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Televisione

Una primadonna “Gianburrasca”: per Matilde Brandi il ritorno è in grande stile

La showgirl è pronta a rimettersi in gioco, e lo fa alla grande con Ne vedremo delle belle, il nuovo show del sabato sera di Carlo Conti su Rai 1. Tornare in televisione con un varietà di questo calibro la emoziona profondamente: «Essere una delle dieci primedonne di Conti è un grande onore, mi riporta ai tempi d’oro della TV e alla mia carriera che è nata proprio sul palco del sabato sera», racconta con entusiasmo.

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    Il cast del nuovo programma condotto da Carlo Conti è composto da dieci regine dello spettacolo, ma c’è davvero rivalità tra loro? A quanto pare, no. «Abbiamo una chat di gruppo dove ci scambiamo consigli e battute. Valeria Marini mi ha soprannominata “Gianburrasca” perché mi diverto a imitare tutte: è il mio modo di alleggerire la tensione!». E se il clima è sereno, non mancano però le “rivalità storiche”: «Ovviamente c’è sempre quel pizzico di competizione tra Pamela Prati e Valeria Marini…», aggiunge ridendo.

    Due figlie gemelle e una fanbase nascosta

    Mentre il pubblico la segue con affetto, c’è una parte della sua famiglia che sembra meno coinvolta: le sue gemelle Aurora e Sofia, diciannovenni impegnate a vivere la loro gioventù. «Mi dicono che non mi guardano perché il sabato sera escono, ma poi scopro che mi recuperano su RaiPlay. Ogni tanto fanno qualche commento sui miei abiti o su come mi muovo sul palco. Quando chiedo: “Ma almeno tifate per me?”, mi rispondono in coro: “Mamma, sei bravissima”». Insomma, l’entusiasmo adolescenziale ha le sue forme, ma l’affetto non manca.

    Ballo sì, canto… meglio lasciar perdere!

    Se c’è una cosa che non spaventa Matilde, è il ballo: «Ho iniziato a danzare a sette anni con il sogno di diventare come Carla Fracci. Mia madre era sorpresa: “Tu, così timida, vuoi fare la ballerina?” Ma ha sempre creduto in me e ha fatto tanti sacrifici per permettermi di studiare danza. Non mi sono più fermata». E se la danza è il suo asso nella manica, il canto è la sua nemesi: «Tra le prove dello show temo più di tutto il canto. Non è proprio il mio forte! Però, come sempre, mi butto e do il massimo».

    Il legame con la madre: un amore che non si spegne

    Dietro la determinazione e l’energia di Matilde si nasconde un dolore profondo: la perdita della madre nel 2019, dopo una lunga battaglia contro l’Alzheimer. «La sua scomparsa ha segnato un grande cambiamento nella mia vita. È stato difficile, ma oggi sento che finalmente tutto sta andando nella direzione giusta». E, nonostante la distanza terrena, il loro rapporto non si è mai interrotto: «Continuo a parlarle, a chiederle consiglio. Anche prima di salire sul palco le dico: “Mamma, hai visto? Sono tornata a ballare in TV. So che sei orgogliosa di me”».

    Tra ironia e rinascita

    Il ritorno di Matilde Brandi sul piccolo schermo è un mix di emozione, divertimento e determinazione. Con il suo spirito da “Gianburrasca” e l’intramontabile amore per la danza, è pronta a far sognare il pubblico ancora una volta. Tra risate, sfide e un pizzico di nostalgia, questa nuova avventura segna per lei un nuovo inizio, con il cuore sempre rivolto a chi l’ha sostenuta da sempre.

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      Televisione

      Erminio Sinni: dalla vittoria di The Voice Senior nel 2020 al dito medio del destino

      Erminio Sinni, vincitore della prima edizione di The Voice Senior, si aspettava una rinascita musicale, ma la realtà si è rivelata ben diversa. Tra un trofeo beffardo e un’accusa a Riccardo Cocciante, la sua carriera sembra essere rimasta in una bolla temporale.

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        Quando Sinni vinse il talent, sembrava l’inizio di una nuova era per il cantautore. Un talent show di grande successo su Rai1, il calore del pubblico e la possibilità di rilanciare la carriera: tutto lasciava pensare a un futuro radioso. Eppure, il sogno si è trasformato presto in un’illusione. “Ho continuato a fare quello che facevo prima, né più, né meno”, ha dichiarato Sinni, confermando che il tanto sperato rilancio non è mai arrivato. Il trofeo della vittoria, simbolo del suo percorso, si è rivelato persino profetico: “Quando lo tirai fuori dalla valigia, mi accorsi che l’indice si era rotto. Era rimasto alzato solo il dito medio”. Un messaggio del destino o semplice sfortuna?

