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Speciale Festival di Sanremo 2025

Quei ragazzi selvaggi che hanno riportato – per una sera – Sanremo negli eighties

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    Il festival scavalla e si comincia a procedere in discesa: una serata – quella di ieri – all’insegna degli anni ’80, con l’arrivo dei Duran Duran, tornati sul palco della kermesse sanremese con un medley di successi e l’immortale Wild Boys. Per l’occasione Carlo Conti ha scelto tre co-conduttrici: Miriam Leone, Elettra Lamborghini e Katia Follesa. Tra gli ospiti Iva Zanicchi (che ha ricevuto il premio alla carriera) e il grande cantautore Edoardo Bennato. La cui vita controcorrente è raccontata in Sono Solo Canzonette, il documentario di Stefano Salvati, presentato da Rai Documentari e Daimon Film, in arrivo il 19 febbraio in prima serata su Rai1. Un documentario sulla carriera ma anche sul suo privato.

    Le “canzonette” d’autore di Bennato

    Victoria De Angelis, guest molto apprezzata da Simon Le Bon

    Super ospiti della terza serata del Festival di Sanremo sono stati i Duran Duran che hanno fatto ballare e cantare il pubblico del Teatro Ariston (e non solo). Nella storica formazione che ha contribuito a fare la storia della musica negli anni Ottanta c’era anche Victoria De Angelis, bassista dei Maneskin e musicista molto apprezzata da Simon Le Bon che ha voluto farle i complimenti. Con loro ha suonato due brani: Psycho killer e Girls on film.

    La band inglese in conferenza stampa all’Ariston mercoledì scorso

    I Duran con Victoria

    L’immancabile Wild Boys, singolo che ha segnato un’epoca

    È da quando sono stati annunciati da Conti qualche settimana fa che i Duran Duran erano attesissimi dal pubblico del Festival. La band britannica si è esibita sui loro brani di maggior successo e, con la mitica Wild Boys, tutti si sono alzati in piedi e hanno cominciato a ballare. Il gruppo capitanato da Le Bon era già stato sul palco dell’Ariston ben quarant’anni fa e, all’epoca, la kermesse era condotta da Pippo Baudo.

    Il siparietto con la Follesa in versione sposa

    Il cantante inglese, però, si è voluto complimentare anche con Conti dicendogli un po’ ruffiano: «Il conduttore migliore che ci sia». La Follesa, poi, da vera fan dei Duran Duran si è presentata in platea vestita da sposa e con un cartello con su scritto: «Simon Le Bon sposami». Il frontman ha risposto: «Mi piacerebbe sposarti ma mia moglie mi uccide» e, subito, ecco la replica di lei: «Io ti amo da tanto: kiss me!». Alla fine, il cantante le ha dato un bacetto sulla bocca e la comica su di giri ha chiesto al pubblico: «Ma voi avete capito che cacchiarola è appena successo?».  

    Non solo canzoni

    Poi sei protagonisti della nuova stagione di Mare Fuori, dal 12 marzo in anteprima su RaiPlay e dal 26 su Rai2. E ancora i ragazzi del Teatro Patologico, il progetto fondato dall’attore e regista Dario D’Ambrosi, che è riuscito a trasformare la disabilità in una risorsa, capace di arricchire e rivoluzionare il linguaggio teatrale. Bello anche il collegamento in diretta con l’Amerigo Vespucci, vera e propria icona della nostra Marina, ormeggiata nel porto di Alessandria d’Egitto, un viaggio di oltre 46.000 miglia. E sul Suzuki Stage di piazza Colombo, Ermal Meta suona per il pubblico della cittadina ligure.

    Nuove proposte: il verdetto

    Fra Alex Wyse e Settembre la spunta il secondo con il brano Vertebre. Giovane e pieno di passione, al momento di ritirare il premio è incredulo, in grado di dire poche parole: “Grazie, nella vita ho vinto perchè ho una famiglia che mi vuole bene e un tetto sulla testa. Nella musica non avevo mai vinto, perchè ho incontrato molte persone che non hanno creduto in me ed io, a mia voglia, non ho creduto in me stesso. Ora è un sogno che si avvera”. E’ lui il vincitore della categoria Nuove Proposte, coi voti sommati della Sala Stampa, di web e radio e del pubblico.

