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Speciale Milano Fashion Week

Tu c’eri alla sfilata di Versace? Noi sì… e ti raccontiamo chi abbiamo visto in prima fila

La sfilata di Versace alla Milano Fashion Week 2025 ha rappresentato un evento di spicco nel panorama della moda internazionale, celebrando la ricca tradizione del marchio e attirando un parterre di celebrità di alto profilo. L’evento ha messo in luce l’evoluzione stilistica della maison, fondendo elementi classici con tendenze contemporanee.

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    Fin dalla sua fondazione nel 1978, il marchio Versace si è distinto per la sua capacità di combinare opulenza e audacia. La sfilata Autunno/Inverno nell’ambito di questa settimana della moda milanese, ha reso omaggio a questa eredità, presentando una collezione che ha integrato i motivi iconici della maison con dettagli moderni. Secondo l’autorevole Financial Times, Donatella Versace ha proposto una serie di capi caratterizzati da stampe barocche, fibbie vistose, stampe animalier e i celebri abiti in maglia metallica, sottolineando la forza e l’unicità del brand.

    Celebrities in prima fila: un front row stellare

    La sfilata ha attirato numerose personalità del mondo dello spettacolo e della moda. Tra i presenti spiccavano la modella Bianca Balti, l’attrice Miriam Leone e la cantante Rose Villain, tutte in prima fila. Bianca Balti ha sfoggiato un abito midi effetto nude con motivi floreali, in linea con le tendenze dell’anno. Inoltre, la presenza di Elodie e Marco Mengoni ha aggiunto ulteriore lustro all’evento.

    C’era pure Fedez

    Non poteva certo mancare Fedez allo spettacolo di quella che lui definisce la sua migliore amica, ovvero Donatella Versace. Il rapper – reduce dal successo sanremese di Battito, era seduto in prima fila, proprio davanti alla passerella, con un look total black: cappotto lungo, camicia satinata e pantaloni sartoriali, unico tocco di colore, l’orologio sulle tinte del bronzo.

    Fedez in total black

    Il connubio fra canzone e moda è ormai indissolubile

    Hyunjin degli Stray Kids: un ambasciatore globale per Versace

    Particolarmente significativa la partecipazione di Hyunjin degli Stray Kids, ambasciatore globale di Versace dal 2023. Hyunjin ha catturato l’attenzione con una serie di outfit distintivi, tra cui un lungo cappotto viola abbinato a una camicia di seta, dimostrando la sua influenza nel collegare la moda occidentale con il K-pop.

    L’importanza della Milano Fashion Week per il brand

    La Milano Fashion Week rappresenta da sempre una piattaforma fondamentale per Versace, permettendo alla maison di esprimere la sua visione creativa e di consolidare la sua posizione nel settore del lusso. La sfilata del 2025 ha ulteriormente rafforzato l’immagine del brand, evidenziando la sua capacità di innovare pur rimanendo fedele alle proprie radici.

    Trionfo di stile e tradizione

    La sfilata di Versace alla Milano Fashion Week 2025 ha dimostrato come la maison continui a evolversi, celebrando la sua tradizione e abbracciando nuove influenze. La presenza di numerose celebrità ha testimoniato l’attrattiva duratura del brand e la sua rilevanza nel panorama della moda contemporanea.

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      Speciale Milano Fashion Week

      Versace nelle mani di Prada? Trattative avanzate per un ritorno 100% italiano

      Secondo il quotidiano economico francese Les Echos, Prada e Capri Holdings avrebbero avviato negoziati esclusivi della durata di quattro settimane per la cessione di Versace. Acquistata nel 2018 per 2,1 miliardi di euro, la griffe non naviga in acque tranquille, con perdite operative e utili in calo del 15%. Donatella Versace potrebbe presto lasciare la direzione artistica, mentre Prada è pronta a rilanciare il marchio con un piano industriale ambizioso.

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        Nel silenzio ovattato dei grandi salotti della moda, una trattativa sta prendendo forma e potrebbe cambiare gli equilibri del lusso italiano: Prada è in corsa per acquisire Versace. Secondo il quotidiano economico francese Les Echos, il gruppo milanese avrebbe avviato negoziati esclusivi con Capri Holdings, la holding americana che controlla la maison dal 2018, con l’obiettivo di chiudere l’operazione entro quattro settimane.

