A quasi settant’anni, Gene Gnocchi non sembra intenzionato a rallentare. Attore, comico e autore, il poliedrico artista parmigiano ha le idee chiare: «Penso di smettere verso gli 85-90 anni, poi si vedrà. Intanto sto scrivendo il nuovo spettacolo che andrà in scena l’anno prossimo», ha raccontato al quotidiano Il Giorno.

Ma prima di dedicarsi alla comicità, la vita di Gene ha attraversato sentieri ben diversi. Laureato in filosofia del diritto, ha esercitato la professione di avvocato per sei anni. «Mi sono capitate cause inverosimili. Tutte a me», ha ricordato con il suo inconfondibile humour.

Il sogno della Serie A
Gene Gnocchi, però, ha sempre avuto un grande sogno nel cassetto: diventare un calciatore professionista. E ci è andato vicino. «Ho giocato anche in Serie D, ero una mezzala di belle speranze. Mi tesserò per il Parma in Serie A un po’ per scherzo, un po’ per davvero. Mi allenavo ogni settimana. Dovevo esordire contro il Milan, ma la squadra era in lotta per la salvezza e quindi non se ne fece nulla».

La passione per il calcio non si è mai spenta, e nel 2007 Gene ha “rischiato” di esordire con la maglia numero 52 del Parma, il club della sua città e squadra del cuore.

Satira e battute pungenti
Accanto al calcio, Gene non ha mai perso occasione di fare satira, anche politica. Donald Trump? «Sui capelli è un talento. Non si capisce dove cominciano e dove finiscono, sembra uno zampirone anti-zanzare». Elly Schlein? «Ha sdoganato il mestiere di armocromista, tanto che ora c’è persino un albo professionale».

Non mancano progetti ambiziosi. «Voglio aprire una scuola per opinionisti: la chiamerò “Martiri di Daniele Capezzone”. Insegnerà a togliere la parola agli altri durante i dibattiti», ha scherzato.

Il lato tenero di Gene
Dietro l’ironia di Gene Gnocchi si nasconde però un nonno affettuoso. Parlando del nipotino Eugenio, non riesce a trattenere l’emozione: «Mi ha cambiato la vita. Mi fa pensare che, vista l’età, sono quasi anziano. Dopo la sua nascita volevano già regalarmi un montascale».

Con il piccolo Eugenio, Gene sogna di condividere la sua passione per il calcio: «Vorrei che diventasse un calciatore di Serie A. Gli ho già regalato un paio di Adidas Copa Mundial e non vedo l’ora di portarlo sul campo ad allenarsi con me».

Tra un nuovo spettacolo, battute al vetriolo e i pomeriggi con il nipote, Gene Gnocchi sembra aver trovato la ricetta perfetta per affrontare con leggerezza e sorriso la bellezza della vita, a qualsiasi età.

L’ex gieffina Marina La Rosa senza filtri sui concorrenti del Grande Fratello: “Devo essere sincera come sempre, io trovo tutto ciò orrendo. Li trovo orrendi, non li trovo veri, trasparenti, autentici. Trovo tutto questo una costruzione, come se ci fosse una regia”, ha dichiarato con la sua solita franchezza. Parole dure che non sono certo passate inosservate tra i fan del programma.

L’attacco a Lorenzo Spolverato

Tra i concorrenti più criticati da Marina La Rosa spicca Lorenzo Spolverato. Il concorrente è finito sotto i riflettori per il suo atteggiamento ambiguo e calcolatore, tanto da essere stato smascherato in diretta da Alfonso Signorini. Durante una puntata del reality, infatti, il conduttore ha mostrato un filmato in cui Lorenzo suggeriva alla sua fidanzata di flirtare con Emanuele Fiori per creare una dinamica nel gioco.

In molti a casa la pensano come lei

Un comportamento che non è piaciuto a Marina La Rosa, che ha commentato: “Non capisco se sia più triste il tentativo di manipolare la situazione o il fatto che lui stesso neghi l’evidenza quando viene colto in flagrante”. Parole che riflettono il pensiero di molti telespettatori, convinti che Lorenzo stia cercando disperatamente di rimanere al centro dell’attenzione.

