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Benessere

L’illusione della superiorità: ecco quando diventa un ostacolo alla crescita personale

È detta sindrome della “superiorità illusoria” e si manifesta quando qualcuno sopravvaluta le proprie abilità, competenze o qualità rispetto agli altri, senza però averne le basi. Chi soffre di questa condizione tende a pensare di essere migliore, anche se le esperienze dovrebbero suggerirgli l’opposto.

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    Chi non ha mai pensato di essere un po’ più intelligente, più simpatico o più capace degli altri? Questa tendenza, apparentemente innocua, nasconde un meccanismo psicologico complesso, noto come sindrome della superiorità illusoria. Un paradosso affascinante: come possiamo essere così sicuri delle nostre capacità, quando spesso le prove vanno in direzione opposta?

    Questo disturbo a volte è visto come un fenomeno e si osserva in vari contesti della vita quotidiana, quando le persone hanno una percezione distorta di se stessi rispetto agli altri, e si comportano in modo arrogante, egocentrico o insensibile.
    La condizione può essere influenzata da una serie di fattori, tra cui l’autostima, l’educazione, l’ambiente sociale e altri aspetti psicologici e culturali in cui questa persona vive ed è cresciuta.

    Effetto Dunning-Kruger
    In un mondo sempre più complesso come quello di oggi, la consapevolezza delle proprie capacità sono virtù fondamentali. Tuttavia, a minare le qualità psicoattitudinali è l’effetto Dunning-Kruger cioè la tendenza delle persone con una bassa competenza in un campo specifico a sopravvalutare le proprie abilità in quel campo, mentre quelle con una competenza superiore tendono a sottovalutare le proprie capacità.
    In buona sostanza, un individuo poco esperto in una materia può essere convinto di essere un esperto senza rendersi conto della sua inesperienza. Al contrario, chi è realmente competente potrebbe sottovalutare le proprie abilità, pensando erroneamente che gli altri condividano il suo livello di conoscenza.

    Ma qual è l’origine di questo problema?
    Gli studi diretti a risolvere questo disturbo, suggeriscono che le persone con scarsa competenza non sanno abbastanza per rendersi conto di quanto poco sanno. Al contrario, coloro che sono più competenti tendono a comprendere meglio la complessità di un argomento e quindi sono più propensi a sottostimare le proprie capacità, poiché sono consapevoli di quanto c’è ancora da imparare.

    Ma chi si crede di essere?
    E’ irrealisticamente brillante e capace
    Non sa vivere gli insuccessi
    Distorce l’immagine di sé
    Il suo parere conta
    Si sente in diritto di giudicare tutti
    Reputa le sue doti superiori alla media
    È ignorante

    Gli effetti nella società
    Importanti e complicati problemi vengono fuori a chi soffre dui questo disturbo: può far prendere decisioni errate o a perseguire obiettivi irrealistici. Può, inoltre, alimentare la diffusione di informazioni errate o la persistenza di credenze infondate, poiché le persone meno competenti possono essere convinte della correttezza delle proprie opinioni.

    Qualche soluzione per mitigare nell’immediato?
    C’è bisogno di un’autovalutazione onesta di se stessi, un apprendimento continuo e il confronto con le opinioni e le esperienze degli altri, per ampliare le proprie prospettive e evitare di cadere vittima della propria ignoranza.
    Il processo di apprendimento è un viaggio senza fine, l’umiltà intellettuale è una virtù preziosa da coltivare. Solo comprendendo le nostre limitazioni possiamo veramente progredire e contribuire in modo significativo al nostro benessere individuale e alla società nel suo complesso.

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      Zone Blu: ecco i luoghi della terra dove si vive più a lungo… come un sardo!

      Le “zone blu” sono delle regioni nel mondo dove si riscontra una concentrazione insolitamente elevata di persone che vivono una vita eccezionalmente lunga e in salute.
      Si trovano in alcune zone del Giappone, Grecia, California e nella nostra Sardegna.

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        Esistono sulla Terra dei luoghi magici dove le persone vivono più a lungo e in salute rispetto al resto del mondo. Sono le cosiddette Zone Blu, veri e propri elisir di lunga vita nascosti in diverse parti del globo.

        Cosa sono le Zone Blu?

        Le Zone Blu sono regioni geografiche caratterizzate da un’eccezionalmente alta concentrazione di centenari e supercentenari. In questi luoghi, le persone vivono in media molti anni in più e godono di una salute migliore rispetto alla popolazione generale. Il termine “Zona Blu” è stato coniato dallo scrittore e giornalista Dan Buettner, che ha dedicato anni alla ricerca di questi paradisi della longevità.

        Dove si trovano le Zone Blu?

