Speciale Festival di Sanremo 2025
Fantasanremo infiamma la seconda serata: Serena Brancale in testa, Fedez chiude la classifica
Tra ombelichi in vista, guanti e abbracci strategici, i cantanti si sfidano a colpi di punti. Marcella Bella vola con i suoi caffè sospesi, mentre Fedez scivola a causa del look total black. Carlo Conti e Malgioglio protagonisti dei bonus più inattesi.
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Sanremo non è solo musica, ma anche strategia. Il Fantasanremo 2025 ha acceso la seconda serata del Festival con una pioggia di bonus e malus, trasformando la gara in una sfida parallela fatta di abbracci, accessori improbabili e performance sopra le righe. Il fantasy game, che permette ai fan di creare le proprie squadre di artisti e guadagnare punti in base alle loro azioni sul palco, ha regalato momenti esilaranti e colpi di scena.
In testa alla classifica provvisoria, aggiornata al 13 febbraio, c’è Serena Brancale con 95 punti, seguita da Marcella Bella (90 punti) e Lucio Corsi (65 punti). In coda, invece, Fedez, penalizzato da diversi malus, si ritrova a chiudere la classifica con soli 35 punti.
La classifica provvisoria dopo la seconda serata
- Serena Brancale – 95 punti
- Marcella Bella – 90 punti
- Achille Lauro – 70 punti
- Lucio Corsi – 65 punti
- Willie Peyote – 65 punti
- Simone Cristicchi – 50 punti
- Giorgia – 50 punti
- Rocco Hunt – 45 punti
- Rkomi – 45 punti
- The Kolors – 30 punti
- Rose Villain – 30 punti
- Elodie – 25 punti
- Francesca Michielin – 25 punti
- Bresh – 15 punti
- Fedez – 35 punti
Bonus e malus: tutti i dettagli della serata
Serena Brancale, regina della serata, ha accumulato bonus preziosi: +10 per aver suonato uno strumento, +5 per aver mostrato l’ombelico, +10 per aver battuto il cinque alla statua di Mike Bongiorno. Un’esibizione strategica che le ha assicurato il primo posto.
Marcella Bella non è stata da meno. +10 punti per aver indossato i guanti, +10 per essersi inchinata a fine esibizione e +5 per essere stata presentata da Malgioglio. Il colpo di scena? Il caffè sospeso, che le ha fruttato +20 punti, decretando la sua ascesa in classifica.
Lucio Corsi, già protagonista della prima serata con il massimo dei punti, continua la sua corsa: +10 per aver suonato il pianoforte, +5 per il cappello indossato e +10 per aver abbracciato il conduttore Carlo Conti.
Fedez, invece, ha pagato caro il suo look total black (-5 punti), ma ha recuperato qualcosa grazie a +10 punti per aver abbracciato Carlo Conti e altri +5 per essere stato presentato da Cristiano Malgioglio. Tuttavia, i bonus non sono bastati per risalire la classifica.
Giorgia ha conquistato +10 per le mani in tasca durante l’esibizione, altri +10 per essersi inchinata e +20 per la standing ovation parziale. Purtroppo ha perso -5 punti per il look total black, ma resta tra i protagonisti della serata.
Willie Peyote ha giocato d’astuzia, guadagnando +10 punti per l’accessorio giallo (il microfono), +15 per la presenza di performer e +10 per essersi esibito per ultimo.
Gli abbracci, i guanti e… il tocco di giallo
I bonus più curiosi della serata includono +10 punti per chi indossava uno o più guanti, +10 per un tocco di colore giallo e +20 per chi palpava i glutei alla statua di Carlo Conti al Dopofestival. Il bonus dell’ombelico scoperto è stato particolarmente gettonato, fruttando punti preziosi a diversi artisti, tra cui The Kolors e Serena Brancale.
Malgioglio, sempre imprevedibile, ha sbagliato il nome di Rkomi, ma fortunatamente questo non ha influito sul punteggio del cantante, che ha comunque ottenuto +5 punti per essere stato il primo a esibirsi dopo la mezzanotte.
