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Personaggi e interviste

Elodie VS stampa: scintille in tv e una difesa a spada tratta nei confronti della collega Giorgia

Nella puntata di ieri di Domenica In, in diretta dal Teatro Ariston, la cantante Elodie ha acceso gli animi rispondendo per le rime al giornalista Davide Maggio riguardo a un presunto “giallo del vestito strappato”. Non contenta, la cantante ha espresso la sua delusione per il sesto posto ottenuto da Giorgia al Festival di Sanremo, lanciando frecciatine pungenti ai giornalisti.

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    Durante la tradizionale Domenica In post Sanremo, che si svolge sempre in diretta dall’Ariston, il giornalista Davide Maggio ha chiesto a Elodie: “Chi ti ha strappato il vestito?”. La risposta della cantante non si è fatta attendere: “Nessuno, sono ca**ate che scrivete voi”. Con la sua consueta schiettezza, Elodie ha smentito le voci su un presunto incidente nel backstage dell’Ariston, aggiungendo ironicamente: “Davide, ti mando un pezzo del vestito strappato”.

    Facebno chiarezza con il consueto stile diretto e senza fronzoli

    Elodie ci ha tenuto a far chiarezza sulle voci secondi cui si sarebbe arrabbiata nel backstage dopo la sua esibizione in finale perché qualcuno le avrebbe strappato il vestito con il tacco. La cantante ha perso la pazienza: “Nessuno, sono ca**ate che scrivete voi. Ti pare che qualcuno me l’ha strappato e mi inca**o per questa cosa? Nessuno me l’ha strappato, nessuno mi ha toccato e non mi arrabbierei se succedesse”.

    Il suo forfait a Radio2

    Poi ha chiarito il motivo per cui non si è fermata nello spazio di RaiRadio2 con Ema Stokholma per la consueta intervista: “Dovevo andare da mio papà, fate le cose più interessanti di quello che dovevo. Ero emotivamente scossa, quando l’emotività parte è difficile da gestire. Dopo che ho cantato, ho pianto. Sono emotiva, non l’ho sostenuto e tornando in camerino ho pianto”. Ad Andrea Iannone, il suo fidanzato, il compito di consolarla.

    La difesa di Giorgia e la stoccata ai giornalisti

    Non paga della prima polemica, Elodie ha poi espresso il suo disappunto per il piazzamento di Giorgia al sesto posto nella classifica finale: “Io ci sono rimasta veramente male per Giorgia, è stato veramente irrispettoso per la sua carriera, il suo talento e il brano che aveva”. Ha poi lanciato una frecciatina ai giornalisti, accusandoli di non aver sostenuto a sufficienza la collega: “Dove stava il sostegno delle persone, delle radio, dei giornalisti?”

    Un Festival all’insegna delle polemiche

    Il Festival di Sanremo 2025 non smette di far parlare di sé, anche a gara terminata. Dopo la vittoria di Olly e il sorprendente sesto posto di Giorgia, le discussioni si sono infiammate, con artisti come Elodie pronti a difendere le colleghe e a mettere in discussione il ruolo dei media nel sostenere (o meno) i talenti femminili. Chissà se, dopo questa scoppiettante apparizione televisiva, Davide Maggio avrà imparato a scegliere con più cura le sue domande…

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      Deva Cassel e la sfida del Gattopardo: «Claudia Cardinale? Non mi spaventa»

      Vent’anni, bellezza italo-francese e un cognome ingombrante, ma Deva Cassel non si lascia intimidire. Dopo le passerelle, debutta da protagonista nella serie ispirata a Il Gattopardo, accettando i paragoni con Claudia Cardinale e con mamma Monica Bellucci.