        L’accordo, se andasse in porto, segnerebbe il ritorno di Versace sotto il controllo di un gruppo italiano, riportandola nel giro d’élite del lusso tricolore dopo anni di gestione statunitense. Ma la partita è tutt’altro che chiusa: da un lato, Prada si muove con determinazione e ha già incaricato Goldman Sachs e Citi di esaminare i dettagli dell’operazione. Dall’altro, Capri Holdings, che acquistò Versace nel 2018 per 2,1 miliardi di euro, dovrà decidere se accettare l’offerta o resistere, sperando in un rilancio.

        L’offerta ufficiale potrebbe arrivare il 28 febbraio

        Tutte le attenzioni sono ora puntate su una data: il 28 febbraio, giorno in cui Versace presenterà la sua collezione alla Milano Fashion Week. Secondo Les Echos, proprio in quella occasione potrebbe essere ufficializzata l’offerta di Prada, aggiungendo così un nuovo capitolo a questa trattativa che sta già facendo tremare il mondo del lusso.

        L’acquisizione permetterebbe a Prada di rafforzare il proprio portafoglio di marchi e rilanciare un brand iconico, che però negli ultimi anni ha mostrato segni di difficoltà. La maison della Medusa, nonostante l’enorme notorietà, non naviga in acque tranquille: il fatturato nel terzo trimestre del 2025 si è attestato a 775 milioni di euro, ma gli utili sono scesi del 15% rispetto all’anno precedente. Le perdite operative iniziano a pesare, e il rallentamento globale del mercato del lusso non ha certo aiutato.

        Prada inarrestabile: crescita del 18% e tesoreria solida

        Se Versace si trova a dover fare i conti con bilanci meno brillanti, la situazione di Prada appare ben diversa. Il gruppo di Patrizio Bertelli e Miuccia Prada ha chiuso gli ultimi nove mesi con un incremento del fatturato del 18%, raggiungendo 3,8 miliardi di euro, con una crescita trascinata in particolare dall’Asia e dal successo travolgente di Miu Miu, il marchio del gruppo che ha visto raddoppiare le vendite.

        Prada, inoltre, può contare su una tesoreria netta positiva di 450 milioni di euro, una liquidità che le permette di guardare con ambizione a operazioni di acquisizione, proprio come quella su Versace.

        Il futuro di Donatella Versace e il rebus del passaggio di testimone

        Un altro punto cruciale riguarda il destino di Donatella Versace, anima creativa della maison dal tragico omicidio del fratello Gianni nel 1997. La stilista compirà 70 anni a maggio, e secondo molti osservatori il suo progressivo passaggio di consegne potrebbe facilitare la transizione verso una nuova proprietà.

        Tuttavia, la grande domanda resta: Prada sarà in grado di gestire un brand dallo stile così diverso dal suo? Storicamente, il gruppo milanese non si è mai distinto per operazioni di acquisizione particolarmente aggressive e, in passato, ha faticato a integrare marchi esterni alla sua identità.

        Un analista citato da Les Echos avverte: “L’acquisto di Versace significherebbe una ripresa della strategia di crescita esterna, che purtroppo Prada in passato ha dimostrato di non saper gestire. Ci sarà davvero bisogno di un progetto industriale e commerciale forte”.

        Versace e il dilemma di Capri Holdings: vendere o rilanciare?

        Dall’altra parte, Capri Holdings si trova a un bivio. Da un lato, vendere ora significherebbe chiudere un capitolo che non ha portato i profitti sperati, dall’altro trattenere Versace significherebbe continuare a gestire un brand che fatica a tenere il passo dei giganti del lusso.

        Nel 2018, quando l’acquisì, Capri Holdings aveva grandi ambizioni: voleva trasformare Versace in un brand da un miliardo di dollari l’anno. Ma la realtà è stata diversa, e ora si trova a valutare se insistere o cedere alla corte di Prada.

        Versace tornerà italiana? Il verdetto entro un mese

        Le prossime settimane saranno cruciali. Prada ha quattro settimane di esclusiva per concludere la trattativa e potrebbe giocarsi il tutto per tutto entro fine marzo.

