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Cucina

Gelato fatto in casa con la magia della frutta

Creare il tuo gelato fatto in casa con la frutta di stagione è un modo delizioso per godere di un dolce che riscalda il cuore. Sperimenta con ingredienti freschi e personalizza le ricette per soddisfare i gusti della tua famiglia.

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    Mentre la primavera porta via con sé temperature più fredde, non c’è motivo di rinunciare alla gioia di un buon gelato. In questo articolo, esploreremo l’arte di creare gelato fatto in casa utilizzando la frutta di stagione. Con ingredienti freschi e genuini, queste ricette delizieranno il palato e porteranno un tocco di calore invernale alla tua tavola.

    Scelta della frutta di stagione

    Questo periodo offre una gamma sorprendentemente ricca di frutta deliziosa. Agrumi come arance e mandarini, mele, pere e frutti rossi sono solo alcune delle opzioni disponibili. La frutta di stagione non solo aggiunge sapore, ma apporta anche benefici nutrizionali.

    Gelato fatto in casa vs. comprato

    Creare il proprio gelato in casa offre il vantaggio di controllare gli ingredienti e personalizzare il sapore secondo le preferenze personali. Inoltre, è un’opzione più salutare senza conservanti o additivi artificiali.

    Gli strumenti necessari

    Per preparare il gelato in casa, assicurati di avere una buona macchina per il gelato o un frigorifero con funzione di congelatore. Altri utensili importanti includono fruste, spatole e contenitori per la conservazione.

    Ricette di gelato invernali

    Ecco due ricette di gelato delizioso preparate con frutta di stagione:

    Ricetta 1: Gelato all’arancia e miele:

    Ingredienti:

    • 2 tazze di succo d’arancia appena spremuto
    • 1 tazza di zucchero
    • 1 tazza di latte intero
    • 1 tazza di panna fresca
    • 1/4 di tazza di miele
    • Scorza di arancia grattugiata

    Procedura:

    1. In una casseruola, sciogli lo zucchero nel succo d’arancia a fuoco medio-basso. Lascia raffreddare completamente.
    2. Aggiungi il latte, la panna, il miele e la scorza di arancia grattugiata al succo di arancia zuccherato.
    3. Mescola bene fino a ottenere una consistenza omogenea.
    4. Versa il composto nella macchina per il gelato e segui le istruzioni del produttore.
    5. Trasferisci il gelato in un contenitore per il congelatore e lascia indurire per almeno 4 ore prima di servire.

    Ricetta 2: Gelato alle mele caramellate:

    Ingredienti:

    • 3 mele rosse, sbucciate, senza semi e tagliate a cubetti
    • 1/2 tazza di zucchero di canna
    • 1 cucchiaio di cannella in polvere
    • 2 tazze di panna fresca
    • 1 tazza di latte intero
    • 1 tazza di zucchero
    • 1 cucchiaino di estratto di vaniglia

    Procedura:

    1. In una padella, cuoci le mele con lo zucchero di canna e la cannella fino a quando diventano morbide e leggermente caramellate. Lascia raffreddare.
    2. Frulla le mele caramellate fino a ottenere una purea.
    3. In una ciotola, mescola la purea di mele, panna, latte, zucchero e estratto di vaniglia.
    4. Versa il composto nella macchina per il gelato e procedi con la preparazione.
    5. Trasferisci il gelato alle mele caramellate in un contenitore e congelalo per almeno 6 ore prima di gustarlo.

    Consigli per la conservazione e presentazione

    Conserva il tuo gelato fatto in casa in contenitori ermetici nel congelatore. Per una presentazione accattivante, decora con fette di frutta fresca, foglie di menta o aggiungi un tocco di cioccolato fuso.

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      Salvate il bucatino Ryan: ma che ne sanno gli americani dell’Amatriciana…

      Un piatto iconico della cucina di casa nostra, che in America hanno riscritto e pubblicato sul Washington Post inserendo negli ingredienti «cipolla, basilico e aglio»: orrore! Ecco la ricetta originale, non scherziamo…

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        Se c’è una cosa che ad un italiano vero non devi toccare… è la pasta! Un argomento in grado di far scatenare più dibattiti della politica o del calcio. Soprattutto quando si parla di uno dei sughi più rappresentativi della nostra tavola: la ricetta dell’amatriciana! Se. La testata USA Washington Post, probabilmente carica di buone intenzioni (ma di scarsa conoscenza in materia) ha pubblicato la ricetta del piatto simbolo di Amatrice, fra evidenti svarioni che gridano vendetta agli Dei! Tra cipolla, aglio e basilico i gastronomi di casa nostra sono rimasti letteralmente senza parole.

