Speciale Grande Fratello
GF: una pagella interamente dedicata a… Federico!
Federico e l’incontro con suo figlio: una lezione d’amore oltre le convenzioni. Ci sono storie che toccano corde profonde, che parlano di amore in una forma pura, priva di etichette e convenzioni. Storie che ci ricordano che il legame tra un genitore e un figlio non si misura, solo, con la vicinanza fisica, ma con la presenza emotiva, con la capacità di esserci nei momenti importanti, con la voglia di costruire qualcosa che vada oltre le difficoltà della vita.
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Voto 10! La storia di Federico e di suo figlio è una storia esemplare.. Non condividono lo stesso tetto ogni giorno, non si vedono tutte le mattine a colazione o tutte le sere prima di dormire. Eppure, quando si incontrano, tutto il resto sparisce. Ci sono solo loro, il loro amore, il loro mondo.
Una scena che ci ricorderemo
Il loro recente incontro è stato un momento carico di emozioni: un bambino che corre felice tra le braccia del padre, un abbraccio lungo e sincero, il sorriso di chi sa di appartenersi, indipendentemente da tutto il resto. È in questi gesti semplici che si riconosce un legame indistruttibile.
Una coppia che non c’è più, capace di privilegiare il bene del loro figlio
Federico e la madre di suo figlio si sono amati da giovanissimi. Hanno vissuto momenti intensi, hanno condiviso sogni e speranze, hanno creduto di poter costruire un futuro insieme. Poi, come succede a volte nella vita, hanno capito che il loro cammino come coppia non poteva proseguire. Per molti, la fine di una relazione segna anche una frattura insanabile, una distanza che si fa sempre più grande. Per loro, invece, è stato diverso. Hanno scelto di mettere il bene del loro bambino al primo posto, di trasformare il loro rapporto in qualcosa di nuovo, di diverso, ma non per questo meno importante.
Dove si ama c’è “famiglia”
In una società che spesso impone modelli rigidi di famiglia, la loro storia dimostra che essere genitori significa molto di più. Non si tratta solo di dove si vive, ma di come si ama. Quando Federico e suo figlio si vedono, non c’è spazio per il passato, per i rimpianti o per quello che poteva essere. C’è solo il presente, un momento da vivere intensamente, da custodire come un tesoro.
La presenza paterna
Federico è un padre che c’è, che ascolta, che si interessa, che sa rendere prezioso ogni istante. Un padre che, nonostante la distanza, non ha mai smesso di essere un punto di riferimento. E il bambino lo sente. Lo dimostra con gli occhi luminosi quando lo vede arrivare, con le risate complici, con quella naturalezza con cui si lascia stringere in un abbraccio. Perché per un figlio ciò che conta davvero è sapere che, quando ha bisogno, il suo papà c’è.
Amore finito non vuol dire necessariamente guerra
Anche la madre, con grande maturità, ha compreso che una separazione non deve per forza trasformarsi in una guerra. Il loro rapporto è diventato un’alleanza, una collaborazione, un modo per garantire al loro bambino una crescita serena e piena di amore.
La domanda
Durante l’incontro, tra i giochi e le risate, Federico ha guardato suo figlio negli occhi e gli ha chiesto con dolcezza: “Sei felice?” Una domanda semplice, ma enorme. Perché non gli ha chiesto solo se fosse contento di vederlo, se avesse trascorso una bella giornata. No, Federico voleva sapere qualcosa di più profondo. Il piccolo ha sorriso, ha annuito con entusiasmo e ha risposto un sì pieno, spontaneo, sincero.
Scelte quotidiane per costruire il futuro
E in quel momento, Federico ha capito che tutto ciò che aveva fatto fino a quel giorno era servito. Che l’amore, quando è vero, sa proteggere, sa far crescere, sa dare sicurezza anche quando le cose non vanno come immaginate. La storia di Federico e della sua ex compagna è la dimostrazione concreta che una famiglia non è fatta solo di regole prestabilite, ma di scelte quotidiane. È la prova che si può essere genitori straordinari anche senza essere una coppia, che l’amore per un figlio può andare oltre ogni definizione tradizionale.
