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Bellezza

Kajal per il contorno occhi perfetto, seduzione in bianco e nero

Il kajal, conosciuto anche come kohl, ha una storia millenaria che risale a diverse antiche civiltà, in particolare quelle dell’India, del Medio Oriente e dell’Egitto. Questo cosmetico tradizionale è stato utilizzato non solo per scopi estetici, ma anche per le sue proprietà medicinali e spirituali.

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    Il kajal, con le sue profonde radici nella storia e nella cultura, è molto più di un semplice cosmetico. Questo affascinante prodotto, utilizzato da millenni, è stato parte integrante delle tradizioni di bellezza in molte culture, dall’antico Egitto all’India. Disponibile nei classici colori nero e bianco, ha la straordinaria capacità di trasformare lo sguardo.  

    Kajal bianco

    Mentre il kajal nero conferisce profondità e mistero, il kajal bianco illumina e apre lo sguardo, creando un contrasto affascinante.

    Kajal nero

    Egitto Antico
    In Egitto, il kohl era usato sia da uomini sia da donne per decorare gli occhi. Gli egizi credevano che il kohl avesse proprietà protettive contro le infezioni oculari e il malocchio. Celebri sono le immagini di Cleopatra e altri faraoni con gli occhi contornati di nero.

    In India, il kajal veniva preparato tradizionalmente bruciando una miscela di oli e burro chiarificato (ghee), raccogliendo la fuliggine risultante, e mescolandola con altri ingredienti naturali per creare una pasta nera. Oltre alla bellezza, si credeva che il kajal proteggesse gli occhi dai raggi solari intensi e dalle infezioni.

    In Medio Oriente, nelle culture arabe, il kohl era usato sia per la bellezza sia per la protezione degli occhi.

    Significato del nome
    Il termine “kajal” deriva dal sanscrito “kajjala,” che significa fuliggine o nero. Questo nome riflette il metodo tradizionale di preparazione del prodotto, che coinvolge la raccolta di fuliggine. Il nome “kohl” invece, utilizzato principalmente nelle culture arabe, ha radici etimologiche simili e si riferisce allo stesso tipo di cosmetico.
    Il nome “kajal” è strettamente legato alla sua preparazione e al suo colore. La parola sanscrita “kajjala” ha influenzato l’adozione del termine nelle lingue moderne dell’India e in altre regioni vicine. Il nome riflette il processo tradizionale di creazione del cosmetico e l’aspetto del prodotto finito, che è tipicamente nero e lucido.

      Bellezza

      Katie Price e il lifting da 13mila dollari. Ma ne valeva davvero la pena?

      Katie Price ha sorpreso i suoi follower condividendo una foto che mostra il suo nuovo volto. La modella, dipendente dalle operazioni di chirurgia estetica, ha già subito oltre 15 interventi estetici.

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        Katie Price ha voluto strafare. La modella britannica di 46 anni, ha recentemente sorpreso i suoi follower, e non solo, condividendo le immagini del suo “nuovo volto”. Un lifting facciale realizzato in Turchia, costato 13.000 dollari. La modella ne va fiera. “Questo è il mio corpo e faccio ciò che voglio fare. Deve essere così, il nostro corpo, la nostra scelta. La differenza è che io ne parlo. Ci sono molte persone là fuori che nascondono [ciò che hanno fatto].” Ma siamo proprio sicuri che del nostro corpo possiamo farne quello che vogliamo? Soprattutto se abbiamo una immagine pubblica che può influenzare migliaia di altre persone?

        Una sfida agli stereotipi, per lei, una moda pericolosa, per gli altri

        Katie è dipendente dalle operazioni estetiche. Finora si è sottoposta a oltre 15 interventi, inclusi lifting del corpo, rinoplastiche, riempitivi e botox. Ma nonostante le critiche, difende la sua scelta come se non ci fosse un domani né per lei né dalle possibili emulatrici. Sfidando apertamente gli stereotipi.

        Paige British ha speso 100mila dollari per trasformare tutto il suo corpo

        Simile a Katie è Paige British, un’altra modella che ha speso oltre 100.000 dollari per una trasformazione corporea estrema. Paige ha documentato i suoi cambiamenti su Instagram, condividendo apertamente le sfide post-operatorie e l’impatto che i suoi interventi hanno avuto sulla sua vita. Sottolinea che, sebbene si vesta modestamente, non può sfuggire agli sguardi e ai giudizi, ma ha imparato a non lasciarsi turbare dagli “haters”.

        Katie si ispira alla bambola Bratz

        Questa tendenza di modellarsi secondo determinati standard estetici si riflette anche nel fascino che le Bratz dolls esercitano sulle bambine. Le Bratz, con i loro tratti esagerati e i corpi quasi innaturali, incarnano un’idealizzazione fisica che le bambine ammirano. Non tutte per fortuna. Create da Carter Bryant nel 2001, le Bratz rappresentano una svolta nel mondo dei giocattoli, aiutando le giovani a esplorare e costruire la propria identità attraverso il gioco. Come sostiene lo psicologo americano Charles E. Schaefer, il gioco permette di essere pienamente vivi e profondamente assorti in ciò che si fa, dimostrando l’importanza di queste dinamiche nella crescita psicologica delle bambine.