        Una voce fra le tante, quella di Paolo Cacciani, del noto ristorante di Frascati coinvolto nella vicenda da quotidiano americano, per non fare ulteriore chiasso ha dimostrato di prendere la cosa con filosofia. Ecco le sue parole: «Avranno capito male». Di sicuro, da nord a sud, gli italiani difensori del patrimonio culinario, sono pronti a combattere col coltello tra i denti – anzi, con la forchetta – per la ricetta originale, unica ed immodificabile: guanciale, pecorino e pomodori. Il tutto, rigorosamente, senza aglio, cipolla o prezzemolo.

        L’identità di un Paese passa anche dai fornelli

        La questione è più seria di quello che si può pensare. Non si tratta solo di ingredienti… ma di vero e proprio patrimonio culturale. La ricetta corretta è stata addirittura depositata al Comune di Amatrice. Il consiglio agli amici a stelle e strisce è che, la prossima volta che volete cimentarvi in una pasta all’amatriciana, lasciate stare aglio e cipolla… e calate i bucatini quando l’acqua bolle!

        Attenzione a non macchiarsi

        E’ una questione di valori identitari quella in gioco: nella ricetta corretta dell’amatriciana non ci sono nè la cipolla né tantomeno meno l’aglio. Nonostante siano ingredienti molto gettonati nei primi piatti italiani degustabili all’estero. Il formato della pasta? I sibilanti bucatini, magari un po’ scomodi da mangiarsi ma che prendono così bene il sugo… al punto da rappresentare un pericolo per camicie e magliette dei commensali!

        Quello che vi occorre per preparare la ricetta originale

        Ma quali sono quindi gli ingredienti corretti per preparare un’amatriciana, rispettando rigorosamente la tradizione italiana? Tutto quello che ci occorre è la pasta, il sale, il guanciale – da non confondere con la pancetta, attenzione – il pomodoro e il pecorino.

        Fate così

        Si tratta di pochi passaggi, ma da rispettare alla lettera per una buona riuscita del piatto. Dopo aver messo a scaldare la pentola dell’acqua per la pasta, la prima osa da fare è rosolare il guanciale. In una padella a fuoco lento per 7-8 minuti, deve risultare, croccante, liberando il grasso che risulterà fondamentale per la mantecatura della pasta scelta. Una volta che il grasso risulterà sciolto, sfumate col vino bianco, alzate la fiamma e fatelo evaporare (anche se, a dire il vero, non tutte le versioni della ricetta inseriscono questo passaggio).

        Il guanciale deve rimanere croccante

        Per non perdere la croccantezza acquisita del guanciale, le listarelle andranno trasferite in un altro piatto: torneranno utili nella fase finale della preparazione. Nella stessa padella col fondo di cottura del guanciale riponete il peperoncino privo di semi e i pomodori pelati sfilacciati grossolanamente. Il tempo di cottura a fiamma moderata è di circa 10 minuti. Una volta pronto è il momento di eliminare il peperoncino dal sugo, amalgamando la pasta versando gli spaghetti nella padella col sugo e il guanciale. Il tocco finale sarà rappresentato da una bella spolverata di pecorino romano. In questo modo la tradizione sarà salva e basterà affondare la forchetta in questo miracolo di gusto!

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          Frittelle di zucchine: un comfort food perfetto per scaldarsi nelle giornate più fredde

          Ricetta perfetta e veloce per celebrare l’inizio della stagione! Irresistibili e ideali come antipasto leggero, contorno o piatto unico durante le calde serate estive. Un must-have per barbecue o cena all’aperto.

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            Anche se le zucchine sono più associate all’estate, alcune varietà sono disponibili tutto l’anno. Sono più piccole e dal sapore più intenso rispetto a quelle estive. Le frittelle di zucchine sono un delizioso piatto della tradizione culinaria italiana, perfetto per essere servito come antipasto, contorno o piatto principale leggero. Facili da preparare e incredibilmente versatili, queste frittelle combinano la freschezza delle zucchine con la croccantezza della frittura, creando una combinazione irresistibile di sapori e consistenze. Ideali tutto l’anno le frittelle di zucchine sono un modo gustoso e creativo per portare in tavola le verdure. Che siano accompagnate da una salsa yogurt o maionese, vanno servite semplici, calde o fredde.

            Frittelline di zucchine

            Ingredienti per circa 10 frittelline
            3 zucchine medie grattugiate
            2 uova
            100 g di farina 00
            50 g di parmigiano grattugiato
            1 pezzetto piccolo di aglio tritato
            1 mazzetto di prezzemolo fresco
            Aneto tritato q.b.
            Sale e pepe q.b.
            Olio di semi di arachide per friggere q.b.

            Procedimento
            Metti a scolare bene le zucchine grattugiate in un colino, sala leggermente e lascia riposare per circa 10-15 minuti per far perdere l’acqua in eccesso. Trascorso il tempo, strizzale bene e mettile in una ciotola capiente con le uova, la farina, l’aneto tritato, l’aglio, il parmigiano, sale, pepe e mescola fino a ottenere un composto omogeneo.