Una coppia può anche rompersi ma genitori si rimane per tutta la vita
Viviamo in un’epoca in cui si sente spesso parlare di famiglie divise, di separazioni difficili, di battaglie legali per l’affidamento. Ma ci sono anche storie come questa, fatte di rispetto, di consapevolezza, di due persone che, pur avendo preso strade diverse, hanno scelto di restare unite nel ruolo più importante della loro vita: quello di genitori.
Oltre le convenzioni di facciata
Questa non è solo la storia di un padre e di un figlio. È la storia di un amore che non si spezza, di un legame che si adatta, di una famiglia che esiste al di là delle convenzioni. È la prova che l’amore vero, quando c’è, trova sempre un modo per restare. Abbiamo deciso , oggi, di raccontare qualcosa di davvero prezioso perchè anche questo, trasmissioni come il Grande Fratello, riescono a fare… se solo lo volessero.
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Speciale Grande Fratello
Michael Castorino: Il Grande Fratello, la fantasia e quella capra mai arrivata
Lui è uno di quei concorrenti che portano leggerezza e colore in un reality come il Grande Fratello. Animatore di professione, con una creatività sconfinata e un’attitudine alla socialità che gli permette di entrare in sintonia con chiunque, ha vissuto l’esperienza nella Casa con la stessa filosofia che applica ai suoi eventi: divertirsi e far divertire. Senza strategie, senza stress, senza forzature.
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La sua avventura nel mondo dell’intrattenimento nasce da una consapevolezza chiara: “Ho sempre avuto tanta fantasia e, quando mi sono ritrovato nel mondo degli eventi come animatore, mi sono detto che si poteva fare molto di più.” Un’intuizione che lo ha portato a creare momenti unici per grandi e piccoli, lavorando a stretto contatto con persone di ogni tipo e imparando a gestire anche le richieste più insolite.
Una richiesta davvero inaspettata
E di richieste strane ne ha ricevute parecchie, ma una in particolare gli è rimasta impressa: “Avere una capra all’interno di una festa. Ma essendo noi animalisti, non accettiamo animali nei nostri eventi.” Un aneddoto che racconta con il suo solito tono leggero, ma che rivela anche un lato etico del suo lavoro, dove il divertimento non deve mai andare a discapito del rispetto per gli altri, animali compresi.
In grado di andare d’accordo con tutti
Questa attitudine all’ascolto e alla comprensione lo ha aiutato anche dentro la Casa: “Ho scoperto di essere molto permissivo e di riuscire a instaurare un bel rapporto con qualsiasi tipo di persona.” Un aspetto che si è notato fin da subito nella sua esperienza al Grande Fratello, dove ha saputo inserirsi senza difficoltà, trovando il modo di convivere con tutti senza scontri o tensioni inutili. “Non ho trovato complicato vivere con altra gente, anzi, se devo essere sincero, è stata la parte più bella dell’esperienza.”
Dal trucca-bimbi alla strategia inesistente
Nel reality, Michael ha portato la sua vena creativa, proponendo persino il trucca-bimbi: “Devo dire di essere anche molto bravo a dipingere sul volto delle persone. Sicuramente conoscendoli, tutti si sarebbero fatti truccare.” Un’idea che rispecchia perfettamente il suo spirito giocoso, il suo modo di rendere più leggera l’esperienza all’interno del programma. Eppure, mentre molti nella Casa erano impegnati a studiare alleanze e strategie, lui ha vissuto tutto con un approccio completamente diverso: “Senza stress. Mi sono trovato bene con tutti e non ho pensato minimamente a nessuna strategia, anche perché ero sicuro di tornare a casa.”