        “Grazie per l’affetto, ma il successo è un’altra cosa”

        Sinni non nega di aver ricevuto affetto e riconoscimento da parte del pubblico, ma sottolinea come la vittoria non abbia cambiato nulla a livello professionale. Nessun contratto discografico significativo, nessun boom di vendite. Solo tanta visibilità temporanea e una realtà immutata: quella di un artista indipendente che continua a lottare per emergere. Tuttavia, c’è anche una nota di orgoglio: “Un mese fa ho fatto il sold out al Teatro Olimpico di Roma, e questo è avvenuto grazie al mio sacrificio”. La sua determinazione è rimasta intatta, anche se il sistema musicale sembra averlo relegato in un angolo.

        L’ombra di Cocciante: un rapporto mai risolto

        Il nome di Riccardo Cocciante torna ciclicamente nella narrazione di Sinni. Nel 1993, il cantautore partecipò a Sanremo con L’amore vero, brano prodotto proprio da Cocciante. Ma invece di essere il trampolino di lancio per la sua carriera, quell’esperienza segnò l’inizio di una serie di ostacoli. “Il disco fu bloccato una settimana dopo la sua uscita, quando era primo in classifica. Non venne più ristampato e distribuito”, racconta Sinni, suggerendo che dietro a questa decisione ci fosse lo stesso Cocciante. E non solo: “Continua a mettermi i bastoni tra le ruote anche a distanza di trent’anni”. Un’accusa pesante, che lascia spazio a molte domande.

        La realtà dei talent show fra luci, ombre e illusioni

        La storia di Erminio Sinni è l’ennesima prova di come i talent show possano offrire visibilità immediata, ma non garantire un vero cambiamento di carriera. Il pubblico dimentica in fretta, le case discografiche puntano su volti più giovani e la macchina dello spettacolo continua a macinare nuovi protagonisti. Sinni, con il suo talento e la sua esperienza, meriterebbe più spazio, ma il mondo della musica sembra essersi voltato dall’altra parte. La sua è una storia di resistenza, di lotta contro il destino… e forse contro qualche vecchia conoscenza influente. Riuscirà a prendersi la sua rivincita?

        Lo spettro del dimenticatoio

        Nel frattempo lui continua a suonare, a scrivere e a esibirsi, consapevole che il successo vero si costruisce con il tempo. La sua esperienza deve fungere da monito per tutti gli artisti o aspiranti tali: vincere un talent show può essere un trampolino, ma senza una solida rete alle spalle, si rischia di cadere nel dimenticatoio. E a quel punto, non resta che ridere, anche se in modo amaro, davanti a un trofeo con il dito medio alzato.

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          Televisione

          “Celebrity Chef”, pioggia di critiche al programma di Borghese: «Che delusione»

          La nuova stagione di “Celebrity Chef” con Alessandro Borghese finisce nel mirino dei telespettatori: i giudici vengono accusati di essere freddi e saccenti, mentre alcuni concorrenti Vip – come Roberto Parodi – sono stati definiti arroganti e fuori luogo.

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            La nuova edizione di “Celebrity Chef”, il programma condotto da Alessandro Borghese, dove i Vip si sfidano ai fornelli, non sta riscuotendo il successo sperato. Anzi, dopo l’ultima puntata andata in onda, la trasmissione è finita al centro di una vera e propria bufera social. Decine e decine di commenti sono apparsi sotto i post ufficiali del programma e dello stesso chef Borghese, con un tono sempre più critico e deluso.

            A far discutere non sono tanto i piatti, quanto i giudici. Il nuovo trio composto da Moreno Cedroni, Andrea Aprea e Maddalena Fossati – affiancato dalla storica Marisa Laurito – non sembra aver conquistato il cuore del pubblico. Chef pluristellati e un direttore editoriale di peso, sì, ma per molti utenti questi volti appaiono troppo distanti dallo spirito leggero e ironico del format. La parola chiave che ricorre tra i commenti è: “delusione”.

            Uno degli utenti scrive: «Certo che la giudice non si può sentire, si lamenta degli gnocchi tagliati male dalla Parodi… ma la cucina casalinga non la conosce?». Altri rincarano la dose: «I giudici sono una delusione! Ammiro la Fossati come giornalista, ma come giudice è sempre troppo rigida e distaccata. Aprea è scorbutico e saccente. Ricordatevi che è un gioco, rilassatevi un po’!».

