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No, il triangolo no!! La prima moglie dei re zulu Misuzulu dopo aver accettato la seconda moglie si oppone all’arrivo della terza

La decisione del re Misuzulu di sposare una terza moglie ha portato a una forte opposizione da parte della sua prima moglie, la regina Ntokozo kaMayisela, che ha intrapreso azioni legali per bloccare il matrimonio.

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    La decisione del re zulu Misuzulu di sposare una terza moglie ha scatenato una tempesta di polemiche, con la sua prima moglie. La regina Ntokozo kaMayisela, infatti, si sta opponendo in maniera decisaall’ipotesi del re. Va bene la seconda, ma anche una terza moglie proprio non le va giù.

    Questo matrimonio non s’ha da fare nè domani nè mai

    Sposata con il re nel 2021, la regina prima moglie di Misuzulu ha espresso la sua disapprovazione per la decisione del marito. E ha dichiarato apertamente la sua contrarieta. Non era stata nemmeno informata dei piani del re concorte e, inoltre, valuta che la decisione sarebbe illegale e potrebbe creare conflitti all’interno della famiglia reale. Ineccepibile, tanto da passare dai fatti alle vie legali…

    La regina si è rivolta all’Alta Corte

    La regina ha presentato una richiesta all’Alta Corte di Pietermaritzburg – città del Sudafrica, capoluogo della provincia indipendente del KwaZulu-Natal – per bloccare il matrimonio del re con Nomzamo Myeni, previsto per la fine del mese. La regina ha anche chiesto agli anziani della famiglia reale di intervenire per fermare il matrimonio, sostenendo che la sua posizione è a difesa della tradizione e potrebbe portare a una crisi nella successione del reame.

    …e d’altra parte nella tradizione zulu regna la poligamia…

    La poligamia è una pratica comune tra i reali zulu, ma la decisione del re di prendere una terza moglie ha suscitato molte polemiche. La regina Ntokozo kaMayisela non si era opposta al fatto che il re avesse preso una seconda moglie nel 2022, ma la terza unione sembra aver superato il limite di sopportazione. La disputa ha messo in luce le tensioni all’interno della famiglia reale zulu e ha sollevato interrogativi sulla tradizione della poligamia. La decisione del re di sposare una terza moglie potrebbe avere implicazioni significative per il futuro della stessa monarchia zulu.

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      Mondo

      Il Vaticano spiega l’assenza di immagini fotografiche di Papa Francesco ricoverato

      Stando a quanto riferito, dalla Santa Sede si tratterebbe di una scelta dello stesso Bergoglio: “Ognuno è libero di scegliere come e quando farsi vedere”.

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        Da quando Papa Francesco è stato ricoverato al Policlinico Gemelli di Roma per una bronchite, poi aggravata in polmonite bilaterale, non sono state diffuse sue foto. Questo ha alimentato speculazioni e fake news. Fonti vaticane hanno spiegato che si tratta di una scelta dello stesso Bergoglio. Sottolineando che “ognuno è libero di scegliere come e quando farsi vedere“. Le fonti vaticane hanno anche commentato le teorie complottiste che circolano sui social. Hanno chiarito che “per alcuni forse neanche questo basterebbe“, riferendosi alla possibilità di avere una foto del Papa ricoverato. Eppure dopo il primo audio del Papa dopo il suo ricovero in molti si chiedono: ma come sta veramente Bergoglio? Cosa ci nascondono?

        Per la Santa Sede il processo clinico è regolare e sotto controllo

        Secondo i diversi aggiornamenti pubblicati dalla Santa Sede – che da quotidiani vengono emessi ogni due giorni, Papa Francesco trascorre notti tranquille. “Per il Papa la notte è trascorsa tranquilla, sta ancora riposando“, si legge nei comunicati mattutini. Quasi fosse un mantra. In settimana il Papa ha avuto ricadute pesanti con l’uso di intubazione e comunque è stato aiutato nella respirazione con l’ossigeno. In alucne notti è stato sottoposto a ventilazione meccanica non invasiva come prescritto dai medici. La situazione clinica rimane seria ma stabile. Il bollettino di ieri, sabato 8 marzo, ci racconta di graduali miglioramenti, con condizioni cliniche stabili e una buona risposta alla terapia. Il Papa rimane apiretico, gli scambi gassosi migliorano e gli esami del sangue sono stabili. Tuttavia, la prognosi resta riservata per prudenza. Bergoglio continuerà quindi con le terapie prescritte dai medici, tra cui l’ossigenoterapia ad alti flussi e la fisioterapia respiratoria e motoria attiva.

        Ma come sta davvero Papa Francesco?

        Il lait motive degli ultimi giorni è quindi lo stesso. “Il Papa si è svegliato, prosegue la terapia e fa la fisioterapia fisica“, continuano a riferire fonti vaticane. “In considerazione della complessità del quadro clinico, la prognosi rimane riservata“, spiegano i medici. Insomma sulle sorti del Papa come spesso accade l’ermetismo del Vaticano è secolare.

