisi è rientrata. Senza nessuna dichiarazione ufficiale, perché si sa, chi tace acconsente, soprattutto se nel silenzio ci scappa un paparazzo.

Il dramma vero? La suocera

Se la storia tra Chiara e Giovanni ha avuto un momento di down, pare che il problema non fosse tra loro due. Ma… indovina chi viene a cena? I genitori di lui, che secondo i rumors non sarebbero esattamente fan della Ferragni. Colpa dell’esposizione mediatica? Dei pandori? Delle battaglie legali? Mistero. Quel che è certo è che i familiari avrebbero brindato (in silenzio, ovviamente) alla fine della love story. Ma il brindisi è durato meno del tempo necessario a postare una story su Threads. Game over per loro.

Amore ai tempi delle paparazzate (ma in modo elegante)

Chiara e Giovanni, dal canto loro, continuano a non dire nulla ufficialmente. Niente foto insieme, niente post con caption tipo “il mio tutto”. Però vivono sereni sotto l’occhio dei fotografi, come due che si amano… ma senza darlo troppo a vedere (per non far arrabbiare la mamma, forse?). Insomma, se Instagram racconta la loro vita in 10 secondi, Chi la racconta in 10 pagine. E a noi va benissimo così.

Conclusione: l’amore vince (quando vuole)

Alla fine, la love story tra la fashion queen più seguita del Paese e l’erede che più odia le luci della ribalta continua. Controcorrente, senza troppi fronzoli pubblici, ma con la forza di chi ha già superato lo scoglio del giudizio familiare e del weekend separato. E anche se domani potrebbe arrivare un altro “momento riflessione”, tranquilli: finché ci sono agriturismi e Portofino… l’amore è salvo.

Doveva essere una collaboratrice domestica, si è rivelata una fashion victim con velleità da influencer. Mattia Zaccagni e Chiara Nasti, coppia social per eccellenza, hanno denunciato la loro ex colf accusandola di essersi trasformata in ladra di gioielli, borse e abiti firmati. Un piccolo dettaglio: secondo i due, la domestica non si sarebbe limitata a svuotare gli armadi, ma avrebbe anche sfilato davanti allo specchio, postando sui social con gli stessi vestiti della padrona di casa e – dettaglio non irrilevante – con un anello con rubino che ora risulta misteriosamente scomparso.

Foto social e shopping a domicilio

Il presunto colpo, secondo la coppia, sarebbe avvenuto con una certa regolarità e una sfacciataggine invidiabile. Stando a quanto riportato da Repubblica, la donna avrebbe approfittato dell’assenza di Zaccagni e Nasti per scattarsi foto da influencer, sfoggiando gli stessi outfit della padrona di casa e indossando gioielli senza il minimo senso del pudore. Uno di questi, un anello con rubino, è sparito insieme a una sfilza di borse, scarpe, orologi e contanti.

Come se non bastasse, la domestica aveva un secondo lavoro “insospettabile”: gestiva un negozio di abiti di seconda mano. Un caso? Secondo la coppia, affatto. Anzi, sarebbe proprio questo dettaglio a rendere ancora più sospetta la sua posizione. Perché per un aspirante influencer con il guardaroba degli altri, quale sarebbe il modo migliore per monetizzare il bottino se non rivendendolo?

Due furti, pochi dubbi e nessuna prova

Il primo furto, raccontano Zaccagni e Nasti, risale al 14 luglio: “Ci hanno rubato beni per centinaia di migliaia di euro”. La lista è di quelle da capogiro: Rolex, gioielli, borse griffate, scarpe e denaro contante. Un colpo che ha fatto scattare immediatamente i sospetti sulla collaboratrice domestica. Ma la coppia, anziché procedere subito con la denuncia, ha prima deciso di licenziarla.

E qui arriva il colpo di scena: dopo il suo allontanamento, un altro furto. Questa volta i ladri si sono concentrati su capi Adidas e Miu Miu nuovi di zecca, oltre a un beauty case Louis Vuitton. Troppe coincidenze per non destare sospetti, e così la coppia è passata all’azione: denuncia in mano, hanno accusato la ex domestica di aver orchestrato i colpi.

Sospetti sì, ma prove?

L’accusa è chiara: “Riteniamo possa essere implicata nel furto di luglio o che ci abbia derubato successivamente”. Ma c’è un problema: le prove non ci sono. O meglio, l’indizio più forte, se così si può chiamare, sono le foto della donna sui social con gli abiti della Nasti e il famoso anello rubino. Un po’ poco per inchiodare qualcuno.

L’indagine è aperta, ma la sensazione è che senza elementi concreti il caso rischi di risolversi in un nulla di fatto. Resta l’immagine da film: la colf che si trasforma in influencer, gioca a fare la vip con il guardaroba altrui e poi, con nonchalance, si ritaglia anche un secondo lavoro come rivenditrice di lusso. Un colpo di scena che nemmeno in una serie Netflix.

Ma fino a prova contraria, tutto è ancora da dimostrare.