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        Un ruolo che pesa come un’eredità nobile, quello di Angelica ne Il Gattopardo, e un confronto che avrebbe messo in soggezione molte attrici. Ma non Deva Cassel. A vent’anni, la figlia di Monica Bellucci e Vincent Cassel si prepara al suo debutto da protagonista nella miniserie Netflix tratta dal capolavoro di Giuseppe Tomasi di Lampedusa. E prende con filosofia gli inevitabili paragoni con Claudia Cardinale, che nello storico film di Luchino Visconti rese immortale il personaggio della giovane e affascinante borghese destinata a sposare il nobile Tancredi.

        «L’idea di riprendere il suo ruolo mi intimoriva parecchio» ha ammesso in un’intervista. «Ma ho imparato a relativizzare. Del resto, i paragoni mi accompagnano da sempre». Deva, infatti, è abituata fin da piccola a convivere con il cognome pesante che porta. Sulle passerelle, dove ha mosso i primi passi come modella, il confronto con la madre Monica Bellucci è stato inevitabile. «Ho imparato a saper prendere le distanze da questo aspetto» spiega. «Ottenere un ruolo già interpretato da un’attrice del calibro di Cardinale susciterà per forza nuovi paragoni, ma cerco di viverla nel modo più sereno possibile».

        Sul set, oltre all’esperienza attoriale, Deva ha trovato anche l’amore. A interpretare Tancredi nella serie è Saul Nanni, che non è rimasto solo il suo compagno di scena, ma è diventato anche il suo fidanzato nella vita reale. «È successo in modo molto spontaneo» racconta l’attrice. «Tutto è stato naturale tra noi».

        Naturalezza che è anche il segreto del suo equilibrio tra due culture. Nata da madre italiana e padre francese, Deva Cassel si sente a cavallo tra due mondi. «Mi piace dire di essere un’italiana con un’attitudine francese» spiega. «In Francia ho vissuto di più, ho studiato, costruito amicizie e relazioni, ma l’Italia per me rappresenta il calore, il cibo, la famiglia».

        Con il suo debutto su Netflix, Deva è pronta a scrivere il primo capitolo della sua carriera d’attrice. Il peso del passato non la spaventa. E come Angelica, la sua strada la sceglie da sola.

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          Vendere la propria Tesla per boicottare Musk? L’ha fatto la cantante Sheryl Crow… e non è l’unica

          La celebre cantante americana Sheryl Crow ha venduto la sua Tesla e ha donato il ricavato come segno di protesta contro Elon Musk. La decisione nasce dal suo disaccordo con le posizioni del miliardario e dal suo sostegno ai media indipendenti. Scopri di più su questa vicenda e sulle motivazioni dell’artista.

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            Una vera e propria icona della musica rock e pop, ha deciso di separarsi dalla sua auto Tesla in un gesto che va oltre una semplice vendita. La cantante, 63 anni, ha dichiarato apertamente il motivo della sua scelta: una protesta contro Elon Musk e le sue politiche. Il ricavato della vendita è stato interamente donato alla National Public Radio (NPR), un ente mediatico pubblico che, secondo Crow, è stato minacciato dal magnate.

            La decisione dell’artista è stata resa pubblica attraverso un video condiviso sul suo profilo Instagram, nel quale ha salutato la sua Tesla e ha spiegato le ragioni dietro questa mossa simbolica.

            Difendere i media indipendenti

            Nel suo messaggio, Crow ha ribadito l’importanza di schierarsi a favore della verità e dell’informazione indipendente. Secondo la cantante, Elon Musk rappresenta una minaccia per i media pubblici, avendo più volte attaccato la National Public Radio, arrivando perfino a etichettarla come “media statale”.

            Sheryl Crow ha sottolineato come sia fondamentale scegliere con attenzione da chi acquistare e quali aziende sostenere. Ha espresso rammarico per aver dovuto separarsi dalla Tesla, ma ha ritenuto che la sua posizione fosse più importante di qualsiasi bene materiale.