Rientrando a casa
E invece, contro ogni aspettativa, è rientrato nella Casa per una seconda volta, anche se con un’accoglienza… particolare: “Sono finito in tugurio, esperienza fantastica che mi ha dato la possibilità di rivedere i miei ex inquilini. Ma vedendoli, ho pensato che ormai a loro servirebbe una vacanza fuori da lì più che un animatore che organizzi giochi.”
Un rientro che lo ha sorpreso più di chiunque altro: “Quando sono stato contattato, ho pensato sinceramente che non sarei rientrato. Avevo ex inquilini che sono usciti molto più conosciuti del sottoscritto, quindi quando poi mi hanno detto che sarei rientrato, non avevo molto realizzato fino a quando non mi sono ritrovato nuovamente in Casa.”
Il desiderio di un superpotere e un pigiama party ideale
Se potesse avere un superpotere? La risposta è ironica ma non troppo: “Vorrei essere invisibile per ascoltare tutte le conversazioni che vengono fatte alle mie spalle.” Un’abilità che, dentro un reality, sarebbe senza dubbio utile, considerando quanto spesso i concorrenti parlano di alleanze, strategie e nomination. Ma se dovesse organizzare un evento perfetto per i suoi compagni di avventura? La scelta è chiara: “Un pigiama party, così da poter passare un’altra notte tutti insieme. E l’animatore principale sarebbe sicuramente il mio amico Lorenzo.” Perché alla fine, più che le dinamiche di gioco, quello che gli è rimasto di questa esperienza è proprio il legame con le persone.
Tra una festa per bambini, genitori sempre più esigenti e un Grande Fratello vissuto con leggerezza, Michael Castorino ha dimostrato che si può stare in un reality senza calcoli e doppi giochi. Basta essere se stessi, con la giusta dose di fantasia.
Speciale Grande Fratello
La Grande Pagella: bocciata nei voti Helena Prestas
Fanalino di coda nei voti risulta essere Helena Prestas, rea di essere uscita in trasmissione con una frase di cattivissimo gusto.
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Maxime Mbanda voto 8
Ci colpisce (nonostante il padre). Finalmente il Gf dedica spazio a un uomo che merita ascolto. Sincero, rispettoso, generoso: qualità splendide ma poco utili per arrivare in finale, vista la totale assenza di strategia. Momento clou? Il padre, che invece di parlare al figlio ha preferito trasformare l’incontro in un monologo su se stesso, come se fosse una conferenza stampa personale. Tutti teneri e affettuosi nel ritrovo iniziale con baci e sorrisi, poi il plot twist: il solito discorso autoreferenziale condito da stoccate poco velate. Un semplice abbraccio non sarebbe stato più incisivo?
Stefania Orlando voto 8
Quando parla lei, gli altri possono tranquillamente accomodarsi. Raramente si espone se non sicura delle sue parole, e proprio per questo ogni intervento ha un peso particolare. Sa dove colpire, su cosa insistere e come mettere gli avversari a tappeto, come dimostrato con Shaila e Lorenzo. Alla ex Velina ha detto chiaro e tondo: “La grande libertà è anche non lasciarsi condizionare dalla persona con cui stai.” E quando Spolverato ha visto rosso, lei l’ha zittito con un glaciale: “Non mi guardare con quegli occhi che non sei Serse.” E quando capisce di aver sbagliato, spesso torna sui suoi passi. Astuzia? Esperienza? Capacità di dialogo? Forse tutto, ma va bene così.
