Connect with us

Società

Mario Tozzi dixit. Le previsioni sui terremoti dei Campi Flegrei: un allarme da non ignorare

Il geologo lancia allarmi sui rischi dei Campi Flegrei, considerati un supervulcano più pericoloso del Vesuvio.

Avatar photo

Pubblicato

il

    Chi se non Mario Tozzi, noto geologo e divulgatore scientifico, poteva non lanciare allarmi su allarmi sui rischi legati ai Campi Flegrei, l’area vulcanica nei pressi di Napoli? Le sue previsioni e analisi sono diventate ancora più rilevanti alla luce delle recenti scosse di terremoto che hanno colpito la zona. L’ultima forte scossa ha raggiunto una magnitudo di 4,4, la più forte degli ultimi quarant’anni. Quella di ieri sera venerdì 14 è stata di 3.5.

    Quel supervulcano che secondo Tozzi bolle sotto Napoli

    Come ogni scienziato,Tozzi non le manda a dire. Spesso sottolinea che i Campi Flegrei rappresentano un supervulcano, molto più pericoloso del Vesuvio. Con 29 vulcani sotterranei e una camera magmatica situata a circa 4.000-5.000 metri di profondità sotto la città di Pozzuoli, l’area è suscettibile di eruzioni esplosive devastanti. Tozzi ha descritto i Campi Flegrei come un “pentolone sotterraneo pieno di magma ribollente“. De resto già in passato, Tozzi aveva avvertito che i terremoti nella zona dei Campi Flegrei sarebbero continuati e che la magnitudo delle scosse potrebbe arrivare fino a 5.2. Simili ai paesi asiatici come l’Indonesia. Ha anche più volte evidenziato come il rischio vulcanico non dipende solo dal supervulcano, ma anche dalle scelte urbanistiche e dalla preparazione della popolazione.

    Attenzione battaglione, prevenzione e preparazione

    Tozzi ha insistito sulla necessità di esercitazioni di massa per la popolazione e di piani di evacuazione aggiornati. Ha criticato le scelte urbanistiche che hanno portato alla costruzione di edifici sopra i vulcani sotterranei, cancellando ogni traccia della loro presenza. Secondo il geologo, in caso di eruzione, si dovrebbe parlare di esodo e non di evacuazione, data la gravità della situazione attuale dellla zona. Questo è uno dei motivi per cui il geologo sottolinea spesso l’importanza della responsabilità individuale e collettiva. Ha esortato i cittadini a non costruire ovunque e gli amministratori a far rispettare le regole. Inoltre spesso ribadisce che il rischio vulcanico dipende in gran parte dalle azioni umane e dalla capacità di prepararsi adeguatamente. Un monito che non può essere ignorato in una situazione sociale molto delicata come quella partenopea.


      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Società

      Che bella la vita da single… Ma che dici che ti costa il doppio

      Il costo della vita se si vive da soli costa di più. Ma quanto di più rispetto alla vita in coppia?

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

        Vivere da single, pur offrendo una serie di vantaggi in termini di libertà e indipendenza, comporta anche costi molto più elevati rispetto alla convivenza in coppia o con una famiglia. Un’analisi di Moneyfarm ha rivelato che i single devono affrontare spese mensili notevolmente superiori rispetto a chi vive con un partner o una famiglia. Ma di quanto è più cara la vita da single e quali sono le principali voci di spesa che pesano maggiormente? Vediamo.

        Se sei single ti tirano le pietre…

        Secondo i dati di Moneyfarm, la spesa media mensile di una persona che vive da sola nel 2023 è stata di circa 1.972 euro, mentre quella di una coppia si attesta sui 1.408 euro pro capite. La differenza di 564 euro al mese si concentra principalmente su alcune voci di costo.

        Prima spesa variabile abitazione e utenze. Chi è single spende in media 345 euro in più al mese rispetto a chi convive!!!. Questo aumento del 65% è dovuto al fatto che le spese fisse come affitto, bollette e manutenzione sono sostenute interamente da una sola persona.

        Seconda spesa quella alimentare. Per i single la spesa mensile per i generi alimentari si attesta sui 337 euro per i single, contro i 266 euro pro capite delle coppie. Anche in questo caso, il maggior costo deriva dall’assenza di economie di scala che invece avvantaggiano le coppie.