Simone Cristicchi si è distinto grazie alla standing ovation del pubblico, conquistando +20 punti, mentre Elodie ha accumulato +10 punti per il suo abito con le piume e altri +15 per la presenza di performer sul palco.
Conclusione: una gara ancora tutta da giocare
La seconda serata del Fantasanremo si chiude con una classifica provvisoria ricca di sorprese e ribaltoni. Ma la gara è ancora lunga e tutto può cambiare nelle prossime serate. Tra abbracci strategici, accessori colorati e performance sopra le righe, i cantanti si preparano a giocarsi il tutto per tutto.
Chi riuscirà a conquistare il podio finale? Il Fantasanremo non è mai stato così combattuto.
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Speciale Festival di Sanremo 2025
Shablo dal rap alla golden age del gospel: un manifesto urbano tra rivalsa e speranza
Insieme a Guè, Tormento e Joshua, Shablo racconta la città e la rivalsa personale con La mia parola. Tra citazioni rap old school, rimandi al blues e strofe che vibrano di autenticità, il brano diventa un manifesto urbano.
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Sanremo 2025 segna per Shablo un momento di svolta, portandolo dalla cabina di regia al centro del palco più prestigioso d’Italia. In un progetto collettivo che mescola generazioni e stili, Shablo ha scelto di affiancarsi a tre pesi massimi dell’hip-hop e della musica urban: Guè, pilastro del rap italiano, Tormento, pioniere con i Sottotono e simbolo dell’R&B nostrano, e Joshua, giovane promessa con un’impronta innovativa.
“La mia parola”, il brano che Shablo presenta sul palco di Sanremo 2025 insieme a Guè, Tormento e Joshua, è una dichiarazione d’intenti che punta dritto al cuore degli amanti dell’hip-hop old school. Il pezzo si presenta con un beat che mescola sapientemente atmosfere retrò e sonorità contemporanee, unendo linee di basso profonde e sample taglienti che strizzano l’occhio alla golden age del rap (ma anche al gospel!).
Una città tossica, tra cemento e smog
Un elemento centrale del testo è senza dubbio la città, descritta con dettagli crudi e vividi, che diventa metafora della solitudine e della complessità dei rapporti umani. Shablo attinge a piene mani nel gergo dell’hip-hop, raccontando di un universo fatto di smog e di sbattimenti, senza soldi per pagare le spese o amici su cui contare:
«Siamo in sbatti sbatti per arrivare al top /
Tu fai chatty chatty io faccio parlare il mio flow /
Non ti danno abbracci qua sei da solo nel block /
Io le mando baci lei che per me è la più hot /
Mi dicevi taci, ora però sono il goat»
L’immagine di «sei da solo nel block» suggerisce un contesto urbano spietato, dove l’affermazione è un gioco solitario e gli abbracci, simbolo di supporto e solidarietà, scarseggiano. Eppure, Shablo non si lascia intimidire: «Mando baci» a chi ama, come segno di resistenza. Il vero punto forte arriva nel verso finale: «Mi dicevi taci, ora però sono il goat». Qui c’è una rivalsa personale: chi un tempo lo criticava ora si trova davanti a un GOAT (Greatest of All Time), un’affermazione potente che racconta la parabola del successo.
Il gospel come simbolo di speranza
Shablo, con pochi versi, crea un quadro struggente e realistico di chi vive in condizioni di disagio, ma riesce comunque a trovare uno spiraglio di luce attraverso la musica e la forza interiore:
«Qui la gente muore e vive /
Senza soldi e alternative /
L’unica cosa che so /
Suona dal basso questo gospel /
È la voce di chi raccoglie le forze»
Con «Senza soldi e alternative», Shablo fotografa una condizione di immobilità, dove le possibilità di riscatto sono poche o inesistenti. È una denuncia sottile, ma efficace, delle disuguaglianze economiche e sociali. Ma c’è anche un messaggio di speranza: «Suona dal basso questo gospel» introduce una potente immagine sonora e simbolica. Il gospel, tradizionalmente legato alle comunità afroamericane e alla loro lotta per la libertà, diventa qui un elemento universale di redenzione.