            Il tono generale è quello di chi si sente tradito da un programma che aveva abituato a un intrattenimento più giocoso e caloroso, anche quando si trattava di dare voti e giudizi. Con l’arrivo dei nuovi giudici, pare che il programma abbia perso quella verve divertente che lo caratterizzava nelle scorse edizioni.

            Ma non finisce qui. A finire nel mirino dei telespettatori è stato anche un concorrente in particolare: Roberto Parodi. Fratello di Cristina, è stato accusato di essere snob e privo di umiltà. Qualcuno ha scritto: «Giudici antipatici. Fratello della Parodi… inascoltabile». Un altro commento è ancora più diretto: «Roberto Parodi è veramente uno snob. Umiltà e semplicità non sa neanche cosa siano. Capisco che vieni da una buona famiglia e hai scritto dei libri, ma cucinare con scarpe di pelle di pitone da migliaia di euro per esibire il tuo status sociale… anche no. Fatti un bagno di umiltà!».

            Il messaggio è chiaro: il pubblico di “Celebrity Chef” non vuole solo piatti gourmet e tecnicismi da manuale, ma desidera empatia, leggerezza e spontaneità. E, almeno per ora, sembra che questi ingredienti manchino del tutto nella nuova ricetta del programma.

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              Televisione

              Le dieci serie TV più attese del 2025 (spoiler: ci sarà da piangere, ridere e urlare)

              Dalla stagione finale di Stranger Things al ritorno di Mercoledì passando per The White Lotus in versione thailandese: ecco le dieci serie da segnarsi in agenda. Con una certezza: dormirai meno, ma sarà per una buona causa

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                Che tu sia un fan del mistero, del teen drama o della satira velenosa, il 2025 ha in serbo per te una valanga di serie da seguire col fiato sospeso. Tra titoli già cult e novità destinate a diventarlo, ecco le dieci produzioni televisive più attese dell’anno. Spoiler: finirai per amarle tutte.

                1. Stranger Things 5
                È l’ultima stagione, e già ci viene da piangere. Il gran finale della saga di Hawkins promette lacrime, nostalgia e un climax degno dei fratelli Duffer. Eleven e compagni affrontano l’ultima battaglia contro il Sottosopra. E noi con loro.

                2. The White Lotus 3
                Dopo Hawaii e Sicilia, tocca alla Thailandia. La serie antologica di Mike White torna con nuovi personaggi e nuovi segreti in un resort di lusso. La satira sociale si fa ancora più tagliente, e il cast? Top secret, ma si vocifera che ci sarà un ritorno clamoroso.

                3. Mercoledì 2
                Jenna Ortega rimette i panni della più gotica delle Addams, tra sarcasmo letale e poteri paranormali. Nevermore Academy è di nuovo teatro di misteri, incantesimi e cuori spezzati. La seconda stagione promette più dark, più danza e più… guai.

                4. The Last of Us 2
                Dopo aver commosso milioni di spettatori, la serie HBO ispirata al videogioco capolavoro torna con Ellie pronta a tutto. Più violenza, più ambiguità morale e, soprattutto, più lacrime. Se pensi di essere pronto, non lo sei.

                5. Severance (Scissione) – Stagione 2
                Una delle serie più inquietanti e geniali degli ultimi anni torna per svelare nuovi segreti della Lumon Industries. Il confine tra lavoro e vita privata è sempre più labile, e Mark potrebbe scoprire troppo… o troppo tardi.

                6. Euphoria 3
                Zendaya è sempre più regina del piccolo schermo, e la terza stagione promette un salto temporale e un tono ancora più cupo. Rue e i suoi demoni tornano su Sky per continuare a raccontare l’adolescenza senza filtri.

                7. The Bear 4
                La cucina più caotica di sempre riapre su Disney+. Carmy è alle prese con nuove sfide (e nuovi piatti) nel ristorante dei sogni diventato incubo. Ansia, umorismo e grande cucina: la ricetta funziona.

                8. Dune: Prophecy
                Prequel dell’epopea cinematografica di Dune, la serie esplora le origini della sorellanza Bene Gesserit. Un mix di misticismo, politica e deserti da togliere il fiato. Disponibile su Max, per veri adepti di Arrakis.

                9. Agatha: Darkhold Diaries
                Lo spin-off di WandaVision promette incantesimi, sarcasmo e misteri. Kathryn Hahn torna nei panni della strega più irresistibile del Marvel Universe. Pronti per entrare nel diario proibito del Darkhold?

                10. Fallout
                Amazon Prime Video porta sullo schermo il videogioco culto, tra bunker nucleari e lande desolate. Una serie post-apocalittica ironica, violenta e visivamente spettacolare. E chissà che non diventi il nuovo The Boys

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