Connect with us

Benessere

Chi sta a tavola vive più felice. L’esempio positivo della Finlandia, meno cibo più connessione

La felicità a tavola non è solo una questione di cibo, ma di connessione. I paesi che si distinguono in questo ambito mostrano che condividere i pasti è molto più di un atto quotidiano: è un potente motore di relazioni umane e di benessere complessivo.

Avatar photo

Pubblicato

il

    Nel panorama globale della felicità, ci sono alcuni paesi che emergono come esempi emblematici di quanto il cibo e la convivialità possano influenzare positivamente il benessere. La Finlandia, che per l’ottavo anno consecutivo domina la classifica del World Happiness Report, rappresenta una nazione dove i legami sociali sono profondamente radicati. Non si tratta soltanto di economia o istituzioni stabili, ma di una cultura che valorizza il tempo passato insieme, anche e soprattutto a tavola. I pasti, per i finlandesi, non sono semplicemente nutrimento, ma momenti di condivisione che rinsaldano relazioni e creano un senso di appartenenza.

    L’Europa del nord se la gode di più…

    Simile è il caso di Danimarca e Islanda, rispettivamente seconda e terza in classifica. In queste nazioni del Nord Europa, la fiducia reciproca tra le persone è alta, e il momento del pasto è un’occasione intima e speciale. Si celebra la semplicità del cibo locale, spesso preparato in casa, come mezzo per connettersi con gli altri. La cultura del “hygge” danese, ad esempio, si riflette nei pasti condivisi, che diventano un’esperienza di calore e vicinanza umana.

    Nel sud del mondo anche i messicani cercano il piacere del cibo e della convivialità

    Guardando al Sud del mondo, il Messico, entrato per la prima volta nella top ten, evidenzia quanto il cibo sia il cuore pulsante della vita familiare e comunitaria. Le famiglie messicane si riuniscono regolarmente per pasti che sono autentici eventi, ricchi di risate, storie e piatti tradizionali. Questa abitudine rafforza legami tra generazioni, creando un tessuto sociale più solido e resiliente. Anche in Costa Rica, sesto in classifica, i pasti rappresentano momenti di unione. Questo paese, noto per il concetto di “pura vida”, adotta un approccio rilassato e gioioso alla vita, dove il cibo diventa un veicolo per celebrare la comunità e la natura circostante.

    Israele punta alla coesione sociale e la famiglia

    Israele, nonostante le difficoltà geopolitiche, dimostra come la solidarietà possa trovare espressione anche a tavola. Qui i pasti, spesso condivisi tra amici e vicini, rafforzano la coesione sociale, specialmente in momenti di crisi. La tradizione di mangiare insieme è vista come un atto di cura collettiva, capace di alleviare ansie e creare un forte senso di appartenenza.

    E gli Americani come se la cavano? Male…

    Gli americani sono sempre più infelici e Donald Trump, almeno per ora, non c’entra. Perché i dati che vedono gli Stati Uniti crollare al 24esimo posto risalgono al biennio 2022/2024 nel periodo Biden.

    Nemmeno l’Italia è tanto allegra

    Nella classifica voluta dal entro di ricerche Gallup si piazza al 40esimo posto, ben sotto altri paesi europei come Spagna e Francia, un gradino più su rispetto all’anno scorso. La percezione degli italiani è negativa per quel che riguarda sia il livello di corruzione, sia la generosità degli altri e la libertà personale. Scarsa anche la fiducia verso le istituzioni e il senso di comunità. Facciamo poche donazioni, ancor meno volontariato e aiutiamo pochissimo gli sconosciuti.

      SEGUICI SU INSTAGRAM
      INSTAGRAM.COM/LACITYMAG

      Benessere

      Uomo, evita accuratamente questi cibi se non vuoi ucciderti l’eros

      Cibo e sessualità maschile, ecco gli alimenti che uccidono l’eros. Tutti rigorosamente da non inserire nella tua dieta quotidiana, lo sostengono gli andrologi.

