Beauty
Capelli a prova di freddo: come proteggerli dai primi freddi dell’autunno
La fine dell’estate non è solo il momento di dire addio all’abbronzatura, ma anche quello di prendersi cura dei capelli messi a dura prova dal sole, dal mare e ora dalle temperature che si abbassano. Con i giusti accorgimenti, però, puoi mantenere la tua chioma forte e lucente.
Quando arriva l’autunno, i primi freddi possono essere un vero e proprio nemico per i capelli. Dopo l’estate, infatti, la nostra chioma ha già affrontato lo stress di sole, salsedine e cloro, e ora il calo delle temperature e l’umidità rischiano di renderla fragile, spenta e più soggetta a caduta. Ma come possiamo proteggere i capelli dai primi freddi? Basta seguire qualche semplice accorgimento per evitare danni e mantenere la chioma sana e luminosa.
1. Idratazione profonda: un must per i tuoi capelli Come la pelle, anche i capelli soffrono il freddo e tendono a disidratarsi facilmente. La soluzione? Optare per maschere idratanti da usare almeno una volta alla settimana. «Una maschera a base di oli naturali come argan, jojoba o cocco è perfetta per nutrire in profondità il capello», consiglia Maria, hairstylist romana. Idratare i capelli è fondamentale per evitare la formazione di doppie punte e la secchezza diffusa, che rendono la chioma opaca e difficile da gestire.
2. Attenzione all’acqua troppo calda Con il freddo, siamo tentati di fare docce più lunghe e calde, ma l’acqua ad alte temperature può essere nemica dei capelli. «L’acqua calda apre le cuticole dei capelli, rendendoli più porosi e quindi vulnerabili a umidità e agenti atmosferici», spiega ancora Maria. La soluzione è lavare i capelli con acqua tiepida e fare un ultimo risciacquo con acqua fredda, per chiudere le cuticole e mantenere i capelli più lucidi e protetti.
3. Non dimenticare il balsamo leave-in Il balsamo senza risciacquo (leave-in) è un prodotto spesso sottovalutato, ma prezioso per proteggere i capelli dal freddo. «Applica un balsamo leave-in prima di asciugare i capelli, o anche quotidianamente su lunghezze e punte», suggerisce Chiara, hairstylist milanese. «Aiuta a mantenere l’idratazione e crea una barriera protettiva contro gli agenti esterni».
4. Proteggi i capelli dall’aria fredda Una delle prime regole d’oro per proteggere i capelli è coprirli quando sei all’aperto. Il freddo secco dell’inverno, soprattutto se associato a vento, può indebolire i capelli, rendendoli più inclini alla rottura. Usa sciarpe, cappelli (meglio se in cotone o lana non troppo pesanti) o bandane per tenere al riparo la chioma dalle basse temperature. Ma fai attenzione: «Non stringere troppo i capelli sotto cappelli o fasce, perché potresti causare attrito e danneggiare le cuticole», avverte Chiara.
5. Asciuga bene i capelli prima di uscire Mai uscire con i capelli umidi o bagnati quando fa freddo. L’acqua presente nei capelli, a contatto con le basse temperature, può cristallizzarsi e causare la rottura del fusto del capello. Se non hai tempo di asciugarli completamente, preferisci asciugare almeno le radici, dove il freddo può incidere di più sulla salute del capello.
6. Attenzione all’uso eccessivo del phon Anche se il phon è indispensabile nei mesi freddi, abusarne può causare secchezza e indebolimento. «Non usare sempre temperature troppo alte», consiglia Maria. «Mantieni il phon a distanza e usa un diffusore per distribuire meglio il calore». E se vuoi coccolare i tuoi capelli, prova ad alternare phon e asciugatura all’aria.
7. Nutri i capelli anche dall’interno Non dimenticare che la salute dei capelli passa anche dalla tavola. Includi nella tua dieta alimenti ricchi di vitamine, minerali e acidi grassi essenziali come frutta secca, pesce azzurro, verdure a foglia verde e uova. Gli integratori a base di biotina e zinco possono essere utili nei periodi di maggiore caduta.