Blues, bullshit e Beetlejuice
In completo crossover, il rap e il blues rappresentano due anime della stessa canzone: da un lato, la narrazione cruda e diretta del rap; dall’altro, il blues come espressione di malinconia e radici profonde.
«È rap è blues e gin & juice /
Fai il mio nome tre volte Beetlejuice /
Suona ancora più forte bad and boujee /
Rock’n’roll lo sai party & bullshit»
In questa strofa ci sono parecchi omaggi al background musicale di Shablo, Guè, Tormento e Joshua. «Gin & juice» richiama il celebre brano di Snoop Dogg, aggiungendo un tocco di classicità old-school, evocando scene di spensieratezza in pieno stile West Coast. Il verso «Suona ancora più forte bad and boujee» rimanda al successo planetario del trio Migos, mentre «Rock’n’roll lo sai party & bullshit» è un chiaro riferimento al brano Party & Bullshit di Notorious B.I.G.
C’è spazio anche per un tocco cinematografico: «Fai il mio nome tre volte Beetlejuice» è un omaggio al personaggio dell’omonimo film di Tim Burton, dove ripetere il suo nome per tre volte lo fa comparire, un’immagine potente che richiama l’evocazione di forze ribelli e imprevedibili.
L’omaggio al rap anni ’90 per la serata delle cover
Per la serata delle cover, Shablo, Guè, Tormento e Joshua si uniranno a Neffa per un mashup eccezionale: Amor de Mi Vida dei Sottotono e Aspettando il Sole di Neffa. Un omaggio al rap e all’R&B che hanno segnato gli anni ’90 e 2000, mescolando passato e presente in un viaggio musicale che promette di essere uno dei momenti più emozionanti di questo Sanremo 2025.
Speciale Festival di Sanremo 2025
Sanremo 2025, Giorgia e Brunori Sas sostengono il Referendum Cittadinanza: «Dite Sì all’Italia che riconosce tutti i suoi figli»
Giorgia e Brunori Sas rispondono all’appello e, insieme alle attiviste di ActionAid, cantano L’Italiano di Toto Cutugno. Simbolo dell’iniziativa: un ciuccio con nastrino tricolore per ricordare chi ancora non ha il riconoscimento della cittadinanza.
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Sul palco più popolare d’Italia arriva un appello forte e chiaro. Le attiviste del Referendum Cittadinanza hanno lanciato via social una richiesta alle artiste e agli artisti che in questi giorni si esibiranno a Sanremo: sostenere il Sì per un’Italia che riconosca tutte le sue figlie e i suoi figli come cittadini.
La risposta non si è fatta attendere. I primi a rispondere sono stati Giorgia e Brunori Sas, che hanno intonato L’Italiano di Toto Cutugno insieme alle attiviste di ActionAid Utibe Joseph e Kejsi Hodo, regalando al pubblico un momento emozionante. A completare il gesto simbolico, un dono speciale: un ciuccio con un nastrino tricolore, da portare sul palco come simbolo di tutti quei bambini e bambine nati e cresciuti in Italia ma che ancora non hanno la cittadinanza.
La sfida del quorum: portare il tema nei salotti italiani
Il referendum sulla cittadinanza ha ricevuto l’ok dalla Corte Costituzionale lo scorso 20 gennaio, insieme ad altri quattro quesiti sul lavoro promossi dalla Cgil. Tuttavia, la bocciatura del quesito sull’autonomia ha reso ancora più ardua la sfida del quorum, costringendo i promotori a partire proprio dal Festival di Sanremo per richiamare l’attenzione del Paese sull’importanza dell’appuntamento referendario.
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Una rete di 70 organizzazioni per i diritti
Il Referendum Cittadinanza è stato promosso da una vasta rete di associazioni, tra cui +Europa, Possibile, Dalla Parte Giusta della Storia, ActionAid, Libera, Arci, Italiani senza Cittadinanza e Conngi, insieme a oltre 70 organizzazioni che si battono per un’Italia più inclusiva. L’obiettivo è chiaro: portare il tema nei salotti italiani e accendere i riflettori su un diritto spesso dimenticato.
