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Speciale Festival di Sanremo 2025

Francesco Gabbani: «Non rinnego il successo, ma del successo non mi frega niente»

Dopo la vittoria nel 2017 con Occidentali’s Karma e il secondo posto nel 2020 con Viceversa, Gabbani torna all’Ariston con un brano positivo: «Gratitudine e accettazione, questa è la mia direzione. Del brilluccichio del successo non mi importa più nulla».

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    Francesco Gabbani torna sul palco del Festival di Sanremo 2025 con Viva la vita, un brano che esprime positività e gratitudine, nonostante i tempi difficili. Il cantautore di Carrara, classe 1982, ha un legame speciale con l’Ariston, dove nel 2016 ha vinto tra le Nuove Proposte con Amen, per poi trionfare l’anno successivo con Occidentali’s Karma, diventato un tormentone internazionale grazie anche all’iconico ballerino vestito da scimmia. Nel 2020 ci ha quasi riprovato con Viceversa, sfiorando la vittoria e conquistando il secondo posto dietro a Diodato.

    Quest’anno torna sul palco con un pezzo solare e diretto, che invita a godersi la vita così com’è, senza inseguire risposte che non abbiamo. «Non rinnego il successo – spiega – ma il brilluccichio, l’esposizione… non mi interessano più. Quello che conta davvero è l’accettazione serena della vita».

    Francesco, dopo tante partecipazioni importanti, cosa significa per te tornare a Sanremo?
    «Sanremo mi emoziona ogni volta, anche solo a nominarlo. Per me non è un semplice Festival: è il luogo dove tutto è iniziato davvero. Nel 2016 ho vinto la sezione Nuove Proposte con Amen, un’esperienza che mi ha aperto tante porte. Poi, l’anno successivo, è arrivata la vittoria con Occidentali’s Karma, una cosa che ancora oggi fatico a credere. Non dimenticherò mai il momento in cui mi sono inginocchiato davanti a Fiorella Mannoia. È stato un gesto spontaneo, perché mi sembrava incredibile aver vinto contro un’artista così grande. Da lì, tutto è cambiato».

    Il tuo nuovo brano, Viva la vita, sembra avere un messaggio molto diverso rispetto ai tuoi successi precedenti. Ce lo spieghi?
    «È un pezzo che può sembrare semplicistico a un primo ascolto, quasi uno slogan, ma nasce da una riflessione interiore profonda. È il risultato di un percorso personale. Ho sempre cercato risposte nella vita, ma alla fine mi sono reso conto che alcune risposte semplicemente non esistono. Viva la vita è un invito ad accettare la vita così com’è, con le sue difficoltà e le sue bellezze, e a ringraziarla per quello che ci offre. Accettazione serena, gratitudine: questa è la direzione che voglio seguire».

    Hai detto che non rinnegni il successo, ma che il suo lato più superficiale non ti interessa più. Cosa intendi?
    «Sì, non ho mai rinnegato il successo, perché è stato parte della mia crescita, sia personale che artistica. Però il “brilluccichio”, l’apparenza, l’esposizione mediatica e il possesso di cose materiali non mi attraggono più. Per un po’, sono stato sedotto da tutto questo, ma poi mi sono accorto che non era ciò che davvero cercavo. Oggi preferisco dedicarmi a ciò che conta: la musica, le persone che amo e la mia serenità interiore. Voglio dire “Grazie alla vita” ogni giorno».

    In Viva la vita c’è anche una componente di coraggio, vista l’epoca che stiamo vivendo. Sei d’accordo?
    «Assolutamente. Vivere con gratitudine e positività in questi tempi non è facile, può sembrare quasi un atto di ribellione. Ma credo che sia una strada importante. Non significa ignorare i problemi, ma trovare un modo per affrontarli senza esserne schiacciati. E poi, ammettiamolo, abbiamo tutti bisogno di un po’ di leggerezza».

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      Vannacci attacca Sanremo: «Benigni, Elodie, Giorgia e Geppi Cucciari, troppi messaggi politici fuori contesto»

      L’europarlamentare della Lega critica le dichiarazioni di Benigni, Cucciari, Elodie e Giorgia: “Sanremo non dovrebbe essere strumentalizzato”

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        Dopo un’edizione del Festival di Sanremo quasi priva di polemiche, arriva la critica di Roberto Vannacci. L’europarlamentare della Lega, presente a una delle serate, ha attaccato Geppi Cucciari, Elodie, Giorgia e soprattutto Roberto Benigni, accusandoli di aver inserito messaggi politici fuori luogo.