In conclusione, con i giusti trattamenti e un po’ di attenzione, anche i capelli più stressati dall’estate possono affrontare il freddo senza problemi. Proteggili e coccolali con cura, e vedrai che resisteranno alle temperature rigide senza perdere lucentezza e forza.
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Benessere
Le migliori tecniche di rilassamento per affrontare appuntamenti importanti
Adottare alcune tecniche di rilassamento può fare una grande differenza nel modo in cui affrontiamo alcuni appuntamenti importanti della nostra giornata.
Creare un rituale di rilassamento prima di un appuntamento importante come un esame universitario, un colloquio di lavoro o un incontro ‘galante’ può aiutare a entrare in uno stato di calma e concentrazione. Ognuno di noi ha dei rituali che spaziano dallo scaramantico alla concentrazione (come nel caso di molti atleti). Esistono diverse tecniche di rilassamento alla portata di tutti che possono aiutarci a gestire l’ansia e soprattutto a migliorare la nostra performance sia fisica che mentale.
Respirazione profonda
La respirazione profonda è una tecnica semplice ma efficace per ridurre lo stress. Concentrarsi sul respiro può aiutarti a calmare la mente e il corpo. Pr questa tecnica bisogna trovare un posto tranquillo e sedersi comodamente. Chiudere gli occhi e fare un respiro profondo attraverso il naso, contando fino a quattro. Quindi trattenere il respiro per quattro secondi. Espirare lentamente attraverso la bocca, contando fino a sei. Poi ripetere per cinque-dieci minuti.
Meditazione
La meditazione è un ottimo modo per ridurre l’ansia e migliorare la concentrazione. Praticare la meditazione regolarmente può portare a una mente più calma e focalizzata. Bisogna trovare un posto tranquillo e sedersi comodamente. Chiude gli occhi e concentrare l’attenzione sul tuo respiro. Lasciare andare i pensieri che emergono, riportando gentilmente l’attenzione al respiro.
E consigliabile iniziare con sessioni di cinque-dieci minuti e aumentare gradualmente la durata.
Fare un esercizio fisico
L’attività fisica è un eccellente antistress naturale. Fare esercizio regolarmente può migliorare l’umore, ridurre l’ansia e aumentare i livelli di energia. E’ consigliabile per esempio passeggiate, camminare all’aria aperta oppure praticare qualche esercizio o corso di Yoga. E’ consigliabile, inoltre, combinare esercizi di respirazione con stretching e posizioni che rilassano i muscoli.
Naturalmente qualsiasi attività fisica che ci piace, come nuoto, corsa o ciclismo, può essere benefica.
Tecniche di visualizzazione
La visualizzazione implica immaginare scenari positivi per ridurre l’ansia e migliorare la fiducia in se stessi. Anche se non si è guidati da qualcuno che conosce bene questa tecnica si può provare a praticarla come sempre sedendosi in un posto tranquillo e e chiudendo gli occhi.
Immaginate voi stessi mentre affrontate l’esame con calma e sicurezza. Visualizzate ogni passo, dalla lettura delle domande alla scrittura delle risposte, con successo e serenità. E’ consigliabile pratica questa tecnica ogni giorno per pochi minuti.
Progressive Muscle Relaxation (PMR)
La PMR è una tecnica che prevede il rilassamento graduale dei vari gruppi muscolari del corpo per ridurre la tensione fisica e mentale. Ideale per l’esame di maturità. Sedersi o sdraiarsi comodamente. Iniziare dai piedi, contraendo i muscoli per cinque secondi, poi rilassandoli per dieci secondi. Procedere lentamente verso l’alto, passando ai polpacci, cosce, addome, braccia, spalle, e infine al viso. Ripetere se necessario, focalizzandoti sulla sensazione di rilassamento.