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          Mondo

          Cena a lume di dollari: Trump offre un pasto con lui a Mar-a-Lago per cinque milioni

          La campagna di Donald Trump non si ferma: dopo i gala da un milione di dollari a posto, ora arriva la cena privata per pochi (e ricchissimi) eletti. Tra raccolta fondi e dubbi sulla sicurezza, l’ex tycoon continua a macinare milioni.

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            Se avete sempre sognato di cenare con il presidente degli Stati Uniti, ora potete farlo. Basta avere a disposizione almeno due milioni di dollari, meglio ancora cinque, e la porta di Mar-a-Lago si aprirà per voi. Donald Trump ha lanciato il Candlelight Dinner, un evento esclusivo in cui il donatore si ritroverà seduto a lume di candela con il presidente, faccia a faccia nel suo lussuoso resort a Palm Beach, in Florida.

            Non è la prima volta che l’ex tycoon utilizza il cibo come pretesto per raccogliere fondi. Già nel fine settimana ha organizzato una cena di gala nel suo resort, dove ogni ospite ha dovuto versare un milione di dollari per partecipare. Eventi simili erano stati proposti anche a novembre e gennaio, alla vigilia del suo ritorno alla Casa Bianca.

            Un affare milionario (e qualche dubbio di sicurezza)

            L’iniziativa, svelata da Wired, solleva inevitabilmente interrogativi: quanto è sicuro un presidente che offre una cena privata a chiunque sia disposto a sborsare milioni? La Casa Bianca avrà previsto un protocollo per verificare che tra i donatori non ci sia un aspirante villain da romanzo di spionaggio?

            Ma a Trump interessa soprattutto un’altra questione: i soldi. Secondo Axios, la sua campagna punta a raccogliere mezzo miliardo di dollari entro l’estate, denaro destinato a rafforzare il suo apparato politico e, pare, anche a vendicarsi dei suoi nemici. Un dettaglio che fa sorgere una domanda ancora più inquietante: perché un presidente al secondo mandato ha bisogno di raccogliere così tanto denaro?

            Cena con Trump: il network dei grandi donatori

            Dietro l’operazione Candlelight Dinner c’è il comitato Maga Inc., che vede tra i suoi volti noti Miriam Adelson, vedova del magnate dei casinò Sheldon Adelson. Il gruppo fa parte di un network di potenti finanziatori trumpiani, che include Never Surrender e Building America’s Future, una no-profit collegata a Elon Musk.

            La cena di gala dello scorso weekend era riservata ai grandi donatori della campagna. Gli invitati hanno ricevuto un invito diretto da Meredith O’Rourke, consigliera e responsabile finanziaria del tycoon, con la precisazione che Trump non avrebbe chiesto donazioni, ma semplicemente parlato. Il prezzo per ascoltarlo? Un milione di dollari.

            Il messaggio, insomma, è chiaro: i soldi non dormono mai, nemmeno quando si spengono le luci e si accendono le candele di Mar-a-Lago.

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              Casa Bianca, scontro acceso tra Musk e Rubio sotto gli occhi di Trump

              Tensione ai massimi livelli alla Casa Bianca: Elon Musk e Marco Rubio si scontrano sull’efficienza del governo. Il segretario di Stato critica il magnate per lo smantellamento dell’Usaid, mentre il segretario ai Trasporti accusa il suo team di voler ridurre il personale nel pieno di una crisi aerea.

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                Non è stato un incontro sereno quello tra Elon Musk e i membri del gabinetto di Donald Trump. Durante una riunione alla Casa Bianca, il miliardario si è scontrato duramente con il segretario di Stato Marco Rubio a causa dei tagli al personale. A rivelarlo è il New York Times, secondo cui Rubio avrebbe apertamente accusato Musk di aver smantellato l’Agenzia degli Stati Uniti per lo sviluppo internazionale (Usaid), che ricade sotto la sua giurisdizione.

                “Musk non sta dicendo la verità”, avrebbe detto Rubio, riferendosi ai 1.500 funzionari del dipartimento di Stato che hanno accettato incentivi per il pensionamento anticipato. Rubio ha quindi presentato i suoi piani di riorganizzazione del dipartimento, mentre Trump assisteva allo scontro senza intervenire.

                Tensione anche con il segretario ai Trasporti

                Ma non è stato l’unico momento di alta tensione. Musk ha avuto un altro acceso diverbio con Sean Duffy, segretario ai Trasporti, riguardo ai sistemi di controllo del traffico aereo. Duffy ha criticato i tagli al personale proprio mentre il Paese sta affrontando la più grave crisi aerea degli ultimi 15 anni.

                “Cosa dovrei fare? Ho più incidenti aerei da gestire e il suo team vuole che licenzi i controllori di volo?”, avrebbe detto Duffy, esasperato. A prendere le difese di Musk è stato Howard Lutnick, segretario al Commercio, contribuendo a inasprire ancora di più il dibattito.

                Lo scontro alla Casa Bianca lascia intravedere le prime fratture all’interno dell’amministrazione Trump, tra esigenze di bilancio e sicurezza nazionale. E Musk, ancora una volta, si ritrova al centro della tempesta.

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