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Televisione

Il Turco, Can Yaman tra amore e battaglie nel kolossal storico più atteso del 2025

Una storia d’amore e riscatto ambientata nel 1683, un giannizzero in fuga, un villaggio da difendere e una donna pronta a combattere al suo fianco. Il Turco è la fiction cult dell’anno: due puntate evento con un cast internazionale, una produzione d’eccellenza e Can Yaman nel suo primo ruolo in inglese.

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    Il conto alla rovescia è ufficialmente iniziato: Il Turco, la miniserie evento con Can Yaman, approda in prima serata su Canale 5 martedì 8 e 15 aprile. Due serate per un kolossal in costume che promette di lasciare il segno, non solo per il cast stellare, ma per l’ambizione visiva e narrativa del progetto.

    La serie, prodotta da Ay Yapim e distribuita da Madd Entertainment, è già stata inserita da IMDb tra i titoli più attesi del 2025. Non a caso: Il Turco è una delle rare fiction italiane pensate per un mercato globale, girata interamente in lingua inglese e ambientata in un periodo storico affascinante e poco esplorato sul piccolo schermo.

    Un giannizzero in fuga

    Al centro della trama c’è Hasan Balaban (Can Yaman), un giannizzero d’élite dell’Impero Ottomano che prende parte all’assedio di Vienna del 1683. Ferito e in fuga, riesce a scampare all’esecuzione rifugiandosi in un piccolo villaggio ai piedi delle Dolomiti, Moena, nella Val di Fassa. Qui viene salvato da Gloria (Greta Ferro), una giovane donna coraggiosa e anticonvenzionale.

    Un legame potente

    Tra i due nasce un legame potente e pericoloso, destinato a cambiare il destino del villaggio. Hasan, soldato abituato a combattere per ordini superiori, si trasforma in un simbolo di rivolta, incitando la popolazione locale a lottare per la propria libertà contro gli abusi dei signorotti locali. Gloria sarà al suo fianco, in una relazione che mescola passione, scontro culturale e desiderio di emancipazione.

    Italiani nel cast

    Il progetto è diretto da Uluç Bayraktar (già regista di Karadayi e Ezel) e scritto da Kerem Deren e Çişil Hazal Tenim. Una produzione di respiro internazionale che ha coinvolto anche un team tecnico di altissimo livello: i costumi sono firmati da Carlo Poggioli, allievo di Piero Tosi e collaboratore di Paolo Sorrentino (The Young Pope, Parthenope), mentre le acconciature sono curate da Desirée Corridoni, vincitrice di un David di Donatello e candidata ai BAFTA e agli Emmy.

    Un cast di star

    Nel cast, oltre a Can Yaman e Greta Ferro, troviamo nomi internazionali come Will Kemp, Kieran O’Reilly (Vikings), David Nykl (Stargate: Atlantis), Slavko Sobin e Magnus Samuelsson (The Last Kingdom), per un racconto che fonde fiction storica e respiro cinematografico.

    «Quando ho letto la sceneggiatura mi sono emozionato», ha dichiarato Can Yaman a Variety. «È stato un set impegnativo, ma il progetto rispecchia perfettamente i miei obiettivi: è internazionale, intenso, epico».

    Con due sole puntate, Il Turco punta a diventare un cult. E chissà che non apra la strada a un nuovo modo di fare fiction in Italia: ambiziosa, globale, spettacolare. Per ora, l’appuntamento è fissato: stasera 8 aprile alle 21.30 su Canale 5. Il viaggio di Hasan e Gloria sta per cominciare.

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      Televisione

      Il racconto intimo e privato durante Verissimo: Licia Colò rivela di avere una sorella

      Nel salotto Mediaset presentato da Silvia Toffanin, la Colò regala ai telespettatori una rivelazione intima della sua vita privata.

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        Durante una toccante intervista rilasciata a Verissimo, il talk show condotto da Silvia Toffanin su Canale 5, Licia Colò ha condiviso con il pubblico una parte molto intima e poco conosciuta della sua vita privata. La celebre conduttrice e divulgatrice scientifica ha raccontato di aver scoperto, già adulta, l’esistenza di una sorella di nome Gioia, di cui ignorava completamente l’esistenza fino all’età di 30 anni.