        Se l’operazione andasse in porto, si tratterebbe di un ritorno storico: dopo anni di gestione americana, Versace potrebbe tornare nelle mani di un gruppo italiano, riscrivendo ancora una volta la mappa del lusso globale.

        Ma le incognite restano molte: Capri Holdings cederà? Prada saprà gestire la maison della Medusa? E Donatella, resterà o lascerà il timone?

        Per il momento, il lusso italiano trattiene il respiro. La risposta potrebbe arrivare molto presto.

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          Speciale Milano Fashion Week

          La festa segreta di Milano: Palazzo Reale si trasforma in un salotto surrealista per l’evento più esclusivo della Fashion Week

          Un invito misterioso, una notte di eleganza e simbolismo: la Camera della Moda celebra l’arte e lo stile in un’atmosfera da sogno. Tra ospiti selezionatissimi e maschere ispirate a Leonor Fini, il glamour si fonde con il mistero.

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          Le foto di questo servizio sono tratte dal web

            Certe serate non si raccontano, si sussurrano. E La Fête Secrète, l’evento più esclusivo della Milano Fashion Week, è una di queste. Nessun comunicato ufficiale, nessun accesso per gli estranei. Solo una ristretta cerchia di invitati selezionatissimi, che martedì sera hanno attraversato i portoni di Palazzo Reale per prendere parte a una celebrazione fuori dal tempo, in cui arte, moda e mistero si sono intrecciati in un’atmosfera irripetibile.

            L’occasione era l’inaugurazione della mostra “Io sono Leonor Fini”, una delle più grandi retrospettive mai dedicate all’artista che ha attraversato il surrealismo con una visione autonoma e inconfondibile. Ma non si è trattato di una semplice apertura: l’evento, organizzato in collaborazione con la Camera Nazionale della Moda Italiana, ha ripreso un’idea della stessa Leonor Fini, rievocando l’iconica Fête Secrète del 1949, quando l’artista invitò nel suo atelier parigino figure come Jean Cocteau e Georges Bataille per un incontro che mescolava cultura, stile e segreti sussurrati tra pochi eletti.

            Martedì sera, lo spirito della Fini è tornato a vivere, trasformando Palazzo Reale in un tempio del mistero e della raffinatezza. Gli ospiti, tra cui esponenti del mondo della moda e dell’arte, hanno ricevuto in dono una maschera ispirata al “Cat Eye”, simbolo della passione dell’artista per l’universo felino. Il gesto non era solo un omaggio estetico: indossare la maschera significava immergersi nel suo mondo, assumere la sua visione, sentire il magnetismo di una donna che ha fatto dell’ambiguità e della sensualità il centro della sua esistenza.

            Un evento blindato tra ospiti d’eccezione e look mozzafiato

            Pochissime le immagini filtrate all’esterno. Quello che si sa è che la serata ha visto la partecipazione di personalità che hanno saputo interpretare lo spirito della serata con una eleganza calibrata e una giusta dose di enigmatico distacco. Tra gli ospiti, Mattia Stanga, fresco di conduzione del PrimaFestival di Sanremo, da sempre affascinato dal mondo della moda, e le imprenditrici Cristina Parodi e Daniela Pellizza, a Milano non solo per presentare la nuova collezione di Crida, ma anche per respirare da vicino l’atmosfera unica di un evento che ha mescolato passato e presente, arte e stile.

            Non è mancata una delle presenze più iconiche della moda italiana, Elisabetta Franchi, che per l’occasione ha scelto un look iper femminile total white, con un’acconciatura che richiamava gli anni ‘50. Il dettaglio non era casuale: nelle sue opere, Leonor Fini esplorava la femminilità con un linguaggio che sfidava le convenzioni, esaltando la potenza della bellezza enigmatica e inafferrabile.

            Una mostra tra sogno e realtà

            L’evento è stato solo il preludio a un viaggio nell’universo artistico di Leonor Fini, che la retrospettiva di Palazzo Reale ripercorre con oltre 100 opere, ricostruendo l’evoluzione di una creativa che ha attraversato il Novecento con una visione indipendente e visionaria. Il percorso espositivo è una rilettura contemporanea di un’immaginazione fuori dal comune, sospesa tra realtà e sogno, tra sensualità e inquietudine, tra il femminile e il fantastico.