Shaila Gatta voto 4
La Gatta ci regala sempre nuove perle, anche quando meno ce lo aspettiamo. Ultima chicca? L’accusa a Federico di aver “offeso la sua intelligenza” insinuando che sia succube di Lorenzo. Spoiler: non è questo il punto. Certo, il modo in cui ha espresso il suo pensiero non vincerà premi per eleganza, ma ciò che davvero ci lascia perplessi è altro. Quando Stefania Orlando, con la calma di un maestro zen, le dice sostanzialmente la stessa cosa — “La libertà è non farsi condizionare” — Shaila sorride serafica, come se le avessero offerto una camomilla. Due pesi, due misure… o forse, due mood. La differenza nelle parole non fa altro che ribadire l’incapacità di cogliere davvero il punto. Il concetto resta lo stesso, ma il modo in cui Shaila reagisce dimostra che, nonostante le parole di Stefania Orlando, la comprensione non è mai davvero arrivata. È come se ci fosse una disconnessione tra ciò che viene detto e ciò che viene recepito.
Helena Prestes, voto 3
Questa volta ha davvero esagerato. Tirare in ballo il tema della sessualità con tanta superficialità è un colpo basso, anche se, in realtà, la frase potrebbe essere interpretata con una certo “attenuante” della lingua, difficile sinceramente da riconoscere, ma che sembra voler dire qualcosa di più profondo. Tuttavia, le parole sono chiare: “Tu e tante donne con la vostra scelta sessuale dovete comportarvi meglio”. Un’affermazione che ha un peso enorme, (che a fatica capiamo dalla Prestes data la sua passata vicinanza a Zeudi Di Palma) pesante, di pessimo gusto e inopportuna, ma altrettanto sconvolgente è stato il silenzio che l’ha seguita. Nessuno ha avuto il coraggio di obiettare, né il conduttore né gli altri concorrenti. Un vuoto che lascia più interrogativi che risposte e forse sarebbe importante anche per la Prestes chiarire le sue parole.
Jessica Morlacchi voto 5
La storia dell’orecchino sembra non voler finire mai! Amanda si ritrova di nuovo a fare i conti con Pamela e Jessica, che, a quanto pare, hanno fatto squadra contro la sorella di Loredana Lecciso. Dopo essersi presa il “mantenuto” da Morlacchi, scende in campo anche Loredana, che pubblica una storia su Instagram per esaltare la forza di volontà della sorella, che “non ha mai chiesto aiuto a nessuno”. Ma Jessica, che fa? Sminuisce il tutto con una leggerezza da manuale, ma gli orecchini, si sa, se li è presi. “Sei miliardaria Amanda, tua sorella sta con Al Bano, quindi anche tu starai a posto”. Ma, cara Jessica, stai rosicando o semplicemente stai cercando di sembrare troppo zen? Jessica va sempre oltre i limiti, come se fosse una specialista nel superare ogni barriera di buon gusto. La sua leggerezza è talmente artificiale che diventa fastidiosa, soprattutto quando cerca di minimizzare situazioni delicate con frasi che sembrano più un tentativo di mettersi in mostra che un vero commento costruttivo. Ma, ovviamente, i suoi orecchini non se li è fatti scappare. La vera domanda è: a cosa servono queste provocazioni, se non a far parlare di sé in modo negativo? . Ma forse sarebbe meglio dare una pausa alla sua lingua, ogni tanto.
Speciale Grande Fratello
Grande Fratello, puntata numero 27: chi è realmente Shaila Gatta?
Fra le giocatrici di questa edizione del GF, suscita dibattiti per le sue relazioni e il suo carattere controverso.
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La ventisettesima puntata del Grande Fratello, condotta da Alfonso Signorini su Canale 5, si apre con il blocco su Helena Prestes, sempre più isolata tranne che per Stefania Orlando, Iago Garcia e Amanda Lecciso. Eva ritrova i nipoti e Imma Battaglia, mentre Luca Calvani rientra per sostenere Helena, protagonista di un confronto in studio con Zeudi. Bernardo Cherubini lascia il reality, e in studio, accanto a Beatrice Luzzi e Cesara Buonamici, c’è anche Rebecca Staffelli per i social.