        Intervistato su Radio Cusano Campus, Vannacci ha dichiarato: «Sanremo è uno spettacolo di varietà, non si dovrebbero strumentalizzare eventi del genere per lanciare messaggi politici o ideologici. Non vedo perché si debba parlare di questi temi durante la kermesse musicale».

        In particolare, ha criticato il ruolo di Benigni, spesso al centro di monologhi con riferimenti politici: «Ogni volta che si vuole lanciare una stoccata si invoca l’ironia e la comicità, ma gli italiani hanno capito il gioco». Anche le dichiarazioni di Elodie e Geppi Cucciari, secondo Vannacci, sarebbero fuori contesto. Pur non avendo assistito direttamente ai momenti incriminati, ha commentato: «Se fosse così, sarebbe una caduta di stile».

        Le sue parole riaccendono il dibattito sull’uso del Festival di Sanremo come palco per temi politici e sociali, un nodo che continua a dividere pubblico e opinione pubblica.

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          Le radio rimescolano la classifica di Sanremo: primo Achille Lauro

          Il Festival di Sanremo è finito ma le radio hanno deciso di rimescolare le carte in tavola. Chi trionfa davvero nelle playlist? Ecco come le frequenze FM stanno ribaltando la classifica ufficiale, dimostrando che il successo sanremese è davvero tutta un’altra musica!

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            Dal vocabolario della musica leggera italiana: Sanremo è quella cosa che guardiamo tutti ma facciamo finta di snobbare. Poi, puntualmente, ci ritroviamo a canticchiare i ritornelli vincitori sotto la doccia. Quest’anno, però, le radio hanno deciso di metterci lo zampino, e la classifica ufficiale del Festival è diventata improvvisamente carta straccia. I vincitori sul palco dell’Ariston? Applauditi, certo… ma chi regna davvero nelle frequenze FM?

            Differenze tra giurie e ascoltatori

            Dimenticatevi le votazioni della giuria e il televoto: le emittenti radiofoniche hanno eletto i loro beniamini e, a quanto pare, non sono gli stessi che hanno conquistato il podio sanremese. Gli speaker, forse stanchi di certe ballate strappalacrime e dei pezzi che sembrano più studiati per accalappiare giurie che per scalare le classifiche, stanno facendo volare brani inaspettati.

            Le radio cambiano tutto: chi comanda davvero?

            Se vi stavate chiedendo chi si sente più spesso tra un talk show e l’ennesimo aggiornamento sul traffico, sappiate che le radio hanno rispolverato il loro superpotere: decidere chi merita davvero di diventare tormentone. Ecco alcune sorprese:

            • L’artista arrivato ventesimo? Ora domina le playlist. Qualcuno ha detto “ingiustizia”? No, si chiama “giustizia radiofonica”!
            • La canzone vincitrice? Forse tra qualche settimana… Se non batte il ritmo giusto, difficilmente farà breccia nelle frequenze.
            • Le radio hanno i loro favoriti. Sspesso sono quelli che sul palco hanno ricevuto meno applausi di un monologo fuori tema.

            La rivincita della melodia contagiosa

            Diciamocelo, il pubblico della radio è molto meno paziente del pubblico di Sanremo. Nessuno vuole sentirsi la solita ballata pesante mentre cerca parcheggio. E così, pezzi freschi, ritornelli accattivanti e sound coinvolgenti prendono il sopravvento. Meno male che la musica è democratica (o almeno lo è sulle onde radio), e alla fine vince chi resta più in testa!

            La classifica rivista e corretta dall’airplay: al primo posto Lauro nella top ten

            Incoscienti giovani, Achille Lauro. Ascolti stimati 78.782.980
            Cuoricini, Coma_Cose. Ascolti stimati 77.859.318
            La cura per me, Giorgia. Ascolti stimati 75.964.325
            Tu con chi fai l’amore, The Kolors. Ascolti stimati 69.510.212
            Balorda nostalgia, Olly. Ascolti stimati 64.848.501
            Dimenticarsi alle 7, Elodie. Ascolti stimati 53.909.793
            Chiamo io chiami tu, Gaia. Ascolti stimati 53.651.838
            Volevo essere un duro, Lucio Corsi. Ascolti stimati 45.980.214
            L’albero delle noci, Brunori Sas. Ascolti stimati 44.964.031
            Viva la vita, Francesco Gabbani. Ascolti stimati 41.723.795