            I più fortunati hanno potuto ammirare in anteprima le opere che resteranno in mostra fino al 22 giugno, immergendosi in un’atmosfera onirica che richiama la stessa estetica del party d’inaugurazione. Le luci soffuse, le ombre proiettate sulle pareti affrescate di Palazzo Reale, i riflessi sulle maschere indossate dagli ospiti: tutto ha contribuito a creare un’illusione perfetta, un sogno glamour e misterioso che, come le opere della Fini, rimarrà sospeso tra realtà e immaginazione.

            La Fête Secrète ha riportato per una notte Milano al centro di un’idea di moda e cultura che non si limita alle passerelle, ma che si nutre di suggestioni, simboli e atmosfere. E come ogni festa segreta che si rispetti, le immagini sono poche, le testimonianze frammentate. Ma è proprio questa la sua magia: un evento di cui tutti parleranno, ma che nessuno potrà davvero raccontare fino in fondo.

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              Chiara Ferragni torna alla Milano Fashion Week: “È bellissimo essere qui”

              Dopo il pandoro-gate, la separazione da Fedez e settimane di gossip, Chiara Ferragni si riprende la scena. Alla sfilata di Dsquared2, che ha chiuso il primo giorno della Milano Fashion Week, si è mostrata emozionata ma determinata. “Ho riabbracciato persone che erano veramente felici di vedermi”.

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                Chiara Ferragni è tornata. Dopo quasi due anni di assenza dalle settimane della moda, l’imprenditrice digitale ha fatto il suo rientro alla Milano Fashion Week, sedendo in prima fila alla sfilata di Dsquared2, lo show che ha chiuso il primo giorno di presentazioni dedicate alla moda femminile.

                Un ritorno atteso, ma non privo di tensione. Ferragni è apparsa più emozionata del solito, con una timidezza che non le è mai appartenuta nelle occasioni pubbliche. “È bellissimo essere qui” ha detto ai giornalisti con un sorriso, lasciando trasparire la voglia di riprendere il suo posto nel mondo della moda dopo mesi turbolenti. “Ho riabbracciato persone che erano veramente felici di vedermi” ha aggiunto, sottolineando l’importanza di questo rientro dopo un lungo periodo lontano dai riflettori fashion.

                Dopo lo scandalo, la rinascita?

                Il ritorno alla Fashion Week segna una tappa importante in un momento di transizione per Chiara Ferragni. Gli ultimi mesi sono stati un turbine di scandali, polemiche e sconvolgimenti personali: prima il pandoro-gate, che ha messo in crisi la sua immagine e il suo impero economico, poi la separazione da Fedez, seguita da settimane di gossip impazzito, culminato durante il Festival di Sanremo.

                Dopo essere stata al centro delle cronache per ragioni tutt’altro che glamour, la fashion week di Milano rappresenta una sorta di ripartenza. Un ritorno al suo habitat naturale, dove per anni è stata considerata una delle figure più influenti del settore.

                Look strategico e atmosfera da celebrazione

                Per il suo ritorno, Chiara Ferragni ha scelto un look che mescola sensualità e nonchalance: top nero con scollatura all’americana arricchito da fili di perline, maxi orecchini a cerchio (in pendant con l’anello) e pantaloni strappati dallo stile rilassato. Un outfit che incarna alla perfezione il DNA di Dsquared2, in occasione di uno show particolarmente significativo per il marchio: il 30º anniversario dei gemelli Dean e Dan Caten, fondatori del brand.

                Alla sfilata, la Ferragni ha ritrovato vecchie conoscenze e compagne di front row, tra cui Anna Pepe e Annalisa, in un evento che ha celebrato tre decenni di moda fuori dagli schemi, tra pelle, denim e richiami al mondo cowboy.

                Se questo sia il primo passo verso un vero ritorno in grande stile o solo una comparsata per testare il terreno, lo diranno le prossime settimane. Ma una cosa è certa: dopo mesi di silenzio, Chiara Ferragni ha ricominciato a farsi vedere nei posti giusti.

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