        Una sorpresa inaspettata

        “Le sorprese in famiglia ci sono sempre state – ha dichiarato – e un giorno mio padre mi comunicò che avevo una sorella”. Una notizia che ha segnato profondamente la vita della Colò, aprendo le porte a un nuovo capitolo familiare tanto inaspettato quanto emozionante.

        La morte del padre come punto di svolta

        Nonostante la rivelazione fosse avvenuta anni prima, il vero incontro tra le due sorelle è avvenuto solo in seguito alla morte del padre. “È stato allora che abbiamo iniziato a frequentarci davvero – ha raccontato Colò – e per me è stata una rinascita”. Licia descrive la sorella Gioia come una donna solare, simpatica e con un carattere molto simile a quello del padre: “È la sua fotocopia. Frequentarla mi ha fatto sentire più vicina a lui”.

        “Due sorelline di 7 anni”: un nuovo inizio fatto di complicità

        ùIl rapporto tra Licia Colò e la sorella Gioia si sta costruendo lentamente ma con naturalezza. “È come se fossimo due bambine di sette anni – ha spiegato – ci stiamo conoscendo, divertendo, confidando. C’è complicità, c’è affetto. Ed è bello così, perché una sorella non è solo una questione di DNA: è condivisione, presenza, affetto vissuto”. Un legame riscoperto, fatto di piccole gioie quotidiane, che ha regalato a Licia una nuova dimensione familiare.

        Una vita dedicata all’amore: per la natura, la famiglia e la verità

        Durante la trasmissione, Licia Colò ha anche presentato la figlia Liala, avuta a 42 anni con l’ex marito Alessandro Antonino, conosciuto dal pubblico come “Mr. Nat”. Un altro tassello importante nella vita della conduttrice, da sempre impegnata nella divulgazione scientifica e nella promozione della sostenibilità ambientale. La sua testimonianza a Verissimo è stata un racconto di umanità, sincerità e forza, capace di ispirare chi, nella propria vita, affronta situazioni familiari complesse o scoperte inaspettate.

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          Televisione

          9 settimane e 1/2?!? Ma va… sono bastati solo 6 giorni a Mickey Rourke per essere espulso dal reality

          Dal ring di The Wrestler al ring verbale di Celebrity Big Brother UK, l’ex sex symbol anni ’90 Mickey Rourke si è guadagnato un’uscita di scena anticipata e rumorosa. Tra battute infelici, tensioni e polemiche, il reality britannico ha detto “ciao ciao” al divo ribelle, a tempo di record.

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            L’attore da tempo ci ha abituati alle uscite di scena teatrali, ma questa volta ha superato sé stesso. Bastano appena sei giorni nella casa del Celebrity Big Brother UK per trasformare il suo ritorno in tv in un caso mediatico che neppure il miglior sceneggiatore di Hollywood avrebbe osato immaginare.

            Quell’infelice uscita omofoba

            A 72 anni, l’attore noto per le sue performance in 9 settimane e ½ e The Wrestler, si è lanciato con foga (e forse poca lucidità) nel vortice del reality più seguito d’Oltremanica. Ma invece di conquistare il pubblico con storie di redenzione o inedite fragilità da icona decadente, ha preferito optare per il filone “tormentone trash”, inanellando una serie di uscite infelici culminate con una frase giudicata omofoba rivolta a JoJo Siwa, giovane cantante e influencer americana.

            Durante una conversazione apparentemente innocua, Rourke ha chiesto a JoJo se preferisse “i ragazzi o le ragazze”. Lei, con la naturalezza di chi non ha nulla da nascondere, ha risposto di avere una compagna non binaria. La replica dell’attore? «Se rimango più di quattro giorni, non sarai più gay». Boom! Il tempo di far girare la clip sui social e l’internet è esploso come un popcorn scaduto nel microonde.

            Le scuse pubbliche a nulla sono servite

            Nonostante le sue scuse pubbliche — goffe, vagamente imbarazzate, e probabilmente suggerite dal suo agente — la produzione non ha avuto dubbi: cartellino rosso e porta aperta. Come se non bastasse, Rourke aveva già collezionato un richiamo per atteggiamenti aggressivi e un vivace alterco con il concorrente Chris Hughes, confermando che la casa del Grande Fratello Vip non è esattamente il posto ideale per lui. Forse nemmeno il pianeta Terra lo è, in certi giorni.