    I cinque più votati della serata fra i 14 che si sono esibiti

    I divertenti Coma_Cose, l’intenso Brunori Sas, il fascinoso Irama, il potente Olly e il positivo Francesco Gabbani. Sui titoli di coda Carlo Conti consegna i fiori: quelli di Katia Follesa li manda… Simon Le Bon!

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      Speciale Festival di Sanremo 2025

      Olly passa la mano, sarà Lucio Corsi a dimostrare di essere un duro all’Eurovision

      Il vincitore di Sanremo 2025, alla fine, ha fatto la sua scelta, dicendo no all’Eurovision 2025: ecco perché ha rinunciato alla competizione. “Devo restare fedele a me stesso”. Con questa decisione a sorpresa, Olly dimostra ancora una volta la sua autenticità e il desiderio di costruire una carriera solida, basata su scelte consapevoli e personali. I fan, nel frattempo, attendono con ansia di vederlo dal vivo nei suoi prossimi concerti.

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        Dopo la vittoria al Festival di Sanremo 2025 con il brano Balorda Nostalgia, in molti si aspettavano di vedere Olly rappresentare l’Italia all’Eurovision Song Contest. Tuttavia, il cantante ha annunciato ufficialmente che non prenderà parte alla competizione musicale internazionale.

        L’annuncio ufficiale del “gran rifiuto”

        La notizia è arrivata direttamente dall’artista genovese attraverso un post su Instagram, in cui il cantante ha spiegato il motivo dietro la sua scelta. L’Eurovision 2025 si terrà dal 13 al 17 maggio a Basilea, in Svizzera, e molti fan erano entusiasti all’idea di vederlo esibirsi su un palco così prestigioso. Tuttavia, Olly ha preferito declinare l’invito, seguendo un percorso più personale e autentico.

        Nel suo messaggio social, il vincitore di Sanremo ha raccontato di essersi confrontato con amici e collaboratori prima di prendere una decisione definitiva. “Sono giorni che mi interrogo e chiedo pareri a tutti, la risposta è sempre la stessa: alla fine devi fare quello che ti senti”, ha scritto Olly, sottolineando quanto sia importante per lui rimanere fedele alla propria visione artistica.

        I motivi della rinuncia: “Voglio connettermi con questo momento”

        Uno degli aspetti chiave della scelta di Olly è il desiderio di vivere pienamente questo momento speciale della sua carriera. Dopo anni di sacrifici e gavetta, il cantante sente la necessità di concentrarsi sulla sua crescita artistica e sul rapporto con il pubblico attraverso la musica dal vivo. Nel suo messaggio, Olly ha spiegato: “Non credo che voi sareste tristi se spostassi dei concerti per Eurovision, ma io credo fermamente di avere bisogno di connettermi con tutto quello che mi sta accadendo, prima di guardare ancora più in là”.

        Questa dichiarazione evidenzia la volontà del cantautore di dare priorità ai suoi fan e ai suoi progetti futuri, senza forzare il proprio percorso artistico.

        Un’opportunità unica, ma una scelta consapevole

        Olly è ben consapevole dell’importanza dell’Eurovision e del fatto che un’occasione simile potrebbe non ripresentarsi in futuro. Nonostante ciò, il cantante ha deciso di rinunciare con serenità: “So che questa è una di quelle cose che capitano forse una sola volta nella vita, ma ho scelto di ascoltare me stesso”. Nel suo messaggio, Olly ha anche voluto ringraziare tutti coloro che lo hanno sostenuto durante Sanremo e ha invitato i suoi fan ai prossimi concerti, per continuare a condividere con loro il suo percorso musicale.

        Chi rappresenterà l’Italia all’Eurovision 2025?