        E se vai al ristorante? E se decidi di farti un viaggetto solo soletto…? Anche in questa ambiti i single spendono di più, circa 100 euro al mese, rispetto ai 71 euro di chi vive in coppia (+41%).

        Che fare? Trovarsi un convivente!

        Negli ultimi anni, il numero di famiglie composte da un solo individuo è aumentato, passando dal 33,1% al 34,4% del totale. Questo fenomeno è più diffuso nel Nord-Ovest e nel Centro Italia, dove il 36% delle famiglie è composto da single, mentre al Sud la percentuale scende al 30,5%. Dal punto di vista anagrafico, il 47% delle persone single ha più di 65 anni, per un totale di 4,1 milioni di anziani senza partner. Tra questi, il 54% sono vedove. Una persona su tre (32%) ha tra i 45 e i 64 anni, mentre solo il 21% ha meno di 45 anni. La soluzione per risparmiare ci sarebbe e si chiama convivenza. L’analisi, infatti, evidenzia come la convivenza permette di risparmiare somme significative nel tempo. Per esempio, entro i 50 anni, chi sceglie di convivere può risparmiare fino a 169 mila euro se inizia a convivere a 25 anni. Se inizia a convivere a 35 anni quando arrivi a 50 anni si possono risparmiare oltre 101 mila euro. Invece ne risparmi quasi 34 mila se inizia a 45 anni. Se questi risparmi venissero investiti, il capitale disponibile a 50 anni potrebbe raggiungere tra i 35 mila e i 240 mila euro, a seconda della strategia adottata. Non ti compri una casa ma qualche viaggetto te lo puoi garantire. E magari anche l’auto nuova.

          Continua a leggere

          Società

          Come funzionano i nuovi tutor: multe a valanghe e accortezze da mantenere

          Il sistema di controllo sulla velocità media è attivo in 26 nuove tratte. Sono 1.800 i km monitorati.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

            I tutor sono sistemi tecnologici avanzati utilizzati per migliorare la sicurezza stradale e prevenire comportamenti pericolosi alla guida. Introdotti nel 2005 e gestiti dalla Polizia di Stato in collaborazione con ASPI (Autostrade per l’Italia), questi dispositivi monitorano la velocità media dei veicoli su specifici tratti autostradali. Ma come funzionano i nuovi Tutor, le multe che si possono ricevere e le accortezze da mantenere.

            Come funzionano i tutor

            Si basano sulla piattaforma Navigard sviluppata da Movyon, società del Gruppo ASPI. Utilizzano una combinazione di radar, telecamere, server periferici e un sistema centrale per monitorare la velocità media dei veicoli, il rispetto dei limiti di massa consentiti per i mezzi pesanti e il controllo dei sorpassi. Questi dispositivi integrano i dati raccolti dalle tecnologie avanzate per rilevare eventuali infrazioni, come il superamento dei limiti di velocità o la circolazione su corsie non consentite.

            Attenzione battaglione…!! Ecco le nuove tratte con tutor

            Il piano di implementazione del tutor prevede l’attivazione progressiva di nuove tratte, tra cui:

            A1 Milano-Napoli. Sette tratte, incluse 4 tra Chiusi e Monte San Savino e 1 tra Castelnuovo di Porto e Settebagni in direzione Roma.

            A27 Mestre-Belluno. Cinque tratte tra il bivio con la A4 Milano-Brescia e lo svincolo con la Pedemontana.

            A9 Lainate-Como-Chiasso. Cinque tratte tra Saronno e Lomazzo Nord in entrambe le direzioni.

            A14 Bologna-Taranto. Quattro tratte tra Pesaro e Rimini Sud in entrambe le direzioni.

            A11 Firenze-Pisa Nord. Cinque tratte tra Montecatini e Prato Est in entrambe le direzioni.

            E se si superano i limiti di velocità cosa rischiamo?

            Le multe per il superamento dei limiti di velocità rilevati dal tutor variano in base all’entità dell’infrazione. Da 42 euro a 3.389 euro e patente sospesa da sei a dodici mesi.

            Fino a 10 km/h oltre il limite: da 42 a 170,73 euro.

            Tra 10 e 40 km/h oltre il limite: da 173 a 694 euro con decurtazione di punti dalla patente.