L’importanza di Sanremo come megafono sociale
Non è la prima volta che il Festival di Sanremo si trasforma in una piattaforma per sensibilizzare su temi sociali di grande rilevanza. Quest’anno, però, l’iniziativa ha un valore ancora più simbolico, sfruttando la forza comunicativa del Festival per toccare il cuore di milioni di spettatori e coinvolgerli in una battaglia di civiltà.
Il messaggio è semplice, ma potente: dire Sì al Referendum Cittadinanza significa dire Sì a un’Italia più giusta, capace di riconoscere i suoi figli e le sue figlie senza discriminazioni.
Speciale Festival di Sanremo 2025
Sanremo 2025, scaletta della terza serata: big in gara, ospiti e come seguire il Festival. Brunori secondo a uscire
Sul palco dell’Ariston si esibiranno 14 big. Ospiti d’eccezione i Duran Duran, Iva Zanicchi, Edoardo Bennato e i protagonisti di Mare Fuori. La serata delle Nuove Proposte decreterà il vincitore di categoria.
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Dopo il secondo appuntamento della 75ª edizione del Festival di Sanremo, che ha svelato la top 5 della serata, torna questa sera, giovedì 13 febbraio, il terzo capitolo della kermesse musicale più amata d’Italia, in diretta dal Teatro Ariston. Carlo Conti darà il via allo spettacolo alle ore 20.40 su Rai Uno, affiancato da un trio di co-conduttrici d’eccezione: Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa.
Durante la serata, si esibiranno 14 dei 29 artisti in gara, ovvero quelli che non si sono esibiti nella serata precedente. Non mancherà il momento dedicato alle Nuove Proposte, con la proclamazione del vincitore tra i finalisti Settembre e Alex Wyse.
I big della terza serata
Ecco, dunque, tutti i big in gara di questa terza serata del Festival.
1)Clara
2)Brunori Sas
3)Sarah Toscano
4)Massimo Ranieri
5)Joan Thiele
6)Shablo ft Guè, Joshua, Tormento
7)Noemi
8)Olly
9)Coma_Cose
10) Modà
11) Tony Effe
12)Irama
13)Gabbani
14)Gaia
Ospiti e co-conduttori della terza serata
Super ospiti della serata saranno i Duran Duran, che tornano a Sanremo a 40 anni dalla loro prima esibizione. La leggendaria band britannica proporrà un medley dei suoi successi, tra cui Wild Boys. Il trio di co-conduttrici sarà tutto al femminile: Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa.
Grande attesa per Iva Zanicchi, che riceverà il premio alla carriera e si esibirà con un medley dei suoi successi più amati. Edoardo Bennato presenterà il documentario Sono Solo Canzonette, diretto da Stefano Salvati, in onda il 19 febbraio su Rai 1.
Il palco accoglierà anche il Teatro Patologico di Barletta, progetto di inclusione fondato dall’attore e regista Dario D’Ambrosi, e sei protagonisti di Mare Fuori, in anteprima su RaiPlay dal 12 marzo. Previsto un collegamento in diretta con l’Amerigo Vespucci, in arrivo ad Alessandria d’Egitto, e l’esibizione di Ermal Meta dal Suzuki Stage in Piazza Colombo.
Chi voterà durante la serata?
Le classifiche della terza serata saranno determinate da:
- Giuria delle Radio (50%)
- Televoto (50%)
Per le Nuove Proposte, invece, voteranno il pubblico (34%), la Giuria della Sala Stampa, TV e Web (33%) e la Giuria delle Radio (33%). Anche in questa serata, verranno svelate solo le canzoni nelle prime cinque posizioni, in ordine casuale.
Come vedere il Festival
La serata sarà trasmessa in diretta su Rai Uno, Rai Radio2, RaiPlay e Rai 4K. Il segmento Prima Festival andrà in onda subito dopo il Tg1, con Bianca Guaccero e Gabriele Corsi alla conduzione e Mariasole Pollio come inviata in esterna.
Per chi preferisce la visione on-demand, tutte le serate saranno disponibili su RaiPlay, la piattaforma gratuita di streaming della Rai.
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