Dietro la maschera
C’è una grande ironia nel percorso di Shaila Gatta dentro il reality: da paladina di annunci “femministi” degni di una “sceneggiata” a favore di camera a simbolo di quella stessa mentalità tossica che pretende di combattere. Certo, va detto che la frase pronunciata da Iago — “Stai zitta, abbassa la testa” — sarebbe discutibile, ma non per forza evitabile se contestualizzata in un momento di provocazioni costanti, perché è oggettivo che anche durante la stessa trasmissione, determinati atteggiamenti e parole vengono rivisti e reinterpretati in maniera differente, spesso posti sotto una luce completamente opposta. Si cercano continuamente scappatoie e vie d’uscita, come se l’obiettivo fosse giustificare ogni comportamento piuttosto che analizzarlo con onestà.
Parola d’ordine: incoerenza
Ma l’incoerenza più lampante arriva proprio dalle parole di Shaila. La sua ultima uscita, rivolta cinicamente contro Helena Prestes, non lascia spazio a fraintendimenti: “L’ingiustizia è che persone come Helena sono qui dentro… sul set, un giorno al cinema, ti troverai qualcuno che è andato a letto con il regista, è raccomandato e non sa recitare, perché ha dato la fxxa!.”
Ci risiamo con gli stereotipi
Ora, fermiamoci un attimo. Una frase del genere non è solo offensiva, ma intrisa di un pregiudizio che, paradossalmente, non ci aspetteremmo da una donna che si è proposta come voce forte e indipendente nella casa. Non c’è nulla di emancipato nel denigrare una donna insinuando che abbia costruito il suo successo attraverso favori sessuali. Anzi, queste parole ricalcano fedelmente i peggiori stereotipi, quelli che tentano da sempre di delegittimare la carriera e i traguardi di una donna insinuando che siano stati ottenuti “perché ha dato la fxxa!.” Ma quello che colpisce di più è il tono con cui questa frase è stata pronunciata: cinico, cattivo, denigratorio. Quella frase è uno schiaffo non solo a Helena, ma alle donne che si impegnano ogni giorno per vedersi riconosciute per il loro valore e non per le insinuazioni velenose che le accompagnano.
Essere donna oggi
E qui viene da chiedersi: Shaila sa davvero cosa significa essere donna? Sa cosa significa combattere per non essere ridotta a un’etichetta? La realtà è che, dentro la casa, Shaila sembra aver tirato fuori un lato che non parla di solidarietà. Bensì di competizione distruttiva tra donne, di un bisogno di annientare l’altra per sentirsi legittimata. Una dinamica vecchia come il mondo, ma che oggi suona ancora più stonata quando viene pronunciata con tanta leggerezza.
Difesa ad oltranza del proprio spazio mediatico
L’altro elemento inquietante è la totale assenza di autocritica. Shaila, che si è eretta a giudice morale nei confronti di Iago e di altri concorrenti, sembra non accorgersi che la violenza verbale contro una donna non cambia colore solo perché a pronunciarla è un’altra donna. Forse, la vera Shaila Gatta è proprio quella che abbiamo visto in queste uscite. Una persona poco incline alla comprensione, più interessata a difendere se stessa che a costruire ponti. Ma certi argomenti sociali — quello veri — non sono un’arma da brandire per convenienza né uno slogan da gridare a comando.
Non sminuiamo l’immenso valore della femminilità
Quando vi capita di ascoltare frasi come quelle pronunciate da Shaila, non cadete nella tentazione di dire “mi vergogno di essere donna.” Quelle parole non solo non vi rappresentano, ma non rappresentano ciò che significa davvero esserlo. Piuttosto, rialzate la testa e dimostrate cosa significa essere donne forti, consapevoli, libere. Mostrate con fierezza che essere donna è motivo di orgoglio, non di vergogna. Non lasciate che certe facili vie d’uscita, vi facciano dimenticare il valore immenso che portate dentro di voi. Perché se ti proclami voce di un cambiamento e poi usi la stessa lingua del sistema che dici di combattere, quello che resta non è emancipazione. Ma solo un brutto, rumoroso vuoto.
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