        Okinawa, Giappone: Gli abitanti di Okinawa sono rinomati per la loro longevità e per un benessere che sembra sfidare il tempo.
        Sardegna da noi in Italia: In particolare, la zona dell’Ogliastra è un vero e proprio scrigno di longevità.
        Nicoya, Costa Rica: Qui, le persone vivono in armonia con la natura e godono di una vita sociale molto attiva.
        Icaria, Grecia: Un’isola greca dove il tempo sembra scorrere più lentamente e dove lo stress è praticamente sconosciuto.
        Loma Linda, California: Una comunità di avventisti del settimo giorno, famosa per i suoi stili di vita sani e per la longevità dei suoi membri.

        I Segreti della Longevità Sarda

        La Sardegna, e in particolare la regione dell’Ogliastra, è da sempre considerata una delle Zone Blu più affascinanti. Ma cosa rende gli abitanti di questa regione così longevi?

        • Dieta mediterranea: L’alimentazione sarda è ricca di prodotti freschi, come frutta, verdura, legumi, pesce e olio d’oliva. Vita attiva: Gli anziani sardi sono abituati a svolgere attività fisiche quotidiane, come il lavoro nei campi o la cura degli animali. Vini locali: Il consumo moderato di vino rosso, ricco di antiossidanti, è una costante nella dieta sarda. Forte senso di comunità: La famiglia e le relazioni sociali sono fondamentali nella cultura sarda. Spirito positivo: Gli abitanti dell’Ogliastra sono noti per il loro ottimismo e per la capacità di godersi la vita.


        Cosa possiamo imparare dalle Zone Blu?

        Lo studio delle Zone Blu ci insegna che la longevità non è solo una questione di genetica, ma dipende in gran parte dallo stile di vita. Adottare alcune delle abitudini degli abitanti delle Zone Blu può aiutarci a vivere più a lungo e in salute.

        credit foto cover – www.notiziesarde.it

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          Le migliori tecniche di rilassamento per affrontare appuntamenti importanti

          Adottare alcune tecniche di rilassamento può fare una grande differenza nel modo in cui affrontiamo alcuni appuntamenti importanti della nostra giornata.

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            Creare un rituale di rilassamento prima di un appuntamento importante come un esame universitario, un colloquio di lavoro o un incontro ‘galante’ può aiutare a entrare in uno stato di calma e concentrazione. Ognuno di noi ha dei rituali che spaziano dallo scaramantico alla concentrazione (come nel caso di molti atleti). Esistono diverse tecniche di rilassamento alla portata di tutti che possono aiutarci a gestire l’ansia e soprattutto a migliorare la nostra performance sia fisica che mentale.

            Respirazione profonda

            La respirazione profonda è una tecnica semplice ma efficace per ridurre lo stress. Concentrarsi sul respiro può aiutarti a calmare la mente e il corpo. Pr questa tecnica bisogna trovare un posto tranquillo e sedersi comodamente. Chiudere gli occhi e fare un respiro profondo attraverso il naso, contando fino a quattro. Quindi trattenere il respiro per quattro secondi. Espirare lentamente attraverso la bocca, contando fino a sei. Poi ripetere per cinque-dieci minuti.

            Meditazione

            La meditazione è un ottimo modo per ridurre l’ansia e migliorare la concentrazione. Praticare la meditazione regolarmente può portare a una mente più calma e focalizzata. Bisogna trovare un posto tranquillo e sedersi comodamente. Chiude gli occhi e concentrare l’attenzione sul tuo respiro. Lasciare andare i pensieri che emergono, riportando gentilmente l’attenzione al respiro.
            E consigliabile iniziare con sessioni di cinque-dieci minuti e aumentare gradualmente la durata.

            Fare un esercizio fisico

            L’attività fisica è un eccellente antistress naturale. Fare esercizio regolarmente può migliorare l’umore, ridurre l’ansia e aumentare i livelli di energia. E’ consigliabile per esempio passeggiate, camminare all’aria aperta oppure praticare qualche esercizio o corso di Yoga. E’ consigliabile, inoltre, combinare esercizi di respirazione con stretching e posizioni che rilassano i muscoli.
            Naturalmente qualsiasi attività fisica che ci piace, come nuoto, corsa o ciclismo, può essere benefica.

            Tecniche di visualizzazione

            La visualizzazione implica immaginare scenari positivi per ridurre l’ansia e migliorare la fiducia in se stessi. Anche se non si è guidati da qualcuno che conosce bene questa tecnica si può provare a praticarla come sempre sedendosi in un posto tranquillo e e chiudendo gli occhi.
            Immaginate voi stessi mentre affrontate l’esame con calma e sicurezza. Visualizzate ogni passo, dalla lettura delle domande alla scrittura delle risposte, con successo e serenità. E’ consigliabile pratica questa tecnica ogni giorno per pochi minuti.