Chi merita di vincere secondo la “gatta morta”

Se la maggior parte dei concorrenti non ha conquistato la simpatia di Marina, c’è una persona che invece ha guadagnato il suo rispetto: Stefania Orlando. “Io devo dirti che tifo per una donna, e non una ragazzina confusa, che è Stefania Orlando. Credo che dovrebbe vincere. Speriamo, perché almeno è la consistenza contro questa fluidità”, ha dichiarato l’ex gieffina.

La Orlando baluardo della “vecchia guardia”

Stefania Orlando è una delle concorrenti più amate di questa edizione e rappresenta quella “vecchia guardia” che non ha bisogno di creare strategie forzate per emergere. Il suo atteggiamento autentico e la sua esperienza nel mondo dello spettacolo sembrano aver conquistato non solo Marina La Rosa, ma anche una buona fetta del pubblico.

Spolverato verso l’uscita?

Nel frattempo, Lorenzo Spolverato sembra aver accusato il colpo delle critiche ricevute. Dopo la messa in onda del video che lo ha messo in difficoltà, il concorrente ha accennato all’idea di ritirarsi dal gioco. “Troppa pressione”, avrebbe confidato ai suoi coinquilini. Tuttavia, molti ritengono che si tratti solo di una mossa strategica per attirare ancora più attenzione su di sé. Ad alimentare ulteriormente la polemica c’è anche la fidanzata di Lorenzo, che si è scagliata contro Alfonso Signorini, accusandolo di prendere le parti di Javier a discapito del suo compagno. Insomma, il drama non manca mai nella Casa più spiata d’Italia.

Il Grande Fratello tra critiche e colpi di scena

Questa edizione del Grande Fratello sta sicuramente facendo discutere, tra concorrenti accusati di essere troppo costruiti e dinamiche che sembrano più forzate che spontanee. Marina La Rosa ha espresso un parere condiviso da molti: il reality ha perso la genuinità delle prime edizioni, diventando più uno spettacolo basato sulle strategie che sulla vera convivenza. Ma il pubblico continuerà a seguirlo con lo stesso entusiasmo? E soprattutto, chi riuscirà a portarsi a casa la vittoria? Stefania Orlando sarà davvero la concorrente che spezzerà la catena delle strategie? Lo scopriremo solo… guardando!

Non tutti sanno che, prima di diventare il duca di Cambridge e il duca di Sussex, William e Harry avevano un cognome differente. Essendo membri di alto rango della famiglia reale britannica, nei loro certificati di nascita non compare un cognome ufficiale, ma per gran parte della loro vita ne hanno utilizzato uno ispirato al titolo del padre, Re Carlo III.

Nei primi anni 2000, durante il servizio militare, i due fratelli adottarono il cognome “Wales” (Galles), in omaggio a Carlo, all’epoca principe di Galles. Le immagini dell’epoca li ritraggono con le divise riportanti i nomi “William Wales” e “Harry Wales”, una pratica comune per i reali, che spesso assumevano il titolo del genitore come cognome in contesti ufficiali, come scuole e forze armate. Questo sistema permetteva loro di avere un’identità più semplice e gestibile nei contesti istituzionali, senza complicazioni dinastiche.

Il cambio definitivo avvenne con il matrimonio. Nel 2011, quando William sposò Kate Middleton, ricevette il titolo di duca di Cambridge e iniziò a essere identificato come William Cambridge. Tuttavia, nel 2022, dopo la morte della regina Elisabetta II, gli è stato conferito il titolo di principe di Galles, e da allora ha ripreso a utilizzare il cognome “Wales”. I suoi tre figli – George, Charlotte e Louis – lo hanno seguito, adottando ufficialmente il cognome “Wales” per la scuola e altri contesti.

Harry, invece, con il matrimonio del 2018 con Meghan Markle, divenne duca di Sussex e assunse il cognome “Sussex”, lo stesso che portano oggi i suoi figli, Archie e Lilibet. Inizialmente registrati come Mountbatten-Windsor, dopo l’ascesa al trono di Carlo III hanno assunto il titolo di principi di Sussex. Anche Meghan ha adottato il cognome, sottolineando pubblicamente quanto fosse importante per lei condividere il nome con il marito e i figli, rafforzando così il senso di unità familiare.

Questo passaggio non è solo una formalità, ma un segno dell’evoluzione della monarchia britannica, in cui i titoli nobiliari definiscono non solo il ruolo pubblico, ma anche l’identità familiare di chi li porta.