      Avatar photo

      Pubblicato

      il

      Autore

        Problemi cardiaci, abuso di fumo e medicinali possono causare difficoltà erettili. Ma anche le cattive abitudini alimentari possono rivestire precise responsabilità: la quantità e la frequenza di consumo di alcuni cibi sono in grado di incidere sulla vita sessuale degli uomini. E non poco: si va dal calo della libido alla mancanza di erezione.

        La ricerca romana fornisce interessanti spunti di riflessione

        Un recente studio condotto dall’Università Telematica San Raffaele Roma e dall’Ircss San Raffaele Roma, pubblicato sulla rivista Frontiers in nutrition, fornisce indicazioni utili sui cibi che limiterebbero la naturale espressione della sessualità negli esseri umani di sesso maschile.

        L’amore per la carne rossa, probabilmente un ricordo ancestrale

        Gli uomini, per esempio, è statisticamente risaputo che amino la carne rossa… anche se questa predilezione potrebbe influire negativamente sulla loro salute sessuale: lo sapevate? La ricerca italiana evidenzia che le abitudini alimentari maschili – consumo eccessivo di carne lavorata, pasti frettolosi e poco regolari – possono avere un’incidenza precisa su obesità, malattie cardiovascolari e disfunzioni erettili.

        Una dieta per essere più performanti a letto

        «Le preferenze alimentari sono fortemente influenzate dal genere – spiega Alessandro Palmieri, presidente della Società Italiana di Andrologia Sia e professore di Urologia all’Università Federico II di Napoli -. Gli uomini tendono a consumare più carni rosse e alimenti ricchi di grassi, il che è legato a un maggiore rischio di sviluppare condizioni che possono compromettere la salute sessuale. La dieta è infatti strettamente legata alla funzionalità sessuale maschile».

        Anche la prostata ne trae giovamento

        La relazione esistente fra cibo e salute intima è confermata anche da uno studio americano della New York University Grossman School of Medicine e della Harvard TH Chan School of Public Health, pubblicato su Cancer. Si trarra di una ricerca, sviluppata su un campione di oltre 3.500 uomini con tumore alla prostata, che rivela come una dieta ricca di frutta e verdura può migliorare le funzioni sessuali e ormonali.

        La questione dell’orario, aspetto da non sottovalutare

        L’alimentazione è strettamente legata anche agli orari in cui si consumano i pasti. Gli uomini tendono a mangiare in orari sfasati, spesso la sera tardi, quando i livelli di cortisolo sono più bassi, esponendosi così a un maggior rischio di obesità. Mangiare non tenendo conto degli orari biologici può compromettere il metabolismo e favorire l’aumento di peso, con ricadute sulla salute sessuale.

          Continua a leggere

          Benessere

          Benessere e relax: le nuove terme De Montel pronte a conquistare Milano

          Un’oasi urbana di 16 mila metri quadrati nel cuore della città: il parco termale più grande d’Italia apre il 1 aprile con piscine, saune e aree verdi per un’esperienza sensoriale unica.

          Avatar photo

          Pubblicato

          il

            Milano sta per accogliere il più grande parco termale urbano d’Italia, un progetto unico che promette di rivoluzionare il concetto di benessere in città. Le storiche scuderie De Montel, progettate negli Anni Venti dagli architetti Arrigo Cantoni e Paul Vietti Violi, gli stessi che avrebbero firmato anche l’Ippodromo di San Siro, riaprono con un’altra missione. Fare divertire e rilassare i milanesei. E non solo. A commissionare le scuderie fu Giuseppe De Montel, banchiere, nobile, imprenditore nel settore della seta, presidente del Clubino – il ritrovo dell’élite cittadina. Un personaggio unico nella Milano di quegli anni. Riservato, raffinato, elegante come un dandy e grande appassionato di cavalli per tradizione familiare a lui si deve il finanziamento dell’antica struttura. Una struttura trasformata in un vero e proprio tempio del relax e della rigenerazione. Con una superficie totale di 16 mila metri quadrati, di cui 6 mila al coperto e 10 mila dedicati ad aree verdi e spazi aperti, le nuove terme offrono un’esperienza sensoriale completa. Piscine termali, saune, bagni turchi e spazi pensati per trattamenti benessere sono solo alcune delle attrazioni di questo innovativo complesso.