            Tra 40 e 60 km/h oltre il limite: da 543 a 2.170 euro più sospensione della patente da 1 a 3 mesi.

            Oltre 60 km/h oltre il limite: da 847 a 3.389 euro più sospensione della patente da 6 a 12 mesi.

            Anche le condizioni climatiche nella valutazione dei limiti di velocità

            Il tutor calcola la velocità media del veicolo su un determinato tratto stradale. Anche se si rallenta poco prima della telecamera, se si è viaggiato troppo velocemente nel tratto precedente, si risulterà comunque in eccesso di velocità. I limiti standard in Italia sono:

            130 km/h in condizioni meteo normali.

            110 km/h in caso di pioggia o neve.

            100 km/h per i neopatentati nei primi 3 anni.

            Accortezze da mantenere per evitare i tranelli

            La strategia migliore è mantenere una velocità costante, rispettando sempre il limite massimo consentito lungo tutto il percorso. E’ consigiabile non fare pause “strategiche”. Fermarsi nelle aree di servizio per cercare di abbassare la velocità media può essere controproducente e aumentare il rischio di incidenti. Meglio mantenere una velocità costante e sicura e, in presenza di condizioni climatiche sfavorevoli, mantenere limiti di velocità ridotti. È importante adattare la velocità alle condizioni della strada per garantire più sicurezza.

              Continua a leggere

              Società

              A LaC Tv il premio “Una Vita per la Musica”: informazione, cultura e libertà al servizio della Calabria

              A Laureana di Borrello il riconoscimento all’impegno del network per un’informazione libera e autorevole. L’editore Domenico Maduli: «La nostra squadra ha sempre scelto il “noi”, costruendo connessioni sane in una terra bellissima e complessa»

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              Autore

                Articolo di Silvio Cacciatore

                In un’epoca in cui l’informazione è spesso ostacolata da pressioni e compromessi, LaC Tv si afferma come un baluardo di libertà, di cultura e di verità. Un’emittente che ha saputo raccontare la Calabria con sguardo autorevole e coraggioso, dando voce a chi lotta per la crescita e il cambiamento. Questa missione è stata riconosciuta con il prestigioso premio Una Vita per la Musica” 2025, assegnato a una realtà che ha saputo intrecciare informazione, cultura e impegno sociale. Un’edizione che ha visto la presenza di figure di altissimo rilievo, tra cui Nicola Gratteri, Procuratore della Repubblica di Napoli, a testimonianza del valore simbolico e istituzionale del riconoscimento.

                La cerimonia si è svolta a Laureana di Borrello, piccolo centro del reggino che, grazie all’iniziativa ideata dal maestro Maurizio Managò, è diventato un faro per la celebrazione dell’eccellenza musicale e culturale. A premiare LaC Tv è stato il presidente dell’Associazione Orchestra Giovanile di Laureana di Borrello Franco Fruci, consegnando il riconoscimento nelle mani del direttore di LaC News24 Franco Laratta e della giornalista Elisa Barresivicedirettrice de IlReggino.it. Un tributo a un’informazione che non si piega, che racconta con rigore e passione, che illumina i territori troppo spesso lasciati nell’ombra. Un premio che suggella l’impegno di una squadra che, con talento e determinazione, sta riscrivendo il giornalismo in Calabria e oltre.

                Un riconoscimento che celebra l’informazione come cultura

                Il Premio “Una Vita per la Musica” è tra i riconoscimenti più prestigiosi in Calabria, assegnato a chi contribuisce alla divulgazione della cultura musicale e alla valorizzazione del territorio. Giunto alla sua XIV edizione, ha sempre esaltato artisti, docenti e figure legate alla musica. Quest’anno, per la prima volta, è stato conferito a un’emittente televisiva, segno di quanto l’informazione possa essere veicolo di cultura e crescita collettiva. LaC Tv è stata premiata per il suo impegno nella difesa della libertà di pensiero, del diritto al dubbio e alla critica. Un riconoscimento che ne esalta l’autorevolezza e l’indipendenza, qualità che la rendono una realtà di riferimento per il giornalismo del Sud e oltre.