        A seguito della rinuncia di Olly, la Rai ha annunciato ufficialmente che sarà Lucio Corsi a rappresentare l’Italia alla 69ª edizione dell’Eurovision Song Contest. Nel comunicato si legge: “Nel ringraziare il vincitore della 75ª edizione del Festival di Sanremo e augurargli una lunga e brillante carriera, ci congratuliamo con Lucio Corsi che ha accettato di rappresentare il nostro Paese a Basilea”.

        Olly guarda al futuro: il tour e nuovi progetti

        Nonostante la scelta di non partecipare all’Eurovision, Olly non si ferma. Il cantante ha già in programma un tour che lo porterà in diverse città italiane, con l’obiettivo di connettersi ancora di più con il pubblico e consolidare il suo percorso artistico. Nel suo messaggio finale, Olly ha voluto mandare un messaggio di incoraggiamento agli altri artisti italiani: “Faccio un enorme in bocca al lupo a chi prenderà il mio posto. La musica in Italia è piena di talenti straordinari”.

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          Speciale Festival di Sanremo 2025

          Vannacci attacca Sanremo: «Benigni, Elodie, Giorgia e Geppi Cucciari, troppi messaggi politici fuori contesto»

          L’europarlamentare della Lega critica le dichiarazioni di Benigni, Cucciari, Elodie e Giorgia: “Sanremo non dovrebbe essere strumentalizzato”

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            Dopo un’edizione del Festival di Sanremo quasi priva di polemiche, arriva la critica di Roberto Vannacci. L’europarlamentare della Lega, presente a una delle serate, ha attaccato Geppi Cucciari, Elodie, Giorgia e soprattutto Roberto Benigni, accusandoli di aver inserito messaggi politici fuori luogo.

            Intervistato su Radio Cusano Campus, Vannacci ha dichiarato: «Sanremo è uno spettacolo di varietà, non si dovrebbero strumentalizzare eventi del genere per lanciare messaggi politici o ideologici. Non vedo perché si debba parlare di questi temi durante la kermesse musicale».

            In particolare, ha criticato il ruolo di Benigni, spesso al centro di monologhi con riferimenti politici: «Ogni volta che si vuole lanciare una stoccata si invoca l’ironia e la comicità, ma gli italiani hanno capito il gioco». Anche le dichiarazioni di Elodie e Geppi Cucciari, secondo Vannacci, sarebbero fuori contesto. Pur non avendo assistito direttamente ai momenti incriminati, ha commentato: «Se fosse così, sarebbe una caduta di stile».

            Le sue parole riaccendono il dibattito sull’uso del Festival di Sanremo come palco per temi politici e sociali, un nodo che continua a dividere pubblico e opinione pubblica.

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              Le radio rimescolano la classifica di Sanremo: primo Achille Lauro

              Il Festival di Sanremo è finito ma le radio hanno deciso di rimescolare le carte in tavola. Chi trionfa davvero nelle playlist? Ecco come le frequenze FM stanno ribaltando la classifica ufficiale, dimostrando che il successo sanremese è davvero tutta un’altra musica!

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                Dal vocabolario della musica leggera italiana: Sanremo è quella cosa che guardiamo tutti ma facciamo finta di snobbare. Poi, puntualmente, ci ritroviamo a canticchiare i ritornelli vincitori sotto la doccia. Quest’anno, però, le radio hanno deciso di metterci lo zampino, e la classifica ufficiale del Festival è diventata improvvisamente carta straccia. I vincitori sul palco dell’Ariston? Applauditi, certo… ma chi regna davvero nelle frequenze FM?

                Differenze tra giurie e ascoltatori

                Dimenticatevi le votazioni della giuria e il televoto: le emittenti radiofoniche hanno eletto i loro beniamini e, a quanto pare, non sono gli stessi che hanno conquistato il podio sanremese. Gli speaker, forse stanchi di certe ballate strappalacrime e dei pezzi che sembrano più studiati per accalappiare giurie che per scalare le classifiche, stanno facendo volare brani inaspettati.

                Le radio cambiano tutto: chi comanda davvero?

