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Ghali, compleanno amaro: «Dedicato a mio papà»

Nel giorno del suo 31esimo compleanno, Ghali condivide su Instagram riflessioni intime sul difficile rapporto con il padre e la sua lotta interiore. Un messaggio di amore e gratitudine che tocca il cuore dei suoi fan.

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    Ghali, nel giorno del suo 31esimo compleanno, riflette sul suo percorso di vita attraverso parole toccanti e intime. Condividendo una foto di sé da bambino, sorridente e pieno di innocenza, il cantante ha rivelato sui social il suo complesso rapporto con il padre, incarcerato quando lui era piccolo. Entrambi nati lo stesso giorno e mese, Ghali sente il peso di non aver fatto pace con il padre, un fardello che si ripresenta ogni anno.

    “Cammino ancora oggi sui bordi delle strade come un equilibrista – ha scritto Ghali su Instagram -. Non ho ancora imparato a vivere il giorno del mio compleanno nel modo giusto, ma forse un modo giusto non c’è. È come se in questo giorno, ogni anno, affrontassi il mio più grande peccato: non aver fatto pace con mio padre. La situazione è la stessa da troppo tempo ormai. Onestamente, potrebbe non essere nemmeno mio padre il motivo del mio umore nel giorno del mio compleanno. Forse è lo stato negativo della coscienza collettiva, o tutti gli scenari globali difficili da accettare e celebrare. O forse mi sento schiacciato da milioni di attenzioni e dovrei semplicemente prendermi un po’ di tempo per me stesso. Sinceramente, non lo so. Ma sono sempre grato per tutto.”

    Ghali prosegue esprimendo la sua gratitudine per l’amore che lo circonda e che gli dà la forza di andare avanti. “È tutta una questione di amore e mi sento benedetto a vivere questo viaggio sulla terra con voi. Non vorrei essere da nessun’altra parte, sono felice di essere qui ora. Se volete farmi un regalo oggi, guardatevi attorno e condividete l’amore, anche solo la metà di quello che avete per me, con chi vi sta vicino e con chiunque incontriate per strada. E a tutti i miei amici chiedo di non preoccuparsi se oggi mi vedete un po’ così, e se non ho organizzato niente di particolare. Ci aspettano dei grandi giorni davanti e in uno di questi imparerò a festeggiare il mio ca**o di compleanno.”

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      Il cuore di Camilla si spezza: addio a Beth, la sua fedele compagna

      La Regina Consorte di Re Carlo ha dato l’addio alla sua amata Jack Russell, condividendo un messaggio commovente sui social. Un lutto che tocca nel profondo l’affetto che la lega ai suoi cani.

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        Un lutto inatteso ha colpito la Regina Camilla. La consorte di Re Carlo III ha infatti annunciato, con un messaggio commovente sui social, la scomparsa di Beth, la sua amata Jack Russell.

        Adottata nel 2011 dal rifugio Battersea Dogs and Cats Home, Beth era molto più di un semplice animale domestico per Camilla. La cagnolina è stata una fedele compagna, presente in ogni momento della sua vita, sia negli impegni ufficiali sia nei momenti più intimi.

        “Non posso immaginare la mia casa o i miei divani senza di loro”, aveva affermato in passato Camilla, riferendosi ai suoi amati Jack Russell. Beth, insieme a Bluebell, un’altra Jack Russell adottata, ha portato gioia e serenità nella vita della Regina Consorte.

        La perdita di Beth rappresenta un grande dolore per Camilla, che ha sempre mostrato un profondo affetto per i suoi animali. In diverse interviste, ha sottolineato quanto i cani siano importanti nella sua vita, definendoli “compagni fedeli” e “membri della famiglia”.

        “Puoi parlare con loro, essere arrabbiato o triste, e loro restano lì, scodinzolando”, aveva confidato in un’occasione. Questa frase sintetizza perfettamente il legame speciale che univa Camilla a Beth.

        La notizia della scomparsa di Beth ha commosso i sudditi, che hanno potuto apprezzare l’amore sincero della Regina Consorte per i suoi animali. La storia di Camilla e Beth è un esempio di come un animale domestico possa diventare un vero e proprio membro della famiglia, portando gioia e conforto nella vita delle persone.

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          In primo piano

          Anelli di divorzio: se i gioielli di famiglia non bastano…

          Anelli di divorzio, cosa sono e come possono trasformare il passato in qualcosa di nuovo dividendo in due il simbolo tradizionale di impegno e promessa d’amore. Quali le opzioni per gestire l’anello di fidanzamento dopo il divorzio, tra cui la vendita, la trasformazione e la divisione in due monili distinti.

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            L’idea degli anelli di divorzio è nata dalla volontà di alcune persone di dare una nuova vita a un oggetto che rappresentava un capitolo chiuso della loro vita sentimentale. Invece di conservare un anello che evoca ricordi dolorosi o di venderlo, si sceglie di trasformarlo in un nuovo gioiello, simbolo di un nuovo inizio.

            Indipendentemente dalla scelta, è importante sentirsi a proprio agio e procedere con la vita in modo costruttivo. Ma, dopo un divorzio, la gestione dell’anello di fidanzamento può essere un passaggio significativo. Mentre alcuni optano per la vendita dei gioielli per ottenere risorse finanziarie, altri considerano la trasformazione o la divisione dell’anello stesso in due monili distint

            Sui gusti non si discute…ma sulla legge nemmeno perché, se l’oggetto prezioso viene fatto per le occasioni speciali, la restituzione non è legittima. Per cui, dopo un divorzio si può elaborare l’idea di vendere i gioielli e fare cassa, oppure dividere anche l’anello di fidanzamento in due monili distinti e separati da divorzio. Tutto si può, a patto che ne valga la pena e i diamanti siano almeno due e pure belli grossi! Ma facciamo chiarezza. Se la separazione tra marito e moglie è brusca e traumatica, solitamente l’anello amoroso, subito dopo la divisione deve sparire dalla nostra vista.

            Se il monile è prezioso
            Ma se il cadeau è divitia magna et pretiosa, vale la pena investire su un orafo che trasformi l’anello di fidanzamento in due anelli di divorzio. Gesto di autonomia e di appropriazione del proprio destino? Non si sa. In tutti modi questo passaggio segna comunque una fase della vita e simboleggia la capacità di trasformare le nostre esperienze passate in qualcosa di nuovo e significativo e spesso siamo noi donne che ci sentiamo in dovere di rimarcare la presa di distanza gettandogli indietro il brillante; ci sentiamo talmente ferite e arrabbiate da dover affrontare in qualche modo eventi importanti e trasformarli in opportunità di crescita e di rinascita.

            Tiriamolo fuori dalla scatolina
            Quindi, no conservazione dell’anello, no alla vendita, tantomeno alla restituzione, ma sì alla trasformazione. Inoltre, gestire l’anello di fidanzamento in modo rispettoso può aiutare a chiudere quel capitolo della vita in modo sano e consapevole.

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              Gossip

              Aurora Ramazzotti si confida: «Essere mamma oggi è una sfida»

              La figlia di Michelle Hunziker e Eros Ramazzotti racconta le gioie e le difficoltà della maternità e riflettendo sulle sfide educative dei genitori di oggi.

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                Aurora Ramazzotti ha voluto condividere con i suoi fan alcuni pensieri sulla maternità e sull’educazione dei figli. La giovane influencer ha raccontato le sue esperienze con il piccolo Cesare, nato due anni fa, e ha riflettuto sulle sfide che affrontano i genitori di oggi.

                “La vita con un bambino è un’altalena di momenti”, ha confessato Aurora. La neomamma ha sottolineato come sia difficile trovare un equilibrio tra le gioie della maternità e le difficoltà quotidiane. “A volte ti sembra di non averci capito un cavolo, e altre ti rendi conto di raccogliere ciò che hai seminato”, ha aggiunto.

                Aurora ha anche toccato un tema molto delicato: l’educazione dei figli nel mondo di oggi. “I giovani di oggi sono vittime di una generazione che non ha saputo gestire il cambiamento”, ha affermato. La showgirl ha sottolineato come i rapidi cambiamenti della società e l’esposizione ai media influenzino profondamente lo sviluppo dei bambini.

                “Tutte le notizie tragiche che sentiamo al telegiornale, i dati sui disagi di salute mentale in aumento, sono il risultato di una grande “riconfigurazione dell’infanzia” che ancora non abbiamo capito come navigare”, ha continuato Aurora.

                La giovane mamma invita tutti a riflettere sull’importanza di leggere e informarsi sui temi dell’educazione e del rapporto tra genitori e figli.

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