            Si accomodi all’uscita

            Il comunicato ufficiale del programma è stato l’equivalente reality del “non sei tu, siamo noi”: sobrio, professionale, ma con un chiaro messaggio tra le righe – Mickey, vai a fare il ribelle altrove. I produttori hanno sottolineato l’importanza di creare un ambiente rispettoso e inclusivo. Parole che sembrano scontate, ma che diventano fondamentali quando il confine tra “personaggio sopra le righe” e “comportamento inaccettabile” viene superato senza troppi complimenti.

            I limini naturali dell’ironia

            Così, Rourke ha fatto le valigie e se n’è andato. Niente nomination, niente televoto. Solo un biglietto di sola andata per l’uscita laterale. Il pubblico si divide: c’è chi lo difende evocando il “politically correct impazzito” e chi, giustamente, sottolinea che l’ironia ha dei limiti, specie quando diventa offensiva e fuori tempo massimo. Mickey forse voleva fare il ribelle anche stavolta, ma ha dimenticato una regola base della tv di oggi: puoi essere controverso, ma non puoi essere irrispettoso. E il confine, oggi più che mai, non è sottile.

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              Televisione

              Mamma mia che gelo a Domenica In: Gianna Orrù e la “carrambata” poco riuscita con la figlia Valeria

              Nel salotto della Venier va in scena una puntata tra lo psicodramma e la commedia degli equivoci. Protagonista: Gianna Orrù, mamma di Valeria Marini. Truffata per 335.000 euro, in rotta con la figlia e con un cane come unico confidente, ha lasciato il pubblico senza parole. E la figlia Valeria senza abbraccio.

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                L’intervista a Gianna Orrù comincia già con un tocco da varietà: il led dello studio si blocca e lei non riesce ad entrare. Un segno del destino? O solo un effetto speciale non voluto? Poco importa, perché quando finalmente arriva sul set, si siede composta e spara subito la prima bordata: «Come sto? Diciamo bene, sennò si appesantisce ancora di più la situazione». Tradotto: ci sarebbe da piangere, ma facciamo finta di niente.

                Rivedi il confronto tra le due donne qui

                “Truffata per 335.000 euro. E no, non sono criptovalute dell’affetto

                Gianna racconta la sua disavventura con un tono da thriller sentimentale: conosce un uomo che promette rendimenti stellari coi bitcoin, lei ci crede, investe, e alla fine si ritrova con il conto prosciugato. Ben 335.000 euro svaniti come un’ospitata Rai a Barbara D’Urso. «Io non ce l’ho con me stessa – dice – ma con chi mi ha ingannata». E il suo racconto è così lucido che quasi ti fa venir voglia di abbracciarla. Se non fosse che…

                Entra Valeria e cala il gelo. Anzi… Siberia!

                Il colpo di scena arriva quando Mara Venier tenta la riconciliazione madre-figlia in diretta: fa entrare Valeria Marini. La risposta di Gianna? Un freddo più pungente del black friday a Murmansk. «Questo non si fa. Resto per rispetto a te, Mara, ma non l’avrei mai fatto». Applausi (gelati). Valeria cerca di spiegare, di tendere la mano, ma la madre nega anche l’abbraccio. “La privacy è sacra”, sembra voler dire Gianna. E la tv, per una volta, non riesce a fare miracoli.

                “Ho lasciato tutto per lei. Anche me stessa”

                In un momento più intimo, Gianna racconta del passato: ha lasciato il suo lavoro per seguire Valeria nel mondo dello spettacolo. Un sacrificio che oggi non rifarebbe: «Mi sono pentita. Ho cercato di proteggerla troppo. Più di quanto tutti immaginano». Una frase che, tradotta dal linguaggio delle mamme italiane, vuol dire: “L’ho fatta diventare una star, ma io mi sono dimenticata chi sono”.

                E oggi? Parla solo col cane

                Dopo la truffa, la rottura con Valeria e la delusione generale, Gianna si rifugia nella solitudine: «Ho passato un periodo in cui non volevo vedere nessuno. Nemmeno i miei figli. Sto bene solo con il mio cane». E lì, tra l’applauso sospeso e lo sguardo in camera, sembra davvero un personaggio da romanzo. Di quelli che ti strappano un sorriso, ma anche un “oh povera”. Sarebbe la domenica delle Palme… ma chissenefrega!

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