                Se vi stavate chiedendo chi si sente più spesso tra un talk show e l’ennesimo aggiornamento sul traffico, sappiate che le radio hanno rispolverato il loro superpotere: decidere chi merita davvero di diventare tormentone. Ecco alcune sorprese:

                • L’artista arrivato ventesimo? Ora domina le playlist. Qualcuno ha detto “ingiustizia”? No, si chiama “giustizia radiofonica”!
                • La canzone vincitrice? Forse tra qualche settimana… Se non batte il ritmo giusto, difficilmente farà breccia nelle frequenze.
                • Le radio hanno i loro favoriti. Sspesso sono quelli che sul palco hanno ricevuto meno applausi di un monologo fuori tema.

                La rivincita della melodia contagiosa

                Diciamocelo, il pubblico della radio è molto meno paziente del pubblico di Sanremo. Nessuno vuole sentirsi la solita ballata pesante mentre cerca parcheggio. E così, pezzi freschi, ritornelli accattivanti e sound coinvolgenti prendono il sopravvento. Meno male che la musica è democratica (o almeno lo è sulle onde radio), e alla fine vince chi resta più in testa!

                La classifica rivista e corretta dall’airplay: al primo posto Lauro nella top ten

                Incoscienti giovani, Achille Lauro. Ascolti stimati 78.782.980
                Cuoricini, Coma_Cose. Ascolti stimati 77.859.318
                La cura per me, Giorgia. Ascolti stimati 75.964.325
                Tu con chi fai l’amore, The Kolors. Ascolti stimati 69.510.212
                Balorda nostalgia, Olly. Ascolti stimati 64.848.501
                Dimenticarsi alle 7, Elodie. Ascolti stimati 53.909.793
                Chiamo io chiami tu, Gaia. Ascolti stimati 53.651.838
                Volevo essere un duro, Lucio Corsi. Ascolti stimati 45.980.214
                L’albero delle noci, Brunori Sas. Ascolti stimati 44.964.031
                Viva la vita, Francesco Gabbani. Ascolti stimati 41.723.795

                Tutti gli altri, ultimo Ranieri

                Battito, Fedez. Ascolti stimati 39.832.049
                Se t’innamori muori, Noemi. Ascolti stimati 41.156.638
                Fuorilegge, Rose Villain. Ascolti stimati 39.361.520
                Lentamente, Irama. Ascolti stimati 37.343.725
                Damme ‘na mano, Tony Effe. Ascolti stimati 35.592.854
                Mille volte ancora, Rocco Hunt. Ascolti stimati 36.571.976
                Quando sarai piccola, Simone Cristicchi. Ascolti stimati 36.108.393
                Grazie ma no grazie, Willie Peyote. Ascolti stimati 33.710.751
                Eco, Joan Thiele. Ascolti stimati 31.195.523
                Fango in Paradiso, Francesca Michielin. Ascolti stimati 28.143.645
                La mia parola, Shablo, Guè, Joshua, Tormento. Ascolti stimati 29.807.909
                Il ritmo delle cose, Rkomi. Ascolti stimati 24.240.857
                La tana del granchio, Bresh. Ascolti stimati 26.714.847
                Non ti dimentico, Modà. Ascolti stimati 22.734.837
                Febbre, CLARA. Ascolti stimati 22.579.446
                Anema e core, Serena Brancale. Ascolti stimati 21.500.739
                Amarcord, Sarah Toscano. Ascolti stimati 20.354.828
                Pelle diamante, Marcella Bella. Ascolti stimati 16.442.370
                Tra le mani un cuore, Massimo Ranieri. Ascolti stimati 14.913.142

                Morale della favola…

                Sanremo lancia le canzoni, le radio decidono quali resteranno nella memoria. E se il podio del Festival vi sembrava ingiusto, non dovete disperarvi: c’è sempre una seconda classifica che conta molto di più. Quella dell’autoradio mentre siete bloccati nel traffico! E voi, quale pezzo sanremese non riuscite più a togliervi dalla testa?

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