        Ridefinire la propria identità va bene, stravolgerla del tutto forse ni…

        In definitiva, sia le celebrità come Katie Price e Paige British, sia le bambole Bratz, riflettono il desiderio di esplorare e ridefinire l’estetica e l’identità, sfidando norme e aspettative sociali.

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          Bellezza

          Capelli bianchi ciao ciao, ‘ritorno al futuro’ senza tinture

          La ripigmentazione è la scelta ideale per chi desidera coprire i capelli bianchi senza l’uso di tinture aggressive, preservando la salute della chioma e garantendo un risultato naturale e duraturo.

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            La comparsa dei primi capelli bianchi è un segnale del tempo che passa, solitamente a partire dai 30-35 anni. Sebbene molte persone ricorrano a tinte chimiche per coprirli, questi metodi possono essere aggressivi e temporanei. Attenzione però esiste una soluzione più naturale e duratura: la ripigmentazione.

            Ma perché i capelli diventano bianchi?

            La perdita di colore è causata dalla ridotta produzione di melanina, il pigmento che conferisce loro il colore. Questa diminuzione può essere legata all’invecchiamento, ma anche ad altri fattori come stress, squilibri nutrizionali o ormonali.

            Le soluzioni tradizionali e i loro limiti

            Tinte chimiche, shampoo coloranti e balsami sono alcune delle soluzioni più comuni per nascondere i capelli bianchi. Tuttavia, queste non risolvono il problema alla radice e possono danneggiare la fibra del capello, creando un effetto poco naturale.

            Ripigmentazione, soluzione naturale per i capelli

            La ripigmentazione agisce direttamente sulla mancanza di melanina, ricreando il pigmento alla radice del capello. A differenza delle tinte chimiche, la ripigmentazione riporta gradualmente il colore naturale dei capelli senza danneggiarli. Il risultato è una chioma dalle sfumature armoniose e durature, senza l’effetto ricrescita.

            Grey Attack: lo shampoo ripigmentante

            Un esempio innovativo di ripigmentazione è Grey Attack, uno shampoo brevettato da Alpecin. Durante il lavaggio, una molecola chiamata 5,6-DHI penetra nel capello e si ossida, trasformandosi in pigmento scuro. Lavaggio dopo lavaggio, i capelli recuperano gradualmente il loro colore originale. Il prodotto include anche ingredienti come zinco, niacinamide e caffeina, che nutrono e rinforzano i capelli.

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              Pelle secca o disidratata: come distinguerle e prendersene cura!

              Spesso si fa confusione tra pelle secca e pelle disidratata, pensando si tratti della stessa condizione. In realtà, si tratta di due distinte problematiche che richiedono approcci differenti per essere curate al meglio.

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                La pelle secca è caratterizzata da una carenza di sebo, la sostanza oleosa prodotta naturalmente dalla pelle per mantenerla morbida ed elastica. Questo deficit si traduce in una serie di sintomi come: aspetto opaco e screpolato, tendenza alla desquamazione, prurito e irritazione, maggiore sensibilità al freddo e al caldo.
                Può essere causata da fattori genetici, squilibri ormonali, condizioni mediche come la dermatite atopica, agenti esterni come clima freddo e secco, esposizione eccessiva al sole, uso di prodotti cosmetici aggressivi.
                La cura drichiede l’utilizzo di prodotti idratanti e nutrienti che aiutino a ripristinare la barriera cutanea e a trattenere l’acqua all’interno della pelle. È importante scegliere prodotti delicati e non aggressivi, evitando quelli che contengono alcool o profumi.


                Detergere il viso con un detergente delicato mattina e sera, applicare una crema idratante ricca due volte al giorno, utilizzare una maschera idratante a base di ingredienti naturali una o due volte alla settimana, bere molta acqua per mantenere la pelle idratata dall’interno, evitare l’esposizione eccessiva al sole e usare sempre una protezione solare adeguata

                Caratteristiche
                La pelle disidratata, invece, non ha carenza di sebo, ma bensì di acqua. Questo significa che la pelle appare: Tesa e secca al tatto, Spenta e stanca, con linee sottili più evidenti, più propensa a rughe e cedimenti.
                Per idratare la pelle disidratata è fondamentale bere molta acqua, almeno 2 litri al giorno.
                Consigli
                Utilizzare un detergente delicato e idratante, applicare una crema idratante a base di acido ialuronico o glicerina, utilizzare un siero idratante, fare impacchi con acqua fresca o maschere idratanti, evitare l’uso di prodotti astringenti o a base di alcool, usare un umidificatore per aumentare l’umidità dell’aria. In caso di dubbi o di problemi persistenti, è sempre consigliabile consultare un dermatologo.

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