                L’informazione, quando è vera e consapevole, ha la forza di trasmettere conoscenza, valorizzare eccellenze e generare cambiamento. LaC Tv ha saputo farlo, raccontando la Calabria con uno sguardo limpido e dando spazio a chi costruisce, innova e lotta per il futuro di questa terra. In un contesto spesso segnato da narrazioni riduttive, LaC ha scelto di illuminare ciò che merita di essere visto e ascoltato, affermandosi come punto di riferimento per chi crede in un’informazione di qualità e in una Calabria capace di esprimere il meglio di sé.

                Laratta: «Lavoriamo con il Noi, senza compromessi»

                Sul palco del Premio “Una Vita per la Musica” 2025, Franco Laratta ha espresso con forza il senso di questo riconoscimento, sottolineando lo spirito di squadra e l’identità di LaC Tv. «Questa è una serata bellissima, piena di emozioni, ma anche di rabbia – ha dichiarato il direttore Laratta -. Perché siamo sempre troppo timidi verso noi stessi? Se un’orchestra come questa fosse a Milano o Roma, diventerebbe un caso nazionale. Noi, invece, fatichiamo a riconoscere i nostri talenti. Questo è un nostro limite».

                Parole che riecheggiano con forza nel contesto calabrese, una terra che spesso non valorizza abbastanza le proprie eccellenze. Eppure, LaC Tv ha saputo trasformare questo limite in un’opportunità, puntando su una squadra solida e coesa. «Ci sono troppi “io” che lavorano per sé, sfruttando gli altri. Noi, invece, lavoriamo con il “noi”, e il frutto di questo impegno sono le connessioni sane che abbiamo costruito negli anni».

                Un’impronta che ha portato il network a una crescita costante e inarrestabile, con più di 100 professionisti45 giornalisti, sedi a RomaMilanoVibo ValentiaCosenzaReggio Calabria, Catanzaro Lamezia Terme. Numeri che testimoniano la credibilità e la solidità di LaC Tv, diventata una delle realtà editoriali più rilevanti in Italia. «Il nostro è un giornalismo libero. Non ho mai ricevuto una telefonata dall’editore per dirmi cosa fare o cosa non fare. Ecco cosa significa libertà». Un passaggio che racchiude l’essenza stessa di LaC: un’informazione senza pressioni, senza condizionamenti, senza compromessi.

                Maduli: «Un premio che celebra un’idea vincente»

                Un riconoscimento che va oltre l’informazione. Un tributo alla visione anche di chi, con coraggio e determinazione, ha trasformato un’idea in una delle realtà editoriali più forti del Mezzogiorno e del Paese. Domenico Maduli, presidente del Gruppo Editoriale Diemmecom e del Network LaC, ha voluto sottolineare il valore di questo premio e il significato che esso assume per l’intera squadra. «Lo riceviamo nell’entroterra di una regione bellissima e complicata, dove c’è molto da fare per contrastare chi lavora per sé, sfruttando gli altri. La nostra squadra, invece, ha sempre scelto il “noi”. Ed è per questo che oggi LaC è qui».

                L’informazione è responsabilità, è connessione, è cultura. Ogni giorno LaC Tv porta avanti questa missione, investendo sulle persone, sulla qualità e sulla libertà di raccontare i fatti con onestà e rigore. «La motivazione ricevuta è chiara e potente. Racconta il senso di un impegno quotidiano, di una redazione che lavora con abnegazione e responsabilità, di un gruppo che ha scelto di essere riferimento per chi crede in una Calabria diversa».

                LaC Tv ha saputo crescere, evolversi e affermarsi. Un’emittente che oggi conta decine di giornalisti, sedi in tutta Italia e un’identità editoriale solida e riconosciuta. Un progetto editoriale che ha sempre difeso l’indipendenza e la professionalità di chi racconta i fatti, senza interferenze, senza imposizioni. Il Premio “Una Vita per la Musica” 2025 celebra un’informazione autorevole, costruita con impegno e visione. LaC Tv ha dato alla Calabria una voce forte, rispettata e capace di raccontare il presente guardando al futuro.