Mindfulness
La mindfulness è la pratica di essere presenti nel momento, accettando i propri pensieri e sensazioni senza giudizio. Per spiegare bene questa pratica ideata da Jon Kabat-Zinn ci vorrebbero pagine e pagine. Qui indichiamo alcuni esercizi base. Per pima cosa bisogna sedersi comodamente e chiudi gli occhi. Portare l’attenzione al respiro, alle sensazioni fisiche o ai suoni intorno a noi. Se la mente vaga, riportala gentilmente al momento presente. Praticare per cinque-dieci minuti al giorno. Prima iniziate meglio è.
Beauty
David Beckham: come si mantiene in forma a quasi 50 anni tra allenamenti e biohacking
Allenamenti ad alta intensità, stretching, pilates, meditazione e una dieta bilanciata: Beckham è il re del biohacking e dimostra che la forma fisica è una questione di disciplina e innovazione.
David Beckham, 49 anni, continua a stupire per il suo fisico impeccabile nonostante siano passati oltre undici anni dal suo ritiro dal calcio professionistico. Ex centrocampista del Manchester United, del Real Madrid e dei Los Angeles Galaxy, oggi Beckham si dedica all’imprenditoria e alla gestione dell’Inter Miami, ma non rinuncia a una routine rigorosa che combina allenamenti intensi, alimentazione bilanciata e tecniche avanzate di recupero. Il segreto? Un programma di biohacking da un milione di euro all’anno, una strategia che unisce tecnologia, nutrizione e allenamento per ottimizzare le prestazioni fisiche e mentali.
Le giornate di Beckham iniziano prestissimo, alle 5,30 del mattino, con una sessione di mobilità di 30 minuti. Nessun peso o attrezzatura specifica, solo stretching dinamico e foam rolling per risvegliare i muscoli e migliorare la flessibilità. Questa abitudine, ereditata dai suoi anni al Manchester United, è pensata per prevenire infortuni e mantenere un corpo elastico.
Alle 7 si sposta nello studio F45, un franchising di fitness basato su allenamenti a intervalli ad alta intensità, di cui Beckham è investitore. Qui si dedica a sessioni di 45 minuti che alternano esercizi di esplosività e forza. Non ci sono mai due sedute uguali, una strategia per mantenere il corpo stimolato e massimizzare i risultati.
Dopo la colazione, che include proteine, carboidrati complessi, grassi sani e frutta fresca, Beckham prosegue con un secondo allenamento nel pomeriggio. In questa fase, si concentra su esercizi di forza classici come squat, stacchi da terra e distensioni su panca, mirati a diversi gruppi muscolari.
Il recupero è una parte fondamentale della sua routine. Alle 16 si dedica a nuoto leggero, pilates e yoga, attività che riducono la tensione muscolare e migliorano la flessibilità. Prima di andare a dormire, segue una routine strutturata di recupero che comprende bagni di ghiaccio, terapia del contrasto e meditazione, pratiche che aiutano a rilassare corpo e mente e a ridurre l’infiammazione muscolare.
L’alimentazione è un altro pilastro del suo programma. Beckham predilige proteine magre, verdure a foglia verde, cereali integrali e grassi sani come l’avocado e l’olio d’oliva. Ogni pasto è studiato per supportare il suo stile di vita attivo e garantire un apporto bilanciato di nutrienti.
Con questa combinazione di allenamenti, dieta e tecniche di recupero, David Beckham dimostra che mantenersi in forma a quasi 50 anni non è un sogno irraggiungibile, ma il risultato di impegno, disciplina e innovazione. Un’ispirazione per chiunque voglia sfidare il tempo e prendersi cura del proprio corpo.
Benessere
Il metodo giapponese per trovare la calma: il potere del wabi-sabi
Dimentica la ricerca ossessiva della perfezione: il wabi-sabi è il segreto giapponese per vivere con più serenità. Scopri come applicarlo nella vita quotidiana per ridurre lo stress, accettare il cambiamento e trasformare ogni piccola imperfezione in un’opportunità di crescita.