            Progressive Muscle Relaxation (PMR)

            La PMR è una tecnica che prevede il rilassamento graduale dei vari gruppi muscolari del corpo per ridurre la tensione fisica e mentale. Ideale per l’esame di maturità. Sedersi o sdraiarsi comodamente. Iniziare dai piedi, contraendo i muscoli per cinque secondi, poi rilassandoli per dieci secondi. Procedere lentamente verso l’alto, passando ai polpacci, cosce, addome, braccia, spalle, e infine al viso. Ripetere se necessario, focalizzandoti sulla sensazione di rilassamento.

            Mindfulness

            La mindfulness è la pratica di essere presenti nel momento, accettando i propri pensieri e sensazioni senza giudizio. Per spiegare bene questa pratica ideata da Jon Kabat-Zinn ci vorrebbero pagine e pagine. Qui indichiamo alcuni esercizi base. Per pima cosa bisogna sedersi comodamente e chiudi gli occhi. Portare l’attenzione al respiro, alle sensazioni fisiche o ai suoni intorno a noi. Se la mente vaga, riportala gentilmente al momento presente. Praticare per cinque-dieci minuti al giorno. Prima iniziate meglio è.

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              La magia delle 3 di notte: spiegazioni, miti e simboli dei risvegli!

              Svegliarsi sempre alla stessa ora ogni notte può essere un fenomeno fastidioso e misterioso per molti di noi. Ciò solleva domande su cosa possa causare questi risvegli regolari e sul perché siamo programmati per svegliarci.

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                Il ruolo dell’orologio biologico
                Il nostro corpo segue un ritmo circadiano, un ciclo naturale di 24 ore che regola i nostri processi biologici, compreso il sonno e il risveglio. Questo ritmo è influenzato da fattori come la luce solare, la temperatura corporea e gli ormoni. Il nostro orologio biologico interno è programmato per svegliarci e farci addormentare in determinati momenti del giorno e della notte.

                Fasi del sonno e risvegli
                Durante la notte, passiamo attraverso diverse fasi del sonno, tra cui il sonno leggero, il sonno profondo e il sonno REM (movimento rapido degli occhi). È normale svegliarsi brevemente tra queste fasi del sonno, ma di solito ci riaddormentiamo senza nemmeno accorgercene. Tuttavia, se ci svegliamo sempre alla stessa ora ogni notte, potrebbe esserci un motivo più profondo dietro questo fenomeno.

                No a miti e credenze popolari
                Svegliarsi durante la notte, alle 3, per la precisione assume un significato simbolico che varia a seconda delle credenze culturali. Gli inglesi lo attribuiscono all’ora delle streghe, un momento della notte associato a eventi soprannaturali.
                Nella nostra tradizione cristiana l’ora tra le 3 e le 4 del mattino è stata considerata un periodo di massima attività soprannaturale. Questo concetto potrebbe derivare dall’inversione dell’orario tradizionalmente associato alla morte di Gesù, che si suppone sia avvenuta alle 3 di pomeriggio.
                Secondo la medicina cinese, i risvegli notturni potrebbero essere collegati a problemi fisici. all’”orologio energetico”, cioè ogni organo del corpo segue questo ciclo con fasi di attività e riposo, e quindi i disturbi che si manifestano in determinati momenti possono essere collegati a un organo specifico.

                Sì a spiegazioni razionali
                Ci sono diverse cause comuni di risvegli regolari alla stessa ora ogni notte. Lo stress e le preoccupazioni possono giocare un ruolo significativo, poiché il nostro corpo può reagire agli stimoli emotivi anche durante il sonno. Disturbi fisici come dolore cronico, problemi digestivi o problemi respiratori possono anche interrompere il sonno e causare risvegli regolari.
                Con l’avanzare dell’età, il sonno tende a diventare più frammentato e superficiale. Gli individui di età superiore ai 40 anni possono sperimentare più frequentemente risvegli notturni, poiché possono manifestarsi più facilmente disturbi come l’apnea del sonno o il reflusso acido.

                Dopo i 40 è un problema
                Se i risvegli notturni regolari stanno influenzando la qualità del tuo sonno e il tuo benessere generale, è importante cercare soluzioni efficaci. La gestione dello stress attraverso tecniche di rilassamento come la meditazione o lo yoga può essere utile. Mantenere una routine regolare del sonno, evitare caffeina e dispositivi elettronici prima di coricarsi e creare un ambiente di sonno confortevole possono anche favorire un sonno più profondo e continuo.

                Svegliarsi, dunque, sempre alla stessa ora ogni notte può essere un fenomeno comune, ma può anche indicare problemi di salute o di stile di vita che richiedono attenzione. Con una comprensione più approfondita delle possibili cause e delle strategie di gestione, è possibile affrontare con successo questo problema e godere di un sonno più riposante e ristoratore.

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