                La musica è legalità, bellezza e riscatto

                A ricevere il premio insieme al direttore Franco Laratta, sul palco di Laureana era presente anche Elisa Barresi, vicedirettrice de IlReggino.it e giornalista del network LaC, che ha voluto sottolineare quanto questo riconoscimento rappresenti una missione culturale e sociale, oltre che giornalistica. «Siamo qui con un filo di voce, dopo una giornata intensa che ci ha visto protagonisti anche al Teatro Cilea con “Una Passerella per Grace”. Abbiamo scelto di sostenere iniziative che promuovono la cultura e l’arte, ma anche il valore sociale della musica».

                Un riferimento chiaro all’evento dedicato alle pazienti oncologiche, che si è svolto proprio nella giornata dell’8 marzo. LaC Tv ha sposato l’idea di un’informazione che non si limita a raccontare, ma che partecipa attivamente ai processi di crescita e consapevolezza. «Oggi sarà premiata anche la dirigente dell’Istituto Musicale di Cinquefrondi, segno che la musica è un linguaggio universale che unisce, che salva e che contrasta il malaffare».

                Un messaggio forte, che evidenzia come la cultura e la legalità camminino insieme. In un territorio segnato da ombre, la musica diventa un baluardo di resistenza, uno strumento di educazione e di riscatto. «Abbiamo portato la legalità anche attraverso la musica. Questa è la sfida che ci riguarda tutti: costruire una Calabria capace di esprimere il meglio di sé, attraverso l’arte, la cultura e l’informazione vera». Un’informazione che racconta la bellezza e che, come la musica, ha il potere di cambiare il destino di una comunità.

                Un’edizione che celebra talento e impegno culturale

                Il Premio “Una Vita per la Musica” 2025 ha reso omaggio a personalità di spicco che, attraverso la musica, l’educazione e la cultura, hanno lasciato un segno profondo nel loro campo. Tra i momenti più toccanti della serata, la consegna del Premio alla Memoria di Giovanbattista Cutolo, giovane musicista tragicamente scomparso. A consegnarlo è stato Nicola Gratteri, procuratore della Repubblica di Napoli, affiancato dal maestro Pasquale Faucitano e dal presidente Franco Fruci, in un riconoscimento che ha assunto un forte valore simbolico, legando la giustizia, la legalità e la musica come strumenti di memoria e impegno sociale.

                Tra i premiati, il maestro Bartolomeo Piromalli, raffinato educatore e punto di riferimento per generazioni di giovani musicisti, e il maestro Pasquale Lorenzo, riconosciuto per il suo talento e per la sua capacità di trasmettere ai suoi allievi la forza della musica come strumento di crescita. Riconoscimenti anche al maestro Roberto Caridi e al dirigente Giacomo Di Bernardo, per il loro impegno nella diffusione della cultura musicale e nella formazione delle nuove generazioni.

                Tra i premiati anche la soprano Maria Teresa Leva, artista di calibro internazionale, il Liceo Musicale Rechichi di Cinquefrondi, il Duo Dubois, formato da due giovani talenti calabresi che si sono imposti nella musica contemporanea, e l’Orchestra Giovanile Giuseppe Rechichi di Oppido Mamertina, esempio di passione e dedizione alla musica. Un parterre di eccellenze, che ha trovato in questa edizione un filo conduttore chiaro: la musica e la cultura come strumenti di crescita e di identità collettiva.

                Un premio che segna un percorso, una visione, una missione

                Il Premio “Una Vita per la Musica” 2025 rappresenta un riconoscimento all’impegno, alla professionalità e alla capacità di raccontare il territorio con profondità e visione. LaC Tv ha ricevuto questo premio perché ha saputo trasformare l’informazione in cultura, perché ha scelto di valorizzare la Calabria con sguardo limpido e con coraggio.

                L’informazione e la cultura hanno la forza di generare cambiamento. Ogni giorno LaC Tv sceglie di stare dalla parte di chi costruisce, di chi investe nella conoscenza, di chi crede nel valore di un racconto onesto e consapevole. Questa è la sfida più grande: dare voce a chi merita di essere ascoltato, illuminare storie di talento, difendere il diritto alla verità. Questo premio è un segno di quanto sia forte l’impatto di LaC, un riconoscimento che consacra un percorso fatto di impegno, indipendenza e qualità. La strada è tracciata. Continuare a raccontare, a documentare, a ispirare. Perché l’informazione, quando è autentica, costruisce il futuro

                Silvio Cacciatore

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù