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Sport

Meteo calcistico: pioggia di petroldollari su Milano

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    Leggendo le indiscrezioni pubblicate dalla testata portoghese O Jogo, parrebbe proprio che a breve dal cielo cadranno una montagna di soldi, dritti dritti nelle casse del Milan. L’origine di tale fenomeno non va cercato nei cambiamenti climatici (che creano tutt’altro genere di danni), la causa sarebbe un vero e proprio trasferimento bomba di matrice calcistica.

    L’Al Hilal vuole fare l’impresa

    Stando alle notizie finora circolate, l’Al Hilal, team che sta dominando il campionato saudita e che parteciperà al Mondiale per club a 32 squadre, vuole vincere a tutti i costi il torneo organizzato dalla Fifa. Per compiere l’impresa avrebbe deciso, dopo le acquisizioni di giocatori famosi come Milinkovic- Savic, Koulibaly, Ruben Neves e Neymar… di fare ancora un po’ di shopping a parecchi zeri sul mercato internazionale.

    Una cifra quantomeno “importante”

    Come da indicazione specifica del tecnico Jorge Jesùs, l’ennesimo obiettivo sarebbe rappresentato da Rafa Leao. La squadra saudita sarebbe pronto a pagare al Milan 175 milioni di euro della clausola rescissoria del contratto del portoghese con la società rossonera, valido fino al 2028.

    Su Leao una pluralità di offerte

    Il giornale portoghese rende noto che Antonio Leao, padre del calciatore, in questo fine settimana dovrebbe essere proprio in Arabia Saudita per discutere del possibile futuro del figlio. All’agente del giocatore, Jorge Mendes, sarebbero arrivate proposte – non così mirabolanti ma comunque interessanti – anche da Barcellona e Real Madrid.

    Per il Milan un momento di svolta

    Un momento quindi di cambiamento generale all’ombra di San Siro. Sul Mister Stefano Pioli, infatti, dovrebbe arrivare l’ufficialità del divorzio tra lui e la società lombarda. Con la stagione ormai giunta al termine, adesso la dirigenza può iniziare a gettare giù le base per la prossima stagione. Ma oltre a sbrogliare i nodi legati alla questione allenatore, il Milan dovrà chiarire anche il futuro di diversi big della propria rosa. Facendo chiarezza sul futuro, oltre che di Leao , anche su quello Theo Hernandez e Mike Maignan.

      Calcio

      Zlatan Ibrahimovic senza filtri: “Il sesso è meglio dei gol? Chi dice il contrario ha un problema!”

      Al “First We Feast” l’ex campione torna a provocare con la sua consueta ironia: dall’attacco a Guardiola al ricordo commovente di Mino Raiola.

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        Ibrahimovic non delude mai quando si tratta di dichiarazioni spiazzanti. Durante l’intervista con Piers Morgan nel format ‘Uncensured’, il campione svedese ha confermato alcune delle sue frasi più celebri e ne ha smentite altre. Sul noto paragone tra il fare gol e il sesso, è stato chiarissimo: “Chiunque dica che segnare è meglio del sesso, ha dei seri problemi. Deve farsi aiutare”. E sul suo celebre ego: “Quando dico che sono Dio, non sto scherzando. Vuoi giocare con il fuoco? Sarò il tuo fuoco, ma ti brucerai”.

        “Annienterei James Bond, ma sono troppo costoso”
        Sempre senza peli sulla lingua, Ibra ha scherzato anche su un suo possibile ruolo da cattivo in un film di James Bond: “Annienterei Bond, ma non lavoro gratis, sono troppo costoso”. Un’uscita che riflette perfettamente il mix di arroganza e autoironia che lo contraddistingue.

        Ferrari e Pep Guardiola: l’incontro che fece scintille
        Tra aneddoti e provocazioni, Zlatan ha raccontato anche del suo turbolento rapporto con Pep Guardiola al Barcellona. “Al primo incontro mi disse che lì i giocatori non arrivano in Ferrari. Io, ovviamente, mi sono presentato con la mia fottuta Ferrari”. Un retroscena che conferma quanto lo spirito ribelle e indipendente di Ibra abbia sempre faticato a piegarsi a qualsiasi regola.

        Un pensiero per Mino Raiola: “Mi manca ancora”
        Non sono mancate parole più intime e sincere, come quelle dedicate a Mino Raiola, il suo storico agente scomparso nel 2022: “Non era solo un agente, era tutto per me. Mi manca ancora, manca a tutti”. Un ricordo che mostra un lato più umano e vulnerabile del gigante svedese.

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          Sport

          Lavorare per CR7? 2.300 euro al mese, 50 giorni di ferie e tanti benefit

          CR7 è alla ricerca di personale per il suo lussuoso hotel Pestana CR7 a Madrid. Si ricercano cameriere, receptionist e assistente bar. Stipendio? 2.300 euro al mese. E tanti benefit.

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            Cristiano Ronaldo non è solo una leggenda del calcio. E’ anche un imprenditore di successo nel settore dell’ospitalità. Il suo lussuoso hotel, Pestana CR7 a Madrid, è alla ricerca di nuovo personale. Un’opportunità unica per chi sogna di lavorare in un contesto prestigioso, con vantaggi difficili da trovare altrove. Vediamo quali.

            Le offerte di lavoro al Pestana CR7

            Quali sono le posizioni aperte? Coprono diversi ruoli: cameriere, supervisore, receptionist, assistente bar e cameriere junior. Non è richiesta un’esperienza pregressa, rendendo l’offerta accessibile a tanti, ma ci sono due requisiti importanti: un livello di inglese C1 e un diploma di Formazione professionale medio o superiore.

            Stipendio e benefit

            Il pacchetto di lavoro è davvero interessante. I dipendenti possono contare su uno stipendio base di 2.300 euro al mese. Sono previsti 50 giorni di ferie all’anno. Nel contratto è compresa anche l’assicurazione sanitaria privata gratuita. Ma non basta. E’ compreso anche un bonus per il compleanno. Inoltre nel contratto è previsto uno sconto del 25% nei bar e ristoranti dell’hotel. Incluse anche tariffe agevolate per chi decide di soggiornare nella catena di hotel Pestana. Un’offerta che ha rapidamente attirato l’attenzione non solo in Spagna, ma in tutta Europa.

            Come candidarsi per lavorare a fianco di Ronaldo

            Per inviare la propria candidatura, è necessario registrarsi sul portale Turijobs, caricare il curriculum e seguire le indicazioni per il processo di selezione. L’hotel accoglie profili con diversi livelli di esperienza, rendendo l’offerta un’occasione perfetta sia per chi si affaccia per la prima volta nel mondo dell’ospitalità, sia per chi desidera crescere professionalmente.

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              Sport

              Thomas Ceccon: “Sono diventato un campione olimpico grazie ad una delusione d’amore”

              Sportivo serio, attento alla disciplina ma libero di pensiero. Ammira la Pellegrini come sportiva ma per il resto non la considera minimamente. Alla base della sua reazione vittoriosa a Parigi un amore finito.

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                Il nostro oro olimpico nei 100 dorso, Thomas Ceccon, è stato di recente ricevuto – con gli altri azzurri medagliati – al Quirinale dal presidente della Repubblica. Anche se lui non è tipo da cerimonie. Del nosto presidente dice: «Mattarella è una persona di spirito, alla mano. Ma credo che negli impegni formali si annoi pure lui. Ha dovuto premiare un centinaio di atleti, compresi quelli arrivati quarti: non finivano mai…».

                In Australia ad allenarsi

                Tra qualche mese lo attende un periodo di “ricostruzione” in Australia. In merito lui dichiara: “A gennaio vado in Australia e ci resto fino ai Mondiali: luglio 2025, a Singapore”. Il motivo è quel senso di smarrimento successivo alle grandi imprese sportive: «Più vinci, più vai su; ma più vai anche giù. Fatico a ricominciare la vita di sempre. Sono spiazzato. Vado a letto all’ora in cui di solito mi alzo, le sei del mattino, anche alle sette. Dormo fino alle due di pomeriggio».

                Svuotamento interiore

                il Corriere della Sera ha infatti pubblicato da poco una sua lunga intervista all’azzurro, nella quale il campione olimpico dei 100 dorso racconta il momento di svuotamento emotivo che sta attraversando dopo le vittorie sportive e personali.

                Anche tra gli sportivi esiste il nonnismo

                L’eco di certe parole sui presunti rapporti tra “vecchia e nuova” generazione di atleti non s’è mai spento e tornano a fare rumore oggi per il concetto ribadito da Ceccon: l’atleta ricorda cosa gli è toccato subire all’epoca, quando era solo un talento 16enne un po’ esuberante. “Forse ho la mia parte di responsabilità – ha spiegato al Corriere – perché era molto giovane e magari facevo casino. Ma un atleta più grande, se vuole spiegarti come ci si comporta, può farlo in maniera sicuramente differente che non riempirti di olio la valigia con i vestiti”.

                La Pellegrini? L’ammiro solo come sportiva, per il resto non è niente

                Altro argomento che fa discutere – e che ha generato anche una risposta per le rime da parte di Matteo Giunta – sono le sue dichiarazioni sulla ex collega Federica Pellegrini: «Non è mai venuta a dirmi una parola. Si fa i fatti suoi, e io mi faccio i fatti miei. L’ho vista allenarsi tantissimo. L’ho ammirata come sportiva. Per il resto, sinceramente, no». Thomas non è certo una persona che non le manda a dire… Raccontando la sua vita da campione e le sfide future ha aggiunto un commento sulla “divina” Federica che non è passato inosservato. Cosa rappresenta? gli hanno chiesto. «Niente» la risposta glaciale di lui. E puntuale è arrivata la replica di Federica e del marito Matteo Giunta. I due campioni di nuoto si sono allenati nella stessa piscina a Verona. Impossibile, quindi, non rivolgere a Ceccon una domanda su Pellegrini. Ma, sull’argomento, Ceccon ha tagliato corto. Parole le sue che hanno subito fatto il giro del web. E alle quali la Pellegrini e soprattutto il marito hanno voluto rispondere.

                Federica balla, il marito risponde per le rime a Ceccon

                Federica è impegnata nelle prime battute di Ballando con le stelle dove fa coppia con Angelo Madonia. La risposta è arrivata quindi per bocca di Matteo Giunta, marito della Pellegrini e allenatore di nuoto. Lo ha fatto con una story su Instagram, senza mai citare Ceccon o l’intervista. Ma le sue parole lasciano ben poche interpretazioni: «Il rispetto è il valore fondamentale alla base dello sport e della vita. Se non ce l’hai, puoi anche aver vinto le Olimpiadi, ma per me vali zero. Questo è tutto quello che ho da dire sull’argomento». Ceccon, per il momento, non ha aggiunto benzina sul fuoco.

                Fisico perfetto per questo sport

                Lui possiede il dono dell’acquaticità. Una cosa innata, che non si insegna. Ci sono quelli che galleggiano meglio, che spostano più acqua con una bracciata, quello che viene definito il “gesto perfetto”. Con un fisico ideale per questa disciplina: gambe corte, busto lungo, spalle larghe, bacino sottile.

                Ceccon e l’amore

                Quando gli chiedono se attualmente è fidanzato, lui racconta: «C’era una persona. Le voglio bene e mi vuole bene. Una ragazza più grande di me: non mi ci vedo con le ragazzine. Però prima di Parigi è finita, peccato perché stavo bene con lei, ma cerchiamo cose diverse, lei una famiglia, io ho altre due Olimpiadi davanti. È difficile fare insieme l’atleta e il fidanzato».

                La routine giornaliera di un campione

                Sveglia molto presto, colazione con un toast e latte. Alle 7.30 in piscina per il riscaldamento, dalle 8 alle 10 in vasca, provando tutti gli stili. Poi a casa, un panino al prosciutto o una piadina e siesta. All’una e mezzo pranzo — riso o pasta o gnocchi e un secondo — riposo fino alle 4, e nuovamente a nuotare altre due ore. Poi cena, sempre primo e secondo e a letto.

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