            In una padella capiente, scalda abbondante olio, poi quando sarà ben caldo, preleva cucchiaiate di impasto e adagiale delicatamente nell’olio. Schiaccia leggermente per dare forma alle frittelle e friggi su entrambi i lati fino a quando diventano dorate e croccanti (circa 3-4 minuti per lato).

            Scola le frittelle su carta assorbente per eliminare l’olio in eccesso, poi servi calde o a temperatura ambiente.

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              Cucina

              Brasato al Barolo: storia, ricetta e varianti di un classico della cucina piemontese

              Scopri la storia del brasato al Barolo, la ricetta originale e le variazioni per preparare questo piatto classico, ricco di gusto e dal valore nutrizionale elevato, che celebra il vino piemontese per eccellenza.

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                Il brasato al Barolo è uno dei grandi classici della cucina piemontese, un piatto che nasce dall’unione di due eccellenze della regione: la carne bovina e il Barolo, il prestigioso vino rosso prodotto nelle Langhe. Storicamente, il brasato nasce come un piatto festivo, servito nelle occasioni speciali o durante le celebrazioni. Veniva preparato con tagli di carne meno pregiati, che grazie alla lunga cottura nel vino e negli aromi si intenerivano e acquisivano un sapore unico. Il Barolo, noto per la sua struttura e intensità, è stato scelto come ingrediente principale per insaporire la carne, conferendole un profumo e una complessità che lo hanno reso un simbolo della cucina piemontese.

                Ricetta del Brasato al Barolo

                Ingredienti:

                • 1 kg di carne di manzo (ideale il cappello del prete o il girello)
                • 750 ml di vino Barolo
                • 2 carote
                • 1 cipolla
                • 1 gambo di sedano
                • 2 spicchi d’aglio
                • 2 foglie di alloro
                • 3-4 chiodi di garofano
                • 1 rametto di rosmarino
                • 2 bacche di ginepro
                • Sale e pepe q.b.
                • Olio extravergine d’oliva
                • 1 noce di burro

                Preparazione:

                1. Marinatura: Il giorno prima di cucinare il brasato, metti la carne in una ciotola capiente e coprila con il Barolo. Aggiungi le carote, la cipolla e il sedano tagliati a pezzi, gli spicchi d’aglio, l’alloro, i chiodi di garofano, il rosmarino e le bacche di ginepro. Lascia marinare la carne in frigorifero per almeno 12 ore, girandola di tanto in tanto.
                2. Preparazione del brasato: Trascorse le ore di marinatura, togli la carne dalla ciotola e asciugala. Filtra il vino della marinata e tienilo da parte. In una casseruola capiente, scalda un filo d’olio con una noce di burro, quindi rosola la carne su tutti i lati fino a quando non sarà ben dorata.
                3. Aggiunta degli aromi: Aggiungi le verdure e gli aromi della marinata nella casseruola, lasciandoli insaporire insieme alla carne per qualche minuto. Versa il vino della marinatura, aggiungi sale e pepe a piacere, copri con un coperchio e lascia cuocere a fuoco basso per circa 2-3 ore, girando la carne di tanto in tanto.
                4. Cottura finale e servizio: Quando la carne sarà tenera e il vino si sarà ridotto formando una salsa densa, togli il brasato dal fuoco. Lascia riposare la carne per qualche minuto prima di affettarla. Filtra la salsa per eliminare le verdure e servila calda sulle fette di carne.

                Variazioni del Brasato al Barolo
                Il brasato al Barolo può essere preparato con alcune varianti che rendono il piatto ancora più versatile. Alcuni sostituiscono il Barolo con altri vini rossi corposi, come il Nebbiolo o il Barbera, mantenendo il carattere intenso del piatto ma con sfumature diverse. Per un sapore ancora più ricco, puoi aggiungere qualche pezzetto di pancetta nella marinatura, che darà una nota affumicata alla carne. Un’altra variazione interessante è l’aggiunta di funghi porcini nella fase di cottura, che arricchiscono il gusto con il loro sapore terroso.

                Proprietà Nutrizionali
                Il brasato al Barolo è un piatto nutriente, che apporta un buon contenuto di proteine grazie alla carne di manzo. La carne fornisce anche ferro, vitamine del gruppo B e minerali essenziali come zinco e fosforo, importanti per il sistema immunitario e per la salute muscolare. Il Barolo, inoltre, è ricco di polifenoli, antiossidanti naturali che favoriscono la salute del cuore e combattono i radicali liberi. Tuttavia, essendo un piatto ricco di calorie e grassi, è consigliabile consumarlo con moderazione, come portata principale accompagnata da contorni leggeri come verdure al vapore o purè di patate.

                Con il suo sapore ricco e il suo profumo avvolgente, il brasato al Barolo è perfetto per i pranzi della domenica o per occasioni speciali, celebrando la tradizione piemontese e la qualità della cucina italiana.

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