            Chiare e fresche dolci acque al via la prossima settimana

            La data da segnare sul calendario è quella del 1 aprile, giorno di apertura ufficiale. I biglietti sono già disponibili, e l’estate milanese promette di essere all’insegna del verde e del relax. Immersi nella tranquillità delle ex scuderie, i visitatori potranno rigenerarsi grazie alla storica sorgente termale a 396 metri di profondità, riscoprendo il piacere di prendersi cura di mente e corpo.

            Il costo del benessere

            Per questi primi mesi gli ingressi possono essere prenotati solo per aprile, maggio e giugno, con tariffe che variano in base alla durata e al giorno prescelto. Dal lunedì al venerdì, i prezzi per l’accesso variano dai 60 euro per tre ore, a 79 euro per cinque ore e 89 euro per l’intera giornata. In alcuni venerdì si applicano le tariffe del fine settimana. Durante il sabato e la domenica, sono disponibili due opzioni: 89 euro per cinque ore o 109 euro per tutto il giorno.

            Un bando internazionale

            Questo progetto rappresenta un importante recupero architettonico e culturale, riportando in vita una gemma dell’urbanistica milanese. Nato dal bando internazionale “Reinventing Cities” nel 2017, il nuovo complesso termale De Montel unisce storia e innovazione, offrendo un rifugio naturale nel frenetico contesto urbano.

              Continua a leggere

              Benessere

              Stress da notifiche: quando il cellulare ci rovina anche i giorni liberi

              Secondo una ricerca dell’Università di Zurigo, l’iperconnessione genera stress continuo e disturbi del sonno. La soluzione? Disattivare le notifiche e imparare a distinguere l’urgenza dalla dipendenza.

              Avatar photo

              Pubblicato

              il

              Autore

                Dovevamo rilassarci, e invece ci siamo fregati da soli. È l’effetto paradossale dello smartphone, che anche nei momenti di pausa riesce a trasformarsi in fonte di ansia. A confermarlo è una ricerca dell’Università di Zurigo, secondo cui le notifiche continue e l’abitudine compulsiva a controllare mail, chat e social avrebbero effetti negativi sulla qualità del riposo e sull’umore, anche nei giorni liberi.

                Il problema non è solo la quantità di tempo passata al telefono, ma l’incapacità di staccare davvero. Ogni suono, vibrazione o pallino rosso attiva nel cervello un meccanismo di allerta che interrompe il ciclo di rilassamento. E quando le notifiche non arrivano, è ancora peggio: scatta l’ansia da “FOMO”, la paura di essersi persi qualcosa.

                Il 67% degli intervistati ha dichiarato di controllare le app anche durante le vacanze, “per abitudine”. E oltre il 40% ammette di farlo di notte, “perché non riesce a dormire”. Il risultato? Stanchezza cronica, concentrazione ridotta e – paradossalmente – una maggiore dipendenza dal dispositivo.

                La soluzione? Semplice in teoria, difficile in pratica: disattivare le notifiche, stabilire orari offline, riscoprire il lusso del silenzio. E capire che non tutto ciò che squilla merita la nostra attenzione. A volte, la vera urgenza è tornare a respirare.

                  Continua a leggere
                  Advertisement

                  Ultime notizie

                  Lacitymag.it - Tutti i colori della cronaca | DIEMMECOM® Società Editoriale Srl P. IVA 01737800795 R.O.C. 4049 – Reg. Trib MI n.61 del 17.04.2024 | Direttore responsabile: Luca Arnaù