Viviamo in un mondo che ci spinge costantemente verso la perfezione. Il lavoro deve essere impeccabile, la casa sempre in ordine, il corpo tonico e scolpito, la vita all’altezza degli standard di Instagram. Ma in questa corsa infinita, ci dimentichiamo di un dettaglio fondamentale: la perfezione non esiste.
Qui entra in gioco il wabi-sabi, un concetto giapponese che rivoluziona il nostro modo di vedere il mondo. Non è solo un’estetica, è una filosofia di vita che ci insegna a trovare la bellezza nelle imperfezioni, ad accettare il cambiamento e a vivere con maggiore consapevolezza.
Ma cos’è esattamente il wabi-sabi?
Il termine deriva da due parole giapponesi:
- Wabi (侘): indica la semplicità, l’umiltà e l’armonia con la natura. È il piacere delle cose modeste e dell’essenziale.
- Sabi (寂): rappresenta il passare del tempo, la bellezza della decadenza e l’accettazione dell’impermanenza.
Insieme, creano un’idea potente: niente è perfetto, niente è eterno, e va bene così.
Come applicare il wabi-sabi alla vita quotidiana
1. Accetta le imperfezioni (anche le tue)
Quante volte ci stressiamo per un difetto fisico, un errore al lavoro, un dettaglio fuori posto? Il wabi-sabi insegna a non combattere l’imperfezione, ma ad abbracciarla.
Quel graffio sulla tua scrivania? È parte della sua storia. Quella ruga sul viso? È il segno del tempo vissuto. Imparare a vedere la bellezza nelle imperfezioni è il primo passo per ridurre l’ansia e vivere con più serenità.
2. Rallenta e apprezza le piccole cose
La frenesia ci porta a vivere di corsa, senza mai goderci davvero il presente. Il wabi-sabi ci invita a rallentare e a riscoprire la bellezza dei gesti quotidiani: il profumo del caffè al mattino, il suono della pioggia, il tepore di una coperta in inverno.
Non serve cercare esperienze straordinarie per essere felici: la felicità sta nelle cose più semplici.
3. Lascia andare il controllo
Non tutto nella vita va come previsto. La filosofia wabi-sabi ci ricorda che il cambiamento è inevitabile e che provare a controllare ogni cosa è solo una fonte di stress inutile.
Piuttosto che opporci a ciò che non possiamo cambiare, possiamo accettarlo con leggerezza e trovare la bellezza anche nell’imprevedibile.
4. Circondati di oggetti e ambienti che raccontano una storia
Nell’arredamento giapponese, il wabi-sabi si traduce in materiali naturali, oggetti invecchiati dal tempo, pezzi artigianali con imperfezioni uniche.
Un tavolo di legno con venature visibili è più wabi-sabi di un mobile laccato perfetto. Un vaso rotto e riparato con la tecnica giapponese del kintsugi (che salda le crepe con l’oro) è un simbolo di bellezza imperfetta.
Lo stesso vale per i vestiti, i libri, i ricordi: scegli ciò che ha un valore emotivo, non ciò che è semplicemente perfetto.
5. Applica il wabi-sabi anche nei rapporti umani
Le persone non sono perfette. Noi non siamo perfetti. E non dobbiamo esserlo.
Il wabi-sabi insegna ad accettare le imperfezioni negli altri, invece di cercare rapporti basati su aspettative irrealistiche. Ogni relazione ha le sue crepe, ogni amicizia ha i suoi alti e bassi. Il segreto è imparare ad apprezzare la bellezza anche in quelle crepe.
Il wabi-sabi ci aiuta a vivere meglio
Adottare questa filosofia non significa diventare passivi o rassegnati, ma imparare a vivere con meno stress, meno ansia e più gratitudine per ciò che abbiamo.
Non dobbiamo riempire la nostra vita di oggetti perfetti, di esperienze straordinarie, di standard impossibili. Dobbiamo solo imparare a vedere la bellezza in quello che c’è, così com’è.
E forse, alla fine, questo è il vero segreto della felicità.
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