            Tutti gli altri, ultimo Ranieri

            Battito, Fedez. Ascolti stimati 39.832.049
            Se t’innamori muori, Noemi. Ascolti stimati 41.156.638
            Fuorilegge, Rose Villain. Ascolti stimati 39.361.520
            Lentamente, Irama. Ascolti stimati 37.343.725
            Damme ‘na mano, Tony Effe. Ascolti stimati 35.592.854
            Mille volte ancora, Rocco Hunt. Ascolti stimati 36.571.976
            Quando sarai piccola, Simone Cristicchi. Ascolti stimati 36.108.393
            Grazie ma no grazie, Willie Peyote. Ascolti stimati 33.710.751
            Eco, Joan Thiele. Ascolti stimati 31.195.523
            Fango in Paradiso, Francesca Michielin. Ascolti stimati 28.143.645
            La mia parola, Shablo, Guè, Joshua, Tormento. Ascolti stimati 29.807.909
            Il ritmo delle cose, Rkomi. Ascolti stimati 24.240.857
            La tana del granchio, Bresh. Ascolti stimati 26.714.847
            Non ti dimentico, Modà. Ascolti stimati 22.734.837
            Febbre, CLARA. Ascolti stimati 22.579.446
            Anema e core, Serena Brancale. Ascolti stimati 21.500.739
            Amarcord, Sarah Toscano. Ascolti stimati 20.354.828
            Pelle diamante, Marcella Bella. Ascolti stimati 16.442.370
            Tra le mani un cuore, Massimo Ranieri. Ascolti stimati 14.913.142

            Morale della favola…

            Sanremo lancia le canzoni, le radio decidono quali resteranno nella memoria. E se il podio del Festival vi sembrava ingiusto, non dovete disperarvi: c’è sempre una seconda classifica che conta molto di più. Quella dell’autoradio mentre siete bloccati nel traffico! E voi, quale pezzo sanremese non riuscite più a togliervi dalla testa?

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              Bianca Balti, lacrime dopo Sanremo: «Continuo a piangere, mi si stringe il cuore»

              Bianca Balti ha lasciato il segno sul palco di Sanremo, non solo per la sua bellezza, ma per l’energia travolgente con cui ha vissuto ogni momento del Festival. È arrivata all’Ariston con la voglia di divertirsi, di celebrare la vita e di mostrarsi senza filtri. E alla fine, ha portato a casa molto più di un’esperienza televisiva: un’ondata di affetto che l’ha commossa fino alle lacrime.

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                Bianca Balti non è mai stata solo una top model, e questo Sanremo lo ha dimostrato. È salita sul palco con la sua solita eleganza, ma senza nascondersi. La sua malattia era un dato di fatto, ma non il centro della scena. Durante la conferenza stampa aveva chiarito tutto con poche parole: “Io non vengo a fare la malata di cancro. Sono una professionista, vengo in qualità di top model e a fare competizione con Cristiano [Malgioglio, ndr]. Ovunque ci giriamo vediamo dolore, e non che non ci sia stato in questi mesi, ma voglio essere una celebrazione della vita e voglio essere così”.

                E così è stata. Radiosa, divertente, piena di ironia, senza mai un’ombra di retorica. Un simbolo di resilienza e leggerezza che ha conquistato il pubblico.

                Il ritorno sul palco e i premi della finale

                La sua avventura sanremese si è conclusa con la consegna di due riconoscimenti importanti: il Premio Sergio Bardotti per il miglior testo, assegnato a Brunori Sas, e il Premio Giancarlo Bigazzi per il miglior componimento musicale, vinto da Simone Cristicchi. Due momenti di grande emozione che hanno chiuso il Festival nel migliore dei modi.

                Bianca Balti ha calcato il palco con la consapevolezza di chi sa quanto ogni attimo sia prezioso. È stata acclamata, applaudita, amata. Ma è stato solo una volta tornata a casa che tutta la carica emotiva di Sanremo è esplosa.

                Le lacrime dopo il Festival: “Che bella la vita”

                Sul volo di ritorno, con le cuffiette nelle orecchie e la musica del Festival ancora nella testa, Bianca Balti ha condiviso su Instagram tutta la sua emozione. “Continuo a piangere lacrime di gioia. Gli AirPods suonano le mie canzoni preferite del Festival, e sull’aereo verso casa mi si stringe il cuore. È stata un’emozione grandissima. Che bella la vita”.

                Parole semplici, che raccontano però tutto il peso di quei giorni, la felicità, la gratitudine, la voglia di vivere ogni istante fino in fondo. Tra i tanti messaggi di ringraziamento, uno speciale per Carlo Conti: “Sei fantastico. Grazie a tutti voi per l’affetto”.

                Sanremo è stato per lei molto più di un palco. È stata una celebrazione, un abbraccio collettivo, un momento di pura gioia. E ora, con le lacrime agli occhi e il cuore pieno, Bianca Balti torna alla sua vita con una certezza in più: l’amore del pubblico non l’abbandonerà mai.

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