            Musk e le sue controversie con i media

            Non è la prima volta che Elon Musk finisce al centro di polemiche legate al mondo dell’informazione. Il fondatore di Tesla e SpaceX ha più volte espresso opinioni critiche nei confronti di testate giornalistiche e piattaforme mediatiche, sostenendo che molte di esse diffondano notizie distorte o pilotate.

            La National Public Radio, in particolare, è stata oggetto di attacchi da parte del miliardario, che l’ha accusata di essere influenzata dal governo statunitense. Tali dichiarazioni hanno suscitato reazioni da parte di diverse personalità pubbliche, tra cui Sheryl Crow, che ha deciso di prendere posizione in modo concreto.

            Tesla e la questione etica: sempre più personalità si dissociano?

            Il caso di Sheryl Crow non è isolato. Negli ultimi mesi, numerose celebrità e personaggi influenti hanno espresso perplessità nei confronti della gestione Musk e delle sue aziende. Alcuni ex sostenitori della Tesla hanno scelto di vendere le loro auto o di boicottare il marchio, preferendo aziende concorrenti che, a loro avviso, rispecchiano meglio i loro valori.

            Nonostante ciò, Tesla continua a essere un punto di riferimento nel settore delle auto elettriche, con una forte presenza sul mercato e una base di clienti fedeli. Tuttavia, episodi come quello di Crow potrebbero influenzare l’opinione pubblica e spingere altri consumatori a riflettere sulle loro scelte di acquisto.

            Un gesto simbolico con un forte messaggio

            La decisione di Sheryl Crow di vendere la sua Tesla e donare il ricavato alla National Public Radio rappresenta un gesto simbolico ma potente. Con questa scelta, l’artista ha voluto ribadire il suo impegno a favore dell’informazione indipendente e contro le influenze che, a suo parere, minacciano la libertà dei media.

            Resta da vedere se altre celebrità seguiranno il suo esempio o se la sua protesta rimarrà un caso isolato. Nel frattempo, il dibattito sull’impatto delle scelte imprenditoriali e politiche di Elon Musk continua ad accendere il confronto tra sostenitori e detrattori del magnate.

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              Emily Ratajkowski: “Alle donne piacciono gli uomini che somigliano ai ratti”

              Emily Ratajkowski ha aperto un dibattito interessante su come percepiamo la bellezza e l’attrazione, evidenziando ancora una volta che i gusti personali sono estremamente vari e non facilmente classificabili.

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                Emily Ratajkowski ha recentemente sollevato una discussione interessante riguardo alle preferenze delle donne in fatto di uomini. Durante un’intervista, la modella e attrice ha espresso la sua sorpresa nel constatare come molte donne siano attratte da uomini con caratteristiche fisiche che lei ha scherzosamente paragonato a quelle dei ratti. Questa dichiarazione ha subito suscitato curiosità e dibattito sul tema dell’attrazione e delle preferenze estetiche.

                Il commento di Emily Ratajkowski

                Emily Ratajkowski ha confessato di essere “scossa” dalla scoperta che molte donne trovano attraenti uomini con lineamenti affilati e sottili, che lei ha descritto come “simili a quelli dei ratti”. Questo commento è emerso durante una discussione sui canoni di bellezza maschili e sulle differenze nelle preferenze estetiche tra uomini e donne.

                La reazione del pubblico

                Le parole di Ratajkowski hanno generato una serie di reazioni online, con molte persone che hanno condiviso le loro opinioni sui vari canoni di bellezza. Alcuni utenti hanno concordato con la sua osservazione, mentre altri hanno difeso la varietà delle preferenze personali, sottolineando che l’attrazione è un fenomeno soggettivo e complesso.

                Le preferenze estetiche e i canoni di bellezza

                La discussione sollevata da Emily Ratajkowski tocca un tema più ampio relativo ai canoni di bellezza e a come questi varino culturalmente e individualmente. Gli studi psicologici mostrano che le preferenze estetiche possono essere influenzate da una miriade di fattori, tra cui le esperienze personali, le influenze culturali e persino i tratti evolutivi.

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